Astronauta

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia liberale, liberista e libertaria.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Al Jenkins, il primo marziano ad andare sulla Luna.
« What a wonderful wooorld! »
(Armstrong guardando la Terra dalla Luna.)

Un astronauta o palombaro cosmico è un uomo o un cane che per qualsiasi motivo si trova a vagare nello spazio, non per forza al soldo di qualche agenzia. Ci sono varie opinioni su quanto bisogna salire in alto per essere un viaggiatore dello spazio. Per gli Stati Uniti basta salire più in alto del Monte Everest, per i russi bisogna riuscire a vedere per intero la Madre Patria, per tutti gli altri basta crederci.

Naturalmente l'astronauta nello spazio non ci va in bicicletta, ma a bordo di comode capsule da un metro cubo oppure, con l'abbonamento premium, nello Space Shuttle[1], che contiene anche una macchinetta per le merendine. Indispensabile per questo lavoro è la tuta spaziosa, che evita all'utente di essere fritto dai raggi cosmici, inoltre compensa la sua poca eleganza con una marea di utili gadget come l'aspirapolevericosmiche, un kit di attrezzi Fisher-Price e uno per l'uncinetto.

Cenni storici

Gli incidenti del primo allunaggio costrinsero la NASA a costruire scale meno scivolose.
2002, l'astronauta McCane è il primo uomo ad avere un incontro ravvicinato con dei tuberi spaziali.

Già nel 1860 gli Stati Uniti pensavano di avere le capacità e il dovere morale di andare nello spazio a conquistare pianeti, così a Baltimora si costruì un gigantesco cannone con cui si tentò di spedire alcuni uomini sulla Luna per aprire un canale per l'importazione di formaggio dal satellite al nostro pianeta. Il missile fu sparato il 1 dicembre ma cadde in mare e sprofondò assieme ai suoi tre astronauti falliti. Di questa vicenda ne diede un resoconto Jules Verne in un suo libro, anche se pare ci aggiunse qualche particolare fantasioso. I tentativi di conquista spaziale dell'uomo si fermarono per un po' di tempo e gli americani si dedicarono di più alle proprie vacche.

Come al solito la Russia è sempre la prima a mandare cose nello spazio. Il 4 ottobre 1957 essi lanciarono lo Sputnik I, la prima lavatrice ad essere mandata nello spazio. Il 3 novembre dello stesso anno fu la volta di Laika, che doveva essere il primo essere vivente ad abbandonare il pianeta ma alla fine guadagnò solo il titolo di primo cane morto nello spazio. Il 12 aprile 1961 ci fu la svolta e i russi infilarono in un frigorifero Yuri Gargarism, un barbone di Mosca, e lo lanciarono in orbita. Visto che tutto andò bene fecero finta di aver mandato un vero astronauta e al suo ritorno Yuri ebbe tutte le onorificenze aeronautiche possibili, ma nonostante ciò non imparò mai a pilotare un aereo, e infatti nel 1968 il suo jet si schiantò contro un albero.

Si era in piena Guerra Fredda e la Russia si stava accaparrando tutta la ficaggine con questi voli spaziali, così a meno di un mese dal volo di Gargarism (5 maggio 1961) gli USA misero un missile sotto il culo di un certo Alan Shepard e lo spedirono nello spazio per fare vedere a tutti che anche loro ce l'avevano lungo. Nel 1969 gli Stati Uniti la fanno davvero grossa e spediscono tre uomini bianchi a conquistare la Luna, anche se l'URSS ci aveva già fatto schiantare qualche elettrodomestico. Il 20 luglio l'Eagle atterrò sulla Luna e parcheggiò su un posto per disabili. Neil Armstrong stava per fare il suo primo passo fuori dal modulo ma la tuta lo rendeva impacciato e così la prima impronta sulla superficie lunare fu quella del suo casco.

Nel 1998 si cominciò a costruire la ISS (International Space Station) ovvero un lussuoso laboratorio in cui gli astronauti di tutto il mondo si ritrovano per condurre importanti esperimenti quali lo studio dell'eiaculazione a gravità zero e dell'abbronzatura a raggi cosmici.

Il lavoro dell'astronauta

Un uomo che da piccolo voleva fare l'astronauta.
Un scatola di cibo del programma Apollo.

Il lavoro dell'astronauta consiste prevalentemente nel guidare scuolabus e spolverare le ventole ai computer della NASA, ma almeno una volta nella vita ogni astronauta viene mandato nello spazio per raccogliere sassi o per aggiornare l'antivirus a qualche satellite. È quindi facile capire perché fare l'astronauta sia il lavoro più ambito da tutti i bambini, la maggior parte di questi però diverranno impiegati comunali o benzinai.

La tuta spaziale

La tuta spaziale è un comodo scafandro formato da dodici strati, ovvero:

  • Una calzamaglia fatta dalla mamma dell'astronauta pensando che lo tenesse al caldo, invece serve a tenerlo fresco grazie a dei tubicini in cui passa del Gatorade.
  • Uno smoking, nel caso l'astronauta venisse in contatto con forme di vita extraterrestri.
  • Una maglia di ferro che lo protegge dai mini-asteroidi.
  • Tanta gommapiuma.
  • Ed infine, un bello strato di pelle di bovino, che va sempre di moda.

Il casco della tuta comprende una visiera fornita dalla Ray-Ban™ dotata di tergicristalli elettrico e al suo interno c'è un sistema messo a punto dai giapponesi per permettere all'utente di grattarsi la testa senza togliersi il casco e perciò morire (è capitato spesso). Nel back-pack (pacco dietro) della tuta c'è la bombola dell'ossigeno e un contenitore per ospitare i gas emessi dall'astronauta che vengono poi usati come carburante dal jetpack[2].

Nutrimento

Famosa è la cucina astronautica, che vanta numerosi piatti di nouvelle cuisine che vengono riproposti anche sulla Terra in lussuosi ristoranti. Il piatto più apprezzato a livello internazionale è sicuramente il baccalà salato irradiato, cibo saporito che riempie l'ambiente del suo leggero aroma speziato. Sono assolutamente vietati i cibi che creano molliche poiché queste possono causare pericolosi incendi, come il caso dello Space Shuttle Challenger, che esplose dopo che un membro dell'equipaggio mangiò un cracker.

Addestramento

Un candidato si prepara per guardare un documentario istruttivo di 12 ore.
L'allenamento in piscina.

Per diventare un astronauta bisogna seguire un duro addestramento della durata di alcuni anni che diverse volte mette in pericolo la vita dell'aspirante astronauta. Siccome i governi spendono diversi milioni di dollari per l'addestramento degli astronauti, nel caso un candidato muoia prima di concluderlo la NASA e le altre agenzie si prendono la libertà di appropriarsi di tutti i beni e i familiari della vittima come risarcimento. Questi ultimi di solito vengono usati come cavie per esperimenti nel vuoto.

Fase 1: teoria

Nella prima fase dell'addestramento i candidati dovranno studiare circa 600 volumi tra libri teorici e manuali d'istruzioni e dovranno completare 20 album di figurine, con loro ci saranno dei tutor che li stimoleranno con dei pungoli elettrici. Gli obbiettivi principali di questa fase sono i seguenti:

  • Imparare a memoria la mappa dell'universo conosciuto.
  • Imparare a memoria il volume di 730 pagine Manuale per l'uso e la manutenzione del tuo velivolo spaziale.

Fase 2: preparazione fisica

In questa fase i candidati dovranno superare alcune prove per dimostrare di essere all'altezza del compito, questa è la fase più pericolosa in cui dovranno:

  • Temprarsi contro la forza G. A questo scopo i candidati verranno infilati in delle centrifughe che separeranno i liquidi dalla polpa... ah no, non è quel tipo di centrifuga? Comunque alla fine di questa fase la faccia del malcapitato sarà invecchiata di dieci anni. Dopo la centrifuga si passerà alle montagne russe e al lancio col cannone.
  • Allenarsi con la tuta. I candidati verranno gettati in delle piscine per imparare a muoversi con le ingombranti tute spaziali: questo allenamento verrà reso più competitivo mettendo alcuni squali bianchi nelle vasche. In più dovranno sviluppare una certa manualità con i guanti della tuta smontando e rimontando almeno un orologio svizzero al giorno, suonando il banjo e disinnescando qualche bomba.
  • Adattarsi agli spazi ristretti. Per combattere la claustrofobia i candidati verranno chiusi per tre mesi nei loro armadietti.

Pagine correlate

Note

  1. ^ In realtà ormai l'hanno rottamato, ma non ditelo in giro!
  2. ^ Il jetpack è un optional, per informazioni parla col tuo concessionario di fiducia.