Utente:Flaming Ace/Sandbox/1

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Casco

Un motociclista con un casco ultimo modello.
« L'oggetto si presenta concavo, poco più grande di una testa umana e dal peso di circa un kilogrammo. Sono presenti piccoli fori in prossimità della cima, e l'aspetto generale richiama quello di un elmo medievale. La mia conclusione è che si tratti di una sorta di vaso da fiori. »
(Uno scienziato napoletano osserva con interesse un casco.)

Il casco è un indumento protettivo atto a proteggere l'asfalto dagli schizzi di materia cerebrale dei motociclisti maldestri.

Storia

Un giovane napoletano mostra con orgoglio quello che reputa essere una bandiera del Napoli dalla forma inusuale.

Il casco fu inventato molto tempo fa dai Vichinghi; essi erano infatti affetti da uno strano disturbo, in seguito identificato con l'alcolismo, che li spingeva a scambiare l'idromele per acqua, e l'acqua per vodka. Ciò rendeva la loro guida alquanto pericolosa, così decisero di inventare un indumento capace di proteggere la testa, visto che nella mitologia norrena era il luogo in cui risiedeva il cervello. Quello delle corna non è altro che un clamoroso falso storico, così come il fatto che gli elmi da loro utilizzati servissero a proteggerli dalle ferite mortali. Con il tempo, il casco fu reso sempre più efficiente: nel Medio Evo si aggiunsero la visiera e il cimiero, che serviva a rendere più visibili i motociclisti a cavallo nella nebbia, mentre in epoca moderna l'acciaio fu sostituito dalla plastica, visto che tale metallo era in via di estinzione.

Caratteristiche

Utilizzo

Il casco non viene disprezzato solo dai giovani; la motociclista della foto è infatti una giovane.

Sebbene venga spesso utilizzato come accessorio alla moda da tenere appeso al braccio, c'è chi ha ipotizzato che il casco dovrebbe essere infilato sulla testa, allo scopo di dare ai capelli un look finto spettinato.

Tipologie

Spagnolo
Integrale

Ideale per evitare di gratuggiarsi la faccia sulla strada, il casco integrale è altresì rinomato perché permette di rapinare con successo qualsiasi negozietto. Raramente è utilizzato per accurati cosplay dei Power Rangers.

Da bicicletta
Da motocross
Elmetto da cantiere
Casco spaziale

Utilizzato prevalentemente dagli astronauti motociclisti, consiste principalmente nella boccia di un pesce rosso fissata al resto della tuta da astronauta con molto nastro adesivo.

Gorgia

File:Gorgia.jpg
Gorgia dopo essersi svegliato con la luna storta.
« Gli uomini retti sono onore e ornamento della città, del corpo lo è la bellezza, dell'anima la saggezza, dell'azione la virtù, del pensiero la verità, delle automobili i cerchioni fighi. »
(Gorgia.)
« Ma cosa si fumava questo? Non si capisce un cazzo nei suoi scritti! »

Gorgia da Leontini, da non confondere con Gorgia da Bassano del Grappa e Gorgia da Whitechapel, non fu un filosofo; se anche lo fosse stato, non sarebbe stato conoscibile; se anche fosse stato conoscibile, non sarebbe stato comunicabile; se anche fosse stato comunicabile, nessuno avrebbe avuto voglia di ascoltarlo.

Vita

Nato nel V secolo a.C. nella colossale megalopoli siciliana di Leontini, famosa per essere sconosciuta, Gorgia inizia la sua carriera come discepolo del rinomato signor Empedocle Porto, tuttavia non disdegna la filosofia di Pitagora né quella dei post-kantiani.

File:Centro studi Gorgia.jpg
Il top della carriera di Gorgia: fonda una scuola e fa stampare delle spille con la sua faccia.

Nel 427 a.C. viene inviato ad Atene per chiedere aiuto alla città-stato nella guerra contro Siracusa, i cui abitanti erano rei di aver definito gli abitanti di Leontini "fetusi". Gorgia, grazie alle sue incredibili capacità oratorie, viene celebrato come grande oratore addirittura dal suo eroe: Gorgia da Leontini. Atene accetta inoltre di aiutare Leontini dopo aver apprezzato il discorso del filosofo e, in particolare, le sue dracme luccicanti. Nel corso della sua vita, Gorgia intraprende viaggi in tutta la Grecia, in Tessaglia, Beozia e, già che c'è, su Saturno, insegnando le sue teorie filosofiche a chi ha la voglia, i soldi e l'ardore necessari a imparare. In breve tempo guadagna milioni spiegando perché, secondo lui, il deodorante non è; se anche fosse, non sarebbe acquistabile; se anche fosse acquistabile, non sarebbe applicabile sotto le ascelle, motivo per cui rifiuta categoricamente di usarlo e motivo per cui, ad Argo, gli proibiscono di insegnare ai bambini. Nonostante possieda una tunica d'oro massiccio, alla sua morte il filosofo lascia solo pochi spiccioli ai parenti, probabilmente perché allora lo spread era già alle stelle. Gorgia muore in Tessaglia a circa novant'anni, seppur continuando fino all'ultimo la sua attività di filosofo portandosi dietro la flebo e la bombola con l'ossigeno. A chi gli chiedeva quale fosse il segreto della sua longevità, Gorgia rispondeva «il non aver mai compiuto nulla per far piacere ad un altro» con un sorriso alla Trollface, risposta che spesso gli costava uno sputo in un occhio da parte dei moralisti. Tra le altre cose che sappiamo su Gorgia figurano l'uso, nei suoi discorsi, di complese figure retoriche, come metafore e, nei momenti di massimo splendore intellettuale, addirittura similitudini; inoltre è noto che Gorgia si vantava di poter discutere di qualsiasi argomento, dalla filosofia allo studio dei buchi neri, dalle ciambelle alla glassa al tempo atmosferico[1].

Pensiero filosofico

Il pensiero di Gorgia è riassumibile nelle sue due opere principali: Encomio di Elena e Sul non essere o sulla natura della fenomenologia della quadruplice radice del principio della ragion sufficientemente pura, spesso abbreviato in Sul non essere o sulla natura.

Encomio di Elena
Gorgia mentre si scaglia in difesa di Elena su YouTube.

Nella prima opera Gorgia difende Elena di Troia, sostenendo per prima cosa che il soprannome "di Troia" è alquanto offensivo, per poi negare che sia stata lei a causare la guerra di Troia, affermando che, il giorno dell'inizio della guerra, aveva un alibi di ferro: era a letto con Paride. Secondo lui Elena non aveva tradito Menelao per propria volontà, ma c'erano quattro cause possibili con relative scusanti:

  1. Si era innamorata di Paride: chi poteva biasimarla, a Sparta le donne erano sostanzialmente animali da riproduzione;
  2. Era stata rapita da Paride: non poteva scappare, o l'avrebbero rimproverata a morte;
  3. Paride l'aveva convinta con le parole: era impossibile resistere alla frase "Hey, pupa, vuoi vedere la mia collezione di farfalle?";
  4. L'avevano voluto gli dèi[citazione necessaria]: Gorgia, in un'epica arrampicata su specchi, sostiene stavolta che gli dèi avevano voglia di assistere alla guerra perché gli si era rotta la TV.
Sul non essere o sulla natura

Quest'opera è sostanzialmente una gigantesca supercazzola condita da paroloni filosofici come "logos", "essere", "non essere" e "questo è il dilemma". Quello che è importante, secondo Gorgia, è che nulla esiste e di conseguenza non esistendo né gli oggetti né il corpo umano, è possibile prendere a testate i muri senza conseguenze.

Voci correlate

Note

  1. ^
    « Eh, oggi fa freschino! »

{{Cat|Filosofi}} {{Cat|Ellenici}}

Sindrome di Down

Questo non è un mongoloide, ma sicuramente soffre di qualche altro disturbo.
« Gengis Khan era un mon-go-lo, da non confondere con un mon-go-loide, come l'attore Nicolas Cage. »
(Il signor Garrison sulla sindrome di Down.)

La sindrome di Down è una patologia che colpisce principalmente gli abitanti della Mongolia. Il nome deriva da John Langdon Down, un metalmeccanico che nel tempo libero guardava il DNA della gente alla ricerca di nuove malattie.

Cause

La sindrome di Down ha origine quando una mamma cromosoma 21 e un papà cromosoma 21 si vogliono tanto bene. Dopo un po' arriva la cicogna che porta loro un cucciolo, che chiameremo Cromosomino. Purtroppo, Cromosomino non fa altro che sporcare per terra e imbrattare i muri, cosa alquanto dannosa per il bambino in cui vivono lui e la sua famiglia.

Sintomi

I sintomi comprendono occhi vagamente mandoliformi, capacità linguistiche appena superiori a quelle di Luca Giurato e capacità di trovare interessante un documentario sulla storia delle cerniere lampo.

La sindrome non fa distinzioni: colpisce anche chi ha i capelli biondi.

I soggetti colpiti, infatti, hanno una voglia di imparare e una forza di volontà sopra la media, caratteristica che spesso porta ad atti di bullismo nei loro confronti, scatenati presumibilmente dall’invidia che i bulli nutrono verso di loro.

Diffusione

Recenti studi condotti da qualcuno affermano che l’età delle madri è in qualche modo correlata alla malattia. In particolare, la probabilità che nasca un figlio down è inversamente proporzionale al numero di assorbenti che una donna deve ancora usare nell’arco della sua vita. Per usare termini ancora più scientifici,

« Più una donna è vecchia e più è probabile che le nasca un figlio mongoloide. »

{{Cat|Malattie incurabili}}

Caccia (sport)

Disambiguazione – Vorresti essere altrove? C'è anche altri trentordici tipi di caccia, vedi Caccia.
Dipinto del XVI secolo che ritrae Gesù durante una battuta di caccia all'ateo.
« Dite no a quell'orrendo massacro che è la caccia! »
(Attivista anticaccia ad un convegno di suoi simili.)
« Mi passi un altro pezzo di cerbiatto? »
(Attivista anticaccia a pranzo.)
« Ah, se un leone uccide una gazzella è naturale, se io uccido cinquanta fagiani sono un genocida! »
(Cacciatore anonimo.)
« Non lo so... un mucchio di maschi, da soli, nella foresta... Mi sembra una cosa da gay. »
(Bart Simpson sulla caccia. Non ha proprio tutti i torti.)

La caccia è uno sport estremo praticato dagli animali di tutto il mondo, che consiste nell'avvicinarsi il più possibile ad un individuo munito di fucile, detto cacciatore, e fargli sprecare più proiettili di un americano in un film d'azione.

Storia della caccia

Nell'antichità la caccia era molto più cruenta di oggi.

La caccia esiste fin da quando c'era lui. Si pensa che nacque come fonte di sostentamento più che come sport. Stando infatti ad importanti programmi di divulgazione scientifica, i Flintstones in primis, gli uomini primitivi erano soliti andare a caccia di dinosauri, la cui carne veniva utilizzata per preparare hamburger e frullati. Con il tempo, quando l'homo dis-habilis si estinse, si svilupparono strumenti ed armi sempre più efficienti, al punto che certe pitture rupestri mostrano chiaramente dei cavernicoli mentre uccidono enormi creature a colpi di fucile laser. Nel medioevo, la caccia era invece considerata un passatempo, per non dire un'alternativa al sesso. Al posto del fucile veniva utilizzato un falco. Inizialmente lo si lanciava con addosso un cappuccio nero, ma, dopo che molti uccelli morirono fracassandosi contro gli alberi, si decise di lanciarli contro la selvaggina a viso scoperto. Nel XIX secolo, la caccia era praticata dagli indiani per divertimento, con la scusa di voler "ridurre il numero di bisonti". Probabilmente il loro numero fu ridotto un po' troppo, a voler cercare il pelo nell'uovo. Nelle parti del mondo meno sviluppate, come l'Africa o San Benedetto del Tronto, la caccia costituisce ancora oggi un rituale cruciale per i ragazzi che ambiscono a diventare uomini o a farsi belli davanti alle femmine del villaggio.

Regolamento attuale

Purtroppo capita che gli animali giochino sporco.
  • Se un animale viene raggiunto da un proiettile, viene eliminato.
  • Non ci sono limiti di tempo.
  • Gli animali possono fare gioco di squadra.
  • I cani possono aiutare i cacciatori, ma non possono sparare agli animali.
  • I cacciatori di nome Dick Cheney possono sparare anche ai propri compagni.
  • La partita termina quando terminano le munizioni del cacciatore.
  • L'arbitro è il fucile del cacciatore.

Il cacciatore

Un antiquato modello di cacciatore.

Il cacciatore è un essere umano che, essendo l'omicidio ancora illegale, ama uccidere surrogati di piccoli esseri umani pelosi, chiamati "animali". Non va confuso col calciatore, anche se entrambi amano sprecare le loro domeniche, sebbene in modi diversi. Uno insultando, ferendo e maltrattando esseri viventi, l'altro insultando, ferendo e maltrattando esseri viventi con un fucile.

Tipico svolgimento di una battuta di caccia

La battuta di caccia segue spesso uno schema riassumibile in punti[1]:

  1. Il cacciatore arriva nella riserva di caccia.
  2. Il cacciatore incontra una preda, ad esempio un coniglio.
  3. Il coniglio lo sfotte per la sua pettinatura.
  4. Il cacciatore spara al coniglio.
  5. Il cacciatore cena con dell'ottima carne bianca.

Per concludere


Documenti multimediali

Note

  1. ^ Fonte: una puntata dei Looney Tunes.

Cacce correlate

{{Cat|Sport esclusi dalle olimpiadi}}