Concilio di Nicea I: differenze tra le versioni

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia che ci libera dal male.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto aggiunto Contenuto cancellato
(Pagina svuotata)
m (Rollback - Annullate le modifiche di 87.18.203.51 (discussione), riportata alla versione precedente di Cugino di mio cugino)
Riga 1: Riga 1:
{{scomunica}}

[[File:Icona Concilio di Nicea I.jpg|right|230px|thumb|{{Cit2|Allora, quanti [[pizza|la capricciosa]]?}}]]

{{Cit2|Era vergine, possa piovermi un fulmine sul capo, certo ch'era vergine!|Vescovo su [[Maria]] durante il Concilio}}
{{Cit2|'Cazzo dici? Se appare solo in un testo?!|Altro vescovo, sempre su [[Maria]]}}
{{Cit2|E per [[Giove]], vi volete mettere d'accordo? Porco [[Zeus]]!|[[Costantino I|Costantino]] su precedenti tizi}}
Il '''Concilio di Nicea I''' è stata la più grande [[teologia|rissa teologica]] nonchè caso di [[delirio|pazzia collettiva]] di tutta la [[storia]] romana tardoantica. Il concilio verteva sul fatto che una massa di ciarlatani in palandrana, altresì detti vescovi, e un gelataio col cappello da [[idiota]], altresì detto [[papa]], si dovevano una volta per sempre mettersi l'[[anima]] in pace e decidere quale <s>[[favola]]</s> dottrina <s>[[propaganda|propinare]]</s> insegnare alle genti, a scrutare il tutto come un ''magister iudicis miii penis'' vi fu l'[[imperatore]] [[Costantino I]], al quale sinceramente [[menefreghismo|nun glie ne poteva frega' de meno]] di tutto ciò.

==Scopo==
{{wikipedia|Concilio di Nicea I}}
Il concilio nasce con lo scopo di mettere a tacere tutte quelle [[testa di cazzo|teste calde]] che stavano dalla mattina alla sera a litigare su [[Gesù|un'improbabile tipo nato il 25 dicembre da una vergine, che compì miracoli per il rotto della cuffia, racimolò 12 idioti, salvo poi essere tradito dal più coglione di questi e che morì crocifisso tre giorni prima di risorgere]]<ref>Questa almeno è la versione ufficiale: nei [[Vangeli apocrifi]] costui non sarebbe stato crocefisso, avrebbe avuto 2 fratelli e un'amante e avrebbe condotto un'infanzia di merda a genuflettersi presso un tempio per poi fulminare [[Mosconi|un bestemmiatore]]. Ma figurati se ve lo dicono quei figli di buona donna...</ref>. Perchè però costoro si [[Scanato Can|scannavano]]? Per evitare altre inutili domande passiamo direttamente a ai nomi<ref>E possibilmente anche ai cognomi...</ref>: Ario e Nicola di Mira. Il primo era [[no|(parole loro)]] "''un eretico degno <s>dell'inquisizione</s> della scomunica, un fottuto maldicente che propina fandonie e avvelena le menti. E gli puzzano i piedi...''", insomma: era una personcina a posto dal loro punto di vista, questo perchè si limitava a dire in giro cose che non gli andavano bene, come ad esempio che [[Cristo]] era solo un messaggero di [[Dio]] e non [[Dio]] stesso [[bla bla bla|eccetera eccetera]], scatenando così nei suoi colleghi la famosa [[sindrome dei sentimenti offesi]]; il secondo era il suo più acerrimo rivale: un [[bigotto]] conservatore e [[qualunquismo|qualunquista]] che [[ipocrisia|predicava bene e razzolava male]], ma aveva molti più [[fun]], e questo gli permise di scatenare questa specie di [[Forum]] [[latino|ante litteram]], dove in poche parole chiedeva di cacciare Ario a calci in [[culo]].

Il secondo motivo invece era che i [[Vangeli]] [[cosi che escono dalle fottute pareti|uscivano dalle fottute pareti]], con conseguente malditesta dei fedeli che, non sapendo da che parte guardare, entravano in una specie di [[trans]] ipnotico, oppure si menavano tra loro credendo ognuno di aver ragione, mentre i pagani se la ridevano. Questo portò così [[Costantino I]] alla decisione che 'sti dannati testi andavano scelti attraverso {{falso|un'accurata ricerca dei contenuti, degli insegnamenti e delle forme}}, e già che c'era risolveva anche la questione di quesi due [[pazzia|pazzi]] di sopra, in modo da prendere <s>[[doppio senso|due fave con un piccione]]</s> [[proverbio|due piccioni con una fava]].

==Organizzazione del concilio==
[[File:Rissa in una chiesa.jpg|right|330px|thumb|La scarsa grandezza della chiesa, il grosso numero dei partecipanti e il dibattito molto acceso causò al concilio diverse risse.]]
La riunione venne organizzata da [[Costantino I]] in una [[chiesa]] [[da qualche parte]] dell'Impero Romano d'Oriente, anche se non è escluso che il Concilio si fosse tenuto in più sedi<ref>Esattamente come fanno i [[CL|Ciellini]] quando non vanno a trombare a [[Rimini]]</ref>. Il Concilio è stato organizzato secondo lo schema delle manifestazioni del [[PDL]], cioè con tornelli e tendoni dappertutto, per far credere alla gente che non erano quattro gatti, a tal proposito si pensa anche che in realtà sia stato [[Brunetta]] a prendersi l'incarico della manifestazione, con conseguente <s>manipolazione delle cifre</s> conta dei presenti. Sempre a questo proposito, si stima che i vescovi partecipanti siano stati da 250 a 320, 1800 secondo [[Il Giornale]] e [[Avvenire]], e 1 milione secondo [[Berlusconi]]<ref>Poi si ricordò che non era la sua manifestazione e smentì tutto, come fa sempre...</ref>. Più tardi, secondo [[Sant'Ambrogio]], il numero sarebbe stato stimato sui 318, ma è ovvio che [[a nessuno importa]].

Ora parliamo di come si svolse propriamente la manifestazione, e lo facciamo servendoci di un testo che ci è arrivato recentemente: la Pergamena del Pistacchio o, Pergamena di [[San Pistacchio]], in quanto proveniente dall'omonima basilica. Cosa ci dice questo manoscritto? Ci dice essenzialmente che il Concilio era composto in quattro fasi, esattamente come le fasi dell'[[sesso anale|inculata]]: la prima è l'arrivo dei vescovi alla [[città]], o alle città, non si capisce molto bene, ma sono però bloccati da una folla di [[papaboy]] urlanti e schiamazzanti<ref>Esatto: esistevano già all'epoca!</ref>, seguiti da una massa di [[Comunione e Liberazione|Ciellini]] che si limitavano a imitarli, ma in modo molto più [[politica|"politico"]]<ref>Leggasi: "Accusando i pagani di stronzate impossibili"</ref>, questa è la prima fase dell'inculata in cui il tuo [[pene|silos di carne]] [[File:Papaboy baciamano a ratzinger.jpg|left|250px|thumb|Eccoli, sono pronti all'assalto!]]spinge verso il [[ano|buco del culo]] della tua partner, ancora reticente; la seconda fase fu invece quando i vescovi si fecero strada dicendo che avrebbero [[scomunica|scomunicato]] chi non li avrebbe lasciati passare, ma nonostante tutto dovettero farsi strada ancora a forza, questa è la seconda fase, in cui il tuo [[cazzo|siluro]], ormai entrato totalmete, esercita una pressione costante in avanti, mentre la tua compagna ti fissa come un [[gatto]] investito da un tir in corsa; la terza fase fu invece quando i vescovi, prossimi all'entrata della/e chiesa/e, annasparono affannatamente verso la [[porta]] che li avrebbe condotti alla salvezza, ma erano ancora impiccati da quella massa di [[idiota|idioti]] urlanti che volevano ad ogni costo strappargli i vestiti di dosso per i loro orrendi giochetti sessuali, questa è la penultima fase, in cui il gioiellino inizia il suo lavoro, assecondato dalla partner che comincia a susssultare; e infine l'ultima fase; i partecipanti entrarono nel clamore di tutti, iniziò il Concilio e i [[papaboy]] intanto ricominciarono a schiamazzare ancora più forte di prima, detta in termini pratici: il [[culo]] si apre, ormai perfettamente disossato, la compgna grida, [[eiaculazione]], [[orgasmo]], o per dirlo con le parole dei [[bigotti|lobotomizzati]] allora presenti: "Evviva evviva Gesù!!!! Viva il Papa e viva Gesù!!!".

==Svolgimento del concilio==
Recentemente ci è arrivato, insieme alla Pergamena, un verbale, proveniente dalla basilica di [[San Pistacchio]], che rende l'[[idea]] di come poteva essersi svolta la [[riunione di condominio|riunione]], parola per parola, eccovi il testo<ref>Ovviamete nessuno vi promette che questi siano i nomi e i fatti veri al 100%, ma in fondo che ci si poteva aspettare da gente che crede agli [[Gesù|zombye-rambo, figli dell'uomo invisibile]]?</ref>.
{{dialogo2|Presenzio di Casamia|Appello, siori appello. Ci siamo tutti? Clorentino?|Clorentino|Eccomi!}}
{{dialogo2|Presenzio di Casamia|Gerémia?|Gerémia|Eccomi!}}
{{dialogo2|Presenzio di Casamia|Costans di Mid... Med... Midnla... Midland?|Costans di Midland|Ekko, zto kvy!}}
{{dialogo2|Presenzio di Casamia|Costantino il <s>pagan</s> Grande?|[[Costantino I]]|Aoh! Ce sto... ma senti: nun la voi pianta' che tanto so io che ce semo tutti?! 'O juro...}}
{{dialogo2|Christostato|We, nun se jura, piccio'!|Costantino I|E portame 'n poco de rispetto che so l'imperator tuo, galileo!}}
{{dialogo2|Presenzio da Casamia|Calma calma, non siamo qui per litigare....|Nicola di Mira e Ario|''(sottovoce)'' Per ora...}}
{{dialogo2|Presenzio da Casamia|Allora cominciamo?|Costantino I|Se ve va...}}
{{dialogo2|Alessandro da Alessandria|Allora.... li argumenta del dì son... la determinazione della data pasquale, la [[verginità]] di [[Maria]]... e la natura di [[Cristo]]. È quanto|Presenzio da Casamia|Appunto}}{{dialogo2|Costantino I|[[Eh?]]}}
[[File:Costantino busto.jpg|right|250px|thumb|{{cit2|Che paalle!|Costantino prima...}}]]
{{dialogo2|Ario|Niente... si tratta solo Del Salvatore, la Grande Madre e la nascita del primo...|Costantino I|Ma La Grande Madre non era un nome di una [[paganesimo|divinità pagana]]?}}
{{dialogo2|Christostato|Null', lascia stare...|Nicolo di Mira|Obbe'... secondo me Gesù era figlio di Dio, Maria... e che ne so!? Per la [[pasqua]] per me anrebbe bene il 26 dicembre}}
{{dialogo2|Gerémia|26 dicembre!?...|Presenzio da Casamia|Se fosse per questo anche il 27 va bene... ma mi sfugge la ragione del perchè...}}
{{dialogo2|Nicola di Mira|Così [[natale]] dura di più|Gerémia|E ti pare una ragione sensata?}}
{{dialogo2|Costantino I|A me nun me disturba|Costans da Midland|E ki the lla kvyesten!?}}
{{dialogo2|Ario|Posso dare la mia modesta opinione? [[parole a caso|Secondo me Gesù non era figlio, ma bensì messaggero di Dio, o Sophya, che ha generato tutto tramite la scissione di sè, originariamente riunito nel Monade, ma corrotto da una sua forma: Demiurgo, creatore di tutta la materia, che Gesù ha detto di schivare e raggiungere così la riunione con Sophya: la Gnosi]]|Costantino I|Eh? Gnosi? Monade? Demiurgo? Ce sto a capi' ancor de meno de du' seconni fa'...}}
{{dialogo2|Germanico da Mosca|Cosa? Ma chi è quel Monade lì che, che sbatte la porta<ref>Del [[Paradiso]] N.d.r.</ref> e la chiude u-uurlando, [[Dio]]...|Costans di Midland|Ghnosy? Ma kvesten ezzere erhesien!}}
{{dialogo2|Nicola da Mira|No, questa è [[blasfemia]]!|Costantino I|No! QUESTA È SPARTAAAAAAAAAA!!!}}
''(si girano tutti e lo fissano)''
{{dialogo2|Costantino I|Che c'è: pensavo fosse 'n gioco...|Presenzio da Casamia|Continuiamo?}}
{{dialogo2|Clorentino|Secondo me Gesù era stato generato, e non creato, da Dio... ma la [[Madonna]] e la sua verginità, andiamo, è 'na cazzata|Presenzio da Casamia|Sicuro, l'accendiamo?}}
{{dialogo2|Alessandro da Alessandria|Vossignoria è concorde?||}}
{{dialogo2|I e II rappresentante del [[papa]]|A nome del papa... andate avanti, che finora non ci ho capito molto|Costantino I|E lo dici a me?}}
[[File:Capo (Art Attack).jpg|right|250px|thumb|{{cit2|[[Mike Buongiorno|Allegria!]]|...E dopo il Concilio}}]]
{{dialogo2|Ario|Continuiamo?|Alessandro da Alessandria|Certamente...}}
{{dialogo2|Nicola di Mira|Vuoi dire qualcosa Germanico?|Germanico da Mosca|Chissà che non mi incazza, aeh!}}
{{dialogo2|Nicola da Mira|(Emh!) Lasciamo stare....|Gerémia|Se mi posso permettere... :<br />[[delirio|Il Mistero non può essere posseduto: è oggetto di esperienza ma non può essere posseduto, cioè misurato, esaurito, abbracciato nella sua totalità. Ma è altrettanto vero che è posseduto, come è altresì vero che ciò sia possibile nella sua interezza, si prosegua nel cammino di Nostro Signore in cerca di ciò che noi chiamiamo Verità. Il Mistero non è l’ignoto; è l’ignoto in quanto diventa contenuto di esperienza sensibile, o vita, creata e nongenerata da Dio, forza di tutte le cose, alle quali aneliamo. Il Verbo di Dio è un possesso inesauribile e, perciò, non può che essere vissuto nell’umiltà, nella quale il nostro salvatore arrivò in seme alla Madonne, che nella sua purezza era vergine. Il Verbo di Dio, fatto seme nel seno della Madonna, la Madonna lo possedeva; fatto bambino, giovane, uomo, la Madonna come madre lo possedeva, come donna che era sua madre lo possedeva]]}}
{{dialogo2|Christostato|C'acci dett'?!|Costantino I|A meo pare', questa era 'na foglia de [[canapa]] decisamente tajata male. Limortàcci...}}
{{dialogo2|Gerémia|Costantino, quello che volevo semplicemente dire è che le teorie di Ario so' delle emerite stronzate...|Costantino I|Ma ti sei sentito?}}
{{dialogo2|Nicola di Mira|Questa è [[teologia]]...|Costantino I|E io contino a ripete' che questa è canapa...}}
{{dialogo2|Alessandro da Alessandria|Allora, Christostato, vuoi dire tu qual'cosa?|Christostato|Nun saccio che di'... bah! Mi assuocio a Gerémia...}}
{{dialogo2|Nicola di Mira|E dato che pure a me quel tipo mi sta parecchio sulle palle, mi associo pur'io|Ario|Che hai detto!? A chi starei sulle palle!?}}
{{dialogo2|Nicola di Mira|Proprio a me, hai sentito bene, eresiarca!|Ario|Eresiarca lo vai a dire a [[tua sorella]]!}}
''(parte un ceffone)''
{{dialogo2|Christostato|Camma, uaio', calmaa...}}
''(gli arriva un doppio diretto dritto in faccia da parte dei due di sopra)''
{{dialogo2|Costans di Midland|Whurlesteuldèn! Kwhy cci zi mena ti pruttho... mhy unyzko ankio, fa'....|Alessandro da Alessandria|Un po' di contegno siori, vi prego...}}
''(gli parte anche a lui l'ennesimo diretto in faccia, seguito da una [[Bibbia|bibbiata]] dritta in fronte)''
{{dialogo2|Alessandro da Alessandria|[[torpiloquio|Ma Cristo d'un Dio, che cazzo t'è saltato in quella massa informe di letame putrefatto che c'hai in testa!!? Potevi uccidermi brutto stronzo, lo sai questo si o no, pezzo di merda!!!? Rispondimi, cazzo!!]]}}
''(inizia una vera e propria rissa)''
[[File:Gesùselaride.jpg|230px|right|thumb|Be', che dire? In fondo c'ha ragione...]]
{{dialogo2|Costantino I|Che goduria: 'na bella scazzottata di quelle che si all'anfiteatro se vedeno raramente...}}
''(parte una librata che colpisce Germanico in pieno petto)''
{{dialogo2|Germanico da Mosca|Dio porco, se venite avanti ancora vi do un punio!|Christostato|Eccala la: saccev'io ca qualcunn' beshtemmiava...}}
{{dialogo2|Ario|Chissene'! Vieni quà, [[terrone]]!|Christostato|Ue'! Inanzitutto so' de [[Atene]], poi...}}
''(ripartono i pugni, ricominciano le botte)''
{{dialogo2|Clorentino|Lo sapevo io che non ci dovevo veni'!|Costantino I|Vabbò, che dici: aspettiamo che finiscano?}}

==Decisioni (sempre) de 'sto cazzo de concilio==
Le decisoni del Concilio furono prese [[tutti|con larghissima maggioranza]] {{censura|in quanto [[nessuno]] aveva il coraggio di dire la propria}}, e furono essenzialmente queste:
[[File:Mosaico con Costantino.jpg|225px|right|thumb|Costantino gioca con un modellino durante il Concilio]]
#Per colpa di un [[tizio]] chiamato Eusebio di Cesarea, si arrivò alla conclusione che ogni nuovo adepto e fedele, dovesse dichiarare in [[chiesa]] un [[mantra]] di cui non capiva neanche lui il significato<ref>Ricordiamo che originariamente tutto si diceva, scriveva o parlava o in [[latino]] o in [[greco]]</ref>, chiamato dalla [[CCSG|congrega]] "''credo niceno''". Questo credo in poche parole tutto quello che avevano affermato costoro a proposito di [[Gesù]], definendo eretici tutti coloro che non la pensavano così<ref>Che libertà di pensiero, eh?</ref> e autorizzando a pestarli finchè lo si ritenesse necessario.
#Venne dichiarata ufficialmente la nascita virginale di [[Gesù]], nonostante la cosa apparisse solo in un testo, ma a quanto pare gli bastò.
#Ario venne pubblicamente dichiarato eretico e quindi [[stronzo]]. Fu linciato, umiliato e gli venne fatto cantare "O sole mio" in falsetto, a braccia conserte, saltellando su un piede, vestito da [[donna]] incinta.
Altre decisioni prese dal Concilio furono:
#Dichiarare brutte e cattive le [[teoria|teorie]] del vescovo Melezio di Licopoli, al quale toccò la stessa sorte di Ario
#Fu decisa una regola ad-categoriam per il battesimo degli eretici
#Si giustificarono i linciamenti di chi, durante le persecuzioni, aveva negato il [[cristianesimo]].
Queste regole vennero spedite ai vescovi da [[Costantino]], il quale li [[mafia|esortò molto gentilmente]] ad accettare, dicendo, sempre molto gentilmente, che se non l'avessero fatto gli avrebbe fare un [[esilio|bel viaggetto di durata indefinita]].
Alla fine dai vescovi furono stabiliti i eguenti <s>dogmi</s> canoni:
:1. Proibizione dell'[[castrazione|autocastrazione]] ai biondi, mori, a quelli alti più di 1,57 metri e ai [[fun]] dell'[[imperatore]] e del [[papa]], [[tutti]] gli altri potevano pure tagliarse[[pene|lo]], tanto non gli sarebbe dispiaciuto in fondo più di tanto.
:2. Definizione di un termine minimo per l'ammissione dei neo-catecumeni nella [[C.H.I.E.S.A.]], di modo che diventasse una specie di concorso e si favorissero così {{censura|i più [[raccomandazione|raccomandati]]}} i più meritevoli.
:3. Proibizione della presenza di donne nella casa di un chierico, sempre che non [[puttana|fossero ben pagate]] o [[ninfomane|pagassero esse stesse]].
:4. Un vescovo poteva diventare tale solo se pagava in [[denaro]], [[sesso|in natura]] o [[corruzione|in qualsivoglia altro modo]] altri tre vescovi della propria provincia, subordinati ad un vescovo metropolitano.
:5. Fu stabilita una legge astrusa sugli [[scomunica|scomunicati]] che puntava a umiliarli prima di potersi ribattezzare.
:6. [[Dittatura]] dei vescovi di [[Roma]] e [[Alessandria d'Egitto]].
:7. Genuflessione verso il vescovo di [[Gerusalemme]], con particolare attenzione nel leccargli il culo.
:8. Riconoscimento dei Novaziani, altresì detti [[nabbi]].
:9.-14. Provvedimento di clemenza verso gli apostati delle persecuzioni, ma una clemenza che ammetteva l'umiliazione.
:15.-16. Proibizione del trasferimento dei vescovi dalle loro città, di modo che potessero meglio gestire [[mafia|i loro affari]].
:17. Proibizione dell'usura fra i chierici, ma incoraggiamento al [[sadomasochismo]].
:18. Precedenza di vescovi e presbiteri sui diaconi nello sbafarsi il [[pane]] azimo la [[domenica]].
:19. Tutte le donne diacono sono da considerarsi come i laici, [[maschilismo|perchè sono inferiori]].
:20. Proibizione di inginocchiarsi durante la liturgia della domenica e nei [[pasqua|giorni pasquali]], fino alla Pentecoste, ma dovere di fare i cagnolini del papa ogni qualvolta lo vedessero<ref>[[cosa avrà voluto dire?|Non che sia cambiato granchè]]</ref>.
:21. Venne dichiarato che l'[[Agnosticismo Mosconiano]] era un eresia, sebbene accettasse le [[teologia|posizioni teologiche]] del Concilio<ref>Altrimenti che bestemmiava?</ref>.
Subito dopo il Concilio i presenti si prostrarono all'[[imperatore]], ballarono la giga e brindarono per il concluso successo, subito dopo chiamarono la [[Croce Rossa]] per curare gli infortunati. Dopo questa allegra festicciola, Costantino annunciò l'unificazione della Chiesa e l'acquisto della sua nuova vasca da bagno.
===Il credo Niceno: scopiazzature e non rispetto al credo cattolico ===
[[File:Manoscritto incomprensibile.jpg|250px|right|thumb|Una comprensibilissima pergamena contenente il Simbolo Niceno]]
Prima della "riunione" ognuno poteva ripetere come un [[cretino]] il proprio credo senza che qualcuno gli dicesse niente, e ciò preoccupava molto l'imperatore, perchè, ogni volta che si alzava la [[domenica]], gli toccava sentire [[millemila|dieci, cento, diecimila]] [[bla bla bla|chiacchericci]] diversi la mattina, il che gli causava spesso forte emicrania. Da quì la decisione di unificare il credo e piantarla una volta per tutte con le [[aspirina|aspirine]].
Gli elementi di questo credo sono:
#''Dio è uno solo'', in pratica il [[Capitan Ovvio|ribadimento]] dell'[[scoperta dell'acqua calda|acqua calda]]
#[[Gesù]] è descritto come ''Dio da Dio, luce da luce'', in pratica un modo subdolo per dire che Ario meritava di averlo messo in culo per sempre, insieme agli Gnostici e compagnia.
#La dottrina dice: ''generato e non creato'', sempre a proposito di Gesù, e questo è l'ennesimo modo per smerdare Ario<ref>Come se non si fosse capito che gli stava sui maroni...</ref>
#La dottrina dell'homooùsion (vedi sotto), probabilmente dettata da Costantino, che si sentiva in quel momemto in vena di [[cazzate]].
IL terzo articolo del Simbolo Niceno [[a nessuno importa|(si può anche chiamare così)]] è "''Credo nello [[Spirito Santo]]''", ennesimo modo dei tanti per [[razzismo|discriminare]] gli Ariani, che prima poteva essere accettato da qualunque [[cretino]]. Tale articolo era inoltre stato definito frutto di 20 anni di Concili, a dimostrazione che i [[preti]] non c'hanno proprio 'na minchia da fare, ma d'altronde anche Costantino non era da meno.

Lo stesso imperatore poi dichiarò che chiunque non accettasse questo credo aveva tutte le motivazioni di essere esiliato. A causa delle [[scusa|scuse]] espresse da Eusebio di Nicomedia e da Teognis di Nicea, e della frode che secondo Costantino perpetrarono (nella parola originariamente concordata ''homoùsios'' inserirono una iota che cambiò la parola in ''homoioùsios'', cioè di "simile sostanza", mentre prima era "medesima sostanza", ennesima prova che il [[greco]] ti frega peggio di [[Berlusconi|certi politici]]). Essi, pur avendo avallato le decisioni conciliari, vennero esiliati in [[Francia|Gallia]], costretti a vivere di solo [[pane]], [[vino]] e brioche. Tre mesi dopo, Ario fu messo al bando [[fanculo|in una remota provincia dell'Illirico]], la sua persona e i suoi discepoli furono bollati dalla legge con il nome di porfiriani, ovvero "''Coloro che non accettano un equivalente di un decreto-legge fatto apposta per piantarla su un inutile dibattito dall'Imperatore e che meritano quindi di essere eternamente fanculizzati''", [[rogo dei libri|i suoi scritti furono bruciati]] e contro chiunque ne fosse stato trovato in possesso [[dittatura|fu prescritta con valenza retroattiva]] la [[morte|pena capitale]].

===Dichiarazione dell' ''homos''... ''homùss''... ''homoos''... ''homooùsios''===
[[File:Disegno Dio-Gesù, padre-figlio.gif|350px|right|thumb|Spiegazione terra-terra di cos'è 'sta minchiata, chiarissimo, no?]]
In pratica l'homooùsios non è [[filosofia]], ma è un [[matematico|concetto matematico]] di uguaglianze e somiglianze, infatti prima che il Concilio fosse annunciato c'era chi credeva che Gesù e Dio fossero la stessa cosa, e chi credeva che fossero diversi, ovviamente ai fedeli non importava, ma ogni scusa era buona per [[non avere un cazzo da fare|perdere tempo]].

Gran parte della disputa riguardava la differenza fra l'essere ''nato'' o ''creato'', e l'essere ''generato'' dal [[Dio|Padre]]. Gli ariani dicevano che i due concetti erano la stessa identica cosa, i seguaci di Alessandro [[no]]. In effetti, molte parole usate nel Concilio venivano dal [[greco|greco ellenistico]] e chiunque non fosse una cima nè in greco nè in [[storia]] (ottimo esempio di ciò siete voi) non poteva sapere di che stessero [[delirio|farneticando]], perciò la tattica degli Ariani in quella discussione fu [[sorridi e annuisci|sorridere e annuire]], a costo di farsi venire il torcicollo perenne. La parola ''homooùsion'' (= della stessa [[merda]]) in particolare, che tra l'altro viene [[cazzo di cane|approssimativamente]] tradotta nel [[latino]] del Credo con ''consubstantialem'', fu inizialmente [[burzum|poco apprezzata]] dai vescovi convenuti, per la sua vicinanza formale con gli sporchi gnostici, che ne facevano uso abbondante nella loro [[teologia|ricerca spirituale dell'uomo invisibile]]. In particolare, il termine stesso homooùsion era stato proibito dal Sinodo di Antiochia nel 264-268, per il possibile fraintendimento della [[gente come te|gente comune]] che avrebbe potuto far pensare che [[Dio]], [[Gesù]] e/o la [[Trinità]] fossero [[gay|homo]].

I seguaci dell'homooùsion credevano che seguire l'eresia ariana significasse spezzare l'unità della natura divina, rendendo il Figlio ineguale al Padre, in palese contrasto con le Scritture ("''Io e il Padre siamo una cosa sola''", Gv 10,30).
Gli ariani, dal canto loro, credevano che, siccome il Padre ha creato il Figlio, il Figlio deve essere stato [[peto|emanato]] dal Padre, e quindi essere inferiore al Padre, in quanto il Padre è [[infinito|eterno]], ma il Figlio è stato creato dopo di lui, e, quindi, non è eterno (prendete un'[[aspirina]], vi conviene). Anche gli ariani [[citazione|citavano]] le [[Bibbia|Scritture]], per esempio Gv 14,28: "''Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre, perché il Padre è più grande di me.''"
I seguaci dell'homooùsion rispondevano dicendo che la paternità di Dio, come tutti i suoi [[pene|attributi]], è eterna: il Padre è sempre stato Padre, e quindi il Figlio è rimasto sempre Figlio, anche prima di esistere.

Ora: logicamente si potrebbe concludere che [[nessuno]] dei [[due]] ha ragione, [[impossibile|oppure entrambi]], ma non essendo la teologia soggetta alle leggi della logica-matematica, e cioè essendo un insieme di [[sega mentale|segate una più grossa dell'altra]], venne deciso dal Concilio la vittoria dell<nowiki>'</nowiki>''homooùsios'', in quanto la cosa gli sembrava più bella, anche se [[menefreghismo|nessuno era stato a sentire]] e [[sonno|s'erano addormentati tutti prima]]. Questo si ritroverà poi nel Credo senza una plausibile spiegazione.

===La data di Pasqua===
[[File:Gesù agnello pasqua.jpg|300px|left|thumb|Gesù poco prima di sopprimere violentemente un povero agnellino pasquale per poi sbranarlo, dipinto nella chiesa di [[Don Bosco]] a [[Latina|Lat(r)ina]]]]
La festa della [[Pasqua]] è legata alla Pasqua ebraica, in quanto la crocefissione e resurrezione di Gesù avvennero durante questa festa. [[Qualcuno]] invece celebrava la Pasqua il 14 del mese di Nissan, la data della crocefissione secondo il calendario ebraico del [[pastafarianesimo|Mitico Libro del Mostro degli Spaghetti Volante]].

nonostante ciò [[chi?|papa Sotero]], un vecchio e sconosciuto papa, decise di non far '''mai''' coincidere la Pasqua cristiana con quella ebraica, e affidò ad un gruppo di [[SS|kapò]] il calcolo; costoro decisero di fissarla alla [[astronomia|prima domenica dopo il plenilunio successivo all'equinozio di primavera]].
Secondo Duchesne<ref>Ma chi lo conosce...</ref>, che fonda le sue [[fine|conclusioni]] sui seguenti documenti:
la lettera amorosa di Teoderet(t)o di Ciro agli Alessandrini;
nella lettera circolare di [[Costantino]] ai vescovi alla conclusione del concilio;
su [[Satana|Satanasio]];
Sant'[[Befana|Epifanio]] di [[mortadella|Salamino]] scrisse alla metà del IV secolo che:
{{quote2|... l'imperato' ... convocò 'n concilio de 318 vescovi ... n'a città de Nicea. ... Quelli dissero de si ad arcuni [[hashish|can(n)oni]] ecclesiastici durante 'r concilio, e inortre decretarono riguardo 'a Pasqua ebraica che ci dovesse esse' 'n accordo de tutti su 'a festa.|}}

Il concilio si assunse il compito di regolare queste differenze, un po' anche perché in alcune diocesi era proibito fare coincidere la Pasqua ebraica con la Pasqua cristiana.
{{quote2|Si decise di celebrare ovunque la festa della resurrezione di [[domenica]], e di non farla <u>mai in nessun modo</u> coincidere con la Pasqua ebraica, cioè sempre dopo il 14 di Nissan, la domenica dopo il plenilunio di primavera <small>[[ignoranza|(che tralaltro non so neanche di che si tratta...)]]</small>. Il motivo principale di questa decisione era l'opposizione netta e severa al giudaismo, che aveva disonorato la Pasqua con la crocefissione del Signore.|<s>[[Mein Kampf]]</s> Lettera di un parroco per niente [[nazismo|antiebreo]]}}
Eusebio di Cesarea scrive che Costantino disse queste parole:
{{quote2|[[nazismo|... sembrava una cosa indegna e disonorevole che nella celebrazione di questa santissima festa si dovesse seguire l'oscena pratica dei Giudei, che hanno insozzato le loro schifose mani con un peccato enorme e imperdonabile, e sono stati giustamente puniti con la cecità delle loro anime. ... È bene non avere nulla in comune con la detestabile cricca degli sporchi Giudei; in quanto abbiamo ricevuto dal Salvatore una parte diversa.]]|<s>[[Hitler]]</s> [[Costantino I]]}}
Teodoreto di Ciro riporta invece queste parole dell'imperatore<ref>Ma non si mettono mai d'accordo?</ref>:
{{quote2|[[Antisemitismo|Fu prima di tutto dichiarato obbrobrioso seguire i costumi degli odiosi Giudei nella santa celebrazione della santissima Pasqua, perché, a causa del fatto che le loro mani erano state macchiate dal crimine, le menti di questi uomini maledetti e infedeli erano necessariamente accecate. ... Non abbiamo nulla in comune con i Giudei, che sono i nostri avversari e nemici. ... evitando ogni contatto con quella parte malvagia e impura. ... le cui menti, dopo avere tramato la morte del Signore, fuori di sé, non sono guidate da una sana ragione, ma sono spinte da una passione irrefrenabile ovunque la loro follia innata le porti. ... un popolo così completamente depravato e infame. ... Quindi, questa irregolarità va corretta, in modo da non avere nulla in comune con quei parricidi e con gli assassini del nostro Signore. ... neanche un solo punto in comune con quegli spergiuri dei Giudei.]]|Sempre <s>[[Hitler]]</s> il buon [[Costantino I]]}}

Il Concilio di Nicea, dunque, contrariamente a quanto entrò poi nella letteratura successiva, dall'epoca di Dionigi [[pene|il piccolo]] in poi, non stabilì alcun criterio oggettivo per il calcolo della Pasqua, tranne uno solo: che la Pasqua non potesse mai, assolutamente e per nessun motivo al mondo essere celebrata il 14 di Nissan, anche se quest'ultimo fosse stato una domenica. In particolare, il concilio non dichiarò i calcoli alessandrini o romani come obbligatori, scomodando così [[astronomia|astronomi]] e [[matematica|matematici]] che prima stavano beatamente in panciolle. Invece, il concilio diede al Vescovo di Alessandria il dovere di annunciare annualmente la data della Pasqua cristiana alla Curia romana. Alla [[fine]], nonostante il Concilio avesse promesso di stabilire una data certa per la pasqua, si concluse in [[vuoto spinto|un nulla di fatto]], [[Tecnica della smentita fulminante|smentendo ovviamente le precedenti dichiarazioni]], e lasciando fare a ognuno quel cazzo che gli pareva.
===Il battesimo degli eretici===
[[File:Caccia streghe 011.jpg|190px|left|thumb|Un'eretica viene amorevolmente perdonata.]]
Durante questo party, furono prese decisioni definitive al riguardo del battesimo degli eretici.
Qui si rappresenta la procedura in semplici mosse:

# Accatastare grandi dosi di legna, intorno ad un palo
# Chiedere gentilmente all'eretico<ref> Secondo le diciture ufficiali vale anche stordirlo e portarlo via di peso </ref> di seguirlo
# Legare l'eretico con dolcezza al palo
# Cospargere di [[benzina]] o altri combustibili tutta la legna accatastata in precedente
# Prendere uno [[Zippo|Zippo®]] <ref> Mi raccomando, ORIGINALE !! </ref> ed accenderlo
# Posizionare la parte superiore dello [[Zippo|Zippo®]] verso il combustibile precedentemente posizionato
# Allontanare rapidamente il braccio e godersi lo spettacolo.

==Effetti del concilio==
[[File:Darth Benedict.jpg|170px|right|thumb|[[Maledetto XVI|Uno dei maggior benefici del Concilio, non trovate?]]]]
Subito dopo il Concilio le cose si appianarono, i [[papaboy]] cominciarono a starnazzare da una sola parte, i vescovi potevano farsi tranquillamente i cazzi dell'[[Impero Romano|impero]] e i [[paganesimo|pagani]] potevano [[rosik|rosikare]] in santa [[pace]].
Ovviamente questa è solo una descrizione sommaria del gran [[bordello]] ch'è successo poi.<br />
[[latino|In primis]]: i vescovi, oramai [[no|pacificamente]] unificati, aprirono la più grande fabbrica d'[[aria fritta]] dell'Impero Romano d'Occidente: il [[Vatikan|Vatic''ano'']], dove, assieme a [[invasioni barbariche|un'allegra combriccola di simpaticissimi barbari krukki]], diedero vita a quel grande periodo di [[ignoranza|fioritura culturale]], [[povertà|economica]] e [[feudalesimo|democratica]] conosciuto altresì come [[Medioevo]].<br />
D'altro canto però bisogna ricordare l'{{falso|infelice}} sorte di Costantino che, oramai non più necessario da questo punto di vista, si ritirò nei suoi palazzi a [[Costantinopoli]], dove la sua discendenza verrà osannata sia come [[imperatore]], sia come [[papa]], a dimostrazione che la [[religione]] e la [[politica]] non c'entrano nulla l'una con l'altra, salvo poi cadere miseramente sotto le orde [[Turchia|turche]] qualche secolo più tardi<ref>Ma tanto ormai che gliene fregava?</ref>.

==Giudizi di qualche sconosciuto==
Nel corso del XVIII secolo, l'atteggiamento di alcuni [[illuminismo|illuministi]] nei confronti del concilio di Nicea fu improntato su posizioni critiche, evidenziando gli aspetti politici e sociali che accompagnarono il primo dei concili ecumenici.

Notevole è la discussione che fa [[Edward Gibbon|Edoardo Gibbone]] del Concilio nella sua monumentale opera ''Decline and Fall of the Roman''<ref>[[Libro]] che ovviamente non vi filerete de pezza...</ref>. In particolare questo [[tizio]] evidenzia le necessità politiche di mantenere l'Impero unito, che spinsero [[Costantino I|Costantino]] a convocare il concilio. Gibbon non nasconde il [[minaccia|ricatto]] d'esilio da parte imperiale: «(...) la dottrina nicena fu decisa da Costantino, e quando l'imperatore affermò incazzato come una bestia che chiunque avesse osato opporsi al giudizio divino del concilio avrebbe dovuto prepararsi a prendere immediatamente qualche calcio in culo e la via per la porta, tacquero i brusii di protesta di una fiacca opposizione, fiacca quasi quanto quella del [[PD]], che da diciassette vescovi si ridusse quasi istantaneamente a quattro gatti.»
[[File:Ominofgsfds.gif|300px|right|thumb|Un illuminato storico, giudica il giudicabile [[ma anche no|con inneffabile intelligenza]]]]
[[Voltaire]] invece fa più casino nelle sue posizioni, infatti nel suo Dizionario filosofico scrive sotto la voce "Concili" un [[bambino|riassunto da quinta elementare]] sulla storia dei concili ecumenici. [[Voltaire]] indica l'attore primo della convocazione del concilio in [[Costantino I|Costantino]], il quale desiderava che a causa delle "frivole" dispute teologiche non si creassero scandali, che {{citnec|[[qualcuno]] gli pagasse a sua insaputa una [[casa]] per farlo dimettere}} o, peggio, occasioni di caciara tra il popolo. [[Voltaire]] ritiene che tali dispute [[Dialetto romanesco|'n c'entrassero 'na mazza]] con il messaggio principale dei [[Vangeli]], e [[banconota da 0 euro|con la moralità che normalmente si chiede da una persona per bene]].

L'aneddoto citato da Voltaire è da lui riportato per affermare che i concili {{citnec|sono fatti dagli [[uomo|uomini]]|e= Grazie tante...}} e che quindi sono {{citnec|[[eh?|il frutto naturale delle passioni umane e delle circostanze storiche]]|e= Eh?|p= Eh?}}:
{{quote|Tutti i concili sono infallibili, senza alcun dubbio: se non altro perché sono fatti dagli uomini. <br />
È cosa impossibile che in alcun modo gli [[amore|ammori]], i gossip, lo spirito polemico, l'odio, la gelosia, il pregiudizio, l’[[ignoranza]], regnino in tali consessi.<br />
Ma perché, ci si potrebbe chiedere, tanti concili si sono tanto scannati gli uni con gli altri? È successo per esercitare la nostra fede; essi, ciascuno nel proprio tempo, hanno sempre avuto ragione.<br />
Non si crede oggi, presso i cattolici romani, solo e unicamente ai concili approvati dal Vaticano; e non si crede oggi, presso i cattolici greci, solo e unicamente a quelli approvati a Costantinopoli. I protestanti sfottono sia i primi che i secondi; in tal modo tutti devono dichiararsi contenti.|Voltaire. ''Dizionario Filosofico'', voce ''Conciles''}}

Infatti in una [[posta|lettera]] San Gregorio di Nazianzo (che, in qualità di Vescovo di Costantinopoli, stette a capo per poco tempo del [[Concilio di Costantinopoli I|concilio di Costantinopoli]]) scrivendo a Procopio ebbe da polemizzare al riguardo:
{{quote|Accio terrùr' d' i concìlii, nùn ne accio manco veduto alcun' ch' nun accìa fatto più mal' che bbene, e che accìa avùto una riuscita no a schifìo: 'o spirito pulemico, 'a vanità, l’ambiziòne li domminano; colui che uoglìa raddrizzàr' li malissiosi se espun' a esse' a su' volta mess' 'n crùc' sine avelli raddrizzat'}}
===La dististinzione dei libri apocrifi===
Voltaire amava giocare fra [[Mariottide|serietà]] e [[ironia]], quasi quanto un [[gay]] ama un [[dito]] nel [[culo]]; riguardo al concilio di Nicea cita ad esempio l'episodio che sarebbe avvenuto della distinzione fra libri [[vangeli apocrifi|apocrifi]] e [[Manuali:Respirare|i(n)spirati]]
{{quote|I Padri del Concilio distinsero tra libri delle Scritture e apocrifi grazie ad un espediente piuttosto bizzarro: avendoli collocati alla rinfusa sull'altare vennero detti apocrifi quelli che caddero in terra.}}
[[File:Suor-presa.jpg|250px|left|thumb|Fedi secondo l'iconografia canonica]]
Come potete vedere da questa [[citazione]], sempre di [[Voltaire]], {{citnec|il quale aveva di sicuro fonti certissime|e= Certo, certo...|p= No}}, gli illuminati Vescovi del Concilio avevano i loro [[delirio|arguti metodi]] per decidere i testi sacri da quelli non. Questo metodo fu deciso, si dice, durante il [[Concilio di Gerusalemme I]], da alcuni monaci: ''Minzolione'', ''Fedi'' e ''Sanbove''<ref>Ogni riferimento a personaggi realmente esistenti e fortemente voluto.</ref>, i primi due volevano distinguere i testi in base al [[SMS|messaggio]], l'ultimo in base alla [[poesia]]. La vicenda s'è più o meno svolta così: Minzolione propose, durante una [[puttan tour|passeggiata]] di leggere i testi per decidere, quelli col significato più morale sarebbero stati approvati, a quel punto è subentrato Sanbove che voleva soprattutto poetica, per rendere il tutto più bello [[filosofia|e quindi vero]], ma Fedi ribatteva che anche una bella poesia non era nulla se [[nonsense|senza significato]]. Allora Minzolione cominciò a recitare il Vangelo di Luca, mettendo in risalto la bontà di Cristo, ma Sanbove [[polemica|ribattè]] citando l'ultima parte del capitolo 19: {{quote2|Io vi dico che A CHIUNQUE HA, SARÀ DATO; ma A CHI NON HA, SARÀ TOLTO ANCHE QUELLO CHE HA. E quei miei nemici che non volevano che io regnassi su di loro, conduceteli qui e UCCIDETELI IN MIA PRESENZA |Luca 19:26-27}}
A quel punto Fedi e Minzolione si [[rosik|irritarono]] dicendo di non stare a vedere [[proverbio|il pelo nell'uovo]] e che comunque <s>quella è la [[Verità]] Assoluta</s> [[scusa|quel testo andava interpretato]], a quel punto intervenne Fedi che, dopo aver sapientemente sfilato dalle mani del collega il suo [[libro]] e averci messo al suo posto un [[preservativo]] usato, cominciò a recitare Matteo, ma di nuovo, [[rompipalle|come se sapesse esattamente quando è il momento migliore per rompere]], Sanbove citò il decimo capitolo di quel libro: {{quote2|A chiunque parlerà male del figlio dell'uomo sarà perdonato, ma la BESTEMMIA CONTRO LO SPIRITO NON GLI SARÀ PERDONATA, nè in questo secolo, nè in quello futuro|Matteo 12:32}}
A quel punto, entrambi quasi sul punto di [[bestemmia|bestemmiare]], recitarono le lettere di Paolo, ma ecco che di nuovo, con irritante puntualità, quello riattaccò: {{quote2|Come in tutte le comunità dei fedeli, LE DONNE nelle assemblee TACCIANO perché NON È LORO PERMESSO PARLARE; stiano invece SOTTOMESSE, COME DICE anche LA LEGGE.|1-Corinzi 14:34 (di san Paolo)}} A questo segno<ref>"Segno" usato nel senso [[Manzoni|Manzoniano]], cioè "punto", se vi importasse...</ref> i due erano definitiavemnte sul punto di sbroccare e, onde evitare citazioni peggiori, si astennero dal leggere l'Antico Testamento, e chiesero allora una prova, una messa in pratica di quanto scritto nel [[Bibbia|Sacro Testo]], per vedere, se era [[droga|cosa buona]], in quale parte ciò era scritto. Allora Sanbove andò in un tempio di [[Zeus]], distrusse la statua che era all'interno, incendiò il tutto, [[omicidio|uccise]] un [[Luttazzi|autore satirico]] perchè aveva osato bestemmiare il suo dio e diede fuoco ad una prostituta che tradiva suo marito. Quelli allora si convinsero e, mentre si rifugiavano in qualche catacomba [[prigione|onde evitare grane]], decisero che effettivamente il senso non aveva importanza e, sotto consiglio di Fedi, si misero d'accordo sull'usare un metodo-[[nonsense]] per la decisione dei libri ispirati, questo metodo però venne utilizzato solo nel concilio successivo.

===Il rapporto con l'[[Agnosticismo Mosconiano]]===
[[File:Macheooh.jpg|200px|left|thumb|[[Mosconi]] [[bestemmia|leggermente indignato]] per essere stato definito "eresiarca"]]
Il rapporto tra la <s>[[pedofilia|Pedof]]</s> [[C.H.I.E.S.A.|Santa Madre Chiesa]] e i Mosconiti iniziò con il predecessore del [[Agnosticismo Mosconiano|culto]]: Germanico da Mosca, il quale aveva commentato al Concilio la sua missiva d'invito così:{{quote|Hic anunciatio facta est a deretano! (trad: "Un annuncio fatto da cul'!")|Risposta alla missiva d'invito al Concilio di Germanico da Mosca}} Come si può già intuire da queste parole, il rapporto tra Germanico e la [[burocrazia]] [[prete|ecclesiastica]] non era quel che si dice ottima. Comunque sia, Germanico presenziò alla riunione, esponendo le sue opinioni, le quali sono principalmente: avversione contro lo gnosticismo, in particolare contro il concetto [[teologia|teologico]] del Monade e la necessità di scrivere in un modo da tutti comprensibile i [[burocrazia|documenti ufficiali]], ponendo soprattutto l'attenzione sui [[punto|punti]] e le [[Sindrome di Caps Lock|maiuscole]].
Della questione della [[punteggiatura]] Germanico discusse con i suoi colleghi prima dell'inizio ufficiale del Concilio (notevole il commento agli scribani sul loro [[merda|stile di scrittura]]: "''Neque punto neque grandioribus litteris vestri scripti facti sunt!''"), nonostante ciò non ottenne l'attenzione voluta, e l'argomento cadde lì. Sulla seconda questione bisogna dedicare maggiore [[spazio]]: Germanico, prima di diventare vescovo, lavorava come storico in un convento chiamato [[Telenuovo|"San Novus"]], e aveva il compito di ricopiare e riscrivere testi antichi, o semplicemente di fare la cronaca, rigorosamente in [[greco]] o in [[latino]], di tutte le notizie che gli passavano sotto tiro. Questa situazione era però pericolosamente ostacolata da dei canti di uno gnostico della stanza accanto, che forniva a Germanico i fogli e le notizie recenti ([[Sindrome del distacco forzato della punteggiatura|scritti da schifo]]) e che inoltre aveva il pesante onere di [[Quello che continua ad andare avanti e indrio|dover portare tutti i documenti da una parte all'altra del convento, il che disturbava alquanto il povero futuro Vescovo]]. Questo fatto rese ben presto Germanico insofferente verso gli Gnostici, e in particolare verso il Monade, che sentiva spesso invocare da loro. Ciò si protrasse per [[infinito|parecchio tempo]], e quando andò al Concilio riuscì a [[burzum|far valere le sue ragioni]], ma venne [[scomunica|scomunicato]] in quanto [[divinità mosconiane|il suo concetto di divinità]] non era in [[geometria|linea]] con il resto del gruppo; nonostante ciò Germanico accetto il concilio, e [[Germano Mosconi|i suoi discendenti]] nelle loro [[bestemmia|preghiere]] fecero sempre riferimento a ciò che lì venne deciso. Va inoltre ricordato che è grazie a Germanico che ci è pervenuto il racconto di Fedi, Minzolione e Sanbove.

==Dan Brown==
{{cit|Il primo concilio ha assunto una certa notorietà nel [[2003]], grazie al romanzo di [[Dan Brown]] "[[Il codice da Vinci]]". Nel romanzo si sostiene che "fino a quel momento, Gesù era visto come un profeta mortale dai suoi seguaci ... un grande e potente uomo, ma sempre un uomo. Un mortale. La sua definizione come "il figlio di Dio" fu ufficialmente proposta e votata al concilio di Nicea. " Il romanzo afferma quindi che la divinità di Gesù è stata ottenuta dopo una votazione al concilio, con un margine stretto, e che Costantino avrebbe condizionato il voto per consolidare il suo potere."

In realtà le affermazioni del romanzo [[PWNED|non sono accettate da alcuno storico serio]], che può citare come la divinità di [[Gesù]] sia affermata dagli apostoli quasi subito dopo la sua morte. Anche uno storico [[latino]] come Plinio il Giovane, parlando dei cristiani, afferma che "cantano un inno a Cristo come ad un dio".

La visione più comune degli storici è che Costantino convocò il concilio per risolvere la disputa su Gesù, se fosse "fatto" (cioè creato) o "generato", e non ci furono votazioni, ma piuttosto una [[Discussione:Concilio di Nicea I|discussione]], per redigere un "Credo", che fu infine firmato da tutti i partecipanti [[pignoleria|tranne due]].

|[[Wikipedia|la malefica]] su [[Dan Brown]]}}
Che dire: alla faccia della neutralità....

==Curiosità==
{{curiosità}}
*In questa pagina ci sono 19 note perchè, secondo tradizione, 19 uomini tra Vescovi e Cardinali persero tutti i denti durante un'acceso dibattito
*Si dice he durante il concilio [[Costantino]] tifasse per Ario, anche se non lo diceva
*Il concilio è stato definito da parecchi storici "Una discussione accesa con toni seri e con parole definibili concrete e lusinghiere, che aveva come punto centrale il rendere il [[fuffa]] ancora più inutile"
*Si dice che alcuni [[CL|ciellin]]i e [[papaboy]], pur di poter partecipare alla discussione, si nascosero sotto i gonnelloni di alcuni partecipanti opportunatamente pagati
*[http://it.wikipedia.org/wiki/Concilio_di_Nicea_I Checchè ne possa dire Kiwipedia], in realtà il papa era presente al Concilio: era travestito da uno dei suoi due rappresentanti
*C'è chi dice che durante il concilio si fossero sentiti [[sadomasochismo|rumori di frusta e gemiti di dolore (o di gioia?)]]
*C'è chi invece sostiene che qualcuno avesse portato addirittura delle [[WWE|sedie da sfasciare in testa ai partecipanti]]
*Per determinare chi dovesse iniziare per primo a parlare durante la seduta, venne stabilito che si dovesse fare una gigantesca partita a Morra Cinese
*Tutti i documenti che contengono gli atti del Concilio sono fatti di [[carta igenica]] appositamente lavorata con [[colla vinilica]] e pezzi di [[carta]] e papiro.

==Pagine correlate (per decisione di un Concilio)==
*[[Concilio di Costantinopoli I]]
*[[Concilio di Gerusalemme I]]
*[[Homooùsios]]
*[[Credo Niceno]]
*[[Costantino I]]
*[[Papa]]
*[[Vaticano]]
*[[Chiesa Cattolica Romana Apostolica|Chiesa]]
*[[Eresia]]
*[[Cristianesimo]]
*[[radici cristiane]]
*[[Agnosticismo Mosconiano]]
*[[Riunione di condominio]]
*[[Cazzata]]
*[[Fuffa]]
*[[bla bla bla]]
*[[Logorrea]]

==Collegamenti esterni==
*[http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Concilio_di_Nicea_I Una pagina ben fatta, di un'altrettanto ben fatta enciclopedia, parla del Concilio]
*[http://it.wikipedia.org/wiki/Concilio_di_Nicea_I Questa invece è la stessa pagina, ma di un'enciclopedia fatta alla cazzo]
*[http://www.youtube.com/watch?v=_Pj6YUz3bAE In pratica, quello ch'è stato accettato da questo Concilio]

==Note==
{{Legginote}}
<references/>
[[Categoria:Chiesa]]
[[Categoria:Risse famose]]
[[Categoria:Truffe]]
[[Categoria:Nonsense]]

[[en:First Council of Nicaea]]

Versione delle 13:16, 2 apr 2011

Questo utente offende il Signore ed i suoi seguaci!
Lascialo perdere, o sarai scomunicato, arso vivo
e messo sotto sale per compiacere il Signore.

« Allora, quanti la capricciosa? »
« Era vergine, possa piovermi un fulmine sul capo, certo ch'era vergine! »
(Vescovo su Maria durante il Concilio)
« 'Cazzo dici? Se appare solo in un testo?! »
(Altro vescovo, sempre su Maria)
« E per Giove, vi volete mettere d'accordo? Porco Zeus! »
(Costantino su precedenti tizi)

Il Concilio di Nicea I è stata la più grande rissa teologica nonchè caso di pazzia collettiva di tutta la storia romana tardoantica. Il concilio verteva sul fatto che una massa di ciarlatani in palandrana, altresì detti vescovi, e un gelataio col cappello da idiota, altresì detto papa, si dovevano una volta per sempre mettersi l'anima in pace e decidere quale favola dottrina propinare insegnare alle genti, a scrutare il tutto come un magister iudicis miii penis vi fu l'imperatore Costantino I, al quale sinceramente nun glie ne poteva frega' de meno di tutto ciò.

Scopo

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Concilio di Nicea I

Il concilio nasce con lo scopo di mettere a tacere tutte quelle teste calde che stavano dalla mattina alla sera a litigare su un'improbabile tipo nato il 25 dicembre da una vergine, che compì miracoli per il rotto della cuffia, racimolò 12 idioti, salvo poi essere tradito dal più coglione di questi e che morì crocifisso tre giorni prima di risorgere[1]. Perchè però costoro si scannavano? Per evitare altre inutili domande passiamo direttamente a ai nomi[2]: Ario e Nicola di Mira. Il primo era (parole loro) "un eretico degno dell'inquisizione della scomunica, un fottuto maldicente che propina fandonie e avvelena le menti. E gli puzzano i piedi...", insomma: era una personcina a posto dal loro punto di vista, questo perchè si limitava a dire in giro cose che non gli andavano bene, come ad esempio che Cristo era solo un messaggero di Dio e non Dio stesso eccetera eccetera, scatenando così nei suoi colleghi la famosa sindrome dei sentimenti offesi; il secondo era il suo più acerrimo rivale: un bigotto conservatore e qualunquista che predicava bene e razzolava male, ma aveva molti più fun, e questo gli permise di scatenare questa specie di Forum ante litteram, dove in poche parole chiedeva di cacciare Ario a calci in culo.

Il secondo motivo invece era che i Vangeli uscivano dalle fottute pareti, con conseguente malditesta dei fedeli che, non sapendo da che parte guardare, entravano in una specie di trans ipnotico, oppure si menavano tra loro credendo ognuno di aver ragione, mentre i pagani se la ridevano. Questo portò così Costantino I alla decisione che 'sti dannati testi andavano scelti attraverso un'accurata ricerca dei contenuti, degli insegnamenti e delle forme[ma de che?], e già che c'era risolveva anche la questione di quesi due pazzi di sopra, in modo da prendere due fave con un piccione due piccioni con una fava.

Organizzazione del concilio

La scarsa grandezza della chiesa, il grosso numero dei partecipanti e il dibattito molto acceso causò al concilio diverse risse.

La riunione venne organizzata da Costantino I in una chiesa da qualche parte dell'Impero Romano d'Oriente, anche se non è escluso che il Concilio si fosse tenuto in più sedi[3]. Il Concilio è stato organizzato secondo lo schema delle manifestazioni del PDL, cioè con tornelli e tendoni dappertutto, per far credere alla gente che non erano quattro gatti, a tal proposito si pensa anche che in realtà sia stato Brunetta a prendersi l'incarico della manifestazione, con conseguente manipolazione delle cifre conta dei presenti. Sempre a questo proposito, si stima che i vescovi partecipanti siano stati da 250 a 320, 1800 secondo Il Giornale e Avvenire, e 1 milione secondo Berlusconi[4]. Più tardi, secondo Sant'Ambrogio, il numero sarebbe stato stimato sui 318, ma è ovvio che a nessuno importa.

Ora parliamo di come si svolse propriamente la manifestazione, e lo facciamo servendoci di un testo che ci è arrivato recentemente: la Pergamena del Pistacchio o, Pergamena di San Pistacchio, in quanto proveniente dall'omonima basilica. Cosa ci dice questo manoscritto? Ci dice essenzialmente che il Concilio era composto in quattro fasi, esattamente come le fasi dell'inculata: la prima è l'arrivo dei vescovi alla città, o alle città, non si capisce molto bene, ma sono però bloccati da una folla di papaboy urlanti e schiamazzanti[5], seguiti da una massa di Ciellini che si limitavano a imitarli, ma in modo molto più "politico"[6], questa è la prima fase dell'inculata in cui il tuo silos di carne

Eccoli, sono pronti all'assalto!

spinge verso il buco del culo della tua partner, ancora reticente; la seconda fase fu invece quando i vescovi si fecero strada dicendo che avrebbero scomunicato chi non li avrebbe lasciati passare, ma nonostante tutto dovettero farsi strada ancora a forza, questa è la seconda fase, in cui il tuo siluro, ormai entrato totalmete, esercita una pressione costante in avanti, mentre la tua compagna ti fissa come un gatto investito da un tir in corsa; la terza fase fu invece quando i vescovi, prossimi all'entrata della/e chiesa/e, annasparono affannatamente verso la porta che li avrebbe condotti alla salvezza, ma erano ancora impiccati da quella massa di idioti urlanti che volevano ad ogni costo strappargli i vestiti di dosso per i loro orrendi giochetti sessuali, questa è la penultima fase, in cui il gioiellino inizia il suo lavoro, assecondato dalla partner che comincia a susssultare; e infine l'ultima fase; i partecipanti entrarono nel clamore di tutti, iniziò il Concilio e i papaboy intanto ricominciarono a schiamazzare ancora più forte di prima, detta in termini pratici: il culo si apre, ormai perfettamente disossato, la compgna grida, eiaculazione, orgasmo, o per dirlo con le parole dei lobotomizzati allora presenti: "Evviva evviva Gesù!!!! Viva il Papa e viva Gesù!!!".

Svolgimento del concilio

Recentemente ci è arrivato, insieme alla Pergamena, un verbale, proveniente dalla basilica di San Pistacchio, che rende l'idea di come poteva essersi svolta la riunione, parola per parola, eccovi il testo[7].

Presenzio di Casamia : Appello, siori appello. Ci siamo tutti? Clorentino?
Clorentino : Eccomi!
Presenzio di Casamia : Gerémia?
Gerémia : Eccomi!
Presenzio di Casamia : Costans di Mid... Med... Midnla... Midland?
Costans di Midland : Ekko, zto kvy!
Presenzio di Casamia : Costantino il pagan Grande?
Costantino I : Aoh! Ce sto... ma senti: nun la voi pianta' che tanto so io che ce semo tutti?! 'O juro...
Christostato : We, nun se jura, piccio'!
Costantino I : E portame 'n poco de rispetto che so l'imperator tuo, galileo!
Presenzio da Casamia : Calma calma, non siamo qui per litigare....
Nicola di Mira e Ario : (sottovoce) Per ora...
Presenzio da Casamia : Allora cominciamo?
Costantino I : Se ve va...
Alessandro da Alessandria : Allora.... li argumenta del dì son... la determinazione della data pasquale, la verginità di Maria... e la natura di Cristo. È quanto
Presenzio da Casamia : Appunto
Costantino I : Eh?

« Che paalle! »
(Costantino prima...)
Ario : Niente... si tratta solo Del Salvatore, la Grande Madre e la nascita del primo...
Costantino I : Ma La Grande Madre non era un nome di una divinità pagana?
Christostato : Null', lascia stare...
Nicolo di Mira : Obbe'... secondo me Gesù era figlio di Dio, Maria... e che ne so!? Per la pasqua per me anrebbe bene il 26 dicembre
Gerémia : 26 dicembre!?...
Presenzio da Casamia : Se fosse per questo anche il 27 va bene... ma mi sfugge la ragione del perchè...
Nicola di Mira : Così natale dura di più
Gerémia : E ti pare una ragione sensata?
Costantino I : A me nun me disturba
Costans da Midland : E ki the lla kvyesten!?
Ario : Posso dare la mia modesta opinione? Secondo me Gesù non era figlio, ma bensì messaggero di Dio, o Sophya, che ha generato tutto tramite la scissione di sè, originariamente riunito nel Monade, ma corrotto da una sua forma: Demiurgo, creatore di tutta la materia, che Gesù ha detto di schivare e raggiungere così la riunione con Sophya: la Gnosi
Costantino I : Eh? Gnosi? Monade? Demiurgo? Ce sto a capi' ancor de meno de du' seconni fa'...
Germanico da Mosca : Cosa? Ma chi è quel Monade lì che, che sbatte la porta[8] e la chiude u-uurlando, Dio...
Costans di Midland : Ghnosy? Ma kvesten ezzere erhesien!
Nicola da Mira : No, questa è blasfemia!
Costantino I : No! QUESTA È SPARTAAAAAAAAAA!!!

(si girano tutti e lo fissano)

Costantino I : Che c'è: pensavo fosse 'n gioco...
Presenzio da Casamia : Continuiamo?
Clorentino : Secondo me Gesù era stato generato, e non creato, da Dio... ma la Madonna e la sua verginità, andiamo, è 'na cazzata
Presenzio da Casamia : Sicuro, l'accendiamo?
Alessandro da Alessandria : Vossignoria è concorde?

I e II rappresentante del papa : A nome del papa... andate avanti, che finora non ci ho capito molto
Costantino I : E lo dici a me?
File:Capo (Art Attack).jpg
« Allegria! »
(...E dopo il Concilio)
Ario : Continuiamo?
Alessandro da Alessandria : Certamente...
Nicola di Mira : Vuoi dire qualcosa Germanico?
Germanico da Mosca : Chissà che non mi incazza, aeh!
Nicola da Mira : (Emh!) Lasciamo stare....
Gerémia : Se mi posso permettere... :
Il Mistero non può essere posseduto: è oggetto di esperienza ma non può essere posseduto, cioè misurato, esaurito, abbracciato nella sua totalità. Ma è altrettanto vero che è posseduto, come è altresì vero che ciò sia possibile nella sua interezza, si prosegua nel cammino di Nostro Signore in cerca di ciò che noi chiamiamo Verità. Il Mistero non è l’ignoto; è l’ignoto in quanto diventa contenuto di esperienza sensibile, o vita, creata e nongenerata da Dio, forza di tutte le cose, alle quali aneliamo. Il Verbo di Dio è un possesso inesauribile e, perciò, non può che essere vissuto nell’umiltà, nella quale il nostro salvatore arrivò in seme alla Madonne, che nella sua purezza era vergine. Il Verbo di Dio, fatto seme nel seno della Madonna, la Madonna lo possedeva; fatto bambino, giovane, uomo, la Madonna come madre lo possedeva, come donna che era sua madre lo possedeva

Christostato : C'acci dett'?!
Costantino I : A meo pare', questa era 'na foglia de canapa decisamente tajata male. Limortàcci...
Gerémia : Costantino, quello che volevo semplicemente dire è che le teorie di Ario so' delle emerite stronzate...
Costantino I : Ma ti sei sentito?
Nicola di Mira : Questa è teologia...
Costantino I : E io contino a ripete' che questa è canapa...
Alessandro da Alessandria : Allora, Christostato, vuoi dire tu qual'cosa?
Christostato : Nun saccio che di'... bah! Mi assuocio a Gerémia...
Nicola di Mira : E dato che pure a me quel tipo mi sta parecchio sulle palle, mi associo pur'io
Ario : Che hai detto!? A chi starei sulle palle!?
Nicola di Mira : Proprio a me, hai sentito bene, eresiarca!
Ario : Eresiarca lo vai a dire a tua sorella!

(parte un ceffone)

Christostato : Camma, uaio', calmaa...

(gli arriva un doppio diretto dritto in faccia da parte dei due di sopra)

Costans di Midland : Whurlesteuldèn! Kwhy cci zi mena ti pruttho... mhy unyzko ankio, fa'....
Alessandro da Alessandria : Un po' di contegno siori, vi prego...

(gli parte anche a lui l'ennesimo diretto in faccia, seguito da una bibbiata dritta in fronte)

Alessandro da Alessandria : Ma Cristo d'un Dio, che cazzo t'è saltato in quella massa informe di letame putrefatto che c'hai in testa!!? Potevi uccidermi brutto stronzo, lo sai questo si o no, pezzo di merda!!!? Rispondimi, cazzo!!

(inizia una vera e propria rissa)

Be', che dire? In fondo c'ha ragione...
Costantino I : Che goduria: 'na bella scazzottata di quelle che si all'anfiteatro se vedeno raramente...

(parte una librata che colpisce Germanico in pieno petto)

Germanico da Mosca : Dio porco, se venite avanti ancora vi do un punio!
Christostato : Eccala la: saccev'io ca qualcunn' beshtemmiava...
Ario : Chissene'! Vieni quà, terrone!
Christostato : Ue'! Inanzitutto so' de Atene, poi...

(ripartono i pugni, ricominciano le botte)

Clorentino : Lo sapevo io che non ci dovevo veni'!
Costantino I : Vabbò, che dici: aspettiamo che finiscano?

Decisioni (sempre) de 'sto cazzo de concilio

Le decisoni del Concilio furono prese con larghissima maggioranza in quanto nessuno aveva il coraggio di dire la propria, e furono essenzialmente queste:

Costantino gioca con un modellino durante il Concilio
  1. Per colpa di un tizio chiamato Eusebio di Cesarea, si arrivò alla conclusione che ogni nuovo adepto e fedele, dovesse dichiarare in chiesa un mantra di cui non capiva neanche lui il significato[9], chiamato dalla congrega "credo niceno". Questo credo in poche parole tutto quello che avevano affermato costoro a proposito di Gesù, definendo eretici tutti coloro che non la pensavano così[10] e autorizzando a pestarli finchè lo si ritenesse necessario.
  2. Venne dichiarata ufficialmente la nascita virginale di Gesù, nonostante la cosa apparisse solo in un testo, ma a quanto pare gli bastò.
  3. Ario venne pubblicamente dichiarato eretico e quindi stronzo. Fu linciato, umiliato e gli venne fatto cantare "O sole mio" in falsetto, a braccia conserte, saltellando su un piede, vestito da donna incinta.

Altre decisioni prese dal Concilio furono:

  1. Dichiarare brutte e cattive le teorie del vescovo Melezio di Licopoli, al quale toccò la stessa sorte di Ario
  2. Fu decisa una regola ad-categoriam per il battesimo degli eretici
  3. Si giustificarono i linciamenti di chi, durante le persecuzioni, aveva negato il cristianesimo.

Queste regole vennero spedite ai vescovi da Costantino, il quale li esortò molto gentilmente ad accettare, dicendo, sempre molto gentilmente, che se non l'avessero fatto gli avrebbe fare un bel viaggetto di durata indefinita. Alla fine dai vescovi furono stabiliti i eguenti dogmi canoni:

1. Proibizione dell'autocastrazione ai biondi, mori, a quelli alti più di 1,57 metri e ai fun dell'imperatore e del papa, tutti gli altri potevano pure tagliarselo, tanto non gli sarebbe dispiaciuto in fondo più di tanto.
2. Definizione di un termine minimo per l'ammissione dei neo-catecumeni nella C.H.I.E.S.A., di modo che diventasse una specie di concorso e si favorissero così i più raccomandati i più meritevoli.
3. Proibizione della presenza di donne nella casa di un chierico, sempre che non fossero ben pagate o pagassero esse stesse.
4. Un vescovo poteva diventare tale solo se pagava in denaro, in natura o in qualsivoglia altro modo altri tre vescovi della propria provincia, subordinati ad un vescovo metropolitano.
5. Fu stabilita una legge astrusa sugli scomunicati che puntava a umiliarli prima di potersi ribattezzare.
6. Dittatura dei vescovi di Roma e Alessandria d'Egitto.
7. Genuflessione verso il vescovo di Gerusalemme, con particolare attenzione nel leccargli il culo.
8. Riconoscimento dei Novaziani, altresì detti nabbi.
9.-14. Provvedimento di clemenza verso gli apostati delle persecuzioni, ma una clemenza che ammetteva l'umiliazione.
15.-16. Proibizione del trasferimento dei vescovi dalle loro città, di modo che potessero meglio gestire i loro affari.
17. Proibizione dell'usura fra i chierici, ma incoraggiamento al sadomasochismo.
18. Precedenza di vescovi e presbiteri sui diaconi nello sbafarsi il pane azimo la domenica.
19. Tutte le donne diacono sono da considerarsi come i laici, perchè sono inferiori.
20. Proibizione di inginocchiarsi durante la liturgia della domenica e nei giorni pasquali, fino alla Pentecoste, ma dovere di fare i cagnolini del papa ogni qualvolta lo vedessero[11].
21. Venne dichiarato che l'Agnosticismo Mosconiano era un eresia, sebbene accettasse le posizioni teologiche del Concilio[12].

Subito dopo il Concilio i presenti si prostrarono all'imperatore, ballarono la giga e brindarono per il concluso successo, subito dopo chiamarono la Croce Rossa per curare gli infortunati. Dopo questa allegra festicciola, Costantino annunciò l'unificazione della Chiesa e l'acquisto della sua nuova vasca da bagno.

Il credo Niceno: scopiazzature e non rispetto al credo cattolico

Una comprensibilissima pergamena contenente il Simbolo Niceno

Prima della "riunione" ognuno poteva ripetere come un cretino il proprio credo senza che qualcuno gli dicesse niente, e ciò preoccupava molto l'imperatore, perchè, ogni volta che si alzava la domenica, gli toccava sentire dieci, cento, diecimila chiacchericci diversi la mattina, il che gli causava spesso forte emicrania. Da quì la decisione di unificare il credo e piantarla una volta per tutte con le aspirine. Gli elementi di questo credo sono:

  1. Dio è uno solo, in pratica il ribadimento dell'acqua calda
  2. Gesù è descritto come Dio da Dio, luce da luce, in pratica un modo subdolo per dire che Ario meritava di averlo messo in culo per sempre, insieme agli Gnostici e compagnia.
  3. La dottrina dice: generato e non creato, sempre a proposito di Gesù, e questo è l'ennesimo modo per smerdare Ario[13]
  4. La dottrina dell'homooùsion (vedi sotto), probabilmente dettata da Costantino, che si sentiva in quel momemto in vena di cazzate.

IL terzo articolo del Simbolo Niceno (si può anche chiamare così) è "Credo nello Spirito Santo", ennesimo modo dei tanti per discriminare gli Ariani, che prima poteva essere accettato da qualunque cretino. Tale articolo era inoltre stato definito frutto di 20 anni di Concili, a dimostrazione che i preti non c'hanno proprio 'na minchia da fare, ma d'altronde anche Costantino non era da meno.

Lo stesso imperatore poi dichiarò che chiunque non accettasse questo credo aveva tutte le motivazioni di essere esiliato. A causa delle scuse espresse da Eusebio di Nicomedia e da Teognis di Nicea, e della frode che secondo Costantino perpetrarono (nella parola originariamente concordata homoùsios inserirono una iota che cambiò la parola in homoioùsios, cioè di "simile sostanza", mentre prima era "medesima sostanza", ennesima prova che il greco ti frega peggio di certi politici). Essi, pur avendo avallato le decisioni conciliari, vennero esiliati in Gallia, costretti a vivere di solo pane, vino e brioche. Tre mesi dopo, Ario fu messo al bando in una remota provincia dell'Illirico, la sua persona e i suoi discepoli furono bollati dalla legge con il nome di porfiriani, ovvero "Coloro che non accettano un equivalente di un decreto-legge fatto apposta per piantarla su un inutile dibattito dall'Imperatore e che meritano quindi di essere eternamente fanculizzati", i suoi scritti furono bruciati e contro chiunque ne fosse stato trovato in possesso fu prescritta con valenza retroattiva la pena capitale.

Dichiarazione dell' homos... homùss... homoos... homooùsios

Spiegazione terra-terra di cos'è 'sta minchiata, chiarissimo, no?

In pratica l'homooùsios non è filosofia, ma è un concetto matematico di uguaglianze e somiglianze, infatti prima che il Concilio fosse annunciato c'era chi credeva che Gesù e Dio fossero la stessa cosa, e chi credeva che fossero diversi, ovviamente ai fedeli non importava, ma ogni scusa era buona per perdere tempo.

Gran parte della disputa riguardava la differenza fra l'essere nato o creato, e l'essere generato dal Padre. Gli ariani dicevano che i due concetti erano la stessa identica cosa, i seguaci di Alessandro no. In effetti, molte parole usate nel Concilio venivano dal greco ellenistico e chiunque non fosse una cima nè in greco nè in storia (ottimo esempio di ciò siete voi) non poteva sapere di che stessero farneticando, perciò la tattica degli Ariani in quella discussione fu sorridere e annuire, a costo di farsi venire il torcicollo perenne. La parola homooùsion (= della stessa merda) in particolare, che tra l'altro viene approssimativamente tradotta nel latino del Credo con consubstantialem, fu inizialmente poco apprezzata dai vescovi convenuti, per la sua vicinanza formale con gli sporchi gnostici, che ne facevano uso abbondante nella loro ricerca spirituale dell'uomo invisibile. In particolare, il termine stesso homooùsion era stato proibito dal Sinodo di Antiochia nel 264-268, per il possibile fraintendimento della gente comune che avrebbe potuto far pensare che Dio, Gesù e/o la Trinità fossero homo.

I seguaci dell'homooùsion credevano che seguire l'eresia ariana significasse spezzare l'unità della natura divina, rendendo il Figlio ineguale al Padre, in palese contrasto con le Scritture ("Io e il Padre siamo una cosa sola", Gv 10,30). Gli ariani, dal canto loro, credevano che, siccome il Padre ha creato il Figlio, il Figlio deve essere stato emanato dal Padre, e quindi essere inferiore al Padre, in quanto il Padre è eterno, ma il Figlio è stato creato dopo di lui, e, quindi, non è eterno (prendete un'aspirina, vi conviene). Anche gli ariani citavano le Scritture, per esempio Gv 14,28: "Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre, perché il Padre è più grande di me." I seguaci dell'homooùsion rispondevano dicendo che la paternità di Dio, come tutti i suoi attributi, è eterna: il Padre è sempre stato Padre, e quindi il Figlio è rimasto sempre Figlio, anche prima di esistere.

Ora: logicamente si potrebbe concludere che nessuno dei due ha ragione, oppure entrambi, ma non essendo la teologia soggetta alle leggi della logica-matematica, e cioè essendo un insieme di segate una più grossa dell'altra, venne deciso dal Concilio la vittoria dell'homooùsios, in quanto la cosa gli sembrava più bella, anche se nessuno era stato a sentire e s'erano addormentati tutti prima. Questo si ritroverà poi nel Credo senza una plausibile spiegazione.

La data di Pasqua

Gesù poco prima di sopprimere violentemente un povero agnellino pasquale per poi sbranarlo, dipinto nella chiesa di Don Bosco a Lat(r)ina

La festa della Pasqua è legata alla Pasqua ebraica, in quanto la crocefissione e resurrezione di Gesù avvennero durante questa festa. Qualcuno invece celebrava la Pasqua il 14 del mese di Nissan, la data della crocefissione secondo il calendario ebraico del Mitico Libro del Mostro degli Spaghetti Volante.

nonostante ciò papa Sotero, un vecchio e sconosciuto papa, decise di non far mai coincidere la Pasqua cristiana con quella ebraica, e affidò ad un gruppo di kapò il calcolo; costoro decisero di fissarla alla prima domenica dopo il plenilunio successivo all'equinozio di primavera. Secondo Duchesne[14], che fonda le sue conclusioni sui seguenti documenti: la lettera amorosa di Teoderet(t)o di Ciro agli Alessandrini; nella lettera circolare di Costantino ai vescovi alla conclusione del concilio; su Satanasio; Sant'Epifanio di Salamino scrisse alla metà del IV secolo che: Template:Quote2


Il concilio si assunse il compito di regolare queste differenze, un po' anche perché in alcune diocesi era proibito fare coincidere la Pasqua ebraica con la Pasqua cristiana. Template:Quote2 Eusebio di Cesarea scrive che Costantino disse queste parole: Template:Quote2 Teodoreto di Ciro riporta invece queste parole dell'imperatore[15]: Template:Quote2

Il Concilio di Nicea, dunque, contrariamente a quanto entrò poi nella letteratura successiva, dall'epoca di Dionigi il piccolo in poi, non stabilì alcun criterio oggettivo per il calcolo della Pasqua, tranne uno solo: che la Pasqua non potesse mai, assolutamente e per nessun motivo al mondo essere celebrata il 14 di Nissan, anche se quest'ultimo fosse stato una domenica. In particolare, il concilio non dichiarò i calcoli alessandrini o romani come obbligatori, scomodando così astronomi e matematici che prima stavano beatamente in panciolle. Invece, il concilio diede al Vescovo di Alessandria il dovere di annunciare annualmente la data della Pasqua cristiana alla Curia romana. Alla fine, nonostante il Concilio avesse promesso di stabilire una data certa per la pasqua, si concluse in un nulla di fatto, smentendo ovviamente le precedenti dichiarazioni, e lasciando fare a ognuno quel cazzo che gli pareva.

Il battesimo degli eretici

Un'eretica viene amorevolmente perdonata.

Durante questo party, furono prese decisioni definitive al riguardo del battesimo degli eretici. Qui si rappresenta la procedura in semplici mosse:

  1. Accatastare grandi dosi di legna, intorno ad un palo
  2. Chiedere gentilmente all'eretico[16] di seguirlo
  3. Legare l'eretico con dolcezza al palo
  4. Cospargere di benzina o altri combustibili tutta la legna accatastata in precedente
  5. Prendere uno Zippo® [17] ed accenderlo
  6. Posizionare la parte superiore dello Zippo® verso il combustibile precedentemente posizionato
  7. Allontanare rapidamente il braccio e godersi lo spettacolo.

Effetti del concilio

Uno dei maggior benefici del Concilio, non trovate?

Subito dopo il Concilio le cose si appianarono, i papaboy cominciarono a starnazzare da una sola parte, i vescovi potevano farsi tranquillamente i cazzi dell'impero e i pagani potevano rosikare in santa pace. Ovviamente questa è solo una descrizione sommaria del gran bordello ch'è successo poi.
In primis: i vescovi, oramai pacificamente unificati, aprirono la più grande fabbrica d'aria fritta dell'Impero Romano d'Occidente: il Vaticano, dove, assieme a un'allegra combriccola di simpaticissimi barbari krukki, diedero vita a quel grande periodo di fioritura culturale, economica e democratica conosciuto altresì come Medioevo.
D'altro canto però bisogna ricordare l'infelice[l'ha detto mio cugino] sorte di Costantino che, oramai non più necessario da questo punto di vista, si ritirò nei suoi palazzi a Costantinopoli, dove la sua discendenza verrà osannata sia come imperatore, sia come papa, a dimostrazione che la religione e la politica non c'entrano nulla l'una con l'altra, salvo poi cadere miseramente sotto le orde turche qualche secolo più tardi[18].

Giudizi di qualche sconosciuto

Nel corso del XVIII secolo, l'atteggiamento di alcuni illuministi nei confronti del concilio di Nicea fu improntato su posizioni critiche, evidenziando gli aspetti politici e sociali che accompagnarono il primo dei concili ecumenici.

Notevole è la discussione che fa Edoardo Gibbone del Concilio nella sua monumentale opera Decline and Fall of the Roman[19]. In particolare questo tizio evidenzia le necessità politiche di mantenere l'Impero unito, che spinsero Costantino a convocare il concilio. Gibbon non nasconde il ricatto d'esilio da parte imperiale: «(...) la dottrina nicena fu decisa da Costantino, e quando l'imperatore affermò incazzato come una bestia che chiunque avesse osato opporsi al giudizio divino del concilio avrebbe dovuto prepararsi a prendere immediatamente qualche calcio in culo e la via per la porta, tacquero i brusii di protesta di una fiacca opposizione, fiacca quasi quanto quella del PD, che da diciassette vescovi si ridusse quasi istantaneamente a quattro gatti.»

Un illuminato storico, giudica il giudicabile con inneffabile intelligenza

Voltaire invece fa più casino nelle sue posizioni, infatti nel suo Dizionario filosofico scrive sotto la voce "Concili" un riassunto da quinta elementare sulla storia dei concili ecumenici. Voltaire indica l'attore primo della convocazione del concilio in Costantino, il quale desiderava che a causa delle "frivole" dispute teologiche non si creassero scandali, che qualcuno gli pagasse a sua insaputa una casa per farlo dimettere[citazione necessaria] o, peggio, occasioni di caciara tra il popolo. Voltaire ritiene che tali dispute 'n c'entrassero 'na mazza con il messaggio principale dei Vangeli, e con la moralità che normalmente si chiede da una persona per bene.

L'aneddoto citato da Voltaire è da lui riportato per affermare che i concili sono fatti dagli uomini[Grazie tante...] e che quindi sono il frutto naturale delle passioni umane e delle circostanze storiche[Eh?]:

« Tutti i concili sono infallibili, senza alcun dubbio: se non altro perché sono fatti dagli uomini.

È cosa impossibile che in alcun modo gli ammori, i gossip, lo spirito polemico, l'odio, la gelosia, il pregiudizio, l’ignoranza, regnino in tali consessi.
Ma perché, ci si potrebbe chiedere, tanti concili si sono tanto scannati gli uni con gli altri? È successo per esercitare la nostra fede; essi, ciascuno nel proprio tempo, hanno sempre avuto ragione.

Non si crede oggi, presso i cattolici romani, solo e unicamente ai concili approvati dal Vaticano; e non si crede oggi, presso i cattolici greci, solo e unicamente a quelli approvati a Costantinopoli. I protestanti sfottono sia i primi che i secondi; in tal modo tutti devono dichiararsi contenti. »
(Voltaire. Dizionario Filosofico, voce Conciles)

Infatti in una lettera San Gregorio di Nazianzo (che, in qualità di Vescovo di Costantinopoli, stette a capo per poco tempo del concilio di Costantinopoli) scrivendo a Procopio ebbe da polemizzare al riguardo:

« Accio terrùr' d' i concìlii, nùn ne accio manco veduto alcun' ch' nun accìa fatto più mal' che bbene, e che accìa avùto una riuscita no a schifìo: 'o spirito pulemico, 'a vanità, l’ambiziòne li domminano; colui che uoglìa raddrizzàr' li malissiosi se espun' a esse' a su' volta mess' 'n crùc' sine avelli raddrizzat' »

La dististinzione dei libri apocrifi

Voltaire amava giocare fra serietà e ironia, quasi quanto un gay ama un dito nel culo; riguardo al concilio di Nicea cita ad esempio l'episodio che sarebbe avvenuto della distinzione fra libri apocrifi e i(n)spirati

« I Padri del Concilio distinsero tra libri delle Scritture e apocrifi grazie ad un espediente piuttosto bizzarro: avendoli collocati alla rinfusa sull'altare vennero detti apocrifi quelli che caddero in terra. »
Fedi secondo l'iconografia canonica

Come potete vedere da questa citazione, sempre di Voltaire, il quale aveva di sicuro fonti certissime[Certo, certo...], gli illuminati Vescovi del Concilio avevano i loro arguti metodi per decidere i testi sacri da quelli non. Questo metodo fu deciso, si dice, durante il Concilio di Gerusalemme I, da alcuni monaci: Minzolione, Fedi e Sanbove[20], i primi due volevano distinguere i testi in base al messaggio, l'ultimo in base alla poesia. La vicenda s'è più o meno svolta così: Minzolione propose, durante una passeggiata di leggere i testi per decidere, quelli col significato più morale sarebbero stati approvati, a quel punto è subentrato Sanbove che voleva soprattutto poetica, per rendere il tutto più bello e quindi vero, ma Fedi ribatteva che anche una bella poesia non era nulla se senza significato. Allora Minzolione cominciò a recitare il Vangelo di Luca, mettendo in risalto la bontà di Cristo, ma Sanbove ribattè citando l'ultima parte del capitolo 19: Template:Quote2 A quel punto Fedi e Minzolione si irritarono dicendo di non stare a vedere il pelo nell'uovo e che comunque quella è la Verità Assoluta quel testo andava interpretato, a quel punto intervenne Fedi che, dopo aver sapientemente sfilato dalle mani del collega il suo libro e averci messo al suo posto un preservativo usato, cominciò a recitare Matteo, ma di nuovo, come se sapesse esattamente quando è il momento migliore per rompere, Sanbove citò il decimo capitolo di quel libro: Template:Quote2 A quel punto, entrambi quasi sul punto di bestemmiare, recitarono le lettere di Paolo, ma ecco che di nuovo, con irritante puntualità, quello riattaccò: Template:Quote2 A questo segno[21] i due erano definitiavemnte sul punto di sbroccare e, onde evitare citazioni peggiori, si astennero dal leggere l'Antico Testamento, e chiesero allora una prova, una messa in pratica di quanto scritto nel Sacro Testo, per vedere, se era cosa buona, in quale parte ciò era scritto. Allora Sanbove andò in un tempio di Zeus, distrusse la statua che era all'interno, incendiò il tutto, uccise un autore satirico perchè aveva osato bestemmiare il suo dio e diede fuoco ad una prostituta che tradiva suo marito. Quelli allora si convinsero e, mentre si rifugiavano in qualche catacomba onde evitare grane, decisero che effettivamente il senso non aveva importanza e, sotto consiglio di Fedi, si misero d'accordo sull'usare un metodo-nonsense per la decisione dei libri ispirati, questo metodo però venne utilizzato solo nel concilio successivo.

Il rapporto con l'Agnosticismo Mosconiano

Mosconi leggermente indignato per essere stato definito "eresiarca"

Il rapporto tra la Pedof Santa Madre Chiesa e i Mosconiti iniziò con il predecessore del culto: Germanico da Mosca, il quale aveva commentato al Concilio la sua missiva d'invito così:

« Hic anunciatio facta est a deretano! (trad: "Un annuncio fatto da cul'!") »
(Risposta alla missiva d'invito al Concilio di Germanico da Mosca)

Come si può già intuire da queste parole, il rapporto tra Germanico e la burocrazia ecclesiastica non era quel che si dice ottima. Comunque sia, Germanico presenziò alla riunione, esponendo le sue opinioni, le quali sono principalmente: avversione contro lo gnosticismo, in particolare contro il concetto teologico del Monade e la necessità di scrivere in un modo da tutti comprensibile i documenti ufficiali, ponendo soprattutto l'attenzione sui punti e le maiuscole.

Della questione della punteggiatura Germanico discusse con i suoi colleghi prima dell'inizio ufficiale del Concilio (notevole il commento agli scribani sul loro stile di scrittura: "Neque punto neque grandioribus litteris vestri scripti facti sunt!"), nonostante ciò non ottenne l'attenzione voluta, e l'argomento cadde lì. Sulla seconda questione bisogna dedicare maggiore spazio: Germanico, prima di diventare vescovo, lavorava come storico in un convento chiamato "San Novus", e aveva il compito di ricopiare e riscrivere testi antichi, o semplicemente di fare la cronaca, rigorosamente in greco o in latino, di tutte le notizie che gli passavano sotto tiro. Questa situazione era però pericolosamente ostacolata da dei canti di uno gnostico della stanza accanto, che forniva a Germanico i fogli e le notizie recenti (scritti da schifo) e che inoltre aveva il pesante onere di dover portare tutti i documenti da una parte all'altra del convento, il che disturbava alquanto il povero futuro Vescovo. Questo fatto rese ben presto Germanico insofferente verso gli Gnostici, e in particolare verso il Monade, che sentiva spesso invocare da loro. Ciò si protrasse per parecchio tempo, e quando andò al Concilio riuscì a far valere le sue ragioni, ma venne scomunicato in quanto il suo concetto di divinità non era in linea con il resto del gruppo; nonostante ciò Germanico accetto il concilio, e i suoi discendenti nelle loro preghiere fecero sempre riferimento a ciò che lì venne deciso. Va inoltre ricordato che è grazie a Germanico che ci è pervenuto il racconto di Fedi, Minzolione e Sanbove.

Dan Brown

« Il primo concilio ha assunto una certa notorietà nel 2003, grazie al romanzo di Dan Brown "Il codice da Vinci". Nel romanzo si sostiene che "fino a quel momento, Gesù era visto come un profeta mortale dai suoi seguaci ... un grande e potente uomo, ma sempre un uomo. Un mortale. La sua definizione come "il figlio di Dio" fu ufficialmente proposta e votata al concilio di Nicea. " Il romanzo afferma quindi che la divinità di Gesù è stata ottenuta dopo una votazione al concilio, con un margine stretto, e che Costantino avrebbe condizionato il voto per consolidare il suo potere."

In realtà le affermazioni del romanzo non sono accettate da alcuno storico serio, che può citare come la divinità di Gesù sia affermata dagli apostoli quasi subito dopo la sua morte. Anche uno storico latino come Plinio il Giovane, parlando dei cristiani, afferma che "cantano un inno a Cristo come ad un dio".

La visione più comune degli storici è che Costantino convocò il concilio per risolvere la disputa su Gesù, se fosse "fatto" (cioè creato) o "generato", e non ci furono votazioni, ma piuttosto una discussione, per redigere un "Credo", che fu infine firmato da tutti i partecipanti tranne due.

 »

Che dire: alla faccia della neutralità....

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Contribuisci a scop migliorarla disintegrando le informazioni nel corpo della voce e aggiungendone di inappropriate

  • In questa pagina ci sono 19 note perchè, secondo tradizione, 19 uomini tra Vescovi e Cardinali persero tutti i denti durante un'acceso dibattito
  • Si dice he durante il concilio Costantino tifasse per Ario, anche se non lo diceva
  • Il concilio è stato definito da parecchi storici "Una discussione accesa con toni seri e con parole definibili concrete e lusinghiere, che aveva come punto centrale il rendere il fuffa ancora più inutile"
  • Si dice che alcuni ciellini e papaboy, pur di poter partecipare alla discussione, si nascosero sotto i gonnelloni di alcuni partecipanti opportunatamente pagati
  • Checchè ne possa dire Kiwipedia, in realtà il papa era presente al Concilio: era travestito da uno dei suoi due rappresentanti
  • C'è chi dice che durante il concilio si fossero sentiti rumori di frusta e gemiti di dolore (o di gioia?)
  • C'è chi invece sostiene che qualcuno avesse portato addirittura delle sedie da sfasciare in testa ai partecipanti
  • Per determinare chi dovesse iniziare per primo a parlare durante la seduta, venne stabilito che si dovesse fare una gigantesca partita a Morra Cinese
  • Tutti i documenti che contengono gli atti del Concilio sono fatti di carta igenica appositamente lavorata con colla vinilica e pezzi di carta e papiro.

Pagine correlate (per decisione di un Concilio)

Collegamenti esterni

Note

Template:Legginote

  1. ^ Questa almeno è la versione ufficiale: nei Vangeli apocrifi costui non sarebbe stato crocefisso, avrebbe avuto 2 fratelli e un'amante e avrebbe condotto un'infanzia di merda a genuflettersi presso un tempio per poi fulminare un bestemmiatore. Ma figurati se ve lo dicono quei figli di buona donna...
  2. ^ E possibilmente anche ai cognomi...
  3. ^ Esattamente come fanno i Ciellini quando non vanno a trombare a Rimini
  4. ^ Poi si ricordò che non era la sua manifestazione e smentì tutto, come fa sempre...
  5. ^ Esatto: esistevano già all'epoca!
  6. ^ Leggasi: "Accusando i pagani di stronzate impossibili"
  7. ^ Ovviamete nessuno vi promette che questi siano i nomi e i fatti veri al 100%, ma in fondo che ci si poteva aspettare da gente che crede agli zombye-rambo, figli dell'uomo invisibile?
  8. ^ Del Paradiso N.d.r.
  9. ^ Ricordiamo che originariamente tutto si diceva, scriveva o parlava o in latino o in greco
  10. ^ Che libertà di pensiero, eh?
  11. ^ Non che sia cambiato granchè
  12. ^ Altrimenti che bestemmiava?
  13. ^ Come se non si fosse capito che gli stava sui maroni...
  14. ^ Ma chi lo conosce...
  15. ^ Ma non si mettono mai d'accordo?
  16. ^ Secondo le diciture ufficiali vale anche stordirlo e portarlo via di peso
  17. ^ Mi raccomando, ORIGINALE !!
  18. ^ Ma tanto ormai che gliene fregava?
  19. ^ Libro che ovviamente non vi filerete de pezza...
  20. ^ Ogni riferimento a personaggi realmente esistenti e fortemente voluto.
  21. ^ "Segno" usato nel senso Manzoniano, cioè "punto", se vi importasse...