Politecnico di Milano

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firma/data: Zenzo[zenzo] 16:03, feb 17, 2010 (CET)

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File:Birramedia.jpg
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Politecnico di Milano
« Il poli è una questione di culo: o ce l'hai o te lo fanno »
(Scritta anonima nei bagni al centro della sede.)
« Figa figa pussa via, fammi fare ingegneria! »
(Sempre lo stesso anonimo, nei bagni della Nave.)
« W la Φga! »
(Altro anonimo in altro bagno.)
« Entropia... esco troia! »
(Tipica battuta da ingegneri... iscrizione su un banco della F.1.1.)
« Hai in mano il tuo futuro... »
(Iscrizione in uno dei bagni maschili al primo piano del trifoglio.)
« Heisenberg forse è stato qui. »
(Iscrizione in un bagno del dipartimento di ingegneria fisica.)
« Come esempi significativi di prove d'esame, sono pubblicati di seguito testi e soluzioni delle prove scritte dello scorso anno. Vanno considerati esempi: la struttura delle prove d'esame di quest'anno sarà analoga anale, ma non necessariamente identica. »
(Avviso on-line del prof con relativa correzione su facilità degli esami al politecnico)


Il Politecnico di Milano, Polimi per gli amici, è un edificio dove la gente entra in pieno possesso delle proprie facoltà mentali e ne esce ingegnere o, se si è meno fortunati, designer o gestionali.

Chi ci va?

   La stessa cosa ma di più: Studenti del Politecnico di Milano.

Per entrare al Politecnico bisogna innanzitutto superare il TOL, che sarebbe on-line, ma è fatto in sede in orari impossibili. Lo studente si è sempre chiesto il perché il TOL si chiami TOL, dato che non è online.
Il politecnico è frequentato da gente strana, in particolare: nerd, scansafatiche totali, portatori sani di OFA, gli uomini del centro di calcolo, tipo/a standard, scansafatiche moderati, bastardi tentatori™, testimoni di Linux, testimoni di PoLinux, testimoni di Macintosh, il Messia, secchione immancabili, ultrafighe Wow®, il più antipatico della facoltà, il domandone©, testimoni di Marx, goliardi dello spadone, cyborg ecc..

Gli effetti del Politecnico

Il Politecnico di Milano è in grado di causare effetti devastanti sui poveri studenti che affascinati dall'open day e dalle presentazioni si sono iscritti e per un periodo tempo da 3 a anni hanno continuato a frequentarlo.

Le gravi alterazioni vengono diagnosticate normalmente al termine del terzo anno, attraverso un documento ufficiale noto come "laurea breve" ma alcuni studenti non hanno ancora percepito in pieno la loro condizione e proseguono per altri due anni finché non gli viene segnalata una malattia ancora peggiore, comunicata attraverso la "laurea magistrale". In particolare in funzione delle alterazioni delle caratteristiche psicofisiche dello studente vengono diagnosticate diverse patologie dette appunto lauree, divisibili in tre grandi gruppi, ingegneria, architettura e design, all'interno dei quali sono presenti molteplici varianti. Nel dettaglio si possono presentare i seguenti casi:

Ingegneria

L'unico modo in cui un ingegnere informatico può trovare la figa

Ingegnere Aeronautico

Si esprime solo in gergo aeronautico, tipo "cabrare, stallare, stealthizzarsi", sa tutto degli aerei che construisce di carta da quando aveva due anni, va in vacanza agli airshows e sta costruendo un turbogetto nel garage da attaccare alla 500 con cui sogna di dare la birra alle ferrari in autostrada. Ha almeno 10 fratture per aver tentato di volare dal balcone appeso ad un ombrello. Se è aerospaziale dorme nella tuta da astronauta in cui va a fare i bisogni durante il giorno, perché' "nello spazio si ricicla tutto".

Ingegnere Informatico

Parla solo attraverso chiamate a funzioni (o via MSN). Pensa in logica binaria ed è in assoluto il meno adatto alla riproduzione, che avviene per mitosi.

Ingegnere Meccanico

Preferisce guardare una sana gara di macchine da corsa che andare a letto con la Ultrafiga Wow® Va in giro con un gundam di sua progettazione, generalmente di pessima estetica ( a meno che non sia stato aiutato da un designer...allora si che siamo a posto). Ultimamente il politecnico sta producendo una nuova forma di aberrazione: l'ingegnere meccanico specializzando in meccatronica robotica. Quest'essere venderà la sua famiglia pur di avere un nuovo motore elettrico per la sua mini 4WD che ha ottenuto vendendo un rene di tua madre. Vi degna di nota solo se parlate di avvolgimenti di fili in campi magnetici, tali da ottenere una maggiore differenza di potenziale per il suo motore.

Solo a partire da quest'anno, gli ingegneri meccanici potranno scegliere se dare l'esame analisi I e analisi II, oppure anal-easy I e anal-easy II.È stimato che il 95% degli studenti opterà per la seconda scelta, ritenuta molto più facile e indolore.

Fig. B
Slide tipica nel pc di uno studente di ingegneria meccanica del PoliMi

Ingegnere Nucleare

Razza estinta e quasi mitologica. Il dipartimento di ingengeria nucleare è rimasto aperto (non si sa bene perché') fino al 2008 frequentato da studenti masochisti e professori sadici riuniti in un apposita associazione (ISMSLF - ingengeri sado maso senza lavoro futuro). Con tempismo svizzero il Poli ha deciso di smantellare finalmente il dipartimento in concomitanza con l'annuncio del governo di riaprire le centrali. I "nucleari" si riconoscono dagli altri perché' sono fosforescenti, pare sia dovuto al reattore nucleare che tenevano nei sotterranei. Sono anche gli unici che hanno animaletti con nomi tipo "plutonio", "deuterio", "trizio".

"Ingegnere" Gestionale

Si crede ingegnere, ma in realtà esiste per essere preso per il culo dagli ingegneri e aspiranti tali compresi i docenti. Da distinguere con l'esemplare femminile, generalmente utilizzato da ingegneri di più alto livello per scopi sessuali e decorativi. Pur essendo considerato il "non ingengere" pare che il gestionale sia, fra gli ingegneri, colui che detiene il DNA più simile a quello dell'uomo e si veste in un modo quasi normale. Lo dimostra la sua capacità di accoppiamento in media 473 volte superiore a quella dei biomedici e 4564976,6423 volte superiore a quella degli informatici e dei fisici.

Egli è odiato da tutti gli altri ingegneri per motivi che vanno al di là del semplice fatto che non sono considerati ingegneri a tutti gli effetti a causa degli esami da quattro soldi che deve sostenere. Essi sono odiati soprattutto per l'altissima (rispetto alla media di ingegneria) percentuale di esseri femminili presenti in aula, ma anche per il fatto che una volta laureato l'ingegnere gestionale si vedrà ricoprire i ruoli più redditizi a discapito di tutti gli altri ingegneri, che si vedranno comandati da esseri chiamati ingegneri ma che in realtà non lo sono!

L'ingegnere non gestionale quindi sviluppa il suo senso di protezione già all'università, iniziando a odiare il suo nemico potenziale più pericoloso una volta laureato.

La funzione giornaliera principale di uno studente gestionale è quella di occupare più posti possibile in un solo colpo nei parcheggi della bovisa, possibilmente con un BMW. Ogni mese viene eletto il peggior parcheggiatore, che riceve in premio un BMW.

Ingegnere Civile

Piuttosto grezzo. Generalmente malvestito e con pochi capelli, emana un odore misto fra quello di una cipolla mal conservata e quello delle fogne che perlustra settimanalmente per verificarne il corretto funzionamento. Raggiunge la maturità sessuale dopo i 35 anni. La sua vita è devota al calcestruzzo armato e al metodo della massima tensione di taglio di Tresca. Riabbatterebbe la Basilica di San Pietro e la ricostruirebbe in cemento armato a suon di betoniere e cantieri. È noto che, in media, un laureando in ingegneria civile con una buona preparazione, riesce a passare l'esame di Fondamenti di Matite Colorate 1 già al secondo tentativo.

Ingegnere Energetico

Un aspirante ingegnere energetico è una persona che fin da bambina si è sempre chiesta come facesse Willy Wonka a produrre tutte quelle cose fantastiche e allucinate all'interno della fabbrica di cioccolato, visto che è risaputo E=m*c^2. Successivamente, un ingegnere energetico uscito a pieni voti dal Politecnico di Milano, è fermamente convinto che l'UMPAjoule sia l'energia prodotta bruciando un Umpa Lumpa.

Ingegnere Edile

Gli ingegneri edili sono una setta specializzata nel furto professionale agli ingegneri e architetti. Solitamente si mimetizzano tra le loro vittime negli spazi comuni del Politecnico, confondendosi e celandosi con il fine di carpire segreti lavorativi e capacità. Il loro dipartimento si chiama BEST, il solo nome basta a sottolineare l'esclusività della disciplina segreta che essi apprendono; le branche dell'ingegneria edile sono accuratamente selezionate per perfezionarsi nel rubare il lavoro ad altre specie: Gestione per Ingegneria gestionale, Progettazione per Ingegneria Civile e Recupero edilizio per architettura. La laurea di questo genere di ingegneri è mutevole ed ingannevole poiché considerata sia in Ingegneria sia in Architettura; si narra che nella mistica sede di Lecco gli ingegneri edili diventino Ingegnetti: fusione tra ingegneri ed architetti, unione ritenuta impossibile dai più. Gli iniziati allo studio dell'ingegneria edile sono per la stragrande maggioranza "Ultrafighe Wow®" ed "Il più antipatico della facoltà", per questa particolarità gli ingegneri edili tendono ad accoppiarsi fra di loro, garantendo continuità e prosperità alla setta.

Ingegnere Biomedico

Pochi conoscono l'esistenza dell'Ingegnere Biomedico, o BioIngegnere, che è poi una specie di umanoide mezzo uomo mezzo macchina e otto quarti ingegnere. I Bioingegneri sono i pochi ad avere esemplari femmine tra loro, che però non sono quasi mai identificabili con la Ultrafiga Wow® e molto spesso con la Secchiona Standard. I Bioingegneri vivono e proliferano nelle aule EG, un luogo recondito e casereccio davanti al cosiddetto "Parchetto delle EG" (da pronunciarsi con la E aperta in milanese). Le EG godono di un dipartimento degli orrori popolato da cani giganti privi di guinzaglio e altri animali, nonchè di aule bunker sotterranee in cui i Bioingegneri che non passano il corso di Elettronica Biomedica vengono rinchiusi e fatti morire di fame.

La laurea ti trasforma! Questa immagine che mostra degli ingenieri del politecnico mentre festeggiano dopo la laurea ne è la prova.

Ingegnere delle Telecomunicazioni

Si iscrive a questa facoltà mosso dalla curiosità di conoscere il funzionamento dei software p2p per scaricare i porno e per imparare a scaricare le suonerie del cellulare gratis. In realtà ripeterà gli esami di crampi campi elettromagnetici e di teoria dei segnali millemila volte finché non decide di passare a gestionale. Spesso viene chiamato "Ingegnere Telecom" per indicare il futuro posto di lavoro.

Ingegnere ITE, Ingegnere MPE

L'ultimo parto del Poli, insieme all'ingegnere in MPE, è un super ingegnere che, alla fine del suo percorso di studio (la cosiddetta morte), si dice avrà non una, non due, ma 3 lauree: una dal Polimi, una dal Polito (identica), e una dalla Tongji University (identica). È da notare come il dogma della trinità una e trina si applichi anche per questi particolari corsi di studio. I così detti "ITE" e "MPE" dovranno sopravvivere ad una serie di insidie per raggiungere codesto ambitissimo risultato della divina laurea trina di primo livello cinese e doppia italiana:

  • avere ancora un fegato dopo esser passato numerose volte dagli open bar di Shanghai dove, con 10 euro, puoi bere all'infinito tutto l'alcool etilico che vuoi, spacciato indifferentemente per vodka o gin.
  • superare corsi del terzo anno al secondo anno prima di averne studiato i necessari requisiti. Tutto questo in brevi bimestri da un mese e mezzo. Il professore di Milano o Torino adotterà la tecnica "non potete capire quello che vi sto dicendo, ma non è colpa mia quindi imparate a memoria le mie parole".
  • comprendere lezioni tenute in inglese da professori italiani di 99 anni alla loro prima esperienza all'estero.
  • sopportare stoicamente il cinese che ti rutta soddisfatto sul coppino durante gli esami. In Cina non è scortese, anzi è perfettamente tollerato (una nota positiva è che anche i professori devono adattarsi: non è quindi infrequente assistere alla rabbia repressa di questi ottuagenari italiani davanti al cinese che prima di rispondere da sfogo alla sua aria repressa). È invece cattiva educazione soffiarsi il naso con il fazzoletto: si prega per ciò di soffiare rumorosamente col naso per tutta la durata della lezione o dell'esame.
  • sapere che tutto questo è reale.
  • sapere che otterrete il vostro piano di studi solamente dopo la laurea trina e divina.

Ingegnere Chimico

È l'ingegnere capace di dimostrare che, come un'isobara rappresenta una funzione in cui si mantiene costante la pressione, un isotopo è una funzione che descrive come i topi presenti nel suo corso siano una costante per ogni anno di studi. Solitamente si distingue per i suoi legami con le altre persone che possono essere covalenti, ionici, metallici. Nei legami covalenti mette in compartecipazione qualcosa di suo con un altro chimico (spesso un orbitale del banco). Nei legami ionici esso cerca di avvicinarsi ad un atomo di carica opposta (solitamente femminile) ma è spesso allontanato prima ancora che possa mutare la sua carica formale. Nei legami metallici esso si mischia ad altri simili scambiandosi informazioni monoprotiche e cerca di arrivare sano alla fine della lezione di Chimica delle caramelle o di Scienze delle patatine fritte!

Ingegnere dei Materiali

Scambiato dai suoi stessi docenti per un Ingegnere chimico (sebbene vi sia solo un esame di chimica di base nel CdL) si dice non esistano. Forse fanno lezione sole nelle "aule fantasma". In genere vengono tutti bocciati o assimilati dai muri del Poli. [Chi ha più notizie di loro è pregato di aggiungere dettagli (avvistamenti, aule, nomi ecc..)]

Ingegnere Elettrico

La classica Ing Elettrica è l'unica donna al mondo (la frase potrebbe finire qua visto che di donne ing elettriche si contano sulla punta delle dita di un pesce...) che se le chiedi di farti "una pompa tra i bacini" non ti lancia un'occhiatina d'intesa ne ti slaccia con malizia i pantaloni per innalzare la tua colonna di fluido, ma bensì si china sui fogli e dopo qualche ora ti mostra il progetto di una macchina che pompa l'acqua tra un bacino a valle e un bacino a monte SODDISFATTA DEL SUO OPERATO! e magari è anche capace a chiederti se sei eccitato come un elettrone su un orbitale a energia maggiore!?!?!

Ingegnere dell'Automazione

Un ingegnere dell'automazione non si sposta da un punto all'altro camminando, ma per mezzo di funzioni di trasferimento. Lo spostamento ha buon fine solo se i poli di questa funzione hanno parte reale negativa, altrimenti il sistema non sarà stabile ed egli continuerà a spostarsi all'infinito, per non parlare di quando sono complessi coniugati.

Può succedere che quando lo smorzamento dei poli non sia sufficientemente elevato, il soggetto si muova non per linea retta, ma a zig-zag. Quando un automatico subisce una spinta, decide se cadere o meno in base al suo margine di fase. Se la frequenza dell'urto supera la pulsazione critica, allora verrà attenuato, altrimenti il soggetto cadrà inesorabilmente a terra e non sarà mai più in grado di rialzarsi.

Molti ingegneri dell'automazione vivono quindi strisciando, in attesa che qualcuno progetti un controllore con raccordo in alta frequenza che permetta loro di alzarsi.

Ovviamente tali controlli sono progettati dagli automatici, ma essendo quasi tutti a terra, non verrà mai progettato. Anche gli informatici potrebbero farlo, ma non ne hanno voglia, preferendo di gran lunga guardare i video su youtube.

Ingegnere Elettronico

« Fatti non foste a viver come bruti, ma a costruir circuiti di potenza. »
(Dante Alighieri dopo una brutta avventura al DEI...)

Si tratta in genere di un chitarrista nerd (fallito o meno) che si iscrive al suddetto corso per imparare ad autocostruirsi una testata Soldano. Durante le lezioni, trae piacere da schemi circuitali di effetti a pedale ed organi elettronici, come se fossero succulenti pornazzi. Essendo questo corso l'anello di congiunzione tra due ambiti squisitamente maschili, la musica rock e l'ingegneria, la quantità di figa presente registra i minimi storici; i pochi individui presenti che non pisciano in piedi, anche se risultano essere dei cessi al livello di Rosy Bindi, vengono idealizzati sino a ricevere, secondo i racconti degli studenti, attributi simili a quelli delle ultrafighe wow. Si teme che la frustrazione sessuale degli ingegneri elettronici un giorno raggiungerà livelli tali da causare un secondo big bang (che farà esplodere l'intero Politecnico di Milano, ma a nessuno importa, anzi....).

Ingegnere Fisico

Al termine dei cinque anni raggiunge l'apice della propria esaltazione, scoprendo finalmente la differenza tra lui e lo squallido, misero, pezzente laureato in fisica.

Architettura

Design

Dove si trova

Il Politecnico di Milano, come dice la parola, si trova a Como, Lecco, Piacenza, Cremona e Mantova. Sembra che esista anche a Milano, in zona Città Studi e Bovisa, ma è molto difficile da individuare: se chiederete a qualcuno dov'è, vi indicherà sicuramente un edificio a caso.

Il Politecnico, ad ogni modo, cercherà di colonizzare ogni angolo disponibile sulla faccia della Terra. Girano voci che vogliano aprire una sede anche sotto casa tua. Non sei felice?

A questo link una comoda mappa del Poli: http://www.lordgordon.com/raccolte/guida-galattica-per-ingegneri questo link !]

Edifici e Luoghi caratteristici

Tra i presunti edifici appartenenti al Politecnico si segnalano

In Città Studi

Il POuL

Il reparto Genio del politecnico. Ivi si trovano le più brillanti menti informatiche del Politecnico, congetturando piani per conquistare il mondo (es BITS).
Qua le donzelle possono richiedere assistenza nella configurazione wifi in cambio di sesso selvaggio con l'assistente.

La Nave

Seguite le sue indicazioni per trovare il terzo piano della Nave

Edificio costruito dall'ingegner Findus, Capitano è l'habitat naturale di una specie protetta: gli ingegneri matematici. Il suo nome deriva dalla sua forma a elle, tipica delle imbarcazioni costruite da architetti.
Agli ingegneri matematici si deve l'invenzione di questo edificio di 7 piani con una discontinuità del terzo tipo al terzo piano. Chi prende le scale o usa l'ascensore viene teletrasportato direttamente dal secondo al quarto piano e viceversa. Verrà dato un premio a chi scoprirà cosa si cela in quel piano.
Vi è inoltre anche una discontinuità del primo tipo all'ultimo piano, infatti l'incauto studente per arrivare al 7° piano, generalmente per poter parlare con un professore, oppure per allenarsi per la scalata del K2 prende le scale o l'ascensore senza sapere che così facendo potrà arrivare solo al 6° piano...si vedono spesso studenti dispersi completamente zuppi di sudore che vagano tra i piani strappandosi i capelli e facendo complicati conti matematici con le loro calcolatrici d'ordinanza giungendo alla conclusione che il 7° piano è nel campo complesso e solo chi ha passato analisi 3 può accedervi. Leggende narrano che per accedere al 7° piano bisogna essere dotati di una chiave speciale che apre l'ascensore dalla parte opposta, si aprirà a questo punto un universo parallelo dove il tempo scorre rallentato e dove vi verrà svelato il perché della vita e ogni vostro dubbio esistenziale. Recenti indagini hanno fatto luce su alcuni dei più reconditi segreti celati all'interno del terzo piano fantasma della nave. Sembra infatti che in quest'area viva una specie ancor più rara di matematico, ormai in via di estinzione: l'analista puro. Costui, preoccupato dall'ormai inarrestabile invasione di ingegneri matematici e numerici, trascorre le proprie giornate alla ricerca di nuovi spazi funzionali in cui fuggire e ambientare la propria esistenza e unicità, senza rendersi neanche conto di essere stato rinchiuso in uno spazio chiuso e limitato, privo di uscite!

La stiva

Aula studio situata sotto la nave, che si distingue per alcune peculiari caratteristiche. Viene normalmente scoperta durante la fine del primo anno di università, ossia durante i primi pellegrinaggi collettivi alla biblioteca di matematica. Non riuscirai a sederti, nè ora nè mai! Se fai attenzione puoi notare i sacchi a pelo negli zaini dei fortunati seduti. Pur trovandosi nel bel mezzo della zona matematica nave-biblioteca, è stranamente piena di architetti. Voci insistenti dicono che la nave sia situata nel campus di architettura e ne faccia addirittura parte. In particolare in quest'aula si distinguono due tipi di architetti: quelli con portatili recentissimi con shermi da 52" che giocano a Need for Speed,e quelli con portatili meno recenti che giocano a prato fiorito urlando un bergamasco "nooo!" quando centrano una bomba. Di recente sono stati avvistati anche esemplari di "poker addicted", con tanto di tappeto verde e fiches.

L'interfacoltà

Zona posta sul primo piano dell'edificio N, la troverete perché a un certo orario della giornata sentirete i ciellini intonare i loro canti di guerra. Oppure, se siete sordi, potrete farvi guidare dall'olfatto, sentendo gli strani fumi prodotti dalle riunioni dei comunisti, posti di fianco alla zona ciellina. Ciò che più stupisce dell'Interfacoltà, è che ciellini e comunisti vi convivono in modo assolutamente pacifico, affiancando le lavagne con l'orario dell'Angelus ai posterini con la falce e il martello. L'Interfacoltà gode degli unici cessi puliti dell'edificio N, nonchè degli unici cessi per le DONNE dell'edificio N (usati solo dalle cielline, in quanto tutte le femmine di comunista sembrano essere già fuggite). Inoltre, le macchinette dell'Interfacoltà hanno merendine più buone e a prezzo più basso.

Il Trifoglio

Branchi di studenti che si muovono ordinatamente per i corridoi del politecnico.

Edificio noto al pubblico per l'assenza dei bagni al primo piano (a parte durante i giorni divisibili per tre, nel qual caso compaiono), e ancora più per i numerosi annunci gay nel bagno del piano seminterrato. Famose poi sono le due parabole presenti nell'atrio, che riflettono i suoni dal fuoco di una all'altro (rimosse durante le vacanze di Natale 2009/2010). Si dice che di notte vi si possano udire le voci sussurranti delle anime degli studenti sturati agli esami di elettronica, e che pronunciandovi le parole "Wilma Fourier Flinstone" a Ferragosto si venga magicamente teletrasportati nell'edificio segreto X, che oltre a contenere l'unica copia del libro di elettronica di Zappa senza ricette e col glossario, contiene il computer Polivac, (squallida copia del Multivac), che elabora in tempo reale le posizioni meno opportune dei bagni, allo scopo di spostarli sempre nel posto meno prevedibile, e che sul case di tale supercomputer sia fissata una lastra di adamantio su cui è scolpita la formula del modello ARMA dei gabinetti. Si dice che chiunque veda tale funzione di trasferimento sarà in grado, col solo movimento del mignolo, di sentire la posizione di tutti i bagni nel presente, nel passato e nell'imperativo. Comunque, questo è quello che si dice, la realtà è un'altra cosa. Forse.

La pizzeria (volgarmente detta cubotto)

L'unica pizzeria al mondo dove ogni giorno ci sono pizze a gusti diversi. Puoi trovare (ovviamente solo per un giorno all'anno..) l'insuperabile bresaola, funghi, carciofi, scamorza e tante altre. La coda praticamente inesistente, la cordialità del personale, i prezzi modici, i posti a sedere adatti per qualsiasi clima rendono questo posto estremamente gradito agli studenti(tant'è che non c'è coda!)

L'acquario

Aula studio seminterrata con una grande vetrata. Passando all'esterno non si può fare a meno di fermarsi a osservare le strane creature che lo popolano. Tra queste il più famoso e il più raro è il pescis studiantis: sempre chino su dei fogli bianchi o attratto dalla luce dello schermo del proprio portatile non vi degnerà mai di ogni minima attenzione. Questa razza è protetta dalla FAO, si riproduce raramente ed è difficile osservarne esemplari allo stato brado, ormai gli ultimi vivono solo in cattività.
La vera attrazione di questo luogo è però il più diffuso pescis boccalonis il quale, dopo un breve momento di lettura del suo foglietto, comincerà a osservarvi con il suo sguardo vuoto. A volte addirittura percepisce i vostri movimenti e vi segue con lo sguardo.
Degno di nota inoltre è il simpaticissimo squalo-guardiano che con gentilezza e pacatezza zittisce non appena qualcuno azzarda a fare il minimo rumore, fosse anche strofinando le palpebre sulle cornee.
Il famigerato acquario ha poi la caratteristica di essere freddo d'inverno e freddissimo d'estate. Se si compie l'errore di posizionarsi in prossimità dei bocchettoni si ottiene l'immediata fusione e condensazione di qualsiasi sostanza si trovi all'interno del vostro intestino, provocando una poco piacevole ipersudorazione della zona rettale.

Gli edifici nord e sud

Questi due edifici sono in realtà uno solo situato in due posti diversi, è stato realizzato da un architetto in collaborazione con un ingegnere nucleare che lo progettarono per vendicarsi del 28 preso in economia dell'uncinetto.

Questo edificio/i è creato per variare continuamente la propria struttura, dopo cinque anni passati al Politecnico solo il più sveglio degli studenti uscendo da un'aula al termine di una lezione riuscirà a percepire le modifiche avvenute e individuare velocemente bagni, scale, macchine del caffè, ecc...

La casa dello studente

Presenta la più grande aula computer del pianeta. Però solo al massimo il 5% di essa viene utilizzato. Si narra che qui ci sia la macchinetta più figa del Poli che offre i prodotti più buoni e ricercati

L'aula N.0.2 (detta "la spaccaculo")

Nell'edificio Nord (o Sud secondo i momenti) si trova lo strumento di tortura più utilizzato nel medioevo per punire i giovani servi della gleba che osavano studiare per cercare di cambiare la loro classe sociale. Caratteristica principale è l'estrema ergonomicità dei banchi, costituiti da due piastre di granito verniciate color legno disposte una in verticale e una in orizzontale per dare un'apparenza di sedia e un asse dalla larghezza di un post-it posto a distanze disumane che ha la lontana somiglianza di un banco.

Qualcuno narra che qualche anno fa il fantasma di uno studente morto si aggirasse per l'aula, ma dopo che un testimone di Linux ha compiuto un esorcismo, il fantasma si è spostato nei bagni al primo piano del Trifoglio.

Per evitare che il povero servo della gleba potesse cercare di togliersi dallo sguardo del suo torturatore, nascondendosi dietro il compagno, le file sono state pesantemente rialzate. Talmente tanto che alla terza si vede già la piazza del prof, alla sesta l'aria comincia a essere rarefatta, all'undicesima ci sono le nevi perenni, chi si è avventurato oltre la quindicesima non ha fatto più ritorno.

L'aula N.0.2 è inoltre oggetto studio per via dell'acustica della struttura, così mostruosamente indecente da convertire la voce umana in un gorgoglio simile al suono emesso da un chupacabras in fase di rigurgito.

Da maledizione degli studenti può quest'aula trasformarsi in una benedizione, in caso sia assegnata per un esame con numero di studenti sufficiente: difatti lo studente potrà sperimentare come, con un semplice telescopio da tavolo, sia possibile leggere tutti i compiti di coloro che siano allineati al di sotto di lui. Se il prof ve mette in prima fila, sappiate che ogni vostro errore si moltipicherà per magia su tutti i fogli di coloro che si trovano sopra di voi. In alternativa è stato anche sperimentato un sistema di posta espresso "in linea", con spedizione di compiti sulle lastre di granito, ma il metodo necessita di prof-che-legge-il-giornale-durante-l'esame, categoria vieppiù in estinzione.

Nel Novembre 2008 si sono conclusi i lavori di ammodernamento dell'aula. Al primo ingresso gli studenti, essendosi resi conto che era cambiata solamente la cattedra e le lavagne, mentre i lastroni granitici erano ancora al loro posto, hanno tentato di incendiare la parte dedicata agli studenti con scarsi risultati.

Le aule F

Alcuni coraggiosi cercano di raggiungere la U16 a bordo di mezzi di fortuna.

Le aule F sono il luogo in cui viene messa alla prova la fede delle matricole. A parte la difficoltà del trovare la porta giusta (salgo su quello stabilissimo ponteggio in ferro retto da tre bulloni? Oppure entro da questa porta che mi fa apparire di fianco al professore che ha iniziato la sua lezione, senza pietà, alle 8.15, facendomi sembrare la sua assistente in uno spettacolo di magia?) le aule F sono le aule in cui è stata vergata la sapienza. Il fedele ingegnere non potrà astenersi dal girare tutti i banchi durante il semestre, per essere sicuro di non mancare nessuno degli aforismi lasciati dai più illustri predecessori. Alcuni esempi: "Per la legge italiana, se una donna non fa in tempo a dire no, non si tratta di stupro" oppure "voglio che il nostro sia un rapporto di musica e magia: ti trombo e sparisco" e così via. Da notare che in F.0.1 è stata incisa su un banco la massima riassuntiva di tutti i patimenti di ingegnere, che ha palesemente superato anche la Mattina di Ungaretti ed è infatti stato lasciato spazio vuoto attorno ad essa, per metterla ancor più in evidenza: "Culo triste".

Le aule E.G.0

Come se allo studente medio non bastasse la smodata quantità di mezzi che prende per venire al Poli, qualche architetto spiritoso ha deciso di realizzare una serie di aule sotterranee con ingresso stile linea 3 della metro. Queste sono le note E.G.0., con l'immancabile bidello che spazza l'ingresso, mandandovi tutto il rudo sui piedi mentre state cercando di entrare. La caratteristica principale di queste aule è la proditoria porta in vetro, che consente agli studenti disattenti di guardare il flusso di gente verso bagni/macchinette (ATTENZIONE, spesso le chiavette di credito non funzionano in questo luogo maledetto) e di essere pesantemente insultati dal docente di turno. La vera funzione delle porte è però un'altra: molti sono i visi schiantatisi contro il vetro che hanno consentito un piccolo momento di sadica ilarità al resto della classe (qualcuno dice siano agenti del Politecnico assunti per distrarre momentaneamente gli allievi e non farli pensare al suicidio).

L'edificio E.G.

Esistono voci ancora da verificare che sostengono che all'ultimo piano del suddetto edificio sia collocata la macchinetta del caffè più buona del Politecnico. Purtroppo nessuno è mai riuscito a salire così in alto causa mancanza di privilegi. Stiamo indagando.

L'aula E.L.1

Magica e misteriosa aula, collocata di fronte al campo sportivo Giuriati, vicino al Dipartimento di Elettronica e sul retro del parchetto dei drogati, sempre misteriosamente chiuso per lavori in corso. La cosa che rende speciale quest'aula sono le sue vie d'accesso, comunemente chiamate anche porte, quasi tutte con una particolarità. Prima di tutte sicuramente la porta parlante, che ad intervalli regolari allieta i poveri studenti al suo interno con un melodico suono vagamente somigliante ad un Pokemon con il prorasso sfinterale: alcuni intrepidi studenti si divertono ad intrattenere conversazioni con la suddetta porta, convinti sia un portafortuna. Ancora non si è capito se sia posseduta dal Robodiavolo o abbia solo degli evidenti e infelici problemi tecnici. Merita una citazione anche la porta d'ingresso a destra della cattedra: la leggenda racconta che sia stata costruita dallo stesso "architetto" che ha piantato la spada di Re Artù nella roccia, infatti quasi nessun comune mortale è in grado di aprirla al primo colpo. In tale lista spiccano 2 nomi eccellenti quali La cosa dei Fantastici 4 e Chuck Norris.

L'aula S.0.2

Non ha niente di particolare,a parte il fantasma. Lo si sente ululare da un punto imprecisato sopra la lavagna, a ogni ora del giorno e della sera.

Il rettorato

Il rettorato è l'edificio più figo di tutto il Politecnico. Qui lo studente medio, abituato alla semplicità di tutti gli altri edifici, rimane intimorito nel vedere un pavimento lucidissimo, colonne di marmo, sculture artistiche, statue... Gli studenti più sprezzanti sono riusciti a scendere dal tappeto che lo attraversa, si narra addirittura che qualcuno abbia avuto il coraggio di salire i gradoni centrali, ma forse è solo una leggenda, anche perché non appena saliti i primi 3 gradini due bestioni in giacca cravatta e occhiali scuri sono pronti a calciorotarti... forse per proteggere i campi da tennis e la piscina riscaldata che si narra abbia il Rettore nei suoi appartamenti.In questo edificio si può anche ammirare il dado a n-face usato per la prima partita a D&D.

La segreteria didattica

Aperta dalle 11.00 alle 11.02 è la stuttura più moderna di tutto il Politecnico. Grazie alle nuovissime tecnologie al posto di aspettare ere geologiche prima di parlare con un incaricato allo sportello ora grazie a sofisticatissimi softwares prendi il biglietto e... aspetti di nuovo l'era geologica...

Ma è tutto diverso, ora al posto di stare in coda a guardare le spalle alla persona che ti sta davanti puoi sederti in un banco e osservare con attenzione la magnifica opera d'arte qual è il tabellone del turno, che, al confronto, la Stele di Rosetta deve essere stata una passeggiata da decifrare...

Ma lo studente vero del Poli fa tutto via WebPoliSelf a se entra in segreteria è per l'aria condizionata in estate e per i preziosissimi esemplari di computer connessi ad internet presenti in tutta Leonardo, nei pochissimi giorni tristi in cui si trovi a vagare per Milano privo del suo portatile (o in caso sia matricola a non abbia ancora capito che senza portatile la Laurea se la sogna).

Complesso Mancinelli

Situato nel dipartimento di chimica. Dotato di due ingressi e un cancello che divide in due la sede di mancinelli, scavalcabile, aperto o apribile infilando la mano fino a raggiungere l'apposito pulsante, l'unico suo scopo è quello di far perdere tempo alle matricole. Sembra che lì siano stati compiuti esperimenti che da soli hanno contribuito a metà buco dell'ozono. Durante la seconda guerra mondiale era la base di tutti gli esperimenti scientifici dei tedeschi. Pare che alcuni studenti, a seguito di questi esperimenti, si siano trasformati in mostri che sono stati poi nascosti dietro l'ultima fila dell'aula N 0.2. Raggiungerlo è praticamente impossibile, a meno di non essere campioni mondiali di Orienteering e aver venduto l'anima al diavolo. Si trova infatti in un tipo esempio di quartiere malfamato milanese, tanto malfamato che si narra di persone che sono uscite tardi da un orale di Chimica e non sono mai più tornate a casa. L'ingresso è schiacciato tra altri due portoni, ma una solenne scritta nero su nero è in grado di rivelarne la posizione a ogni studente che capiti nei paraggi nell'unico secondo dell'anno in cui i riflessi del sole rivelano con difficoltà la scritta "politecnico". Numerosi racconti dell'orrore provengono da questo insalubre luogo. Molte matricole non ne sono mai uscite o sono rimaste segnate dall'esperienza. Qui accadono cose che non si possono raccontare.

Il CDC

Il responsabile del CDC.

Le aule cidicì, meglio conosciute come le aule del "Centro di Calcolo", o più comunemente "Centro del Cazzeggio", sono le aule della perdizione. Qui lo studente medio si dedica all'attività più losca e perversa del politecnico: navigare su internet. Infatti nonostante si possano trovare aule informatizzate in qualsiasi angolo del politecnico, l'attività di navigazione è considerata il male e relegata in questo edificio oscuro.

Solo alcuni eletti hanno il potere di scacciarne le forze maligne e sono quindi in grado con il loro portatile di svolgere questa attività immonda in tutto il politecnico. Non è facile entrare in questa elite, per prima cosa bisogna passare il rito dell'iniziazione, chiamato anche "scaricamento e installazione del certificato wifi". Ma non basta, per poter ottenere il potere bisogna seguire ogni volta un preciso rituale di cui non si conosce in dettaglio ogni fase, ma che comprende:

  • Fissare intensamente l'access point per diversi minuti
  • Imprecare sommessamente
  • Sollevare/abbassare antenne o l'intero portatile
  • Battere la testa sulla tastiera

Se non appartenete a quest'elite, per poter svolgere l'attività maligna dovrete per forza entrare in quest'aula. L'ingresso è subito ostacolato da un tornello con tanto di guardiano, nella parte alta dell'ingresso potete notare la scritta "Per me si va nella città dolente, per me si va ..."
Passato questo ostacolo grazie alla vostro polibadge, vi troverete in una zona rovente, sia d'estate che d'inverno. Qui dovrete aspettare con estrema calma il vostro turno grondando di sudore imprecando per il mal di piedi e quindi riuscirete finalmente a sedervi davanti al vostro pc.
Sudati e con le palle girate penserete di aver scontato la vostra pena, il caldo non sembra così soffocante e il pc sembra così perfetto... Invece no, siete appena all'inizio.
La prima sensazione che qualcosa non va l'avrete al momento di prendere in mano il mouse... non funziona!! Vi guardate intorno e osservate che tutti appoggiano il mouse sul case, forse la lucina rossa sotto il mouse non va d'accordo con il bianco lucido del tavolo, provate anche voi ad appoggiarla sul case nero e sembra funzionare un po' meglio, ma solo apparentemente perché il mouse funziona solo in alcune piccole zone della superficie del case. Questo vi costringerà a passare tutto il tempo con il braccio sollevato in una terribile posizione, imprecando ogni volta il mouse si bloccherà.
Ma questo è solo un assaggio. Finalmente riuscirete a cliccare su Start alla ricerca del vostro fedele Firefox ma non lo troverete, terrorizzati fareta passare di nuovo la lista, ma c'è soltanto il terribile Internet Explorer 1.0, quello senza la minima ombra di un tab.
Ormai disperati cliccate sulla maledetta "e" e dopo aver fornito matricola, password e un tributo di sangue potrete finalmente accedere alla rete maligna conosciuta come web. Il caldo è soffocante, la disperazione ormai si fa sentire, volete uscire, un pensiero vi tormenta: alla fine dovevate solo scaricare dalla mail un semplice allegato, dove ho sbagliato nella mia vita? Prendete la vostra chiavetta usb e la inserite in una porta usb frontale, frontale? Un dubbio atroce vi assale, troppo semplice, perché non le hanno messe solo di dietro? ci deve essere sotto qualcosa... oddio! Troppo tardi, la vostra chiavetta è ormai perduta. Infatti inserendola vi siete caricati Ctfmon e qualsiasi altro virus per chiavette che esiste sulla faccia della terra. Ormai sorridete per non piangere, tirate fuori il vostro santino, cioè il numero di telefono del vostro amico esorcista/hacker esperto di virus e guardando lo schermo cliccate su "download allegato" del vostro indirizzo di posta elettronica. Apparirà il messaggio "scaricamento in corso, velocità 0,001 kb/s, tempo stimato 1 ora e 05 minuti", dopo un'ora di sofferenze apparirà "attenzione, la vostra sessione di lavoro è scaduta", annullandovi irrimediabilmente il download. Il riconoscimento della fine della sessione naturalmente funziona sempre alla perfezione...

Le aule GR (GranSasso o GRanscazzo o GRancazzo)

Per mandare in esilio gli studenti dall'amata piazza Leonardo o dalla familiare Lambrate il magnifico ha pensato alla costruzione delle terribili aule GR. Per raggiungerle la prima volta l'amico ti consiglia di prendere la metro e scendere a Loreto, è impossibile sbagliare. Ma è qui lo sbaglio....Le Aule GR sono come i bagni, ogni volta spostano la loro collocazione geografica, è impossibile trovarle senza perdersi. L'allontanamento forzato dal mondo civilizzato è reso più duro dalla mancanza di ogni tipo di connettività verso il mondo esterno, per impedire ogni minimo svago agli studenti. Inoltre sono le uniche aule universitarie in cui gli studenti sono talmente lontani dai professori che la loro voce appare solo un flebile sussurro. A migliorare la situazione ci sono degli assurdi pilastri nelle aule che impediscono la visuale ai più volenterosi che, nonostante tutto, vorrebbero leggere ciò che è scritto sulla lavagna.

Si narra che certi studenti siano in grado di battere il record del mondo dei 100m, dei 200m e addirittura dei 110m ostacoli nonché della maratona per il solo allenamento ottenuto durante le corse in 5 minuti dalle aule D alle aule GR e due ore dopo ripetere l'impresa da GR a Mancinelli così ogni due ore perché gli ingegnieri privati del Magnifico non possono per religione porre un intero corso di laurea all'interno di un singolo edificio o quartiere della città di Milano.

Nei sotterranei di queste aule si svolge uno dei riti più duri per un aspirante ingegnere, il laboratorio di Fisica... Il povero aspirante mentre scende le scale carico di aspettative che porta al sotterraneo non sa che niente sarà più come prima.. La tortura ormai è cominciata, 4 ore in un aula lunghissima e affollata, è entrato con il sole....uscirà che sarà notte inoltrata.... dopo 5 minuti l'aria è già irrespirabile, quelli delle prime file cercano di seguire una ragazza sclerata che cerca di dimostrare gli urti, ... Ma tu, che per colpa della collocazione geografica sei arrivato in ritardo... sei in ultima fila, seguire è impossibile... allora accendi il tuo fido pc... ma ovviamente il wifi non va....passa due ore decidi di chiamare AIUTO, ma non è possibile, il cellulare non prende....dopo 3 ore e mezza.... il povero pensa che tutto è finito tira un sospiro di sollievo... ma non è ancora libero, no gli viene consegnato un Test.... subito si pensa a uno scherzo... invece noooooo... è proprio vero... consegna il test e si dirige verso la segreteria.... si è deciso ufficialmente a presentare la rinuncia agli studi...

Aula Natta

Pensate anche voi che un premio Nobel meriti una aula di tutto rispetto? Bene, vi sbagliate. Al Poli pur di mantenere l'aula nel suo splendore (ehm) originale hanno trasformato il tributo al premio nobel in un supplizio per gli studenti. Inutile dire che più che un tributo quell'aula è causa di innumerevoli rivoltamenti nella tomba del buon Natta, vittima delle più disparate maledizioni degli studenti.

Essendo un reperto archeologico che gli esperti datano in un epoca remota ma vicina a quella delle costruzioni delle prime piramidi e della famigerata aula N02, l'aula Natta presenta diverse similitudini, tra le quali spicca l'ergonomia dei banchi. Una differenza sostanziale c'è però nel microclima delle due aule, infatti l'innovativa idea di installare i termosifoni sul soffitto causa delle terribili correnti d'aria gelida, nel tentativo di far dimenticare agli studenti la scomodità dei banchi in legno antico sottoponendoli a una semi-ibernazione.

È degna di nota anche la lavagna di questa fantastica aula. Presenta una strana suddivisione in blocchi e un'incredibile ostentazione di grandezza che si manifesta con un incredibile slancio verso il cielo. L'effetto scenico ottenuto è gradevole, peccato che anche i professori più volenterosi siano impossibilitati a tenere le loro lezioni alla lavagna. L'utilizzo della lavagna consiste in una gioco (simile al cubo di rubik) ... il professore prima di potere utilizzare la lavagna deve essere in grado di disporre le lavagne evitando le sovrapposizioni... si narra di testi fatti sui professori che hanno utilizzato l'aula....

Quest'aula inoltre nasconde un nonsoché di misterioso. Infatti come molti avranno notato accanto all'aula, in una delle innumerevoli vie che portano verso l'uscita è situato il famoso ufficio "oggetti smarriti", che dovrebbe essere l'ufficio dove vengono riportati gli oggetti ritrovati, ma dove probabilmente cercano di smarrire di tutto e di più. Chi di voi ha mai ritrovato un qualcosa che aveva perso ? Si narra inoltre che l'ufficio è stato appositamente situato, in quanto i maggiori ritrovamenti avvengono proprio in quell'aula. Si parla infatti strani esseri (forse creati dai vari esperimenti del Nobel a quale questa aula è intitolata) che pare abbiano proprio la funzione di ripulitori dell'aula...


Le Grotte Natta

Situate al di sotto del piano stradale vi sono un numero imprecisato di cunicoli, laboratori, aule nascoste, aule fantasma senza sigla (difatti chi ha lezioni qui spesso viene bocciato o dato per disperso anche se le non-aule non si trovano solo in questo luogo) , uffici, porte allarmate o non allarmate a turni casuali, montacarichi, celle e celette di detenzione.

Un cunicolo dei sotteranei Natta prima del famoso allagamento.

Qui vi si trovano oltre ad alcune aule per lezioni sfigate non riscaldate da nulla se non dalla nuda roccia e gli scarichi dei wc a vista, alcuni laboratori per laureandi e dottorandi da punire che lavorano in condizioni igieniche difficilmente immaginabili tra gas nervini, ratti, pozze per l'allevamento di zanzare (milanesi, tigri, tsetse, e milanesi mutate forse dal numero e tipo sconosciuto di agenti chimici reperibili nell'aria), muffe, bestemmie, rumori assurdi e continui, buio, umidità da foresta pluviale, cavi elettrici come liane, tubi ad altezza fronte mal rivestiti di fibre di amianto e ovviamente i sopracitati agenti chimici.

Le famose griglie su cui passate tutti i giorni sputazzando. Portano un filo di aria e luce (e spesso anche acqua e pantegane) alle povere cavie presenti in questi disdicevoli luoghi.

In uno dei corridoi principali quasi sempre allagato (si sconsigliano infradito a causa delle numerose amputazioni per setticemia) si trova una fontanella di acqua distillata e perfino un dispensatore libero e gratuito di ghiaccio.

File:Sarcofago refrigerato giulio natta.JPG
Il frigorifero dove Giulio Natta nascondeva i gelati d'estate (Pesce rubato al GS per ignoto esperimento e dimenticato dalla notte dei tempi).

Nello stesso corridoio è presente anche un frigo\freezer orizzontale costantemente funzionante riempito da una sola scatola di pesce ignoto forse l'ultimo pasto (mancato) di qualche dottorando.

Qui si trova il famoso "CIMITERO" altro non è che un deposito per attrezzature di ogni genere e sacchi di spazzatura fino al soffitto. Si narra che da qualche parte possa trovarsi il sacro sarcofago del compianto Natta.

File:Il cimitero - natta's caves.JPG
Il cimitero - ovvero rifugium peccatorum di ogni materiale possibili immaginabile - da bombole piene di gas nervino alla spazzatura del cubotto passando per vecchi pc o gabinetti mai installati.

La si raggiunge mediante pass\tesserino o passando per numerosi altri accessi non controllati dalla grandissima signora all'ingresso principale. Si trova anche una zona (purgatorio o intermedia) che pur trovandosi vicino ai luoghi descritti è illuminata da luce artificiale presenta banchi per studio libero o relax macchinette per il cibo e addirittura un forno a microonde integro e funzionante liberamente utilizzabile da tutti gli studenti del poli che ne conoscono l'ubicazione.

Vi si trova anche l'OFFICINA dove degli elfi magici e bestemmiosi vi aiuteranno con macchinari vari tipo seghe circolari o compressori nelle vostre peripezie, peculiarità dell'officina è che ospita il serbatoio di azoto liquido che spunta all'esterno del famoso edificio Natta facilmente individuabile.


Dipartimento Strutturale

Vi si trovano persone con un cranio enorme e pieno di gas sotto pressione. Si narra che vi si trovi il piano "rubato" dal pipartimento di matematica e che qui prenda il nome di "ammezzato". In realtà essendo il dipartimento degli ingegneri strutturale è frutto di un errore di calcolo che ha prodotto un piano in più inatteso. Si narra che sia solo un "traccobetto" per matricole in cerca di assistenza. (se devi andare al primo piano dal piano terra salendo di un piano raggiungerai quello sbagliato e dovrai partire da capo perdendo tutti i crediti acquisiti qualora vene fossero). Unico edificio del poli dove la moquette non è di muschio naturale... forse...


La CUSL

La Cusl (Cooperativa Universitaria Studenti Setta Lavoratori Lavativi) è la sede dei ciellini, e si trova in aula bunker dell'edificio Sud. In essa è possibile acquistare dispense e fare fotocopie a prezzi folli, ammesso che qualche membro della setta abbia voglia di darvi retta. Se avete infatti bisogno di qualcosa, portatevi un cubo di Rubik o l'Orlando Furioso per ingannare il tempo. Quando poi sarete finalmente riusciti ad attirare l'attenzione di un ciellino, la cui reattività è pari a quella di un bradipo morto, e vi avrà servito, egli vi porrà la fatidica domanda: "Hai la tessera?". E se la risposta è no, le peggiori maledizioni ti assaliranno. Nel tempo libero i membri della setta hanno diversi Hobby, primo tra tutti quello di sperperare i soldi del Politecnico in magliette/volantini/banchetti/festini sadomaso... il tutto per strappare più voti possibili agli acerrimi nemici della Terna Sinistrorsa.

Il sommergibile

Altrimenti conosciuto come "e dove c***o è?!? " è situato nel posto più inutile del politecnico. È stato appurato che nessuno studente ha mai posato la sua attenzione su tale edificio se non per chiedersi quale architetto psicolabile abbia deciso di incastonare oblò neri in pannelli verde pisello. A volte, durante il plenilunio, si può sentire il tenue suono di un violino provenire dagli sgabuzzini adiacenti, in cui si annidano negli stessi 2 metriquadrati ternaioli, ciellini e destrorsi. Il violino è il segno che un altro militante è caduto sotto il fuoco nemico.

La zona oscura

Dopo anni e anni passati al Politecnico lo studente medio pensa di conoscerlo ormai come le sue tasche. Si sbaglia. L'università conosciuta è solo una piccola parte, tutto il resto è la zona oscura. Una rete intricatissima di cunicoli, corridoi, porte allarmate, ascensori con chiavi e aperture laterali, piani inesistenti, ecc.
Le sopracitate Grotte Natta sono solo un'esempio. Si hanno poche informazioni su questi luoghi poiché pochi li hanno visti e ne sono usciti per raccontarli. Ovviamente in questo sotterraneo dimenticato da Dio (o da chi per lui) il cellulare non prende, nemmeno se è satellitare, non c'è bisogno di dire che nemmeno radioline/portatili/qualsiasi altro dispositivo di comunicazione non ha campo! Cazzo siamo al Poli o in Burundi?
Si vocifera che alcuni operai vaghino ancora li dai tempi della costruzione...

In Bovisa

La masa

Edificio ultramoderno enorme, si ritiene contenga numerose aule segrete. Infatti se da fuori può sembrare enorme, è costituito solo da due piani (di cui uno terra) con circa 3 aule con 3 posti ciascuno. Si ritiene che gli incavi siano stati riempiti da tutti gli studenti ritenuti immeritevoli di stare al politecnico. La particolarità di questo edificio è la scala mobile a riconoscimento di matricola: il funzionamento è garantito solamente a studenti con media superiore al numero di iscritti del politecnico stesso. Se l'utente soddisfa questa condizione viene immediatamente proiettato nel polieden, luogo mitologico in grado di donare la vita eterna frequentato da fauni inneggianti alla risoluzione delle equazioni di Navier-Stokes e professori di analisi A in pensione. Pare che Isaac Newton sia stato visto valicare questa soglia in svariate occasioni. Se un comune studente tenta di utilizzare la suddetta scala ha una probabilità del 25% di trovarla non funzionante, e del 75% di essere inghiottito, triturato e servito direttamente sui piatti della mensa adiacente.

Le aule CS

Le aule CS sono l'equivalente delle aule cidici, solo che si trovano da un'altra parte. Qui in un marasma di computer, potrete trovare i cosiddetti "Testimoni di Mac" che elogiano i loro Mac Pro che scaldano come una stufa elettrica da 2000 Watt.

Per accedere alle aule CS dovrete fare uno sforzo immane mentre aspettate l'ascensore che non arriverà mai o che, in caso arrivi in tempo per non farvi perdere la lezione, salirà fino al piano più lontano da quello dove dovete recarvi, per poi scendere al piano -5 dove nessuno l'ha chiamato, per poi risalire al 4 emettendo strani suoni che sembrano provenire dall'oltretomba, per poi approdare finalmente al piano scelto da voi.

A questo punto il dramma peggiore sarà trovare il foglio di immatricolazione al politecnico, eh già, mica spererete di avere il badge che non vi è mai arrivato a casa, soprattutto se siete matricole. In alternativa, sciogliere del lassativo nella tazzina di caffè del guardiano dei tornelli.

Nelle aule CS ci sono migliaia di computer, proprio per questo motivo qui avrete la possibilità di usare in tutte le sue funzionalità il Vostro notebook. Si, il vostro, che vi sarete portati da casa.

Le aule CT

È il quartier generale da dove gli ingegneri ogni anno tentano di compiere il tradizionale evento del "ratto delle designer", in cui una simpatica folla di ingegneri pelati e gobbi, tentano di rapire tutte le donne fighe di design e architettura (vista la scarsità di tale genere nelle aule di ingegneria), avvantaggiati dalla vicinanza. Poiché la facoltà di ingegneria e di design condividono queste aule, si possono assistere dalle più semplici lezioni di quantomagnetostatica al decisamente più impegnativo laboratorio di restauro creativo. Secondo alcune voci fondate, sembra che vi sia nascosto il laboratorio segreto del dottor Scotti. È anche sede del fantomatico "inculatore di impresa" (vedere per credere). Da notare come in alcuni ascensori non esista il primo piano benché l'edificio ne sia fornito ben di tre: molti ricercatori stanno tentando di trovare la soluzione nel campo dei numeri complessi. In realtà queste aule non esistono, e non si sa perché l'autore dell'articolo le abbia incluse.

L'aula 0.0

L'aula 0.0 non esiste. È solo un'allucinazione collettiva. Nascosta al mondo, si ritenga sia una porta d'accesso a un buco nero creato dal dottor Scotti mischiando qualche esplosivo (naturalmente a base d'azoto) e ali di pipistrello. Entrando si può vedere solo buio e si sente solo una voce eterea che ti ordina di "chudere la porta".

Appare la scritta: "Violators will be shot. Survivors will be shot again!"

Le aule BL

Nuovissimo complesso di aule stramoderne, aperto nel 2009 per ospitare gli scansafatiche del Politecnico ingegneri gestionali e ingegneria della figa a causa dell'antipatia di tutti nei loro confronti della mancanza di spazio nella sede di Leonardo.

Dal design fighissimo e composto da infiniti corridoi, questo complesso nella sperduta Bovisa è provvista di utilissimi e irrinunciabili optional al quale nessuno studente di ingegneria può rinunciare, come il parquet in gran parte degli edifici (sì, anche all'esterno), sedie ergonomiche in fibra di carbonio, tre prese elettriche per ogni posto in aula (di cui una di tipo tedesco... non si sa mai che un gestionale possa avere l'irrefrenabile necessità di asciugarsi i capelli nel bel mezzo della lezione) etc etc...

Questi edifici non solo hanno più cose rispetto alla bassa media della Bovisa, bensì tutte le cose presenti anche nelle aule CS e LM, lì sono molto più fighe: hanno le aule ad anfiteatro (cosa impensabile fino al 2008 per uno studente in Bovisa) di cui ognuna con uscita sulla propria terrazza per fumare od osservare le fighe di ingegneria gestionale o ingegneria della patata irlandese, vetri panoramici che danno su degli utilissimi giardini zen in cui non possono mancare sassi e bambù. Da segnalare, nei bagni femminili, specchi illuminati degni dei migliori camerini di Hollowood.

Le aule studio sono sterminate e il parquet è di mogano intarsiato, in compenso i tavoli e le sedie sembrano quelli di un asilo (a causa del serio e poco colorato design) e sembrano essere disposti in modo da occupare il massimo spazio e accogliere il minor numero possibile di studenti allo stesso tempo (li avranno progettati dei designer, e disposti i gestionali).

Con questa manovra gli ingegneri gestionali, già antipatici nella sede di Leonardo, si sono già inimicati la lobby segreta della facoltà di Ingegneria Industriale, ancora relegata a fare lezione nelle grigie aule CS ed LM.

I bagni

I bagni del politecnico godono della proprietà di non essere trovati se non quando non ti servono. Per trovarli devi aver preso almeno un log(29.999999) -e^321 ad analisi 2. Si vocifera che una volta entrati si possano trovare i mitologici asciugamani elettronici Fumagalli, famosi per funzionare soltanto durante ricorrenze quali capodanno celtico oppure dopo riti sacrificali di più di 3 ore.

Sede di Lecco

L'orgoglio del rettore: la sede di Lecco del Politecnico.
« Noi rappresentiamo "la Lecco bene!" »
(Motto degli ingegneri che si laureano in questa sede)

La sede di Lecco sono in realtà 3 (o 4? (o 5?)) edifici sparsi per la città:

Sede principale

Un agglomerato di vecchi edifici uniti dall'opera di sfondamento muri degli ingegneri edili. Nei tre piani dedicati alle aule si possono notare porte murate o finestre con le sbarre, parapetti che si affacciano non a scale ma a pericolosissimi muri (di cartongesso) e infine interi piani murati a metà fra un piano e l'altro, la cui soletta fantasma è visibile dalle scale. Al piano di sopra infine (nessuno sa veramente che numero sia) si dice risiedano le aule dei professori, dove oscuri riti hanno luogo secondo concentrazioni chimiche ben precise. Qualcuno ritiene che vi sia persino un piano al di sopra del Piano Di Sopra, dove risiede uno strano individuo, oppure il rettore della sede di Lecco, che però nessuno ha mai visto. Queste e altre stranezze hanno portato molti ingegneri della produzione industriale (diminutivo di ingegneri produttori di cazzate in quantità industriale) a pensare che questa sede del Poli sia in realtà Hogwarts. Le lezioni in questa sede hanno la fortuna di essere allietate dalle gioiose grida di bambini che giocano a calcio a tutte le ore del giorno nel campo dell'edificio adiacente, e le caratteristiche architettoniche dell'edificio (invidiate persino dal teatro Alla Scala) permettono di sentire anche d'inverno e con le finestre chiuse le allegre voci dei fanciulli come se fossero davanti a voi.

Sede Capannone

Un grosso rettangolo di cemento armato alto 70 metri, che ospita aule moderne e all'avanguardia[citazione necessaria??], come il laboratorio di fisica, e diverse aule informatizzate. Come? Queste cose ci sono anche nelle altre sedi? Ah, dimenticavo, questo edificio è dotato di ben due macchinette, progettate dal rettore stesso, in grado di conferire resto (queste non le avete, eh?) il problema è che accettano solo banconote, e il resto non può superare i cinque centesimi.

Sede in via Amendola

La sede dei laboratori pieni di strane macchine e aggeggi infernali. Una volta una classe di ingegneri meccanici è stata lasciata ivi incustodita da un esercitatore in preda ai suoi bisogni per qualche minuto. Si narra che al suo ritorno, l'esercitatore abbia trovato gli studenti intenti a sottoporre i propri strumenti di misura a prove di trazione, prove di durezza (wickers e Bninell), prove di resilienza e prove di resistenza alle alte temperature.

Sede in costruzione chissà dove e chissà quando

Di questa sede si sa ben poco: che è in costruzione da un numero di anni imprecisato, che si trova in un punto imprecisato sulla Rotta Maggiore Del Grande Blu, e che sarà pronta a ospitare nuovi ingegneri quando Diablo III uscirà nei negozi.

Sede di Como

Lo scopo originale della sede di Como era quello di spolpare la sede di Milano, che ormai stava scoppiando, in seguito assunse la doppia funzione di rifugio per comunisti esiliati dai Paesi dell'ex-Unione Sovietica (alcuni dei quali sono diventati Rettori) e di centro accoglienza immigrati, sotto la copertura del progetto Erasmus per gli studenti stranieri (provenienti soprattutto dalla Terronia, dal Vaticano o da Paesi all'avanguardia come Trinidad&Tobago).

Sede in Valleggio

All'inizio fu costruito per diventarne la sede del TeletubbiesFun Club, poi la leggenda narra che fu conquistato dai Testimoni di Genova, i quali lo consegnarono all'amministrazione del Politecnico di Milano in cambio di un paio di Vangeli nuovi di zecca. Ora è un luogo sacro, quasi nessuno degli studenti è mai riuscito ad arrivare oltre al 3° piano, e i pochi che ci sono arrivati si sono ritrovati con un'ischemia celebrale. Fermandosi al 2° piano si può notare una specie protetta dal WWF, i dottorandi dei laboratori di geomatica, la cui divina occupazione consiste nell'imparare a usare complicatissimi software in vista di progetti del tipo "Ortofoto dell'Isola Che Non C'è" o "Rappresentazione LIDAR della Svervegia". Al 1° piano si trova la Biblioteca, la quale è divisa in due sale: nella Sala 1 l'unico rumore tollerato è il battere sulla tastiera dei vari nerds che finiscono di scrivere la tesi 24 anni (in media) dopo averla iniziata, nella Sala 2 invece si svolgono attività più consone a un'università italiana, ovvero Torneo di Pes 2009, Poker (alcoolico e non), calcio a 7, ecc.. Si dice che arrivando all'ultimo piano si possa vedere Dio.

Sede in Castelnuovo

La sede nasce dall'iniziativa "palazzi di carta" promossa negli anni 60 del XIII secolo dal Gruppo Ligresti, noto per la sua integrità morale. Già allora si era prevista una scarsa affluenza di aspiranti ingegneri di sesso femminile, e perciò i servizi igienici a disposizione degli studenti sono stati proporzionati in modo tale che per ogni cesso e lavandino (talvolta coincidono) a disposizione delle studentesse, ce ne fossero 6 o 7 a disposizione dei colleghi maschi. Altro motivo d'orgoglio per il progettista è l'ascensore, il cui prototipo si suppone venisse usato fin dai tempi di Traiano, anche se alcuni storici ipotizzano ci sia lo zampino degli antichi Egizi... Impressiona la velocità dell'ascensore, per passare dal 1° al 3° piano impiega solamente 2 semestri, con conseguente giramento di coglioni degli studenti che vogliono evitare di farsi 54230000 gradini a piedi. È importante osservare come al terzo piano vi siano ben 5 aule informatizzate, per la manutenzione delle quali è normalmente impiegato il 90% del budget annuale disponibile. Il denaro rimanente viene utilizzato per procurarsi i distributori di bevande e merende biologiche[citazione necessaria??], decidendo di risparmiare ad esempio sull'impermeabilizzazione del tetto, requisito trascurabile considerando che ci troviamo nel Deserto Comasco e qui non piovono mai più di 5 mm di media a settimana. Le infiltrazioni hanno due curiose conseguenze sulle aule dell'ultimo piano: la prima è la formazione di pozze d'acqua talmente grandi che Giampiero Galeazzi e Giuliano Ferrara potrebbero tranquillamente lavarsi insieme dentro di esse, la seconda è la formazione di alcune macchie sulle pareti, c'è chi dice che si tratti di muffa, ma i poliricercatori sostengono si tratti di una nuova forma di vita allo stato iniziale. A seguito di tale affermazione il WWF è intervenuto dichiarandola specie protetta, quindi non solo non si possono rimuovere (e comunque coprirle con vernice a quanto pare comporterebbe la diffusione di emorroidi in tutto il Nord Italia, secondo il parere degli inservienti) ma una delle macchie si è evoluta talmente velocemente da essersi laureata in Ingegneria Gestionale prima di tanti suoi colleghi. Come in ogni università che si rispetti, il centro del potere risiede nella Segreteria Studenti, un ente benefico senza scopo di lucro, il cui orario lavorativo consiste in una mezz'ora tra le 9.30 e le 11.00 scelta tramite l'utilizzo di un computer quantistico. Al suo interno ci lavorano esperti nel campo delle comunicazioni, assolutamente fenomenali nel far sentire il povero studentello sfigato a proprio agio, grazie all'utilizzo di espressioni facciali del tipo "ma come, sei ancora qui?!?" o "ma hai capito quello che ti ho detto?". In quei rarissimi casi in cui non si è in grado di rispondere ai dubbi posti dagli aspiranti ingegneri, si liquida la faccenda con la tipica frase "Vada sul sito del Politecnico, lì troverà certamente ciò che cerca...", che, nella mente distorta dello studente, è un po' come sentirsi dire "Ne sappiamo quanto te, perciò arriangiati e non rompere".

Il Politecnico di Milano nei media

  • Il Politecnico di Milano compare in una storia di Martin Mystere a base di realtà virtuale, dove viene descritto come abitato da scienziati pazzi oscenamente ricchi o scienziate pazze oscenamente oscene. Nessuno dei punti elencati in questa pagina compare assolutamente nella storia, a parte i cancelli sul retro dell'edificio principale, quelli vecchi e arrugginiti.
  • Non si conoscono altre apparizioni del Politecnico di Milano nella letteratura italiana, a parte Elio Vittorini.
  • È da notare come Elio si sia laureato in Ingegneria Elettronica proprio qua. Non può essere un caso.

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

  • Tu sei stato bocciato a qualsiasi esame del Politecnico, compreso il TOL che non hai mai frequentato.
  • Ogni anno viene pubblicata la carta dei diritti dello studente[1]... un elenco di tutte le promesse che Poli (è scritto molto piccolo ma c'è) si assicurerà sempre di non rispettare per sadismo semplice ma accurato (vedi date e aule degli esami non dichiarati... numero adeguato di posti a sedere... ecc...)
  • Nessuno sa dove si trovino i bagni del politecnico, e ogni volta che si entra in un bagno un sistema idraulico comandato da un computer lo sposta da un'altra parte sostituendolo con un distributore, per rendere impossibile memorizzarne la posizione.
  • Il poli è la proiezione mentale del tuo Io digitale
  • Una delle tante frasi incomprensibili presa da un libro (si pensa che ci sia un premio di 1 milione di euri per chi la decifra) "Nel complesso le relazioni che intercorrono fra il centro di spinta e la retta di sponda sono le stesse che si hanno in una qualsiasi sezione pressoinflessa fra il punto di applicazione della forza e l'asse neutro; si tratta, COME BEN NOTO, di una relazione di antipolarità rispetto all'ellisse centrale di inerzia della superficie A". (Io l'ho risolta: significa che non tutte le ciambelle vengono col buco).
  • Una volta un insegnante di analisi ha morso uno squalo.
  • Pochi nella storia si sono laureati al Politecnico, tra questi ricordiamo MacGyver, Dio, Leonardo da Vinci e Il Professor Oak.
  • Adolf Hitler ha frequentato per un semestre il Politecnico di Milano, poi è scappato piangendo.
  • Il poli è come la statale, solo che ha un altro nome, un'altra posizione e delle facoltà diverse.
  • Su ordine del Rettorato, dall'Anno Accademico 2006/2007, per gli studenti della facoltà di Ingegneria dei Sistemi sarà possibile raggiungere valutazioni superiori a 22/30, a condizione di eseguire l'appello in ginocchio sui ceci.
  • Si vocifera che l'ASP (Alta Scuola Politanica) sia in realtà una joint venture tra la 'Ndrangheta e qualche società di consulenza, inoltre pare preveda riti di sangue all'ingresso.
  • Superare il TOL è facile come bere un bicchiere d'acqua. Immersi nella lava bollente e incatenati con catene di bronzo.
  • Superare il TOEFL, il temutissimo test di inglese necessario per laurearsi, è più difficile che superare il TOL di diverse decine ordini di grandezza.
  • Mio cuggino è stato bocciato all'esame di Chimica per 100 volte di seguito.
Anche Sub-Zero per asciugarsi le mani esegue la danza della fretta, con pugno finale!
  • I congegni elettronici posti nei bagni per asciugarsi le mani funzionano solamente se prima viene eseguita la tipica danza della fretta, con il famoso pugno finale.
  • Il politecnico ha la simpatica abitudine di aggiungere il prefisso "poli" a qualsiasi oggetto/evento/personaggio sussista all'interno del suo perimetro. Non è raro chiedere informazioni e sentirsi rispondere "Se cerchi il polibagno® devi prendere la poliscala®, seguire il polibidello®, oltrepassare i politornelli® e prendere la prima a destra. Ah, se ti interessa c'è la macchinetta per i poliservativi®. Che è scarica, dal momento che un vero ingegnere non scopa mai."
  • A partire dall'anno 2020 secondo quanto stabilito dal nuovissimo ordinamento 8234/12WLF69 per superare l'insormontabile ostacolo costituito da CHIMICA B sarà necessario giocare una partita di PoliQuidditch nella modalità uno contro tutti. Per "tutti" si intendono TUTTI.
  • Un congruo numero di professori del Politecnico di Milano sta tentando di formare il 4° Reich.
  • Il Politecnico spesso proietta immagini tridimensionali di studenti modello in giro per i corridoi, per indirizzare gli altri verso la retta via: costoro sono soliti vestire sempre la stessa tuta stinta con pantaloni di tuta abbinati, hanno capelli unti, brufoli, barba sparuta e incolta; sono quindi i tipici bravi ragazzi da cui tutti dovrebbero prendere il buon esempio[buona questa!].
  • All'interno degli spazi del Politecnico di Milano è vietata qualunque attività ricreativa. (realmente scritto su fogli intestati appesi nel campus La Masa)
  • Quando i POLISELF sono bloccati e c'è l'immaginetta dell'omino con la pala, basta digitare "Ringraziamenti" sulle tastiere e magicamente si sbloccano (funziona coi POLISELF di vecchia generazione, con quelli nuovi con la palla-mouse è ancora incerto).
  • Secondo una delibera del Magnifico Rettore per ottenere la laurea sarà necessario aver seguito almeno un corso da 10 cfu in aula Natta.
  • Lo sapevate che al Politecnico di Milano se ne sbattono la minchia se siete Musulmani, Buddisti, Taoisti, Cattolici, Cattocomunisti, Ortodossiani, Cattocazzoculo, ma se siete ebrei non vi fisseranno esami nei giorni che voi considerate festività?
  • ai custodi del Poli viene fatto un esame genetico prima dell'assunzione, se il loro genoma non è un incrocio tra il bradipo abruzzese e il "gigiat" della Val Masino non vengono assunti.

Collegamenti esterni

  • [2]: Esempio di test di Analisi 1
  • [3] La fantacarta dei diritti del PoliStudente

Riferimenti

  1. ^ [1] La fantacarta dei diritti del PoliStudente



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