Gigi Riva: differenze tra le versioni

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*La sua è l'unica scuola calcio al mondo ad insegnare ai bambini a palleggiare con un porceddu arrosto.
*La sua è l'unica scuola calcio al mondo ad insegnare ai bambini a palleggiare con un porceddu arrosto.
*È ancor oggi amatissimo dai giornalisti, per la sua grande professionalità e perchè una volta con un calcio piazzato ha spappolato il cranio di un cronista sportivo che gli aveva dato 5 ½.
*È ancor oggi amatissimo dai giornalisti, per la sua grande professionalità e perchè una volta con un calcio piazzato ha spappolato il cranio di un cronista sportivo che gli aveva dato 5 ½.

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Versione delle 21:53, 22 nov 2011

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« A Gigi Riva il piede destro serve solo a salire sul tram. »
(Manlio Scopigno su Gigi Riva)
« Manlio Scopigno parla troppo. »
(Gigi Riva affilando la sua leppa.)

Giggirrivva, all'anagrafe Luigi Bachisio Riva Sagheddu Putzolu Vitzizai (in alfabeto barbaricino: File:Pecora nera.gifFile:Pecora nera.gifFile:Pecora nera.gifFile:Pecora nera.gif) è un ex-calciatore e santo patrono della Sardegna.
Bandiera del Cagliari, Gigi Riva è unanimamente considerato il più grande calciatore che abbia mai calcato un campo di cricket. Occupa inoltre la 1ª posizione nella speciale classifica dei migliori giocatori del XX secolo pubblicata dalla rivista specializzata Alghero Tribune.

Rifiutò le grandi squadre del Nord e non mise mai piede fuori dall'amata Sardegna perchè, da bravo biddaio, temeva le insidie del Continente e i venefici effetti dell'acqua. Per questo motivo, saltò tutte le partite in trasferta e le gare internazionali, al punto che la FIFA, per convincerlo a partecipare, fu costretta a organizzare i Mondiali a Oristano e gli Europei a Tempio Pausania.

Caratteristiche tecniche

Classico centravanti di sfondamento, Gigi Riva non amava leziosismi inutili come dribbling, tunnel e la doccia dopo la partita; per superare i difensori ricorreva alla potenza dei suoi tiri, in grado di macellare interi greggi di ovini e provocare scosse sismiche in tutta la Sardegna, nonchè a un'ariosa miscellanea di peti e afrore di bestia selvatica.
Per questi motivi il giornalista Gianni Brera coniò per lui il soprannome Rombo di Tuono.

Forza Casteddu

Gigi Riva fu scoperto dall'allenatore dei pulcini Parenzo Scognamiglio, che ricorda così il giovane talento:

« Ajò, fuori dalla mia proprietà! LUISEDDA, LA SPINGARDA! (scarica di pallettoni) »

Vestì solo la casacca del Cagliari, dimostrandosi ben presto una vera forza della natura. A ventun anni, in una sentitissima sfida allo Stadio Comunale di Torino segnò un gol su punizione a Dino Zoff. Tirando dal campo di allenamento di Olbia.
Nel suo palmarès:

  • Tre titoli di capocannoniere della Serie A.
  • Un buono per un'entrata gratis al Billionaire.
  • Un torneo di doppio a Wimbledon, ottenuto giocando da solo.
Da sinistra, in piedi: Puddu, Pusceddu, Puligheddu, Cuccureddu, Cossu, Marroccu, Riva. Accosciati: Zireddu, Zaccheddu, Zurru, Zamburru.

Nella stagione 1969-70 vinse col Cagliari un irripetibile scudetto, sfruttando al meglio le contemporanee squalifiche di Milan, Juventus e Inter per mazzette agli arbitri consegnate in ritardo. Fu coadiuvato da una squadra che annoverava solo valorosi sardi purosangue, tra cui:

L'attaccante Claudio Olinto de Carvalho detto Nené, erroneamente ritenuto brasiliano, era nativo di Ulassai ed era così scuro perchè aveva passato l'infanzia nei campi a coltivare mirto.

Nel Cagliari Gigi Riva ha segnato più di 200 gol, molti dei quali irregolari: ma bastava che l'arbitro vedesse il monociglio di Riva corrucciarsi e la mano correre verso la lama nascosta nei calzoncini per convincerlo a convalidare il gol.
Era uomo di poche parole ma di gran cuore. Durante un'amichevole sfondò la rete con una pallonata, colpì un bambino seduto sulla tribuna e gli ruppe il braccio sinistro. Accortosi dell'accaduto, Riva raggiunse il bambino, che gemeva a terra, e con voce rotta dall'emozione gli sussurrò: "Sono due le categorie di persone che non sopporto: i bambini e i simulatori." E con un tackle gli spezzò l'altro braccio.

Nazionale

  • Dopo una lite col compagno di squadra Sandro Mazzola, reo di non avergli passato la palla, Gigi Riva siglò un gol splendido, scartando sette uomini e calciando in porta Mazzola al posto della palla.

Dopo il ritiro

Curiosità

  • In realtà Gigi Riva è nato a Leggiuno, nel profondo varesotto, ma scriverlo avrebbe fatto infuriare i biddai. E l'autore di questo articolo non vuole fare infuriare i biddai.
  • La sua è l'unica scuola calcio al mondo ad insegnare ai bambini a palleggiare con un porceddu arrosto.
  • È ancor oggi amatissimo dai giornalisti, per la sua grande professionalità e perchè una volta con un calcio piazzato ha spappolato il cranio di un cronista sportivo che gli aveva dato 5 ½.