Alghero

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Alghero

(Stemma)

"Bagassa di..."

(Motto)

Posizione geografica Regno di Sardegna
Anno di fondazione 134 a.C.
Abitanti Alcuni
Etnia principale Sardo-Ungarica e Araba
Lingua Algerino
Sistema di governo Nessuno,
ingovernabile
Moneta Rotonda
Attività principale Disegnare membri maschili sui muri
« Bagassa de ta mara! »
« Lu cul de tan gialmana! »
(Ragazzo algherese vedendo una ragazza.)
« Al cul chi tel'attacchi! »
(Ragazzo algherese su ragazzi algheresi.)
« Voglio andare ad Alghero in compagnia di uno straniero »
(Chiunque negli anni '80 e '90)

Storia

Alghero fu fondata nell'anno -134 da alcuni algerini di religione cristiano-ortodossa in fuga dai gulag siberiani dopo la Rivoluzione d'Ottembre.

Fino al 1492 fece parte della Repubblica Nazicomunista di Sardegna.

Tale situazione cambiò quando Mr. T, presidente dello Spagnogallo, durante un soggiorno nella città per turismo sessuale, ingerì una quantità di vino tale da fargli perdere il senno, tanto che nominò tutti gli abitanti della città Grandi Cavalieri Ufficiali della Repubblica Catalana di Spagnogallo.

Da allora gli algheresi sono convinti di essere catalani, difatti al posto del proprio dialetto parlano un incomprensibile miscuglio di catalano, napoletano, turco, tedesco e sardo, inoltre hanno raso al suolo la propria città ricostruendola a immagine e somiglianza della fotocopia sbiadita di una cartolina di una città qualunque della Catalogna. In realtà sono tutti originari di Ittiri, come l'apolide Beppe Pisanu.

Economia

Le principali attività/professioni produttive della città sono:

  • La dispersione scolastica;
  • Fare il cameriere;
  • Lavorare come portapizze;
  • Sperare di essere un commesso della SISA;
  • Lavorare al Milese;
  • Suonare in acustico nei bar;
  • Pescare polpi;
  • Fare il teccio al Ciau Ciau;

Gli algheresi nel tempo libero, dopo le estenuanti giornate lavorative:

  • Marinano la scuola;
  • Lavorano in sala nei ristoranti;
  • Lavorano nelle pizzerie come fattorini;
  • Dicono stupidaggini;
  • Abbozzano ragazze di Ittiri;
  • Si sbronzano e poi vanno al Ruscello o alla Siesta;
  • Giocano a baseball o a rugby;
Provano a giocare a calcio.
  • Furare scodelle

Scienza

Un fenomeno simile all'aurora boreale, che attrae milioni di turisti, è quello che nel dialetto del luogo si chiama "Loyola Català de L'Alguer Schweinsteiger Trabzon Pagghiu co' a pummarola 'ngoppa".
Il rarissimo evento, che avviene tre volte al giorno, a mezzogiorno e un quarto, si articola in quattro semplici passaggi:

  1. Le onde del Mar di Sardegna si infrangono contro gli scogli nelle vicinanze del porto;
  2. L'infrazione delle onde nebulizza le stesse;
  3. Le onde nebulizzate nell'aria si legano chimicamente alla puzza di merda di cui la città è impestata;
  4. Gli abitanti di Alghero respirano questa sostanza.
Tipico abitante algherese.

Gli studi di questo fenomeno hanno portato Antonino Zichichi a formulare la sua ipotesi sulla composizione del cervello di un algherese:

Demografia e Turismo

Alghero durante l'anno conta ben 45 000 abitanti, numero che nel giorno di ferragosto e durante tutta l'estate sale a ben 8 milioni per via dell'esodo di tutta la città di Sassari verso la città "catalana", alla ricerca di ragazze con cui intavolare piacevoli conversazioni. Ciònonostante i 45 000 indigeni restano sempre ben distinguibili dalla massa, in quanto deridono i pastori che scendono da Villanova e i truzzi che vengono da Sassari.

Punti d'interesse turistico

Veduta di una strada principale di Alghero.

Nonostante questa città sia dimenticanta dal resto della Sardegna, Alghero possiede moltissimi posti che attraggono i turisti, principalmente teteski. Qui sotto sono elencate le principali attrazioni:

  • Liceo scientifico E.fermi
  • Balaguer dove ammazzarsi in skate
  • Via Batta, la strada adatta per i puttan tour
  • La pineta incendiata e ripiantata centinaia di volte
  • La torre della Madalenetta (luogo leggendario per scopate veloci e/o pisciate)
  • La mitica piazzetta, dove andare a bestemmiare dio e i santi alle 3 di notte
  • Liceo alberghiero, dove si possono pestare i truzzi
  • Discarica "Lu cessu de l'Alguer", dove si possono osservare le meravigliose montagne di pneumatici in fiamme
  • Museo d'arte MOMA... no, scusate, quello è a New York
  • Cattedrale di S. Michele, adatta ai bigotti per pregare e ai satanisti per le messe nere. Volendo può ospitare contemporaneamente messe cattoliche e sataniche
  • Da Gino Simoni, tutto il necessario per il rockettaro medio
  • Pisciare al Carrè
  • Caval Marìn per fare i tecci portando le ragazze sassaresi
  • E ovviamente non può mancare "la birretta al bar in centro e/o da Trico"

Il dialetto

Il dialetto algherese è un dialetto particolare, unico in tutta la Romania, infatti è un misto di catalano, sardo, turco e ligure. Consta di molte complesse regole grammaticali, di seguito ne vedremo le più importanti.

Gli intercalari

Gli intercalari sono una cosa importante nella lingua algherese. I più comuni sono:

  • Polchi deu
  • Bagassa de...
  • Gaz/Caz
  • Gial sas polchi deu...
  • Minchia cazz...
  • Brutti frosciu
  • Ma si ses un cugliò
  • Ses un simò

Il primo intercalare è molto usato in ogni situazione e a volte anche in quelle formali. Esprime meraviglia, stupore o più semplicemente viene detto quando non c'è più nulla da dire.

Esempio: Polchi deu, chi mangiàra chi ma son fét!! Traduzione: Porco dì, che mangiata che mi son fatto!!

Il secondo intercalare è difficile da spiegare, infatti può assumere moltissime sfumature di significato. Eccone riportati alcuni esempi:

  • La bagassa de tà màra!
  • Bagassa de pisciàra!
  • Bagassa de ciùna!

Per pronunciarlo, si può omettere anche la "a" finale dicendo praticamente " Bagass di.....", qualora si pronunci velocemente.

Il primo caso ha una sfumatura imprecativa. I possibili significati sono due, o significa Tua madre è una battona, oppure una maledizione, che è molto più facile esprimere in dialetto romanesco con la frase Lì mortacci de tu' madre.

Anche il secondo caso è semplice. Bagassa sta per espressioni di meraviglia o di stupore. Si può tradurre Ma che pisciata!, oppure Wow, che pisciatona!, o anche Ragazzi, che pisciata!

Mentre l terzo caso, va a esprimere meraviglia e ammirazione(erezione)" davanti a una bella ragazza, tale esclamazione può essere intesa come minchia che bella ragazza, sarebbe proprio da chiavare

Il terzo intercalare (di origine sassarese) è meno usato e, se viene usato, viene messo generalmente alla fine di una frase; di rado viene posto all'inizio di una frase e in casi ancora più rari viene posto in mezzo alla frase, mentre il caz sassarese si può porre in tutte le posizioni. Vediamo un esempio:

  • Guarda che vento, caz!
  • Si può esprimere anche così:
  • Caz, guarda che vento!
  • Si esprime in questo modo di rado, e il più delle volte è pronunciato da un sassarese:
  • Guarda, caz, che vento!
  • Messi tutti insieme, gli intercalari formano frasi di senso compiuto con le quali gli algheresi formano i loro discorsi. Quindi una frase come quella riportata sotto, in algherese è grammaticalmente giusta.
  • Porco dì, bagassa di risate che mi sono fatto, caz!!!

Il caso Gial sas polchi deu, amato dalle vecchiette di Alghero, è uno dei termini più utilizzati in questa splendida città.

Infine gli ultimi tre casi, rappresentano esternazioni di meraviglia (il primo) ed esternazioni dolci e piene d amore nei confronti di qualcuno (le ultime due)

Le parole

Moltissime parole sono simili o addirittura uguali all'italiano, quindi per uno che viene da fuori è facile capire il dialetto. Un gruppo meno numeroso di parole sono simili al catalano al portoghese o al sardo, e queste difficilmente vengono capite da chi non è sardo o algherese. Altre parole invece, avevano origine propria (la gente se le inventava di sana pianta), ma sono state sostituite dal corrispondente italiano. Qui sotto qualche semplice esempio:

Parole in italiano o quasi

Parole derivate dal sardo, spagnogallese, ecc.

Parole italianizzate

  • Il fu sardo Buticarìa "dopo secoli di battaglie legali" è diventato l'italiano farmacia.