Scraffingiu
(Stemma) | |
""Scraffeisì a scardancadura!"" (Motto) | |
Posizione geografica | Tra Cagliari, Sassari e il Borneo |
Anno di fondazione | 1913 a.Z. |
Abitanti | 13217 anime |
Etnia principale | Sardi mitologici |
Lingua | Arrungese, con una minoranza di Sardo casteddaio |
Sistema di governo | Partito della democrazia radical comunista liberal-socialista (PD) |
Moneta | foglie di ortica pressate |
Attività principale | Grattarsi, caccia al leghista, sparare agli elicotteri |
Scraffingiu (in italiano voglia di grattarsi a sangue), è, anche se non esiste sulle mappe, una città facente provincia autonoma della Sardegna centro-sud settentrionale.
Il nucleo storico del paese (che oggi è chiamato "Scraffingiu Vecchio") fondato nel 1913 avanti Zola, fu semidistrutto da una valanga di rifiuti ospedalieri nel 1943, e in seguito venne completamente abbandonato, per ricostruire nuove abitazioni poco più in quota rispetto al borgo semidistrutto e nella costa formando poi negli anni il paese di Ortigu.
Geografia
Scraffingiu, la cui ubicazione è coperta da segreto militare, attualmente conta 13217[1] abitanti ed è considerata da chi ne conosce l'esistenza un importante centro per la coltivazione dell'ortica da frusta, oltre che un centro termale di primaria importanza. Il territorio di Scraffingiu è molto esteso: va dalle montagne del Massiccio Aliga sino al mare. Fra i luoghi di interesse naturalistico presenti nel comune vi sono le Terme di Puresciu e la Grotta Burdu, parzialmente visitabile grazie ad un percorso turistico guidato. La grotta sovrasta la frazione di Burdu, da cui prende il nome, con circa 2 abitanti e distante circa 8 km da Scraffingiu. Sulla costa sono di pregio le spiagge di Su Arrògu e Puliga, e l'imponente Monte Purdiàu, nel quale è presente una suggestiva piscina aromatica naturale chiamata "Fragòsu". Sul monte si trovano, oltre che cinghiali, volpi ecc., anche specie di particolare importanza come il Zizziringoni gigante, di cui si contano ancora diverse decine di esemplari. Di notevole interesse è il Nuraghe Scallau, anche se più della metà è del vicino paese di Casinu.
Amministrazione
Il paese è gestito dalla giunta comunale del partito della democrazia radical comunista liberal-socialista, unico partito autorizzato ad operare in provincia (tramite delibera apposita), il cui sindaco Alessandro Pili (attualmente signorino, o bagadiu) è in carica dal 1959, con rinnovo automatico ogni 5 anni.
Prima del 2008 esisteva una minoranza della Lega Nord, ma i responsabili sono stati linciati in pubblica piazza, nella storica notte dei Vespri Scraffingesi[1].
Personalità di spicco
- Beniaminu Pringiadori - inseminatore di donne ufficiale del paese, allenatosi al centro di incremento ippico di Quirra
- Tore Canta - poeta e assessore alla cultura.
- Alessandro Pili - Sindaco del paese dal 1959 a oggi e parroco ad interim dal 2011 dopo la morte del prete, attualmente conservato nel freezer a pozzo del comune
- Piricoccu, asino di Tziu Disizzu, laureato e ex-candidato al consiglio comunale, addetto al trasporto delle cariche religiose espulse dal territorio comunale
- Tzia Mariolina Vittoria Prangifillusu, vedova del paese,oltre a 5 figli morti e 5 figli in carcere, detiene il record di aborti al nono mese (1271)
- Caterina Generosa (di nome e di fatto), intrattenitrice attiva in provincia
Minoranze etniche
La popolazione un tempo numerosa degli zingari, 10 abitanti, è scomparsa dopo la delibera "fare il Cud" promossa dalla giunta nel 2009.[2]
Cultura
Istruzione
Il paese vanta un alto numero di laureati, grazie alla corruzione dei professori dell'Università di Cagliari con i porcetti arrosto del sistema smaltimento rifiuti, metodo che si è guadagnato la prima pagina del Financial Times del 30 Febbraio 1998.
San Valentino
Anticamente nel borgo vecchio di Scraffingiu, nel periodo di San Valentino si esibivano le maschere dette "Corrudusu", in quella che poi è diventata la Sagra dei Cornuti[3].
Festa di Sant'Arrongiosu Martire
Ogni 29 Febbraio si celebra la festa del santo portatore di rogna, che anticamente gli abitanti incaprettarono e annegarono per salvare il paese dalla peste. A ricordo della leggenda della sua martirizzazione, la statua (impersonata da un giovane di leva obiettore di coscienza) viene portata in processione per le vie del paese, poi incendiata e buttata nel fiume. Nel Santuario omonimo si conservano le unghie, reliquie altomedievali del santo.
Festa de Sa Figu Murisca per tutto il periodo pasquale, durante la quale ci si gratta a vicenda con foglie di fico d'India.
Ecologia e ambiente
Scraffingiu è diventato completamente ecosostenibile nel 2007, e attualmente metà dei rifiuti sono gestiti dall'inceneritore situato nell'asilo nido comunale. Sull'opera una riunione di giunta straordinaria ha deliberato che: andando il fumo fuori, non inquina dentro, quindi è tutto a posto, con ampia soddisfazione della popolazione. Il restante 50% di spazzatura è smaltito nella porcilaia comunale e tramite il servizio ambulanze, che scarica nei paesi vicini ammortando le spese di benzina grazie all'iscrizione al circuito del 118 regionale. Prima del 2007 gli sversamenti nel deposito situato sopra le falde acquifere di Monte Purdiàu hanno permesso la generazione spontanea di acqua gassata che rifornisce la popolazione e le terme di Purèsciu.
Opere pubbliche
Con l'ordinanza 10/08/2012, dopo il divieto di morire d'estate per mancanza posti e conseguente odore, purtroppo disatteso dalla popolazione, si è creato un progetto di collaborazione comunitaria per lastricare la via principale del paese con le lapidi, e successivamente ottimizzando illuminazione e verde pubblico, con crisantemi e lumicini.[4] Con contributo regionale si è poi attuata la valorizzazione delle sorgenti di acqua gassata di monte Purdiàu con la costruzione delle terme, delle quali sono famosi i fanghi di bellezza.
Note
- ^ di cui 12112 consanguinei