Death Note

Da Condiclodepia, l'onciclepadia disclesica.
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La scena in cui L inizia a sospettare che Light sia Kira.
« E perché dovrei fare lo scambio degli occhi, Ryuk? Ho già Facebook »
(Light a Ryuk)
« Ora, più che mai, non fare nomi è indispensabile »
(Bernardo Provenzano a proposito del caso "Kira")
« Questa storia ci insegna che l'accanimento giudiziario è sbagliato »
(Cicchitto non perde l'occasione di stare zitto neanche su Death Note)
(La serie riassunta in poche parole)
« Ma così mi innamoro di te »
(L a Misa)
NonNews

NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Death Note.


Death Note è il titolo di un manga che narra le vicissitudini di un bellissimo quaderno in pelle nera. Oltre ad essere estremamente più fascinoso di un qualunque pigna, non finisce mai le pagine, il che è estremamente utile per gli appassionati di aeroplanini di carta. Ah, e se ci scrivi il nome di qualcuno, questo muore.

Trama

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Una volta avevo un criceto di nome George che lesse la trama di "Bianca e Bernie nella terra dei Borghezio" prima di vedere il film e si suicidò. Quindi fate attenzione, non voglio avere altre morti pelose sulla coscienza.

Il caro Light ha appena capito come funziona il Death Note. Notare il sorrisone. Fortunatamente non hanno inquadrato la zona pelvica.

Yagami Light è un adolescente giapponese come tanti altri; bellissimo, intelligente, denti dritti, nessun pelo in eccesso, il migliore studente del Giappone. Insomma, l'uomo più desiderato dalle fanciulle di tutta Tokyo. Un individuo perfetto, a parte il nome, che più volte lo portò ad imbarazzanti casi di omonimia con una merendina con il 30% di grassi in meno. Light, poverino, pensa che il mondo in cui primeggia in ogni cosa in realtà faccia un po' cagare, sia noioso, sporco, in mano a gente cattiva e tutte 'ste menate da radical chic tipiche da chi ha avuto troppo dalla vita.

Fatto sta che un bel giorno Light, impegnato come al solito a fare qualunque cosa alla perfezione e ricavarne soltanto noia, inciampa su un quaderno tutto nero con su scritte delle bislacche norme per l'utilizzo, che neanche nel foglietto illustrativo di uno sciroppo per il mal di gola. La caratteristica principale di questo quaderno tutto nero è che scrivendoci il nome di una persona avendone in mente il viso, questa muore. Se si è particolarmente sadici, si può descrivere tempistiche e modalità con la quale si vuole massacrare questa persona.

Inizialmente la reazione di Light alla lettura delle regole del Death Note è "L0L!". Poi, preso dalla curiosità, scrive sul quaderno il nome di un malcapitato a caso, che muore.

Le reazioni di Light alla scoperta che il quaderno effettivamente non era una simpatica burla sono variopinte:

  • Abbassamento della pressione
  • Panico
  • Nausea
  • Attacchi di vomito
  • Epifania
  • Euforia
  • Erezione
Uno dei dialoghi più epici tra Light ed il Dio della Morte, Ryuk.

Piuttosto che utilizzare il quaderno della morte per farsi i cazzi propri e far fuori chi gli stava sulle balle, Light si fa prendere dalla megalomania e inizia a sterminare tutti i criminali del mondo. Assassini, mafiosi, stupratori, spacciatori, banchieri, gente che scatarra dai ponti su poveri malcapitati; nessuno scampava alla penna della giustizia di Light. L'obiettivo del baldo giovine è difatti pulire il genere umano, così da diventare il Dio di un nuovo mondo composto solo da brave persone. O cattive persone che si cagano in mano e fanno le brave. Di lì a poco la gente inizia ad accorgersi dell'operato di Light e ribattezza questa entità che massacra criminali a mazzetti da dodici, Kira. Che starebbe per Killer, ma essendo il rapporto dei giapponesi con l'inglese quello che è, accontentiamoci di Kira.

Ovviamente ci vuole qualcuno a fare da antagonista, sennò sai che due maroni a vedere in continuazione gente che muore e Light che ride. Così, dopo qualche tempo le polizie di tutto il mondo, al secolo Interpol, iniziano a lamentarsi che non c'è più lavoro, che il settore è in crisi e che non è possibile che questi stranieri vengono dall'estero a fregare il lavoro agli onesti cittadini. Qualcuno azzarda persino nel dire che, ripensandoci, un mondo popolato soltanto da sfigati e monache di clausura non sarebbe poi tutta 'sta gran cosa. Viene dunque presa la decisione di fermare questa serie di omicidi attribuiti a Kira. Le estenuanti ricerche dell'Interpol hanno avuto come unico risultato un consumo abnorme di birra e ciambelle. Poiché Don Matteo era impegnato, le polizie chiedono aiuto al famosissimo quanto misterioso superdetective L.

L è un personaggio quantomeno singolare; in possesso di due occhiaie abnormi la cui origine è tuttora avvolta dal mistero, ha la tendenza a sedersi come se stesse imitando un bradipo affetto da scoliosi, prende in mano qualunque cosa con modo schifato neanche fosse ricoperta di merda e si strafoga in continuazione con qualsiasi tipo di dolciume senza metter su un etto. L, con gli stessi identici dati in mano all'Interpol, riesce nel giro di due petosecondi non solo a scoprire nome, cognome ed indirizzo, numero di telefono, codice fiscale, numero della carta di credito e codice segreto del bancomat del nostro Kira, ma diventa anche suo "amico" e gli chiede il suo aiuto nelle indagini, aspettando l'occasione buona per incastrarlo. Al modico prezzo di dodici agenti del FBI e innumerevoli galeotti uccisi. Ma niente paura, sono solo comparse. E non ditemi che ritenete Raye Penber un protagonista.

Qui comincia la sfida fatta da morbose quanto inutili seghe mentali[1] dei due protagonisti, che porterà anche alla presenza di lunghi periodi di tempo saltati nella narrazione e di una quantità imbarazzante di situazioni ambigue che scateneranno le fantasie perverse delle spettatrici ricchiofile.

Con il proseguire della serie faranno la loro comparsa nuovi personaggi quali: Mello, palesemente ricalcato su di una foto degli anni '80 di Raffaella Carrà e nuovo testimonial della Lindt, Matt, un personaggio chiave che muore 30 secondi dopo la sua prima comparsa, Near, moccioso saccente già famoso come testimonial ufficiale dell'omino bianco e soprattutto Misa, una vagina semovente che ogni tanto dice cazzate.

Regole per l'utilizzo del Death Note

  • La persona il cui nome viene scritto sul Death Note morirà entro 40 secondi, ma secondo il fuso orario Giapponese. La vittima potrebbe morire tra sette ore, sputtanando i vostri piani diabolici.
  • È possibile aggiungere entro 240 secondi la causa della morte; qualora questa sia omessa, dopo 40 secondi si materializzerà una vecchietta alle spalle della vittima e la ucciderà a colpi di ombrello.
  • Se il proprietario del Death Note entro 13 giorni non fa almeno una risata da psicopatico, morirà.
  • Se il proprietario del Death Note entro 13 giorni non abbassa un po' la testa mostrando un ghigno malefico e iridi rosso luminescente, morirà.
  • Se il nome della vittima non viene scritto con ampi gesti delle braccia come se si stesse prendendo qualcuno a ceffoni, presumibilmente schizzando inchiostro da tutte le parti, con un sorriso malefico ed uno sguardo assatanato, oppure urlando "Eliminato!", possibilmente in un luogo trafficato come una metropolitana, il Death Note non funzionerà.
  • Se sbagliate a scrivere il nome d'una persona sul Death Note per quattro volte, questa diventerà immune ai suoi effetti. Inoltre di tanto in tanto comparirà dal nulla uno Shinigami che vi piglierà pesantemente per il culo perché, diciamocelo, bisogna essere analfabeti o Luca Giurato per sbagliare quattro volte di seguito.
  • Se colui che scrive sul Death Note fa eccessivo uso di K, abbreviazioni da bimbominkia o altri orribili errori, morirà al posto della vittima. Il re degli Shinigami è un grammar nazi, ci tiene.
  • Se viene scritta sul Death Note la partita IVA di un'azienda, essa andrà in bancarotta dopo 40 secondi.
  • Affinché il Death Note sia efficace bisogna aver il volto della persona ben presente in mente per evitare di uccidere eventuali omonimi, pensate a scrivere a cavolo "Mario Rossi buttato dalla finestra" improvvisamente ritroverete per le strade Italiane un numero di cadaveri talmente alto da far invidia all'olocausto.

L, il prequel

L, il prequel di Death Note.

Questo recente prequel di Death Note, intitolato semplicemente L, altro non è che la versione animata de L'ispettore Derrick.

La celebre puntata in cui, per confondere l'Interpol, un ranocchio spaziale prese il posto di Kira.

Tutti i nomi finiti sull'agenda di Light

Curiosità

L dopo l'ingente quantità di zuccheri che lo ha portato alla morte.
  • Il cognome di Light, cioè Yagami, all'incontrario si legge Imagay. Ma è una pura coincidenza.
  • Nel 2012, Light usa ancora un Nokia 6630.
  • Gli Shinigami non possono fare sesso né fra loro né con gli esseri umani[2], cosa che spiega le loro mani deturpi e l'espressione annoiata.
  • Voci di corridoio alludono alla presenza di una copia del Death Note nella Biblioteca Vaticana.
  • Il vero nome di L è Lillo Ciccino Puccettinoamoroso Lawliet (i suoi genitori avevano gusti del pimpinello) ed è per la sua ridicolaggine imbarazzante che è sempre stato nascosto dall'uomo.
  • Pare che la Regina Elisabetta sia immortale poiché il suo nome è stato scritto sul Death Note e per errore sia stato scritto come anno del decesso 967584638.
  • Raye Penber muore.
  • Tutti gli agenti dell'FBI mandati per fermare Kira muoiono.
  • Anche la fidanzata-detective di Raye Penber muore.
  • La Yotsuba al completo muore.
  • Rem muore.
  • L muore.
  • Watari muore.
  • Il papà di Light muore.
  • Mello muore.
  • Misa si suicida[3].
  • Matt muore.
  • Kiyomi Takada muore.
  • Teru Mikami si suicida.
  • Light muore dopo aver scritto il suo nome sul diario magico...sia mai che lo perdesse.
  • Near vince e ottiene il titolo di dio di un nuovo mondo.
  • Ryuk apre una bancarella di mele privata che nessuno può comprarci.
  • Se non hai ancora finito di leggere il manga né hai visto l'anime, forse non avresti dovuto essere così curioso.


Il testo che precede questo messaggio conteneva la trama dell'opera.
Guarda il lato positivo della faccenda: ora non devi passare venti ore su eMule o μTorrent a scaricartela.

Death Note

  1. ^ "È lui o non è lui?" Ma certo che è lui!
  2. ^ Per la gioia di Rem, insomma.
  3. ^ Ma per saperlo devi comprare il volumone extra per soli fan intenditori a tiratura limitata.

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