Tite Kubo
è un troll e, soprattutto, uno dei mangaka più copioni del mondo, nonchè il padre dell'ultima trovata dei giapponesi per confonderci la mente, ovvero Candeggina.
Biografia
nasce a Hiroshima alla fine degli anni Settanta. Figlio di un buttafuori con tendenze tamarre e di una laureata in spagnolo impiegata presso l'aziende di moda Quincy inc, trascorre l'infanzia come qualsivoglia moccioso, giocando con il fratello Kuadro e la sorellina Kuarta. L'unico fatto degno di nota di questo periodo è che in prima elementare si rende conto di quanto sia difficile da scrivere il suo nome e decide di cambiarlo in , che è molto più facile da sillabare. Non è un precoce genio del disegno e per i primi anni della sua vita se ne frega altamente dei manga e sogna di diventare un astronauta. Tuttavia a diciassette anni viene investito in pieno da quel gigantesco fenomeno generazionale che è Dragon Ball, ed è l'inizio della catasfrofe. Kubo inizia a disegnare manga, come tutti gli adolescenti nipponici suoi coetanei, e studia lo spagnolo con passione[3], certo che gli sarà estremamante utile nel suo futuro lavorativo. La sua prima opera è Zombie Powder, una storia di cacciatori alla ricerca di polvere di zombie in grado di riportare in vita le persone ambientata in una sorta di western futuristico. Geniale, no? Certo che avrà un successo straordinario Tite la spedisce al concorso per manga più importante della Nipponia. Ovviamente perde.
Però è una storia talmente assurda che potrebbe anche funzionare. Provano a pubblicarlo, ma è un fiasco perché dopo 5 capitoli i lettori non capiscono già più niente e Tite, incasinatosi e a corto di idee, non sa più come fare andare avanti la storia. Viene calciorotato.
Dopo un periodo di nera depressione la mente di Tite Allaterza partorisce la sua opera più nota: Bleach. Lo sforzo creativo lo prosciuga a tal punto che nel giro di un'ottantina di capitoli ha esaurito tutte le idee e probabilemte non riuscirà più a creare altre opere. Tuttavia il nuovo manga piace a tutta la famiglia e a tutti i suoi amici. Incoraggiato spedisce il progetto agli editori dello Shonen Jump.
- Editore 1: “Uh, che palle questi ragazzini con i loro pseudo-manga scopiazzati!! Che cosa abbiamo adesso?”
(Segue un momento di imbarazzo tra i presenti)
- Assistente: “ Uhm, il prossimo progetto si chiama Bleach...”
- Editore 1: “Bleach? Che nome è? C'entrano i Nirvana?”
- Assistente: “Uhm, no...”
- Editore 2: “C'entra la candeggina?”
- Assistente: “Neanche... È la storia di un ragazzo che vede i fantasmi, poi conosce una Shinigami e diventa un sostituto Shinigami e...”
- Editore 1: “Sento puzza di Yu degli spettri...”
- Editore 2: “E il protagonista?”
- Assistente: “ Un quindicenne con i capelli arancioni di nome Fragolo Kurosaki...”
- Editore 2: “Ah.”- Editore 1: “Chi sarebbe l'autore?”
- Assistente: “ Tal . Ha già lavorato per il Jump. È l'autore di Zombie Powder. Vi ricordate?”
- Editore 1: “Uhm...”
- Editore 2: “Ehm...”
- Assistente: “ Lo avete calciorotato dopo soli 5 capitoli di pubblicazione qualche anno fa.”
- Editore 2: “ Ah, ecco.”
Il progetto è respinto. Tite ricade nella depressione più nera e più volte sfiora l'harakiri. Tuttavia riceve una lettera da Akira Toriyama, il mitico autore di Dragon Ball, che lo esorta a non mollare e a credere nei suoi sogni[4]. Ri-ncoraggiato ci riprova e inizia un'intensa opera di stalking nei confronti dei capoccia del Jump che dura mesi, finché gli editori stremati e sull'orlo di una crisi di nervi gli accordano un periodo di prova. È il 2001. Bleach riscuote immediato successo di pubblico e di critica[5]. Ancora oggi contribuisce al candeggiamento progressivo del cervello di milioni di lettori di tutto il mondo.
Candeggina
È l'opera che lo ha reso ciò che è oggi, cioè uno dei fiori all'occhiello di quei mafiosi scopritori di talenti[citazione necessaria] della rivista Shonen Jump, che dal 2001 abbatte alberi per pubblicarlo. La trama avvincente e originale[lol], la splendida purezza[ma anche no] del tratto, la sconvolgente bellezza[buona questa!] dei personaggi, il loro carattere così lontano dagli stereotipi, acutamente e approfonditamente delineato[citazione necessaria??], le meravigliose ambientazioni paesaggistiche[e la marmotta confeziona la cioccolata] e la godibile scorrevolezza dei capitoli[eeeh?] rendono questo manga amatissimo dai lettori uno dei prodotti d'eccellenza[citazione necessaria] dell'editoria nipponica da ormai dieci anni. Verosimilmente Candeggina non finirà mai perché il mangaka ci si è molto affezionato.
Cose che sono colpa sua
- I luuuuuuuunghi periodi di depressione di Fragolo e i suoi atteggiamenti da primadonna (che hanno chiari riferimenti autobiografici)
- L'IchiRuki
- La radiosa felicità quotidiana di Byakuya Kuchiki.
- Il gran bastardo Salvatore Aizen (per proprietà transitiva anche tutte le sue malefatte sono colpa di Kubo)
- Chappy il coniglietto
- Ulquiorra Schiffer (e il suicidio di massa di fungirl a seguito della sua dipartita)
- L'improponibile arma dell'Invincibile Uomo Cucchiaio
Note
Candeggina, questa fantastica storia
Promuovere la violenza con stile una volta alla settimana.
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