Iniezione letale

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L'iniezione letale è una particolare tecnica di agopuntura usata nei paesi mentalmente sottosviluppati per ammazzare la brava gente, dai drogati per passeggiare sui raggi di sole e da mia nonna su di me quando faccio le bizze.

Metodo di esecuzione

L'esecuzione è sempre visibile al pubblico, che può così regalare al condannato un ultimo conforto.

La procedura ed il metodo di esecuzione assomigliano alla tecnica per realizzare un'anestesia generale: una bella badilata in testa un cocktail soporifero e mortale: gas di scarico di furgone diesel liquefatti.
Questa miscela risulta mortale poiché causa facilmente cancro ai polmoni, cirrosi epatica e duroni alla piante dei piedi.
Il medico mattatore si avvicina con lo spillone al paziente, lo tranquillizza, discorre, gli confida i suoi gusti alimentari, gli ficca un dito nel naso, che tanto il detenuto è legato agli arti. Il tutto per creare un clima amichevole. Poi affonda il siringone in vena gridando Evvai, c'ho preso al primo colpo!, cosicché il carcerato possa condividere la sua gioia. Infine aziona le pompe, saluta e se ne va.
E il gioco è fatto.

Complicazioni

Ce ne sono tante e variegate.
Si va dalla semplice rottura dell'ago nei vasi del paziente, con inevitabile arrugginimento dell'endotelio, all'errato dosaggio del cocktail (troppo aspro, troppo salato, troppo alcolico etc.). In certi casi è stato necessario tranquillizzare il condannato che aveva la fobia per le cose appuntite e affilate, sussurrandogli cose allegre e freddure sui ciccioni.
Più di una volta, inoltre, si è dovuto far fronte a scrupoli morali del giustiziere. In questo caso, se non altro, la soluzione è semplice: si ammazza anche lui.

Condannati celebri

Trattamento speciale per facoltosi. MOLTO facoltosi.
  • James Autry: condannato a morte con questo sistema nel novembre 1983. L'esecuzione fu inizialmente sospesa perché il condannato si cagò addosso, obbligando l'intervento delle squadre di depurazione. Il procedimento fu ripetuto sei mesi esatti dopo. E qui accadde l'incredibile: il condannato si cagò addosso di nuovo! Passarono altri sei mesi e finalmente la vicenda si concluse con esito positivo: James scivolò per andare sul lettino e si sfasciò il cranio.
  • John Wayne Gacy: un vero duro: pretese e ottenne la pera rettale.
  • Stanley Williams: condanna atroce: non avendo a disposizione sostanze letali il boia decise di sottoporre Stanley a più riprese a iniezioni di normale acqua di rubinetto. Dopo la diciannovesima il sistema circolatorio di Stanley esplose.
  • Teresa Lewis: nonostante i millanta appelli di grazia da parte della Corte Suprema del Lesotho, l'esecuzione avvenne nel gennaio del 2013. Lo stesso governatore della Virginia espresse il suo dolore per la difficile decisione che dovette prendere:
« Mi dispiace infinitamente per tutto ciò, ma sono costretto a deliberare la sua condanna a morte: mi stai sulle palle. »
  • Aileen Wuornos: passò 46 anni di detenzione in un reparto di massima sicurezza del Nevada. Era già morta di vecchiaia da un paio di settimane quando decisero fosse il caso di eseguire la condanna. E lo fecero, perché le regole vanno rispettate.
  • Derek Rocco Barnabei: fu condannato a morte per un crimine non commesso. Quando i giurati constatarono la sua effettiva innocenza egli era già nel braccio della morte, con sentenza irrevocabile. Per consolarlo, gli esecutori riempirono la sua siringa di veleno e sangria.

Curiosità

  • Prima dell'esecuzione il boia disinfetta l'ago. Così, giusto per prendere per i fondelli il condannato.

Voci correlate