Pigna

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Alcune pigne del tipo Pinus bellicus.
L'edificio più importante della Cambogia è un palazzo a forma di pigna.
L'apocalisse secondo Frate Pino Da Bete.
« A chi vince io darò a mangiare dell’albero della pigna, che sta nel paradiso di Dio. »
(Dal libro dell'Apocalisse, in cui Dio si burla dei suoi figli.)

La pigna (o tappaculo) è il frutto del pino. Attualmente detiene il record di "frutto meno commestibile del mondo" poiché è fatto di legno. Nonostante questo ha il merito di produrre dei prelibati semi chiamati pinoli che, comprati a 10 al pezzo, vengono usati per preparare pesti allucinogeni e per tapparsi le orecchie durante i concerti di musica classica.

La pigna si presenta come un oggetto ovoidale formato da scaglie che servono a proteggerla dagli attacchi del suo predatore naturale: l'ananas. In estate le scaglie si aprono per far prendere un po' d'aria alla pigna e dalle ascelle sottostanti i pinoli escono timidamente e si vanno a depositare sul terreno. In natura la maggior parte dei pinoli viene raccolta dai pangolini maschi che li usano per fecondare le femmine. Dopo poche settimane le pangoline depongono altre pigne che vanno ad appendere di nuovo al pino. Queste in seguito diverranno altri pangolini.

L'uomo e la pigna

Le scaglie di pigna sono molto usate in cucina quando non è stagione di pinoli.

Sin dalla preistoria l'interazione tra la pigna e l'uomo è stata ricca e proficua, sia per l'uomo, il quale trovò nella pigna uno strumento versatile e psichedelico (tranne il giovedì), che per la pigna, la quale provò per l'uomo un affetto fraterno dovuto alla legnosità della testa di alcuni umani[1].

La pigna come arma

Alcune pitture rupestri in Francia mostrano scene di guerra in cui delle pigne infuocate vengono lanciate contro il nemico: l'esplosione di queste pigne poteva causare serie abrasioni alla cute. Il potenziale bellico era altissimo, grazie alla curiosa proprietà delle pigne infuocate di esplodere sparando pinoli incandescenti in ogni direzione. In età romana, invece, venivano costruite robuste armature fatte con le scaglie della pigna, anche se, essendo fatte di legno, avevano la spiacevole proprietà di prendere facilmente fuoco, il ché risultava pericoloso sopratutto mentre si riforniva di benzina il cavallo.

La pigna come oggetto sacro

Misterioso è il motivo della presenza della pigna in molti manufatti e opere dell'uomo. Già nell'antico Egitto alcuni schiavisti benestanti facevano conservare i propri organi vitali in dei canopi a forma di pigna. Nella mitologia greca invece si narra che Zeus si mise una pigna in culo e creò il pangolino. In Cambogia il palazzo di Angkor Wut? presenta delle gigantesche cupole pigniformi che puntano dritte al cielo. L'Italia invece può fregiarsi di avere la più grande scultura pignosa al mondo: il Pignone, un'antica scultura bronzea al cui interno si nascondevano i papi durante le agitazioni popolari.

La pigna come alimento

Un pangolino nell'atto di deporre una pigna.

Il modo che l'uomo ebbe di relazionarsi alla pigna fu soprattutto alimentare: secondo la testimonianza di un vegliardo uomo, un giorno non precisato della preistoria, Knut, un uomo primitivo, provò ad addentare una pigna con conseguente rottura dei denti. Tanf, amico di Knut, lo derise bellamente mentre questo biascicava bestemmie riguardanti Deupork[2] per poi fargli vedere come, cuocendo a dovere la pigna e dandole un morso deciso, ci si spaccasse lo stesso i denti. Mentre i due stolti cavernicoli si rotolavano a terra invocando Kan Dedio[3], arrivò sul posto a mangiarsi i pinoli un animale ben più evoluto dell'uomo: il cuculo. Da allora l'uomo cominciò a cucinare e a mangiare piatti coi pinoli, nonostante ci sia qualche tradizionalista che ancora mangia la pigna intera e col sangue che gli esce dalla bocca si autoconvince dicendo: «È buoniffima, una deliffia».

La pigna nello sport

La pigna è molto usata anche nello sport.

La pigna è stata usata come proiettile in diversi sport, ma ormai si usa solo nel hardcore-rugby, dove pigne di 40 cm e dal peso di 5 chili vengono usate al posto della classica palla. Fino alla fine del XIX secolo si usava anche nel tennis e nel badminton ma i numerosi decessi causati dalle pignate in testa hanno fatto sì che la pigna venisse sostituita da oggetti meno letali quali uova e gomitoli di lana.

La pignapocalisse

Nelle cronache del 1200 invece si narra di un certo Frate Pino Da Bete che durante un attacco epilettico ebbe visione del mondo distrutto da gigantesche pigne infuocate che cadevano dal cielo. Questa profezia toccò molto l'allora Papa Innocenzo III che decise così che tutti i papi indossassero un cappello a forma di pigna.

Pagine correlate

« Accipigna! »
(Tonio Cartonio)

Note

  1. ^ Da qui il detto "Sei una testa di pigna".
  2. ^ Un dio preistorico dalle fattezze di un maiale, protettore dei porcili.
  3. ^ Altra nota divinità.
Questa è una voce di squallidità, una di quelle un po' meno pallose della media.
È stata miracolata come tale il giorno 16 giugno 2013 col 23.5% di voti (su 17).
Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.

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