Vergine di Norimberga

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Disambiguazione – Ritenta, sarai più fortunato. Se ti aspettavi Un gruppetto di metallari, vedi Iron Maiden.
Il comodo armadietto nel quale il paziente può distendersi e rilassarsi durante la cura terapeutica
« Ci hanno tagliato i fondi, così usiamo metodi alternativi »
(Psicologo su Vergine di ferro)
« Cazzo, volevi dire quella vergine di ferro? »
« Ti uccide lentamente privandoti di ogni goccia di sangue »
(Qualcuno su Vergine di ferro... o sulla sua ragazza?)
« Se non collaborano con le buone... »
(AVIS su Vergine di ferro parlando della donazione di sangue)

La vergine di ferro è uno strumento di rieducazione molto apprezzato dagli psicologi (ma per qualche motivo non altrettanto da chi subisce il trattamento) volto a rieducare i giovani che presentano un quoziente d'intelligenza troppo alto disperato bisogno d'attenzione a causa di patologie mentali ed emarginazione, consiste generalmente in un programma con 5 sedute. Troppo spesso viene confusa con una nota band... Le conseguenze in questo caso sono ancora peggiori e solitamente si manifestano con specifici sintomi. Una vergine di ferro NON è neanche quella tipa gnocchissima che non la dà a nessuno, vergognati per aver pensato una cosa del genere zozzone!

Origini

L'attuale logo della NPPMSC

La vergine ha origine nel 1900 a Norimberga quando Hitler faceva i suoi primi tentativi di capire l'anatomia sionista, di cui non si sapeva ancora niente tranne che fosse fatto per il 50 % di ebreo. La notte prima degli esami Adolfo mezzo sbronzo che non aveva un cazzo da presentare agli esami si ricordò un'insieme di primi tentativi di vibratore appuntiti e decise di chiamare l'opera in memoria di tutte quelle che lo hanno liquidato con un secco no le settimane scorse. Incredibilmente l'idea non ha impressionato i docenti, anche se i proto-vibratori hanno avuto molto successo Hitler, bocciato e deluso decise di pre-arruolarsi per un'eventuale guerra mondiale, quello che non sapeva è che la prima guerra mondiale poi era arrivata davvero. Una ricerca più approfondita dimostra che il nome in questione era usato dalle pattuglie Svervegesi del 1500, composte appunto da gnocche pazzesche, sempre grazie ai tagli dei fondi, il Ministro della Verità ha introdotto la Vergine di ferro nella psicoterapia moderna.

Terapia

Lo strumento in tempi recenti è stato adottato dal culto dall'associazione dei Neo Psicoterapeuti Post-Moderni-Semi-Conservatori (NPPMSC), tra i loro obbiettivi primari vi è quello di minimizzare gli acronimi nel mondo, visto che oggi qualsiasi sfigato può adottarne uno, gli acronimi hanno perso il loro fascino criptico.

Fase prima: Introduzione

Lasciate che il paziente si rilassi, mettetelo a proprio agio con parole di conforto o tranquillanti in un bicchiere, assicurandovi che si fidi di voi. Quando i suoi riflessi sono deboli va stordito con un tubo, possibilmente metallico invitatelo con cautela a distendersi in quella sorta di armadio in ottone. Nel caso il soggetto non voglia cooperare o si rivela troppo stordito (moderare le dosi, bisognava moderare le dosi cazzo!) lasciare una copia di playboy nel lettino terapeutico, oppure utilizzare il trasporta carichi in dotazione se il trasporta carichi è difettoso richiederne uno nuovo all'agenzia o utilizzare mezzi alternativi. Fatto? Eccellente! ora con un rapido scatto afferrate la porta dell'armadietto e pensate a come siete stati mollati la prima volta (a porta in faccia appunto). Fastidiosissimi stridolii di ferro arrugginito seguiti da strilli di dolore... Saranno la conferma della corretta esecuzione.

Fase seconda: Urla strazianti

A questo punto, prevedibilmente, il paziente si mette a strillare e dimenarsi come se avesse visto Platinette, se non succede niente allora avete un maestro Zen imbottito di morfina o un Papaboy flagellante (la pratica funziona lo stesso, ma toglie il gusto). Il processo dura dai 2 ai 5 minuti Intanto è consigliabile rilassarsi, mettersi un bel paio di cuffie imbottite e riempire il tempo con attività utili e costruttive: ad esempio tentare di risolvere quella merda di sudoku inventata in Giappolandia per farti sentire il deficiente che sei, o effettuare intercettazioni telefoniche spiando amici, parenti o eventuali partner.

Fase terza: Lamenti agonizzanti

Il soggetto si è rassegnato, (oppure è morto) e ora è più rilassato. Probabilmente anche in preda ad allucinazioni o deliri, voi intanto avete altri 10 minuti per il sudoku.

Fase quarta: raccolta sangue

Mentre state ancora bruciando i resti del sudoku che vi è costato l'autostima e probabilmente il conto in banca, il vostro paziente probabilmente è già terminato. Potete procedere alla pulizia della stanza usando uno straccio in dotazione. Il sangue è sempre molto utile e potete farci tante cose divertenti e creative come: venderlo alle sette sataniche, venderlo ai vampiri, venderlo alle congreghe black metal, usarlo per disorientare i mostri che vi inseguono, eseguire trasfusioni casalinghe, minacciare i testimoni di Geova di fare trasfusioni casalinghe, tingere il vestito di un colorito rosso, gettarlo in una fogna e via dicendo.

Fase quinta: Recupero carcassa

Come ho detto prima il paziente molto probabilmente sarà già terminato, se non lo è vuol dire che è immortale o forse uscito da qualche anime. In questo caso, complimenti! è guarito da qualsiasi cosa fosse affetto, anche se con ogni probabilità ora si è anche beccato l'HIV, ottima ragiona per invitarlo a fare altre sedute terapeutiche.

Voci correlate