Valter Lavitola

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Valter Lavitola è quella strana cosa nascosta dietro a quel monociglio arruffato.
« Ancora tu? Ma perchè non ti vai a drogare come tutte le persone normali. »
(Marinella, la segretaria di Berlusconi, dopo la cinquecentesima telefonata di Lavitola)

Valter Lavitola è un... beh in realtà non si sa cosa sia. Su Wikipedia c'è scritto che è un faccendiere, ma ciò è da ritenersi alquanto improbabile visto che nessuno lo ha mai visto fare le faccende di casa a Berlusconi. Secondo altre fonti, invece, dirigerebbe una ditta di pesce in Sud-America, ma anche questo deve essere falso in quanto è risaputo che al Cavaliere piacciono le patate e non i pesci.

È comunque un uomo molto misterioso, l'unica cosa certa che si sa di lui, emersa dalle intercettazioni della procura di Bari, è che parla davvero tanto al telefono con Berlusconi; quasi quanto una delle sue escort, e che si rivolge a lui con modi molto sottomessi e riveriti; quasi quanto una delle sue escort. Aspettate un momento... forse ho capito che lavoro fa Lavitola.

Oltre ad Alessandro Sallusti è l'unica persona a cui il premier abbia affidato le chiavi della sua macchina del fango, una Rolls Royce del '73, con cui ha tentato di investire Gianfranco Fini nella sua casa di Montecarlo.

Biografia segreta

Lavitola nel suo profilo migliore, notare l'espressione sveglia e acuta. E pensare che Berlusconi si fida di lui, mah!

Della sua vita non si sa quasi niente, lo stesso Lavitola ne sa molto poco in proposito, per cui mi dovrò inventare qualcosa per riempire il paragrafo. Molto probabilmente è nato in seguito ad una relazione intima tra un uomo e una donna o tra una donna e un cinghiale, non è molto chiaro dal suo aspetto. È nato alle calende greche di un anno scelto a caso tra il 1960, 1899, e 1992; in una città del sud Italia, probabilmente Vergate sul membro.

All'età di 9 anni tentò di ricattare il padre con delle foto compromettenti di lui assieme a sua madre, minacciando di farle vedere alla nonna nel caso che non gli aumentasse la paghetta, il tentativo fallì e lui fu messo in punizione per una settimana. A 15 anni mise in piedi la sua prima attività illecita: un mercatino dell'usato dove in realtà era tutto nuovo. Pensò di aver fatto l'affare del secolo, ma andò in fallimento dopo tre giorni. Che mente criminale, il nostro Valter!

Dalle elementari fino alle superiori era noto per essere il bulletto della scuola, che, detto tra noi, fu l'unica cosa che fece decentamente nella sua infanzia. In particolare se la prendeva sempre con Niccolò Ghedini, il secchione della classe, che minacciava ogni giorno di prendere a bastonate nel caso che non gli facesse i compiti, che non gli consegnasse i soldi per la merenda e che non gli facesse un'arringa difensiva a suon di "Ma va là!" per convincere il professore a togliergli le note.[1]

Si laurea in Sciemenze politiche presso l'università La Sapienza di Roma con il massimo dei voti, e la cosa risultò parecchio sospetta dato che il povero Valter ignorava il fatto che i libri fossero scritti anche al loro interno e non soltanto sulla copertina. A seguito di alcune intercettazioni della procura di Roma fu svelato l'arcano: Lavitola era il faccendiere del Magnifico rettore dell'università, per il quale svolgeva attività di dossieraggio contro i suoi nemici e compravendita dei membri del senato accademico. Lavitola non perderà mai più questo vizietto.

Dopo l'università Lavitola decise di comprare un'agenzia di pesca nell'america latina, l'idea gli venne alla cerimonia di laurea quando i docenti, ben consci delle sue capacità, gli gridarono "Datti all'ippica", forse Lavitola un po' duro d'orecchi capì "Datti all'ittica", o più probabilmente ignorava il significato della parola "ippica".


Attività criminale e ricattatoria politica e giornalistica

L'unico lettore de L'avanti! fotografato in uno scatto di fortuna.

I suoi rapporti con Silvio Berlusconi iniziano negli anni '90, con un appuntamento al buio. Valter diventerà il più fidato consigliere del Cavaliere e sfruttando la sua influenza sul mezz'uomo tenterà di candidarsi alle elezioni europee del 2004 dal lato oscuro della politica. Sfortunatamente per lui[2] non verrà eletto, ma per fermare la sua carriera politica ci vuole ben affleck, infatti verrà delegato a svolgere l'attività di ministro degli esteri al posto di Franco Frattini, un noto soprammobile della politica italiana che gli fa da prestanome.

Parallelamente all'attività politica svolge anche quella giornalistica. In qualità di dittatore de L'avanti!,[3] un giornale con più pagine che lettori, si occupa di diffamare e ricattare i nemici del Premier, i quali non si sono mai preoccupati di denunciarlo in quanto nessuno è mai venuto a conoscenza delle notizie false, nonostante la loro pubblicazione.

Lavitola : Se non la smette di sfidare il presidente Berlusconi pubblicherò delle notizie scottanti sulla casa di Montecarlo di suo cognato.
Fini : Cosa? No, per favore non lo faccia, farò tutto ciò che volete! Ma chi è lei?
Lavitola : Sono Valter Lavitola, il direttore de L'avanti.
Fini : Hahahahaha!! Accidenti, ci ero quasi cascato. Hahaha!
Lavitola : [Tu tu tu tu] Pronto, Pronto?

Latitanza

"Tranquillo Valter, le tue sim brasiliane non servono. Angelino mi ha detto che con il casco di Magneto non potrà più intercettarci nessuno."


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Note

  1. ^ Ghedini: «Lavitola minacciò di bastonarmi» - L'Unità
  2. ^ Ma non per noi
  3. ^ L'avanti! non ha la carica di direttore ma quella di dittatore, istuita da Benito Mussolini.