Giuseppe Cruciani

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Giuseppe Cruciani. Parenzo è sotto la scrivania.
« Abbiamo in linea un ascoltatore, Paolo da Cuneo. Prego! »
(Giuseppe Cruciani dà la linea a un ascoltatore)
« Paolo, lei è un mentecatto. E adesso i titoli del TG3! »
(Giuseppe Cruciani circa dieci secondi dopo)
« Ora, io non voglio scadere in provocazioni inutili, ma se per caso scoprisse che suo figlio è gay e ha una relazione con un ragazzo di colore affiliato ad Al Qaeda, come reagirebbe? »
(Giuseppe Cruciani a Mario Borghezio)

Giuseppe Cruciani (Riomma, 1966) è la dimostrazione del fatto che per fare i giornalisti non bisogna essere per forza super partes, o indulgenti verso gli spettatori, o laureati in giornalismo, e che non tutti gli esseri sentenzianti sono esseri senzienti.
Con il collega e amante David Parenzo conduce La Zanzara, un programma in cui affronta senza censure e senza tabù argomenti spinosi come la corruzione della classe politica, il debito pubblico, le scollature da infarto di Nicole Minetti, i preti pedofili e i preti gerontofili (la nuova frontiera della trasgressione!).

La liaison con Parenzo

La popolarità ha permesso a Cruciani e Parenzo di potersi estendere su altri medium.

Figlio illegittimo di David Letterman, dal quale ha preso la passione per le battute salaci e le strappone moldave, Giuseppe Cruciani frequenta la Scuola Primaria per Piccoli Cagacazzi. A sei anni è già accusato di filoberlusconismo, dopo aver scritto un tema in cui sostiene che Silvio Berlusconi è vergine, nullatenente e alto un metro e ottanta.
A causa della sua spocchia risulta inviso agli altri bambini, che lo picchiano in cortile, e pure agli insegnanti, che gli infilano la testa nella tazza del cesso. Il suo compagno di sventura in queste prove subacquee è David Parenzo, altra pigna in culo non da poco, famoso per le sue imitazioni di Bossi che non assomigliano a Bossi. I due non tardano a diventare amici e a incrociare i loro peni in segno di reciproca stima.

Carriera

Cruciani si laurea in Scienze Politiche presso il Sapientino Clementoni di Roma ed esordisce scrivendo sul quotidiano Il Tempo. Il suo primo pezzo è una lettera aperta contro la pessima qualità dell'inchiostro usato per stampare il giornale.
Lavora in seguito a Radio Radicale, per cui segue la politica estera e inventa la rubrica Ciccioni che non riescono a entrare nei macchinari della tac, in cui racconta le tristi storie di alcuni ciccioni che non riescono a entrare nei macchinari della tac. Scrive anche per importanti testate come L'Indipendente, L'Indisponente, L'Irritante e Il Rompicoglioni.

Il buon Parenzo.

L'esordio televisivo è a Forum: Cruciani è incaricato di fomentare i tafferugli tra casalinghe lanciando insulti a sproposito e sanpietrini. Ci riesce benissimo e i suoi trentasette «Tieni le corna!» consecutivi all'indirizzo della signora Concetta, una pensionata di Lamezia Terme accusata di hackeraggio, rappresentano un record tuttora imbattuto. Nel 2004 Cruciani lascia Forum per sfuggire alle reiterate avances del giudice Santi Licheri.

Passa a condurre su Radio 24, la radio di Confindustria, numerose trasmissioni improntate alla più rigida libertà intellettuale, tra cui W Confindustria (2006), A spasso tra i poracci (2007) e Ma quant'è bona la Marcegaglia! (2008).
Emma Marcegaglia finalmente lo nota e gli affida la conduzione de La Zanzara, un programma di approfondimento culturale sui fatti del giorno che Cruciani riesce a trasformare nel giro di una sola puntata in un covo di gossip che neanche Alfonso Signorini mentre aspetta dalla parrucchiera.

La Zanzara

Nello stile di conduzione Cruciani si rifà apertamente ai modelli americani, secondo i quali l'ascoltatore è un povero stronzo e va punito, a volte anche corporalmente.

- Ascoltatore: “Buonasera Dottor Cruciani, complimenti per la trasmissione. Posso parlare?”
- Cruciani: “Si muova.”
- Ascoltatore: “Niente, io volevo dire che secondo me gli stipendi dei parlamentari sono una vergogna, con tanta gente che non arriva a fine me...”
- Cruciani: “Non dica stronzate! Veramente! Trovo pruriginoso questo suo qualunquismo di facciata. I parlamentari guadagnano tanto perché offrono un servizio allo Stato. E allora di cosa stiamo parlando? DI COSA STIAMO PARLANDO?”
- Parenzo: “Le grandi inchieste de La Zanzara: Cruciani contro i poveracci che non arrivano a fine mese! AH AH AH AH!”
- Cruciani: “Parenzo come al solito non hai capito un cazzo.”
- Ascoltatore: “Sì però io vorrei dire che...”
- Cruciani: “Ma chemmenefrega a me? Ma perché insiste con i suoi sproloqui? Togliete la linea a questo demente!”
- Parenzo: “Non si preoccupi se sente la sirena di un'ambulanza, caro ascoltatore, l'abbiamo mandata noi. AH AH AH AH!”
- Cruciani: “Roba da matti! Adesso i titoli del TG3!”
Cruciani si appresta a intervistare Mario Monti, reo di aver introdotto la tassa sugli yacht (Cruciani ne ha cinque).

Cruciani è famoso per le sue sfuriate contro gli ascoltatori, gli ospiti in studio, i tecnici del suono, il clima e lo stesso Parenzo, colpevole di interromperlo e di rubargli i saccottini all'albicocca di cui è ghiotto. I due spesso si scannano in diretta ma alla fine di ogni puntata fanno pace modellando insieme un vaso di argilla come in Ghost, il loro film preferito.
La Zanzara è arricchita dalla partecipazione dei maggiori protagonisti della scena politica italiana nonchè di personaggi di alto profilo intellettivo e culturale, tra cui:

Al suo attivo Cruciani ha anche alcune gaffes. Ha suscitato molte critiche una sua domanda a Francesco Storace:

« Sarebbe favorevole a demolire la sede di CasaPound e costruirci sopra una moschea? »

In un'altra puntata ha chiesto a Tommaso Barbato:

« Lei è davvero serio e preparato. Ha mai pensato di dedicarsi alla politica? »

Altre esperienze

Nel 2013 la coppia Cruciani - Parenzo esordisce su Rete4 con Radio Belva, talk show con un parterre d'eccezione: Vittorio Sgarbi, Alba Parietti, Emilio Fede, il pagliaccio Baraldi e quel signore di Grosseto che afferma di essere stato sondato analmente dagli alieni.
Il programma viene però sospeso dopo una quindicina di minuti a causa dei bassi ascolti, del turpiloquio e della rissa scoppiata tra Baraldi e un cameraman.

Pubblicazioni

  • Meglio avere il culo gelato o un gelato nel culo? I grandi dubbi della sinistra, Arnoldo Mecojoni Editore
  • Ma che ce faccio a Controcampo?, Arnoldo Mecojoni Editore
  • Il manuale del perfetto faccia di merda, Edizioni Fiatella
  • Gli amici del terrorista. Chi protegge Gabriele Paolini?, Fisting & Kupfer
  • E adesso i titoli del TG3!, Barzotto Editore


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