Maurizio Belpietro

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia priva di qualsivoglia contenuto.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Oltre che sulla carta, l'acutezza di Belpietro si esprime anche nella mimica facciale.
NonNews

NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Maurizio Belpietro.

« Non sono schiavo di Nessuno! Sono schiavo di Berlusconi! »
(Maurizio Belpietro su se stesso.)
« M'infastidisce molto... è un giornalista scomodo. Arriva sempre prima di me... »
(Bruno Vespa trovando la lingua di Belpietro già al lavoro sul deretano di Berlusconi.)
« Non essere così viscido, un po' di amor proprio, suvvia »
(Serpente dell'Eden a Belpietro.)
« L'avessi saputo prima... »
(Johann Gutenberg su Belpietro.)
« Ci conosciamo? »
(L'etica, rispondendo al saluto di Belpietro.)

Maurizio Belpietro è l'avatar scaduto di Vittorio Feltri, creato dall'incrocio di una vecchia figurina di Antonio Inoki e un poster di John "Hannibal" Smith.

Descrizione

Sei milioni di anni di evoluzione. Ne è valsa la pena.

È un giornalista. Lavora come giornalista. Lo pagano come se dovesse essere un giornalista. Lo pagano: è indubbio. È stato vicedirettore del quotidiano L'indipendente di Vittorio Feltri, poi nel 1994 è a Il Giornale, sempre con Vittorio Feltri, con queste motivazioni: nel 2054, al Grande Processo che non si fece, il giudice Santi Licheri riconoscerà l'infanzia difficile del piccolo Maurizio e gli accorderà le attenuanti generiche. Come altri colleghi della stessa levatura morale ha diretto quotidiani indipendenti dall'indipendenza come Il Giornale e Libero; si è anche distinto come direttore di Panorama per non avere nessun merito nel campo giornalistico. Spesso accusato di servilismo, decide di dare un segnale netto: eccolo a L'Antipatico su reti Mediaset (ma va'?), dove continua la sua battaglia controcorrente contro i nemici del suo padrone. Le sue comparse ubique negli studi “Vergogna!” televisivi e le sue imperiture interruzioni sono oggetto “Menzogna!” di giustificata invidia da parte di Gabriele Paolini “Falsità!”. Belpietro è stato formattato col sistema operativo Mediaset ®: la sua dialettica si manifesta nell'uso spastico di almeno 24 parole formate da non più di tre sillabe, le sue pupille trasmettono un'immagine del grande vuoto cosmico, il sorriso con cui guarda in telecamera è un'induzione ipnotica, simile a quelle che subiscono le veline o i parlamentari del PdL. “Moderato”, “Obiettivo”, “Mai sopra le righe”, “Intellettualmente onesto”, “Un signore”: gli ha scritto un suo lettore, Belpietro stesso ha sporto denuncia, vincendo la causa a mani basse. Se dovesse dichiarare qualcosa contro il suo padrone (avete capito chi è? Scaltri lettori, ma sì è proprio lui: Prodi) si innescherebbe il congegno Mediaset® Safety System e il povero Belpietro cesserebbe la sua attività semi-vitale, scomparendo da ogni TV per andare a fare il custode di tesori fenici nei fondali del Mediterraneo.

Alcuni celebri titoli dei quotidiani diretti da Belpietro

Belpietro è anche un attore nonché regista emergente.
  • Prodi sapeva della venuta di Attila ma non l'ha impedito
  • Scandaloso! Prodi frequenta sua moglie! Visti mano nella mano al parco.
  • La sinistra dell'odio rovina l'amore tra Berlusconi e le sue escort
  • E perché allora la fiatella di D'Alema non sarebbe reato?
  • Di Pietro no. Belpietro sì! Io bello, lui brutto!
  • Si stava meglio quando si stava peggio!

Forse non tutti sanno che

  • I suoi articoli sono stati usati come macchie per il test di Rorschach.
  • Il personaggio di Bryan Fury, della serie picchiaduro Tekken, è la versione ingentilita di Maurizio Belpietro.
  • L'espressione “Tizio Operabile, Rum!”, oltre ad essere stata detta dal medico alcolizzato di Mediaset® che gli ha aperto la capoccia, è l'anagramma del suo nome.
  • La Gioconda cambia più espressioni del volto di Belpietro.
  • La sua ombra copula selvaggiamente con quella di Berlusconi (a pagamento).
  • Vanta una Nomination all'Oscar come miglior "sceneggiata" per il Kolossal del 1939 "Via Col Mento"

Onorificenze

  • - Discepolo dell'ordine dei Protetti da Silvio


Giornalismo
Ovvero, come farsi i cazzi degli altri senza sembrare guardoni o maniaci.

Giornali: ciò che usi quando finisce la carta igienica
Il Fattone QuotidianoFamigghia CristianaIl GiornalaccioIl TovaglioloneCorriere della Segae la versione non pornoLa Repubblica delle BananeLa StampanteOccupatoAvvenireQuello che ti causa ustioni di secondo gradoI Resti di CarlinoL'Osservatope RomaneLa Gazzetta della TerroniaRuttosportQuello che non legge nessuno
Giornalai
Indro ManganelliIl fattoNosferatuMarco PartorienteIl latitanteIl mentoneLittorio FeltriLa voce di GrilloIl servo liberoQuello uscito da un quadro dell'800La signora RutelliOriana FalliFilippo Facci(a da culo)Gianni RicottaGiorgio Bocca di rosaIl figlio di AigorL'eunucoAntonio SorciLa ZanzaraEnnio FlaianoL'anticonformistaLeo LonganesiThe Voice
Tele-giornalai: quelli che non hanno mai imparato a scrivere
Umilio FidoMin Zho LinL'insettoLa direttrice comunistaSan ToroQuello che vuole portare chiunque a La7e il suo gemello bruttoFabio il fazioso"A pra foco..."Il Vatedemente MimunMi manda rai trans treDaniele LuttazziBistecconeLa moglie di Mario De FilippiAnna La RosaCesara BuonamiciTiberio TimperiLucia AnnunziataIl papaboy
Gli strumenti del mestiere
TelegiornaleArmi di distrazione di massaIntercettazione telefonicaMacchina del fangoSciopero dei giornalistiCoccodrillo (giornalismo)Carta su cui scrivereReportClick baiting