Bianca Berlinguer

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La terribile Bianca in un atteggiamento serioso davanti alle telecamere.

Nata a Berlino Est durante la Guerra fredda, Bianca Berlinguer è figlia del capo degli alieni comunisti italiani dell'epoca, Enrico Berlinguer, e di una principessa bulgara.

Nella sua autobiografia (disponibile in tutte le edicole in esclusiva con "Il manifesto") Bianca racconta che da piccola il padre, per inculcarle l'ideologia marxista, ogni sera la obbligasse a recitare un capitolo del "Manifesto del Partito Comunista" prima di andare a letto. Oltre a questo l'allora leader del PCI volle che ognuno dei suoi quattro figli seguisse in qualche modo le orme del padre: per questo motivo uno di questi andrà a suonare alle Feste dell'Unità, una diventerà la portaborse di Fausto Bertinotti, un'altra ancora si unirà alle Brigate Rosse, ed infine Bianca, la primogenita, intraprenderà la carriera del giornalista fazioso di sinistra.

Carriera

Per superare lo scetticismo dei dirigenti Rai riguardo all'ipotesi di affidare un telegiornale alla direzione di Bianca Berlinguer, il padre Enrico Berlinguer propose ai vertici Rai il cosiddetto "compromesso storico": sua figlia Bianca sarebbe diventata direttrice del TG3 ed in cambio alla direzione del TG1 sarebbe andato Augusto Minzolini.

Da allora Bianca Berlinguer continua ad andare in onda su Rai 3 dove si occupa di rompere i coglioni agli ascoltatori con approfondimenti politici e propaganda vetero-sinistroide, pur essendo la sua iscrizione all'albo dei giornalisti scaduta dal 26 dicembre 1991.

È un'ammiratrice segreta del mitico dottor Joseph Goebbels, maestro della propaganda e della disinformazione dell'era nazista, il quale un giorno dichiarò: "Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità". A questa ferrea regola si attiene l'astuta Bianca, la quale, a sua volta, ama dire: "Manipolate la sostanza della verità e potrete finalmente creare dieci, cento, mille, verità diverse... una per telegiornale!".


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