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== Ivysaur ==
== Ivysaur ==
[[File:Ivysaur realistico.jpg|thumb|250px|right|Ivysaur é solito sostare a lungo sulle roccie umide per rinfrescarsi le [[culo|foglie posteriori]]]]
[[File:Ivysaur realistico.jpg|thumb|250px|right|Ivysaur é solito sostare a lungo sulle roccie umide per rinfrescarsi le [[culo|foglie posteriori]].]]
'''Ivysaur''' é il [[pokemon]] numero 2 del [[Pokédex]] della regione di Canicattì, posizione che ha mantenuto anche quando l'amato [[videogioco|videogiuoco]] si é espanso alle regioni circostanti.
'''Ivysaur''' é il [[pokemon]] numero 2 del [[Pokédex]] della regione di Canicattì, posizione che ha mantenuto anche quando l'amato [[videogioco|videogiuoco]] si é espanso alle regioni circostanti.


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Ivysaur é l'evoluzione di [[Bulbasaur]], e in quanto tale ne ha conservato la minchioneria. Essendo adolescente, Ivysaur possiede un carattere più ribelle e scazzato della sua versione bambina, ma sotto sotto rimane comunque tenero come una foglia di lattuga.
Ivysaur é l'evoluzione di [[Bulbasaur]], e in quanto tale ne ha conservato la minchioneria. Essendo adolescente, Ivysaur possiede un carattere più ribelle e scazzato della sua versione bambina, ma sotto sotto rimane comunque tenero come una foglia di lattuga.


Deve il nome alla fusione della parola anglicana ''ivy'' (edera) e la parola greca ''sauros'' (lucertola), che portano a formare il nome lucertola d'edera. Questo può far pensare che Ivysaur non sia forte e molto lento da allenare ma... no, é vero, é un tardone e non é neanche una lucertola ma un rospo blu acqua marina. Il nome giapponese é traducibile invece con "erba misteriosa". No! Giuro che non farò alcuna battuta su [[cannabis]], [[ganja]] o simili.
Deve il nome alla fusione della parola anglicana ''ivy'' ([[edera]]) e la parola greca ''sauros'' ([[lucertola]]), che portano a formare il nome lucertola d'edera. Questo può far pensare che Ivysaur non sia forte e molto lento da allenare ma... no, é vero, é un tardone e non é neanche una lucertola ma un [[rospo]] blu acqua marina. Il nome giapponese é traducibile invece con "erba misteriosa". No! Giuro che non farò alcuna battuta su [[cannabis]], [[ganja]] o simili.

== Fisionomia ==
[[File:Anatomia Bulbasaur.jpg|thumb|250px|left|Come Bulbasaur, Ivysaur mantiene le caratteristiche base della sua specie: i piedi equini per avanzare meglio nel fango, i dentini da latte, l'occhietto bastardo e l'immancabile piantina aromatica sulla schiena con liane che si arrampicano su splalle e in gola, conferendogli un alito sempre impeccabile.]]
Ivysaur é un [[pokemon]] di tipo erba-veleno con ascendente [[ortica]]. Ha un grosso [[geranio]] che gli cresce sulla schiena e che gli impedisce di rimanere in posizione eretta. Quando si evolverà in Venusaur pur avendo una [[palma]] di colore ambiguo e di dimensioni ragguardevoli sulla schiena riuscirà a argersi su due zampe, merito dei tapis roulant e delle spremute di [[salsiccia]] e [[uova]].

Non ha un'altezza considerevole, é alto due mele o poco più ma pesante sei botti o poco meno

Versione delle 12:28, 26 feb 2012

Giaguaro

Sandbox
[[File:|220px]]
L'attore sul set di "Scandalo a Sherwood"
Classificazione scientifica
Regno Hollywood
Phylum Pluripremiato
Famiglia Aguar
Genere Attore

Juan Aguar, molto spesso italianizzato in Il Giaguaro, (Croce Blanca, 1963) è un pluripremiato attore messicano, chiamato così per il suo umore volubile e la sua aggressività dimostrata in vari eventi pubblici. É noto soprattutto per aver recitato in film campioni d'incassi al botteghino a fianco di colleghi del calibro di Simon Tapirus e Stefania Wolf.

Infanzia

Juan nasce a Croce Blanca, un villaggio piccino picciò a duecento chilometri da Acapulco, il 7 dicembre 1963. Figlio di Lucrecia Handrè e Alejandro Aguar, cresce in una famiglia di quindici componenti come ultimo di tredici fratelli tutti maschi. Il piccolo Juan non ha un infanzia semplice, il padre e i dodici fratelli maggiori sono estrattori d' oro in una miniera e lui, già dall'età di sette anni, deve lavorare per riuscire a portare a casa il pane sufficiente a sfamare la numerosa famiglia e Marijuana in abbondanza per far scordare a tutti che non ci fosse mai pane sufficiente. A nove anni, la sua infanzia è sconvolta dalla morte dei fratelli Francisco e Gerardo, inciampati in una lumaca e caduti in una buca troppo profonda della miniera. In risposta al lutto, il padre inizia a bere e la madre a prostituirsi per riuscire a pagare la scuola al piccolo Juan. I fratelli cominciano a vederlo come la causa del lavoro della madre, e non si risparmiano di picchiarlo costantemente, talvolta accompagnati dal padre.

Due anni dopo il padre rimane vittima di una sparatoria causata da alcuni ubriachi. La famiglia è sempre più divisa e cinque dei suoi fratelli emigrano verso l'Europa, dove faranno fortuna come modelli per la Puma. Il piccolo Juan inizia a sentire, durante le feste paesane e le fumate di bong mattutine lezioni alla scuola cristiana del villaggio, del Paese delle Opportunità e dei fast food, il luogo dove tutti possono diventare ciò che più desiderano essere senza avere troppo talento, e fa amicizia con Orlando, un ragazzo di tre anni più vecchio di lui, che (lo ammetterà poi in seguito) ha determinato molto nella sua carriera da attore.

L'emigrazione

A quattordici anni il richiamo della libertà investe Juan, che inizia a desiderare di cambiare vita e di poter vivere anche lui quel sogno di cui aveva tanto sentito parlare come "sogno americano". La volontà di emigrare è sempre più forte e riesce a convincere la madre e gli altri cinque fratelli a lasciare il Messico, oltrepassare il confine e iniziare una nuova vita negli Stati Uniti. Emigrare regolarmente è impossibile, nessuno di loro ha un documento d'identità e i soldi per un mezzo di trasporto mancano. Una sera però, parlando con il suo caro amico Orlando, riesce a venire a conoscienza di alcuni uomini che erano riusciti ad oltrepassare la dogana tra Messico e America stando aggrappati alla parte inferiore di alcuni camion. Le due famiglie, quelle di Juan e di Orlando, intraprendono così un viaggio ai limiti della sopportazione umana. I camion vengono fermati e controllati e le famiglie vengono però scoperte, i due amici riescono comunque a fuggire oltre il confine ritrovandosi in America.

Woody, contento per aver scovato un'attore talentuoso.

I due si imbarcano su numerosi treni facendo i lavori più umili, come i lucidascarpe o gli strilloni e sono costretti a dividersi, dopo numerose incomprensioni ad Omaha, Nebraska. Orlando si dirige verso est e Juan verso ovest, fino ad arrivare a Los Angeles dove nel 1980, all'età di diciassette anni riesce ad avere un lavoro fisso come attore nell' Atena Theatre, un piccolo teatro non troppo conosciuto ai confini della città. Juan recita i ruoli maschili da protagonista di tutti gli spettacoli dell'Atena Theatre, fino a quando una sera, forse in cerca di tranquillità, forse perchè in seguito a una sbronza colossale il regista nonchè attore Woody Allen entra nel teatro e vedendo Juan recitare nella parte di Demetrio in "Sogno di una notte di mezza estate" si commuove, iniziando ad urlare:

« Lui è mio! L'ho visto prima io! »
(Woody Allen dimenando le braccia)

L'ascesa

La leggenda racconta che quando Juan e il noto regista si incontrarono, Woody portò Juan in un noto night di Los Angeles, dove discussero entrambi di ciò che li accomunava e di cosa Juan era disposto a fare per avere un lavoro fisso. Prendendo Juan sotto la sua ala protrettrice, Woody propone Juan come comparsa in "La Lampadina Galleggiante", e subito fa colpo sul regista per la sua grande espressività. Dopo un momento di gioia iniziale però non vengono presentate richieste di collaborazione, fino a quando un giorno, in un bar di Long Beach, Juan fa la conoscienza di quella che diventerà poi la sua prima moglie: Mary Offetta. I due si conoscono e si innamorano reciprocamente, Mary riesce poi a far dare a Juan l'ambito ruolo di coprotagonista in "Natale a Crystal Lake", l'attesissimo seguito[citazione necessaria] di "Natale a Silent Hill", la brillante commedia che lo lanciò definitivamente nel mondo dello spettacolo.

J. Aguar ritira l'oscar ritira l'oscar per il "miglior attore protagonista" per il film

In seguito al successo della commedia, Juan viene contattato dai più grandi registi di Hollywood che cercano la sua collaborazione inizialmente in film "per tutta la famiglia", per poi salire di livello fino ad arrivare ai film in cui siamo ormai abituati a vederlo: gialli, thriller e talvolta sit-com.

I guai con la legge e il ricovero

Il 16 settembre del 1993, J. Aguar viene trovato privo di sensi in un locale di spogliarelliste. Viene portato d'urgenza in ospedale e svolge degli esami tossicologici che lo decretano positivo a un mix di stupefacenti (tra le quali l'eroina). Dopo una settimana viene rilasciato, credendo si tratti di un caso isolato, ma dopo tre mesi l'avvenimento si ripete



Rhode Island

« Allora siamo d'accordo: se esce testa lo chiamiamo Rhode Island, se esce croce Cacca Pupù Bleah, siete pronti? »
(I padri pellegrini sulla denominazione del Rhode Island)



Dracula 3: il sentiero del drago

Dracula 3: il sentiero del drago è un videogioco sviluppato dalla Microïds[1] pubblicato il settordici brumaio 2008. Era una notte buia e tempestosa, i lupi ululavano alla pallida luna e il fascino immortale di Dracula e delle leggendarie steppe della Romania andavano a farsi benedire.

Trama

Let's start

Anno 1920[2], un venditore porta a porta dell'importante azienda Vatikan S.P.A, tale padre Arno Moriani, viene incaricato da un simpatico vescovo di attraversare mezza Europa per recarsi in un delizioso villaggio di nome Vladoviste, in Romania (non cercatelo su Google, non esiste). Il motivo della visita é la canonizzazione di Martha Calugarul, dottoressa morta, sepolta e compianta rimasta cara alla popolazione locale per l'importante aiuto dato durante i bombardamenti durante la prima guerra mondiale, quando aiutò i bisognosi con dosi massicce di clisteri e amor cristiano[3]. Esticazzi? Perché un prete italiano che ha studiato con Cepu e che conosce a malapena la propria lingua, figurarsi poi il rumeno, dovrebbe farsi una sfacchinata e recarsi in un luogo dimenticato da Dio per canonizzare una Riccardina Fuffola qualunque, come se in Romania non ci fossero preti e diocesi? Interessi. Nei paesi orientali la religione ortodossa é forte[4] e l'operazione "santa subito" potrebbe far nascere il germe del Cristianesimo anche laggiù. AHAHAHAHAHA!

Va detto al giocatore che padre Arno viaggerà in lungo e in largo per il continente per recarsi nei luoghi più lontani e improbabili e che per arrivarci non ci metterà nemmeno un giorno. Dimenticate la meccanica arretrata dell'epoca, il treno su cui viaggia il protagonista farebbe gola all'Italo di Montezemolo. Naturalmente durante i viaggi vi godrete i dialoghi interiori e i paremi d'animo dell'uomo, che reduce dalla disfatta di Caporetto, viene tormentato dal ricordo.[5]

Vladoviste

Benvenuti nella ridente[citazione necessaria] cittadina di Vladoviste! Arrivati alla stazione un gioioso branco di lupi intonerà per voi un'aria degna solo di Bocelli e dei giocosi pipistrelli vi trascineranno fino alla locanda tirandovi per il cuoio capelluto.

La locanda é l'orgoglio di Vladoviste, in quanto unico edificio ancora integro, oltre all'ambulatorio. Qui potrete godere delle attenzioni di Ozana Martinescu, locandiera alta due mele o poco più ma pesante sei botti o poco meno, e della compagnia del caro Ianos Pekmester, rumeno doc. Ma certo che é rumeno, tutti i rumeni sono biondi con gli occhi azzurri!

Sentitevi in dovere di rompere i coglioni al prossimo senza alcun ritegno, sia all'infermiera sostituta della Calugarul, sia al becchino, e pure al ragazzo di strada nullafacente. Potete tranquillamente dire che la tomba della dottoressa rimasta cara alla popolazione puzza di zolfo, nessuno si offenderà.

Dopo una notte insonne in balia degli incubi, Ozana vi chiederà di esorcizzare una stanza, se non lo farete niente caffé mattutino. Quel simpaticone di Ianos il giorno prima vi inviterà a raggiungerlo al castello di Vlad Tepes, l'impalatore, ovvero il Conte Ugolino dell'epoca che nonostante sia morto ormai da tre secoli continua a perseguitare la popolazione con il suo insistente ricordo.

Personaggi

Luoghi

Note

Template:Legginote

  1. ^ Si legge come si scrive, la dieresi é lì solo per decorazione
  2. ^ Mese più, mese meno
  3. ^ Altro che quelle pippe di Emergency
  4. ^ MA NO?
  5. ^ A meno che voi non siate dei bastardi che non appena vedono partire un piccolo filmato introduttivo premono invio senza ritegno.


Diario segreto di padre Arno Moriani

Giorno 1

Diario di padre Arno Moriani, venerdì 13 settembre.

Cazzo, cazzo, cazzo. E ancora cazzo. Solo a me poteva capitare, ma la mamma lo diceva sempre: "Arno, ricordati che diventare prete é una pazzia grande quanto la panza di tuo padre, e non sto dicendo solo che non potrai mai e dico mai inzuppare il biscotto, ma anche che ti verranno dati i compiti più ingrati del mondo." Ed io, povero pirla, che dicevo? "Ma così non pago l'ICI!" Povero Arno, povero pirla.

Sono in viaggio su un treno che mi sta portando in Romania, bah, io di rumene ne ho viste tante, mai che mi mandino in Svezia o Germania.

Devo decidere per l'attuazione della canonizzazione di Martha Calugarul, una dottoressa. Mi sembra studiasse qualcosa... medicina, forse... No, baggianate, una donna che studia medicina! Questa sarebbe da vedere!

Che noia... su questo treno non succede nulla di nulla. Ho davanti a me una vecchiaccia addormentata, prima mi ha raccontato tutta la sua vita e tutti i suoi peccati. É questo il bello di esser prete, tutti ti raccontano i loro peccati mmmmh...


Diario di padre Arno Moriani, sempre venerdì 13 settembre.

Vladoviste é orribile, se si vuol essere generosi coi complimenti. Il sole non esiste e la popolazione non si é neanche sbattuta a ripulire la strada dalle macerie, anche se la guerra é finita da mesi. Ho incontrato Ozana Purceddu, mi sembra, la proprietaria della locanda. In Italia avremo anche Platinette ma la situazione qui non é molto diversa...

Incontrata la sostituta della Calugarul, é una ragazzina sveglia, mi ha fatto il caffé e mi ha parlato della sua predecessora, ma era di spalle e io le ho fissato il culo ininterrottamente. Forse ho acconsentito a fare qualcosa domani, non sò... mi sono vantato un po' delle mie doti in medicina e forse lei ha capito male... le ho detto che ho fatto il Cepu, o no?

Ho scoperto che Vladoviste ha un cimitero, e ho fatto conoscenza col becchino... per ora é il più amichevole.

Un moccioso di nome Ionel voleva fottermi il Rolex, ma quando gli ho detto che ero qui per "portare in paradiso" la dottoressa che gli ha curato il ginocchio sbucciato si é subito scusato... impressionante il timore di questa gente verso un cadavere.

Incontrato un certo Ianos, un archeologo, bevuto con lui fino all'una di notte, quando la proprietaria ci ha mandato a dormire a calci in culo.

Schifosa Vladoviste.

Giorno 2

Giorno 3

Giorno 4

Giorno 5

Giorno 6

Giorno 7

Giorno 8

Giorno 9

Giorno 10

Ivysaur

Ivysaur é solito sostare a lungo sulle roccie umide per rinfrescarsi le foglie posteriori.

Ivysaur é il pokemon numero 2 del Pokédex della regione di Canicattì, posizione che ha mantenuto anche quando l'amato videogiuoco si é espanso alle regioni circostanti.

Biografia

Ivysaur é l'evoluzione di Bulbasaur, e in quanto tale ne ha conservato la minchioneria. Essendo adolescente, Ivysaur possiede un carattere più ribelle e scazzato della sua versione bambina, ma sotto sotto rimane comunque tenero come una foglia di lattuga.

Deve il nome alla fusione della parola anglicana ivy (edera) e la parola greca sauros (lucertola), che portano a formare il nome lucertola d'edera. Questo può far pensare che Ivysaur non sia forte e molto lento da allenare ma... no, é vero, é un tardone e non é neanche una lucertola ma un rospo blu acqua marina. Il nome giapponese é traducibile invece con "erba misteriosa". No! Giuro che non farò alcuna battuta su cannabis, ganja o simili.

Fisionomia

File:Anatomia Bulbasaur.jpg
Come Bulbasaur, Ivysaur mantiene le caratteristiche base della sua specie: i piedi equini per avanzare meglio nel fango, i dentini da latte, l'occhietto bastardo e l'immancabile piantina aromatica sulla schiena con liane che si arrampicano su splalle e in gola, conferendogli un alito sempre impeccabile.

Ivysaur é un pokemon di tipo erba-veleno con ascendente ortica. Ha un grosso geranio che gli cresce sulla schiena e che gli impedisce di rimanere in posizione eretta. Quando si evolverà in Venusaur pur avendo una palma di colore ambiguo e di dimensioni ragguardevoli sulla schiena riuscirà a argersi su due zampe, merito dei tapis roulant e delle spremute di salsiccia e uova.

Non ha un'altezza considerevole, é alto due mele o poco più ma pesante sei botti o poco meno