Milano

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Milano

(Stemma)

"Dalli al terrone!"

(Motto)

Posizione geografica seguite la nebbia
Anno di fondazione 0
Abitanti 1.300.000 (milanesi esclusi, perché troppo pochi per poter fare un censimento)
Etnia principale negri, zingari, cinesi, albanesi, marocchini, cinisellesi, terroni ed etnie minori, tipo i milanesi.
Lingua Italiano, ma ogni frase finisce con "fra'".
Sistema di governo Democrazia federale presidenziale leccaculica su modello americano
Moneta Una volta tanta, adesso poca
Attività principale Laurà (?), laurà (??) e pensà al laurà (???) mentre lavorano (????). E basta. (si dice che si aiutino con Federica)


Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Milano
« Mi consenta, O signore!. »
(Preghiera in onore del santo patrono di Milano)
« Qual è la capitale d'Italia? Facile: Milano! »
« Guardamilanochecielogrigio »
(Pisapia chiede ad un gastroenterologo un parere circa l'area C)
« Polvere e sabbia grossolana pervadevano l’aria, sollevate dal terreno secco e morto dove non cresceva quasi niente. Una fitta foschia era sospesa su ogni cosa, mescolata al grigiore onnipresente in quel mondo ridotto a un perpetuo crepuscolo. Il cielo era nascosto da nubi basse da orizzonte a orizzonte; il panorama era tetro e scialbo, permeato da un odore fetido e da un gusto acre e amaro. »
(Terry Brooks su Milano)

Milano è la capitale controvoglia della Polentonia o Padania.

È governata con benevolenza e saggezza da Sua Democraticità Giuseppe Sala, uomo molto aperto e devoto all'uguaglianza sociale, senza distinzione di

, razza,

e soprattutto religione.

Per le sue attività culturali e il suo alto grado di civilizzazione Milano è altresì chiamata la Colombia del nord, che con i suoi 1.300.000 abitanti è una delle più grandi città del Mongo, del Congo e supera persino Napoli[1].

Il signore incontrastato di Milano è il Cavaliere Mascarato Polentone che, come ogni supereroe, difende la città dalla criminalità grazie ai suoi superpoteri, quali il sorriso eternamente smagliante (una dentiera?), i capelli di Medusa e le corna a sorpresa.

Molti vanno a lavorare a Milano con la faccia così ":D" e tornano con la faccia così ":|". Altrettanti sono dediti alla droga, che in questa città è reperibile quasi quanto nell'aria sospesa di Roma, e per loro il paragone vale al contrario. Le droghe più diffuse sono la bbamba, il cinquello, la deca e la figa[2].

I suoi abitanti si chiamano polentoni e sono occupati tutto il giorno a sputare sentenze sul resto degli italiani perché non hanno un cavolo da fare.
Secondo i polentoni tutto ciò che non è Milano non vale nulla.

NonNews

NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Milano.

Nonquote contiene deliri e idiozie (forse) detti da o su Milano.


Storia

il giornale di Milano: Avant e indré

Milano fu creata all'alba dei tempi da un gruppo di barbari ma si chiamava Mediolanum (dal latino: in mezzo all'ano) ed era solo un piccolo borgo di impiegati assicuratori molto poco dotati (questa caratteristica fisica si è mantenuta integra fino ai tempi moderni).

Successivamente prese il nome odierno Milano da un calabrese (terùn) in gita in tale città che scivolando su un volantino della lega cadde di fondoschiena sul grigio asfalto esclamando: "Miiiiii l'anoo!".
Durante l'Impero romano i milanesi facevano già gli assicuratori; questo provocò molta disoccupazione, dato che a quei tempi non si assicurava nessuno.

Poi più tardi vennero inventate le società assicurative e i milanesi, che avevano esperienza millenaria, divennero di botto leader mondiali del settore.

Negli anni '80 Milano subì un curioso fenomeno fisico: divenne improvvisamente un enorme bicchiere di Jack Daniel's (la famosa Milano da bere)! Fortunatamente negli anni '90 tutto tornò normale e nessuno degli abitanti si accorse dei 10 anni persi, indaffarati com'erano tutto il giorno.

Monumenti

Una famosa marca di sigarette ha ispirato dei pacchetti a tale monumento.

Il monumento più famoso di Polentolandia (nonché unico) è il Duomo di Milano del quale i milanesi vanno fieri, e fanno bene: basti pensare che ogni anno ben 11 persone rischiano la morte per visitarlo, intraprendendo un avventuroso viaggio sin dalla lontanissima Brianza. Tale monumento non ha ovviamente nulla da invidiare a quelli di altre città: è infatti famoso in tutto il mondo, molto più del Colosseo.

Popolazione

Le meraviglie del centro di Milano.

Il milanese tipico lo si riconosce in quanto solitamente si vanta parecchio della sua città, Freud direbbe che i milanesi sono insicuri, normalmente quando uno è insicuro tende a vantarsi a dismisura, soprattutto quando, come nel caso del milanese, non si ha niente di cui vantarsi. Milano infatti è una città triste, il massimo che l'architettura del posto è riuscita a partorire è il Pirellone, ed è tutto dire. C'è traffico insopportabile 24 ore su 24[3], tangenziali a qualsiasi ora bloccate: sulla Pero-Cormano hanno tolto l'orologio e hanno messo il calendario in quanto l'unita di misura ore non era adeguata e le persone in coda nelle auto volevano sapere da quanti giorni erano fermi nel traffico. Secondo alcune leggende in realtà all'origine delle imprese di Marco Polo e di Cristoforo Colombo ci sarebbe stato il pianificatore di percorso del loro TomTom, che entrambi avrebbero utilizzato con destinazione "Milano centro", attivando anche la funzione per evitare automaticamente il traffico. La politica per risolvere questo annoso problema è una delle più intelligenti al mondo: semafori non sincronizzati, con il giallo che dura 1/2 secondo e che ti fa la foto. In tal modo l'automobilista non passa neanche se è verde. Nelle strade a quattro corsie poi hanno imposto limiti di velocità bassissimi. In opposizione ai tedeschi che non ne hanno, perché loro sono intelligenti, e in più hanno messo un autovelox starato che scatta le foto a due km sotto il limite, come l'autovelox sulla sopraelevata Monteceneri, che mi ha fatto la multa mentre andavo a 74 km/h ove vige il limite di velocità di 70km/. Ma è corretto ciò in quanto i politici si dovranno pagare le medicine per il cancro che gli verrà ai testicoli quando saranno ancora in giovane età (avete mai visto un politico giovane?).

Il milanese tipico ama moltissimo la propria città e, a dimostrazione di questo suo amore, ne scappa il più lontano possibile non appena ha un nanosecondo di tempo libero così da lasciare la possibilità a ignari turisti stranieri di visitare una città completamente deserta. Montagne, laghi, mari niente è troppo lontano per il milanese in vacanza: l'unica e sola necessità che realmente ha durante queste sue trasferte è solo che ci si sposti tutti insieme contemporaneamente così da non dover mai sentire nostalgia del traffico di casa propria. Il tipico " accento da pianerottolo " che contraddistingue tutti i milanesi trova la sua massima celebrazione linguistica nel " eh, va beh...". Tale locuzione dovrebbe servire a esorcizzare tutto: dalle ammaccature sulle portiere alle convalescenze, fino alle morti più atroci ed inimmaginabili.

File:Guido Nicheli.JPG
Un esemplare di milanese di razza purissima (anche se é nato a Bergamo e questo rappresenta un mistero della fede della milanesita').

La maggior parte degli abitanti è costituita da immigrati da Napoli, Reggio Calabria e Puglia, da Albanesi, Moldavi, Andorresi, Bulgari, Rumeni, Congolesi, fino a Zairesi e Zerbinigianesi, tutti insieme appassionatamente. Essi sono iperattivi perché sanno che i trans locali di cui sono implacabili clienti in qualche modo vanno pagati: ecco spiegato dove finiscono i soldi degli evasori fiscali.

Il milanese è noto come instancabile lavoratore. I più attivi di tutti sono i noti Umberto Bossi, noto giocatore di briscola e in seguito politico da osteria e Roberto Maroni, instancabile suonatore di strumenti a fiato. Essi infatti cominciarono a lavorare assiduamente come leccatori di francobolli alla tenera età di soli 78 anni. Invidiosi del fancazzismo napoletano si diedero allora alla politica attiva raccogliendo al loro seguito la classe produttiva del Nord (dell'Africa, cioè partendo da Palermo a salire), ovvero statali, evasori, politici falliti, razzisti e terroni rinnegati. Vale a dire gli odierni Milanesi.

La città sta subendo gravi perdite a livello di lavoro, sicurezza e quant'altro, ma le autorità e i fighetti ignorano il tutto: tanto loro sono nella zona Ecopass.

Mini-Maranza

Milano è considerata la città dei cosiddetti Mini-Maranza, ragazzini dotati di motorini 50cc o 125cc truccati e rielaborati con i quali vanno in giro a fare i fighi e a compiere bravate. Loro, la futura classe dirigente italiana, in perenne attesa dei 18 anni per potersi fare il SUV. Ma, visto che dove vivono non si riesce mai a superare la velocità media di 12.7 km/h, non è possibile arrivare ad innestare la seconda marcia e che l'unica salita che incontreranno è quella per uscire dal box, il SUV non impareranno mai a guidarlo per davvero.

Economia

Vista panoramica di Milano con il Deposito del Cavaliere Mascarato sullo sfondo. Notare la gigantesca antenna radio con cui trasmette le sue trasmissioni in tutta Italia.

Gli introiti della città si basano per il 90% sulle multe che tutti prendono una volta nella vita per essere transitati in ZTL o in Area C senza accorgersene.

Il principale prodotto locale è il "tempo perso in attesa di...": qualunque cosa pensiate di fare a Milano (o a qualunque servizio pubblico pensiate di riuscire ad accedere), in qualunque giorno della settimana, a qualunque ora, in qualunque stagione, almeno un centiliardo di persone si sono già messi in coda davanti a voi.

Esempi molto ben rappresentativi si hanno: in auto sulle strade, negli uffici postali e dell'anagrafe, negli ospedali ("pronto soccorso" compresi) ed alla Fiera dell'Artigianato di Rho (MI) che si svolge durante il ponte di S.Ambrogio.

Quest'ultimo evento in particolare rappresenta anche un'incognita della fisica: eminenti scienziati si interrogano infatti su come una tale massa di persone concentrata in un così piccolo spazio riesca a non implodere nonostante sia oltre la propria massa critica. La soluzione dell'enigma attualmente più accreditata è quella secondo cui la rotazione dei genitali degli uomini presenti in loco sia tale da contrastare efficacemente il fenomeno.

Importanti anche le esportazioni di televisioni, sorrisoni del Cavaliere e nebbia. Si cerca di aumentare l'economia cittadina commissionando canzoni che parlano di Milano, o film e fiction ambientati in questa ridente città. Si prova anche con mostre, concerti o robe del genere. Ma puntualmente nessuno se la caca.

Per questo motivo la giunta comunale ha deciso di sfruttare i molti soldi a disposizione per pagare attori che recitino la parte dei turisti. Ciò non ha fatto aumentare l'economia cittadina, ma ha soddisfatto lo strabordante ego degli assessori.

Divertimento

Milano by night

Milano è famosa per essere la città più divertente dell'Europa transmeridionale. Centinaia, e forse addirittura decine di ragazzi durante la settimana affollano le strade financo alle dieci meno un quarto di notte (pioggia permettendo) (nebbia permettendo) (grandine permettendo) (neve permettendo) (uragano permettendo). Per il resto del tempo i ragazzi milanesi si auto-segregano in discoteche o bar davvero cool e trendy. Quando vengono buttati fuori per far spazio ad altri clienti spesso hanno eritemi sulla pelle e accecamenti. Alcuni si polverizzano. Per questo motivo, l'ex sindaco Letizia Moratti inviava ogni settimana a tutti i ragazzi milanesi scatoline contenenti collirio e creme con protezione 47. Tra le più famose discoteche della città ricordiamo:

  • Il "Prognosi Riservata"
  • Il "Frattura Multipla"
  • Il "Tangentopoli"
  • Il "Mare sul Naviglio"
  • Il "Sconvolgi Milano" vicino alla stazione centrale, frequentato da gay.
  • Il "Intoxic"
  • Il "Inquinament Zone"
  • Il "Eritema Solare"
  • Il "Extracomunitario Rapinante"
  • Il "Toxicville"
  • Il "Borgo dei pederasti"
  • Il "Crogiuolo dei sessualmente impotenti"
  • Il "Esondazione annuale del Seveso"
  • Il "Bagno rotto e sporco di piscia"

Tra i bar più cool e trendy ricordiamo:

  • Il "Madonna quanto sono cool e trendy"
  • Il "Essere cool e trendy è la mia ragione di vita"
  • Il "Sono cosi cool che mi scoperei"
  • Il "Oddio quanto sono trendy! Quasi mi sento male!"
  • Il "Mi vesto e comporto uguale a tutti gli altri! Sono troppo cool"
  • Il "Cannabis Street"
  • Il "Stasera mi butto, sotto un tram"
  • Il "Suicida della M2"
  • Il "Metroculo"

Cultura

Il Cavaliere Mascarato dopo una vittoriosa singolar tenzone con un comunista.

I milanesi adorano il Dio Denaro, che ha come incarnazione in terra la semidivinità, il Cavaliere Mascarato o la sua forma antropomorfa, Letizia Moratti.

Milano è famosa per avere i monumenti di arte contemporanea più idioti della storia dell'urbanistica (ad esempio il dito medio di piazza Affari e la fontana-appendiabiti fallica di piazza San Babila). Altre attrazioni artistiche milanesi non le si vedono a causa della nebbia industriale Pirelli©.

Vasta è la produzione, da parte di registi e produttori milanesi, di film che raccontano il mare e il divertimento in spiaggia. Non avendo uno sputo d'acqua in 4000 miglia circostanti la città, dedicano il loro tempo a cazzeggiare dietro la cinepresa. Ciò ha portato alla fondazione nel 20 d.C. di Milano Marittima, in Emilia Romagna, poiché la Liguria sarebbe stata troppo vicina per raggiungere velocità supersoniche con i SUVs.

A Milano esiste un museo del bottone, che rappresenta il punto di elevazione culturale cittadino (cui si aggiunge il monumento ad ago e filo di piazzale Cadorna).

Specialità culinarie

Per realizzare piatti di quinta scelta, la cucina milanese vanta una varietà e una qualità che poche città al mondo si possono permettere. La straordinaria gastronomia milanese richiede una preparazione fuori dal comune che solo i veri milanesi posseggono e si tramandando gelosamente di generazione in generazione. Come esempio di piatti intricati possiamo contare:

  • La polenta: difficilissima prelibatezza che si prepara mettendo la farina gialla nell'acqua bollente e lasciandola lì senza far niente fin quando diventa simile al purè, ma più grumoso
  • Il risotto alla milanese: altro impervio piatto che si prepara mettendo il riso a bollire nell'acqua e quando è quasi cotto si aggiunge lo zafferano
  • La cotoletta alla milanese: piatto che non è costato niente in termini di creatività in quanto scippato impunemente alla cucina austriaca (la famosa Viennese, così si chiama l'originale)[4]. Si prepara immergendo la carne nell'uovo sbattuto, passandola nel pangrattato e infine friggendola nel burro. Ottimo modo per accorciarsi la vita di un anno ad ogni morso.
  • La pizza, quella vera, quella egiziana.

Basta. Finito. Non c'è più niente di niente. Zero. Out. Stop. Finish.

Tuttavia, Milano esprime il meglio della propria gastronomia nella pasticceria, vero fiore all'occhiello che rende questa città famosa in tutto il mondo. Tra gli antichissimi e squisiti dolci possiamo citare, tra gli altri:

  • La torta di mandorle: il capolavoro assoluto, il dolce che esprime tutta la forza e il carattere della terra milanese. Il segreto è nelle mandorle, provenienti al 100% dalla Puglia.
  • Il panettone: dolce natalizio originale creato a Milano e che giusto a Milano piace, in quanto tutto il resto dell'Italia ne è disgustata e preferisce dolci più sfiziosi o in alternativa il pandoro.

Scrittori milanesi

  • Carlo Porta, poeta dialettale milanese, ispirò Bruno Vespa nel suo Porta a Porta.

Scrisse questa lirica (di cui c'è giunta solo questa versione, dalla grammatica incerta, probabilmente trascritta da un terrone) qualche anno fa, in un suo particolare momento milanese:

"Me truvaj en piaza Virgilio.
A vun trat me ven de scagar de brut,
al bar chiesi venia
per entrar feci e la toilette cercai
ma quando sul pusee bel moment de la vida
me ven a ciamà la sciura del bar
-Oè, Carlo gli ausiliari della sosta! Porta la machina al segur de tuta freta...-
Dio scannato, dissi meco!
mi caghi n'altra volta
se no me ciapi la multa.
E cunt ul strunz de cacca ndel cu
scapi fora cunt i braghetun calati.
Ostia che vita de merda a Milan."

Porta Carlo, se vuol venire.

Zone turistiche nei pressi di Milano

Milano è la città più turistica d'Italia: in confronto Roma è Brescia. Orde di turisti invadono la città per osservare le sue meravigliose opere d'arte: in confronto Napoli è Vercelli. Di seguito un elenco delle più belle zone turistiche di Milano: in confronto Venezia è Vergate sul Membro:

L'imponente fiume di Milano in un periodo di piena.
  • Arcore, sede alternativa del Governo Italiano
  • Batto sul Naviglio, specializzata nel turismo sessuale
  • Buccinasco, detta anche Bucci Beach, è l'area balneare di Milano
  • Bocchinasco, detta anche Bocchi Bitch è l'area sessuale di Milano
  • Catamarano sul Naviglio, con i suoi relitti
  • Carugà, el paes di disgrasià, con la sua concentrazione di ipermercati insuperata nel mondo
  • Cascina Burrona, ma davvero qualcuno sale o scende qui?
  • Cernusco sul Naviglio, dove i medici tutto curano con l'ingessatura.
  • Cesano Boscone, con i suoi boschi e i suoi depositi di rottami
  • Cinisello Balsamo, dove piccoli cinesi vendono prodotti per la cura dei capelli
« L'ho inventato io! »
(Il sindaco di Cinisello Balsamo su balsamo)
  • Colcazzo sul Naviglio
  • Cologno Monzese, con le sue antenne
  • Corsico, che non ha nulla a che fare con l'isola mediterranea
  • Gangiano, zona a vocazione agricola.
  • Gessate, ci va la metro ma si dubita esista davvero.
  • Glande sul Naviglio
  • Idroscale, area di vendita di scale per piscine
  • Inter
  • Melegnano, coi suoi tipici caselli autostradali
  • Melzo, dal cui ospedale si entra in verticale e si esce in orizzontale.
  • Milan
  • Milanello, luogo di allenamento di una famosa squadra di Hockey su erba milanese
  • Milano Marittima
  • Milano 01: L'origine
  • Milano 02: La Vendetta
  • Milano 03: La Resurrezione
  • Naviglio Mortesana, per tranquilli suicidi nel weekend
  • Pasquale sul Naviglio
  • Pero, con i suoi orti e inceneritori
  • Pessano con Bornago, in perenne guerra civile.
  • Pioltello, con i suoi nordafricani e romeni.
  • Prepuzio sul Naviglio
  • Prognosi riservata sul Naviglio
  • Rozzano, con le sue case popolari
  • Rozzangeles, con il suo ghetto
  • Scopate nel Seveso
  • Sucate di Sopra
  • Sucate al centro
  • Sucate di Sotto
  • Sucate sul Naviglio
  • Trezzano sul Naviglio, con i suoi fiumi
  • Truzzano sul Naviglio
  • Varano sul Naviglio, con i suoi rettili
  • Vice City
  • Vomito sul Naviglio, movida notturna milanese

Milano può vantare inoltre grandi bellezze naturali. Ad esempio l'imponente fiume (ah ah ah) Naviglio, dotato di una portata d'acqua di tre sputi al minuto. Oppure il vasto lago (ah ah ah) Idroscalo, che 70 anni fa ai tempi del Duce era una pista per idrovolanti, e che ora s'è trasformato in meta di Trans brasiliani (viados) che in estate ballano il samba in tanga e suonano il berimbau, tra mangiate di churrasco, bevute di capirinha, e inculate a trenino molto ammirate presso i maggiori voyeur cittadini (presenti anche a Parco Lambro). Ormai non vola più nulla sull'Idroscalo, tranne le zanzare tigre, che in estate insanguinano le piacevoli serate. Munirsi quindi di zampironi al napalm e retine, nonché lanciafiamme. Comunque si può passare una piacevole serata con una cenetta a lume di candela in compagnia della fauna locale: pantegane di fogna che fanno il bagno e aspettano di mangiare i vostri avanzi se non mentre cenate, come l'orso Yoghi a Yellowstone. Inoltre, Milano vanta una posizione strategica: con sole 4 ore di macchina ci si può divertire sciando sulle Alpi e con sole 7 ore si può andare a fare una nuotata nel mare (Genova o Milano marittima).

Hinterland (o Provincia)

La più bella[citazione necessaria] periferia di Milano: Quarto Oggiaro

L'Hinterland di Milano è più vasto della Cina sub-meridionale. Con città come Bovisio Masciago, Quarto Oggiaro[5], La Barona[6] (detto "Labbarrona"), Lissone, Carate Brianza, Albiate Cusano Milanino, Truccazzano (non è un parolaccia: esiste davvero), Seregno, Veduggio con Colzano, Seveso, Cesano Boscone, Buccinasco (Bucci Beach), Rho, Cormano, Cogliate, Meda, Cinesello Balsamo (paese con molti immigrati asiatici), Cologno Pugliese (Il paese con più antenne paraboliche dell'universo), Sesto San Giovanni a Teduccio, Paderno Dugnano, Pioltello (dove inspiegabilmente c'è il mare!), Mediglia, Giussano, Paina, Birone e Legnano è sicuramente una delle aree più estese dell'Europa trans-meridionale. Da non dimenticare Rozzano Calabro, che è la località di appartenenza del tifo rossonero.

L'hinterland è noto ai milanesi come provincia, campagna, campi di grano e di mais. In realtà in provincia di Milano non viene coltivato un campo da quarant'anni, ma i milanesi non escono mai da Milano quindi non lo sanno; tra loro vige infatti la convinzione che il titolo della famosa canzone di Fabrizio De Andrè (cantautore di Ascoli Piceno) sia "La Guerra Di Pero", per via del ritornello "dormi sepolto in un campo di grano..."

L'Hinterland o campagna (attraversato dal fiume più inquinato del mondo, l'Olona), come preferite, non è però del tutto inutile: questo fornisce una quantità di tamarri, tamarretti, zarri, burini, tasci, truzzi, rappusi, ermafroditi o stermafogliatori dir si voglia impressionante. Dati dell'Istat affermano che il 97% dei tamarri italiani sia originato dalla provincia di Milano. È inoltre confermato che più dell'80% della popolazione della campagna sia di origine terrona. Città come Seregno e Desio sono composte al 99% da Calabresi e Pugliesi, il restante 1% è il pizzaiolo egiziano della città.

Una grande tragedia sconvolse nel 1997 Seveso, ridente cittadina prevalentemente sarda: il peto di un abitante della vicina Shelbyville distrusse e rase completamente al suolo la città che venne dichiarata radioattiva circa 1 anno dopo. Gli abitanti di Seveso presentano dunque segni particolari come 3 dita o 4 ani, peli viola in tutto il corpo, lingua doppia e occhiali da truzzo.

Il mezzo di locomozione più diffuso tra i provinciali è il Buster a specchio.

Economia della Provincia

L'economia si basa al 90% su disco per truzzi o sulle attività dei transessuali, o entrambe come nel caso del Mazùm. Quest'ultimo è un noto centro di divertimento per tutti i provinciali in cerca di sballo di pasticche e di kebab a basso costo. Il restante 10% si divide in occupazioni di bassa manovalanza svolte dagli autoctoni provinciali, tra cui ricordiamo un 4% di meccanici trucca-buster, 5% di carnezzieri, 1% di mangia-magrebini.

Miti milanesi

Essendo i vigili urbani molto amati dai milanesi, vige la tradizione natalizia di regalare loro panettoni, dolci arricchiti con veleno per topi, o guttalax. La Polizia locale è molto selezionata; pare che gli unici accoppiamenti consentiti siano quelli tra agente maschio e agente femmina, al fine di garantire la continuità della razza.[7] Il pensiero che più domina il vigile urbano medio (specie se automunito o motomunito) alla vista del misero cittadino sulla sua autovettura è: "Io sono il tuo Dio e la cintura di sicurezza il tuo credo, indossala anche a traffico fermo, in quanto potresti costare alla collettività e non garantirci più il pane". Da non sottovalutare anche l'uso comune di piazzarsi a 20 all'ora in mezzo alla strada creando code infinite in attesa che qualcuno osi effettuare un sorpasso per multarlo. L'ausiliario della sosta, altro non è che il fratello povero del poliziotto locale, anch'egli ha funzioni inibitorie sui milanesi che parcheggiano dove possono, in quanto tutti i parcheggi sono saturi dei catorci degli extracomunitari lasciati ovunque.

Piazza del Duomo

La Piazza principale di Milano meta di piccioni vagabondi scacazzanti, il sindaco Pisapia ha in serbo un progetto che prevede di alimentare gli animali a base di croccantini al fine di far fare escrementi solidi che non sporcano e facilmente rimuovibili. Il vento cambia la merda resta sempre uguale.

Milano per l'EXPO 2015

   La stessa cosa ma di più: Expo 2015.

Di recente Milano ha avuto l'onore di essere scelta come città per il prossimo presidio della fiera mondiale, in concorrenza con una turca (meno male che abbiamo vinto altrimenti questi cominciavano a rompere gli zebedei...). Ciò farà sicuramente la gioia di imprenditori, pubblicitari, imprenditori, pubblicitari, appaltatori pubblicitari e appaltatori imprenditori. Si preannunciano grandi opere che verranno presentate, finanziate, forse realizzate e comunque mai utilizzate, allegre colate di cemento che rimpiazzeranno gli inutili boschi pieni di verde e vita, palazzi concepiti da un architetto idiota e dislessico e soprattutto introiti che verranno subito utilizzati per grandi opere e azioni importanti come la riabilitazione dell'aereoporto di Malpensa. Quindi buttati nel cesso.

La riapertura dei Navigli

A Milano non si sta mica con le mani in mano, piuttosto che no si passa il tempo a scavare buche e poi a coprirle, e se ancora non è abbastanza si usano le buche per farci passare l'acqua dalla Svizzera a Venezia, ed ecco che abbiamo i Navigli: degli azzurri ruscelli dove saltano le trote e cadono le biciclette.

E non è abbastanza: adesso è il periodo della riapertura delle buche, e il sindaco annuncia festante: "Si andrà in nave da Locarno a Venezia via Milano!"; poi ci ripensa e rettifica: "in effetti non saranno delle normali navi, ma delle imbarcazioni più piccole, tipo transatlantico o superpetroliera; inoltre così anche la Svizzera potrà avere la sua flotta di sottomarini nucleari, che risalendo sotto piazza del Duomo - dando la precedenza alla metro gialla - attraccheranno alla loro base svizzera, fatta di cioccolato svizzero con latte munto da mucche svizzere, che mangiano erba svizzera che cresce su suolo svizzero calpestato da piedi svizzeri che indossano scarpe svizzere fatte da mani svizzere che agiscono mosse da pensie..." (non è riuscito a terminare la frase, svenuto per carenza di ossigeno nel sangue - causa ipoventilazione). Alcuni sospettano un atteggiamento eccessivamente filosvizzero da parte del sindaco, ma solo perché non sono svizzeri; per tutti gli altri è un vero italiano, che in quanto tale pensa alla svizzera per distrarsi dallo stato dell'italia.

Note

  1. ^ Alla faccia vostra, teroni!
  2. ^ taaac!
  3. ^ Il che è un contro senso dato che stanno tutti a lavurà...
  4. ^ Ma non lo ammetteranno mai...
  5. ^ che in realtà non è una città
  6. ^ che in realtà non è una città
  7. ^ Un po' come il pedigree degli schnauzer.

Voci correlate


Siamö padani, abiamö ün söniö nel cuöře, brüžare il tricölöre, brüžare il tricölöre!