Nonnotizie:Milano, arrivano le ronde nere

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13 giugno 2009


Cosa state pensando, comunistelli da quattro soldi? Il braccio alzato è solo per chiedere di prendere la parola!

Milano - Dicono di essere più di duemila in tutta l'Italia, ma per la questura sono parecchie decine di migliaia. Sono i volontari delle ronde nere, una ONLUR (Organizzazione non lucrativa di utilità razziale), presentata dal MSI al suo primo convegno nazionale, a cui hanno partecipato ex membri delle forze dell'ordine e qualche vecchio nostalgico di passaggio.
L'organizzazione, secondo gli ideatori, dovrebbe affiancare le ronde padane nella sorveglianza continua delle strade a partire dall'approvazione del nuovo disegno di legge sulla sicurezza, soprannominato leggi destrissime.
Al convegno viene anche presentato l'equipaggiamento dei volontari: camicia color kakka, basco con aquila dallo sguardo truce, polsino nero (perché la fascia è old), pantaloni grigio depressione e una curiosa bottiglietta di olio di ricino.
Ma è subito polemica: piovono accuse di ritorno al fascismo e di cattivo gusto nella scelta del vestiario:

« No alle ronde fai da te. Il fai da te non porta altro che problemi. »
(Enzo Letizia, segretario nazionale dell'associazione Funzionari di Polizia, ripensando al disastroso tentativo di montare una mensola da solo.)
I volontari arrivano a frotte persino dai luoghi più freddi e sperduti.
« Noi non ci lavoriamo con quelli là! Il nero ricorda troppo il colore dei baluba! »
(I volontari delle ronde padane si lamentano.)
« È uno scandalo! Ma, dico, avete visto che abbinamento di colori?! »
(Valentino.)

Gaetano Saya, l'ideatore dell'iniziativa, accusato nel 2004 di odio razziale nei confronti dei puffi (Saya sembra, infatti, provare simpatia per Gargamella), risponde però che ogni giorno arrivano numerose richieste di adesione. Lo so perché c'ho il gruppo su Facebook!, afferma orgoglioso. Repliche anche da parte di Augusto Calzetta, comandante della Guardia Nazionale Italiana:

« Noi siamo apolitici. La nostra è una Onlus che vuole solo fare del bene ai cittadini. E sbattere quei fottuti comunisti fuori dal nostro paese. »
(Il signor Calzetta.)

e aggiunge:

« Basta prendermi in giro per il cognome! »
(Sempre lui.)
Belzebù sogghigna pensando ai tempi bui che si prospettano per il futuro.

Parte addirittura una inchiesta da parte del procuratore Spataro della Procura di Milano, da sempre covo di comunisti e sovversivi, sulla possibile violazione della legge sull'apologia del fascismo del 1952, e della legge che vieta l'utilizzo delle orripilanti camicie kaki. Il Presidente Saya replica così:

« Nelle prossime ore verrà presentata una dettagliata querela, anzi, una denuncia, nei confronti del signor Spataro per associazione a delinquere finalizzata alla cospirazione politica e per eversione contro i poteri e le leggi dello stato e della razza. E poi sappiamo dove abiti, bastardo! »
(Gaetano Saya a lezione di civiltà.)

Intanto, vi è anche la reazione della comunità gay, che in occasione del Gay pride ha deciso di creare le ronde rosa, con tanto di divisa adamitica e manganello. Pattuglieranno nei prossimi giorni le strade delle città, pronti a lavorare anche loro per il pene dei cittadini.

Fonti

Questa è una notizia di squallidità, una di quelle un po' meno ruffiane della media.
È stata miracolata come tale il giorno 21 marzo 2010 col 72.7% di voti (su 11).
Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.

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