Vigile urbano

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Una vigilessa urbana dà gli ultimi ritocchi al suo romanzo d'esordio.
« Meglio un morto in casa che un vigile urbano sull'uscio. »
(Antico proverbio provenzale su vigile urbano)
« La più preziosa fonte di entrata per le casse comunali. »
(Qualsiasi sindaco su vigile urbano)

Terzo tra i mestieri più antichi del mondo, preceduto soltanto dal mestiere del politico e da quello ben più nobile e apprezzato della signorina di facili costumi, nonché terzo tra gli animali nocivi dopo il topo e lo scarafaggio, il vigile urbano si colloca invece al primo posto (a parimerito con il carabiniere) nell'arte di rompere i coglioni a oltranza con le multe e fermare i poveri malcapitati sulle macchine, distinguendosi tuttavia dal carabiniere per le più limitate funzioni, sia cerebrali che di competenza specifica lavorativa. Di solito, se chiamati dai cittadini, non intervengono. Infatti la categoria ha vinto nel 2009 il premio decennale Fancazzismo & Stipendi a Scrocco, organizzata da Quattroruote e patrocinata dal Ministro Brunetta, con la sponsorizzazione dell'Associazione Nazionale Vigili Urbani in Pensione (esiste, esiste...) e dell'Associazione Tantomipaghiil27anchesenonfacciouncazzo.

Storia

Vigile urbano in divisa al tempo della Roma Imperiale.


Noti in epoca greca con il nome di sicofanti, etimologicamente traducibile con delatori, in quanto al tempo la distinzione tra spie, esattori delle tasse e vigili urbani era meno marcata di quella attuale, è nel periodo romano che il vigile urbano, con il nome di pretoriano, acquisisce una fisionomia e funzioni sue proprie, consistente al tempo nell'assassinare gli imperatori sgraditi per sostituirli con altri ritenuti più meritevoli.


Con il passare del tempo, tra saccheggi e devastazioni, il vigile urbano ha perso la funzione sua propria e originaria di assassinare il detentore del potere al fine di garantire l'alternanza politica, essendo stata tale pratica nel frattempo sostituita dal metodo delle libere elezioni democratiche, acquisendone tuttavia una nuova e più definita, data dal molestare gli utenti della strada e non.


Alcuni studiosi ipotizzano pertanto una progressiva evoluzione del vigile urbano da spauracchio del potere a spernacchio del podere: in altre parole attualmente il suo compito sarebbe quello di agevolare l'Amministrazione nell'esercizio delle sue funzioni, contribuendo a incrementarne la ricchezza, anziché assassinarne i capi.

Leggenda

Busto del mitologico Astolfo, conservato presso i Musei Vaticani.

Una leggenda, non confermata dalla realtà dei fatti e assolutamente arbitraria, qui riportata per fini meramente accademici, vuole invece che il vigile nasca agli albori della creazione del mondo: Dio, terminata con la terra la costruzione di Adamo, il primo uomo, trovato altro materiale organico, avrebbe infatti modellato Astolfo, primo tra tutti i vigili.

Astolfo, nel disegno del Signore, avrebbe dovuto svolgere la funzione di Eva: tuttavia non appena creato, con tanto di fischietto e divisa, eccolo prontamente estrarre il temuto blocchetto delle multe contestando ad Adamo le seguenti violazioni:

  • sanzione amministrativa per esposizione di nudità in luogo pubblico;
  • viso non conforme all'allegata tabella amministrativa;
  • arti superiori troppo corti;
  • arti inferiori troppo lunghi;
  • naso di proporzioni tali da intralciare la libera circolazione;
  • attrezzatura di piacere di lunghezza non conforme alla normativa vigente.

Ovviamente al tempo non esistevano norme di Legge da far rispettare, poiché la scrittura sarebbe comparsa molto tempo dopo: ma, allora come oggi, il vigile urbano supplisce con la fantasia creativa quando apposite leggi non ci sono.

Al che Adamo si incazzò e chiese al Signore una compagnia di altro genere.

Dio non avrebbe voluto poiché provava simpatia per Astolfo, sua creatura: quando Astolfo, tuttavia, minacciò il Signore di multarlo per "clonazione non autorizzata da apposita circolare ministeriale", per dispetto Dio esaudì la richiesta di Adamo e creò la donna.

Adamo ebbe così una compagnia non meno rompiballe e insopportabile del vigile urbano, ma perlomeno disponibile a maggiori slanci di generosità: purtroppo dimenticò di distruggere Astolfo, la cui progenie è così giunta sino a noi.

L'intelletto del vigile urbano: questo sconosciuto

Vigile urbano in un momento di svago.

Il Parlamento di una nazione all'avanguardia nel mondo in questo specifico settore, sulla base di un recente studio condotto da insigni esperti nel ramo, che ha evidenziato come il quoziente intellettivo del vigile medio sia costituito da un numero infinitesimale tendente allo zero assoluto, che colloca il vigile nella scala evolutiva tra il mollusco e l'ameba, ha proposto con specifico disegno di legge di vietare al vigile urbano di occuparsi di dirigere il traffico con l'unica eccezione data dal guasto dei semafori all'uopo previsti.

Pare infatti che in tale occupazione, disponendo di tre opzioni (verde, giallo, rosso), il semaforo si dimostri più efficiente del vigile urbano, il cui meccanismo cerebrale si basa invece su di un limitato codice binario semplice (, no).

I sostenitori del disegno di legge hanno fatto infatti presente che in tal modo il traffico sarebbe dimezzato, essendo dato di fatto che il vigile è la causa principale del formarsi di lunghe e interminabili file agli incroci stradali, ed hanno altresì rilevato che al vigile rimarrebbe così più tempo per dedicarsi all'occupazione preferita: elevare sanzioni amministrative.

La lobby dei vigili tuttavia, per questioni di principio, si oppone all'approvazione definitiva del testo, al grido di "Per quanto stupidi, siamo comunque più intelligenti di un semaforo!!!".

Al fine di dimostrare l'asserzione di cui sopra con metodo scientifico, una commissione imparziale di vigili urbani ha quindi sottoposto alcuni vigili scelti a caso e alcuni semafori altrettanto scelti a caso per porre loro test di logica e ragionamento, mediante prove sia scritte che orali.

Ne è risultato un pareggio in termini di capacità mentale: "ottimo risultato", pare abbia commentato la commissione, omettendo tuttavia di rilevare che i semafori, in quanto privi di arti e parola, non sono fisicamente stati in grado nè di rispondere ad alcuna domanda né di sottoporsi alle prove scritte.

La formazione del vigile urbano

NonNews

NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Vigile urbano.

Contrariamente a quanto generalmente si ritiene, essere assunto in qualità di vigile urbano non è così facile come potrebbe a un primo superficiale esame sembrare. Non qualsiasi cretino è infatti ammesso nella nobile elité, dovendo invece il candidato dimostrare, mediante il superamento di specifiche prove pratiche, di essere dotato di fantasia, prontezza e abilità fuori dal comune.

Si riporta di seguito una lista di prove pratiche simulate tratte da situazioni di vita quotidiana, in cui viene chiesto al candidato: "Se Lei fosse un vigile urbano, che farebbe in questa situazione?"

Prova simulata introduttiva. La commissione esaminatrice, presa a caso una vecchia, la malmena di botte; indi la getta in mezzo a una strada dando così inizio alla prova. Il candidato che soccorre l'anziana è immediatamente escluso. Supera la prova il candidato che eleva una o più tra le seguenti sanzioni amministrative:

  • sanzione amministrativa per esercizio abusivo su suolo pubblico del mestiere di moribondo;
  • sanzione amministrativa per gemiti e lamenti molesti;
  • sanzione amministrativa per imbratto di suolo pubblico con l'aggravante di aver commesso il fatto con sostanza ripugnate e disgustosa (sangue);
  • sanzione amministrativa per abbandono di anziano senza apposizione dell'apposito triangolo.

Pirata della strada in minigonna. Una sedicente signorina in minigonna supera un incrocio a elevata velocità con il semaforo rosso. Il candidato che eleva sanzione amministrativa è escluso dell'esame senza appello. Supera la prova il candidato che, dichiarandosi disposto a chiudere un occhio, chieda in cambio favori sessuali alla disponibilissima guidatrice. Massimo dei punti se la richiesta riguarda prestazioni non solo orali ma anche anali.

Pirata della strada in pantaloni. Un tizio attraversa un incrocio a elevata velocità con semaforo rosso. Viene bocciato il candidato che elevi sanzioni amministrative. Supera la prova il candidato che convinca con argomenti persuasivi il guidatore a erogare in favore dell'aspirante vigile una mazzetta da almeno 250,00 euro. Massimo dei punti al candidato che, dimostrando di essere di ampie vedute culturali chieda prestazioni sessuali al guidatore.


Pirata della strada politico. Un detentore del potere attraversa un incrocio a elevata velocità con semaforo rosso. Escluso senza appello il candidato che chieda favori sessuali, bustarelle, mazzette o peggio elevi sanzione amministrativa. Supera la prova il candidato che si ponga in ginocchio ai piedi del potente di turno implorando di essere deflorato analmente.

Prova finale di abilità. La commissione esaminatrice sottrae con l'inganno una carrozzina con tanto di bambino a bordo; la carrozzella viene quindi posta nel bel mezzo di un trafficato incrocio e la prova ha così inizio. Automaticamente escluso il candidato che cerchi in qualsiasi modo di soccorrere il bimbo. Supera la prova l'aspirante vigile che elevi almeno trenta sanzioni a carico del bimbo. Si riporta un esempio di corretto svolgimento della prova:

  • sanzione amministrativa per veicolo privo di bollino blu apposto al parabrezza;
  • veicolo privo di parabrezza;
  • omessa esposizione della targa posteriore;
  • omessa esposizione della targa anteriore;
  • veicolo non omologato, ex dpr 666/1966 art. 69, alla circolazione stradale;
  • guida da parte di minore in assenza di idoneo documento abilitativo rilasciato dall'Ente preposto;
  • intralcio alla circolazione;
  • intralcio al traffico;
  • omessa presenza dei dispositivi di illuminazione;
  • ruote non conformi all'allegata tabella ministeriale;
  • omessa esposizione del tagliando assicurativo;
  • mancato pagamento del premio assicurativo;
  • mancato pagamento della tassa di circolazione;
  • omesso utilizzo dei dispositivi segnalatori della sosta;
  • omessa presenza sul mezzo dei dispositivi segnalatori della sosta;
  • mancanza dei cilindri nel motore;
  • mancanza delle candele nel motore;
  • mancanza dell'albero motore;
  • mancanza del motore sul mezzo;
  • veicolo non abilitato al trasporto di persone, conducente incluso;
  • veicolo in spazio riservato al transito e non alla sosta;
  • rumori fastidiosi provenienti dal guidatore (pianti e urla);
  • oltraggio a pubblico ufficiale commesso da minore in evidente stato di ebbrezza;
  • probabile uso di sostanze psicotrope da parte del conducente;
  • mancato utilizzo delle cinture di sicurezza;
  • cinture di sicurezza non omologate;
  • assenza di cinture di sicurezza;
  • carente strumentazione del veicolo;
  • dispositivo di sterzo assente sul mezzo;
  • dispositivi di frenata assenti sul mezzo;
  • veicolo non dotato di marmitta catalittica.

L'ausiliario del traffico

L'aspirante candidato che, pur dimostratosi valido elemento nelle prove precedenti, tuttavia non raggiunga il quorum di trenta sanzioni nella prova finale, viene ammesso d'ufficio nella sottocategoria degli ausiliari del traffico. Costituisce tuttavia titolo di precedenza a questo riguardo l'aver riportato nell'anno precedente la presentazione della domanda di ammissione perlomeno una condanna penale per delitto non colposo, preferibilmente per uno tra i seguenti reati:

L'ausiliare del traffico è infatti una sottospecie di vigile cui, per la minore capacità inventiva, viene dato il compito di elevare sanzioni amministrative di un solo tipo, il divieto di sosta, non differenziandosi per il resto dal ben più affermato collega.

Vigili famosi

  • Pasquale Del Fuoco, discendente di Vigili Urbani da generazioni (pare fossero nati prima loro che lo Stato Italiano!), condivide con i suoi avi il ricevere telefonate a casa negli orari più disparati del giorno e della notte, con richieste di aiuto per incendi, alluvioni e gattini sugli alberi; pare stia meditando di cambiare divisa e passare effettivamente nei VVFF, giusto per non dover più rispondere "ha sbagliato numero".
  • Grande Pennello; non è il suo vero nome, e non è nemmeno un vero Vigile, ma grazie all'imbianchino più pirla d'Italia, è tra i Vigili più famosi: "Ci vuole un pennello grande!". Pare che invece di fare la multa al pirla, gli abbia fatto imbiancare la casa in nero.
  • Paola Attesa, assurta alla notorietà durante la pandemia mediatica del CoglionoVid-19, quasi sicuramente riceverà solenne encomio dal Presidente della Repubblica, dal Papa e dal Segretario nazionale del Sindacato Pompe Funebri, in riconoscimento alla dedizione con cui ha girato tutta l'Italia durante l'emergenza sanitaria, somministrando Tachipirina a domicilio a chi altrimenti rischiava di guarire.
  • I 2 Vigili, Franco e Ciccio nei panni di Vigili Urbani hanno dato lustro per decenni alla divisa; è per quello che arrivavano al lavoro sempre in ritardo.
  • Alessando Urbano è un altro fulgido esempio di Vigile da generazioni. Per qualche motivo incomprensibile spesso gli vengono attribuite gesta che riguardano dei colleghi, ma ormai c'è abituato.

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Questa è una voce in latrina, sgamata come una delle voci meno pallose evacuate dalla comunità.
È stata punita come tale il giorno 5 luglio 2009 con 100% di voti (su 7).
Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.

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