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==Filosofia==
==Filosofia==
Il complesso pensiero nietzscheano è profondamente influenzato dalla sua [[Antica Grecia|formazione classica]]: trascorse infatti metà della sua vita a lanciare accuse e minacce a filosofi come [[Socrate]], [[Parmenide]], [[Platone]] e suo figlio [[Plotino]], fino a quando non gli fecero notare che erano tutti morti da più di 2000 anni.

Per semplificare, diremo che Nietzsche considerava la [[metafisica]] e la [[teologia]] inutili vaneggiamenti: per questo la sua filosofia tratta principalmente di fatti e cose concrete, come la lista degli ingredienti del bagnoschiuma o le relazioni tra la composizione chimica dell'aglio e il numero di notti in cui un uomo va in bianco.

=== 1870 - 1877 ===
Fin dalla giovane età Nietzsche scrisse autobiografie megalomani in cui tentava di convincere se stesso e gli altri di essere un cacciatore di draghi con superpoteri, perennemente accompagnato dal sottofondo musicale wagneriano "''La cavalcata delle Valkirie''".
Fin dalla giovane età Nietzsche scrisse autobiografie megalomani in cui tentava di convincere se stesso e gli altri di essere un cacciatore di draghi con superpoteri, perennemente accompagnato dal sottofondo musicale wagneriano "''La cavalcata delle Valkirie''".


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=== 1878 - 1883 ===
=== 1878 - 1883 ===
Era il [[1878]], e Nietzsche era impegnato nella stesura di un nuovo libro: Umano troppo umano.
Era il [[1878]], e Nietzsche era impegnato nella stesura di un nuovo libro dal titolo mostruoso: Umano troppo umano. Qui, con l'ausilio di una razionalità paraplegica, si interroga sui grandi quesiti della vita, come: l'uomo ha davvero bisogno di ossigeno? la zebra è nera con le strisce bianche o bianca con le strisce nere? È nata prima la pizza o prima il pizzaiolo?


Le questioni sollevate da Umano, troppo umano scossero le fondamenta dell'intera filosofia europea e portarono a conseguenze tangibili nella vita quotidiana, tra cui l'abolizione dell'ici sulla quinta casa e l'obbligo per i pizzaioli di indossare guanti.
Nota: dopo il successo di "Così parlò Zoroastro" Nietzsche diventò così megalomane che quando camminava per strada si cantava da solo la colonna sonora di Mission impossible.


Nel 1881 esce un nuovo libro, Aurora: una velata descrizione delle numerose notti in cui andava in bianco. Il testo è accattivante e poetico come i lamenti di un camoscio in agonia e presenta i tratti tipici delle opere nietzscheane: ovvero è scritto in una lingua non comprensibile da esseri umani.<br />
3 fasi: studio iniziale
Seguì un lungo silenzio in cui tutti speravano che il filosofo si fosse dato alla viticoltura. In realtà Nietzsche tornò alla carica, scrivendo il testo per l'etichetta di un famoso dentifricio, cosa che causò dure reazioni da parte della critica.


=== 1884 - 1887 ===
incomprensione totale

Nota: dopo il successo di "Così parlò Zoroastro" Nietzsche diventò così megalomane che quando camminava per strada si cantava da solo la colonna sonora di Mission impossible.


=== Il rapporto con Dio ===
rabbia
===Il rapporto con Dio===
{{dialogo2|Nietzsche|Dio è morto|[[Doretta82]]|Oh, mi dispiace!}}
{{dialogo2|Nietzsche|Dio è morto|[[Doretta82]]|Oh, mi dispiace!}}


===Il superuomo===
=== Il superuomo ===
{{Cit2|[[Poser]]!!|Friedrich Nietzsche a [[Superman]]}}
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img di nice superuomo
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Versione delle 14:32, 8 ott 2010

« Ma con tutto quello che ho scritto, perché si ricordano tutti una sola frase? »
(Friedrich Wilhelm Nietzsche)
NonCitazioni è

STRAPIENA

di citazioni già sentite e aforismi senza senso detti da o su Zenzozenzo/Sandbox.
Dov'è il tuo Dio adesso??


Friedrich Wilhelm Nietzsche, meglio noto al pubblico a casa come Nice, (Jägermeister, 5 ottobre 1844 – Gotham city, 8 bre 1900, comunque dopo Dio), è stato uno scrittore e predicatore germano. Secondo alcuni addirittura un "filosofo", ma sarebbe come considerare Bigazzi un grande chef.

Il suo complesso pensiero, originale quanto le tagliatelle all'uovo, era destinato a diventare una delle colonne portanti della filosofia occidentale, influenzando ogni futura ideologia, dal neorealismo alla cucina molecolare di Ferran Adrià. Per apprezzare la filosofia di Nietzsche, occorre aver ben chiare le basi del suo pensiero:

  • La storia è ciclica, pertanto si ripete sempre
  • Dio esisteva, però poi è morto (ai bovdi delle stvade, nelle auto pvese a vate...)
  • La storia è ciclica, pertanto si ripete sempre
  • Inventare aforismi è più divertente che scrivere libri di senso compiuto
  • La storia è ciclica, pertanto si ripete sempre

Coerente a se stesso, Friedrich Nietzsche fu anche filologo, filobus, Filippo e poeta dilettante (vale ricordare "Poesia alla mia mamma" e "Il fiore dell'amore sul cuore del motore" in rima baciata), anche se i critici, calunniatori bastardi, sembrano non apprezzare molto le sue opere.


Il perché del nome

Come per tutti i bambini tedeschi, dal 57 a.C. a questa parte, anche il nome di Friedrich doveva essere registrato da un anagrafe. Forse l'idea di lasciare che fosse il padre, balbuziente cronico, ad occuparsi della cosa, non fu azzeccata. Dal diario della moglie:

Sig. Nietzsche : Bu-buon-g-giorno! V-v-vorrrrrei rregist.. registr... registrare il hhhh... il nnn-nome d-di mmmhhmmio f-f-figlio
Impiegato : Un attimo, la mia paraplegia non mi permette di tirare fuori questa macchina da scrivere cirillica velocemente! Abbia pazienza... come si chiama il pargolo?
Sig. Nietzsche : F-F-Frriiiiiieeed-d-d-dr-ichhhhh WilWilWilWilWilhelelelelm N-Nie-T-Z-S-C-H-e
Impiegato : Eh?

Dopo diverse ore, il piccolo infante poteva finalmente sfoggiare il suo nuovo nome: Ғяґэдяуќђ Wihillhlhmmlhmhwh ŅïêÞ'ţßżšſçħǽ

Biografia

Gioventudinezza

Friedrich Nietzsche nasce in un piccolo paese dal nome incazzato, nella Germania frontale, il 15 ottembre 1844. Ancora oggi, sulla parete dell'abitazione natìa, è presente una targa che recita: "Qvesta è la casa natale di Friedrich W. Nietzsche", ma accanto c'è un cartello con scritto CITAZIONE NECESSARIA.
Il padre, Karl Ludwig, era un cristiano movimentariano, particolarmente bigotto, autore di diverse pubblicazioni teologiche come "San Toro. La disinformazione fra i credenti" o "Giovanni Battista e Gesù: testa o croce?". La madre, Franziska Oheler, casalinga stressata, aveva acquistato il marito su Mediashopping insieme ad una collezione di scolapasta ecologici e un videoregistratore. Sì, avete capito bene: le diedero perfino un videoregistratore, strabiliante eh? Friedrich aveva anche due fratelli: Silvano e Franz Ferdinand, ma siccome nessuno si ricorda di loro, faremo finta che non esistano.

Un giovane Nietzsche con l'aria da tipico ragazzo disturbato. Sta tentando di fulminare con lo sguardo un tale, colpevole di avergli detto che starebbe meglio con i baffi.

Dunque figlio unico, visse un'infanzia serena fino ai 7 anni, quando la madre comunicò lui una tragica notizia:

« Papà è morto »

La notizia della morte del padre turbò profondamente il ragazzo, riporta testualmente sul suo diario d'infanzia:

« Papà è morto! Papà resta morto! E noi lo abbiamo ucciso! »
(F. Nietzsche, Diari di quando ero un moccioso, 1851)

I biografi del "filosofo" sono soliti ricondurre a questo evento l'origine degli squilibri di Friedrich Nietzsche: lo scrittore Giovanni Reale lo ritrae come un giovane profondamente disturbato, Amedeo Modigliani lo dipinge invece come un uomo dalla testa allungata.

Fin da studente, si distingue per le sue vastissime conoscenze grammaticali e la sua pignoleria, il tipo da mettere sempre i due puntini sulle ümlaüt, diciamo. Rappresentò comunque un dramma portar a termine prima elementare, dovette ripeterla per 3 volte prima di imparare a scrivere il proprio nome. Completati gli studi classici presso l'High School Musical di Berlino, nel 1864 Nietzsche si iscrive all’Università del monte Birra, ma si laureerà soltanto 6 anni dopo, a Lipsia, questo perché aveva scoperto che sul monte Birra non esiste l'Università. Ancora oggi, su una parete dell'Università di Lipsia, è presente una targa che recita: "Qvesta è l'Università natale di Friedrich W. Nietzsche"

Per un certo periodo di tempo (9 ottobre 1867 - giornodopo) Nietzsche presta servizio militare a Ravensburger. Un'esperienza estremamente deludente: riesce a farsi male cadendo da cavallo, nonostante fosse arruolato nei sommergibilisti. Frustrato, preso in giro dai camerati, definito l'austriaco col pisellino più piccolo del battaglione benché tecnicamente non fosse austriaco, Nietzsche si andò a nascondere in una fessura nel muro di camera sua, e non uscì di lì per 2 giorni. Dovette intervenire la mamma per farlo ragionare.

Nietzsche e la madre nel 1870. «Ahia... mamma santo cielo, non stringere così forte... ti voglio bene anche io, dai...»

La dura esperienza della guerra

Nel 1870, nella regione dell'Alsazia-Lorena, esplode la guerra franco-prussiana: 4 ustionati gravi, un belga accecato. Nietzsche, che nel frattempo lavorava come scrittore di menù in un piccolo locale, pensa che questa sia un'ottima opportunità per riscattare il suo onore. Lasciato il lavoro, chiede di arruolarsi immediatamente nell'esercito prussiano, ma è ben consapevole che sarà dura essere accettato, per uno che ha dei precedenti da imbranato come lui. Si reca quindi presso un centro di reclutamento e presenta la sua candidatura ad un ufficiale:

Ufficiale : Dunque, signor Nice, con questi precedenti mi sembra difficile che lei possa entrare nell'esercito. Sulla sua scheda personale leggo che una volta lei si è perfino sparato ad un marone cercando di caricare il fucile...
Nietzsche : Non ci sono fatti, solo interpretazioni

Nietzsche viene quindi arruolato, siccome di secondo nome faceva Wilhelm ed era lo stesso nome del Kaiser.

Forse avrebbe fatto meglio a non entrare in guerra però: la mattina del primo giorno di combattimenti batte il mignolino del piede contro uno spigolo del letto, ed è costretto a rimanere disteso diverse ore, altrimenti, dice, «Mi sento tutto freddo e mi vien da svenire». Dopo pochi giorni gli viene anche la tosse e qualche linea di febbre, ma siccome quella era una fantomatica "Guerra Lampo", Nietzsche finì per non sparar nemmeno un colpo.

Nietzsche mentre sostiene che «Wagner è morto», e invece Wagner, che è lì a sinistra, lo manda a quel paese e si tocca le balle.

La maturità: finalmente

Ritornato a casa dalla sua mamma con una medaglia al valore rubata ad un soldato francese, Friedrich Nietzsche lavora per diversi anni come professore di Relazioni Interpersonali alla Scuola dei bambini speciali di Dalton. I colleghi parlano di lui come un uomo con dei grossi baffi.
Da insegnate di sostegno, tuttavia, non guadagna molto e passa la sua vita coltivando ambizioni irraggiungibili.

Madre : Friedrich tesoro, perché non ti trovi un lavoro normale e ben remunerato?
Nietzsche : Mamma, io da grande sarò filosofo!
Madre : Ma tu sei già grande!!

In realtà era proprio la Madre, una donna psicolabile, ad impedire al figlio di avere una vita normale. Lo tiene chiuso in casa, gli impone il coprifuoco alle 10 di sera, aveva perfino avvelenato le sue 3 fidanzate e anche un amico - colpevole di essere "troppo affascinante" - giusto per evitare che il figlio diventasse gay.

In questi anni, Friedrich approfondisce l'amicizia con Richard Wagner, compositore e musicista tedesco: il Marylin Manson del II Reich. Talmente originale e innovativo che perfino Beethoven faceva la figura di Toto Cotugno. Oramai Wagner era ricco, famoso e annoiato, decise quindi ospitare Nietzsche nella sua villa perché lo allietasse con discorsi vuoti e privi di senso.

Una notte del 1878, a 34 anni suonati, con i soldi che aveva rubato a Wagner, Nietzsche decide scappare di casa: avrebbe girato il mondo e fatto il filosofo.
Viaggia più o meno da Mare Nostrum ad Hic sunt leones, finché non è costretto a farmarsi in un ospedale italiano, raggiunto dai tirapiedi di Wagner, che gli spezzano le gambe a legnate. È interessante come, soltanto 5 anni dopo la morte di Wagner, Friedrich trova il coraggio di insultarlo pubblicamente nel libro "Nietzsche contro Wagner. Perché lui è un uomo di merda": discussione a senso unico in cui il "filosofo" fa a pezzi il musicista, senza che questi abbia motivo di rispondere. Che spirito cavalleresco!
In Italia Nietzsche pubblica la maggior parte dei suoi libri, a Torino scrive "Also sprach Zarathustra" (Così parlò Zoroastro), vabbè “scrive” per modo di dire, diciamo che mette una parola dietro all'altra. Dopo una visita alle chiese di Roma pubblica "L'Anticristo", dopo un viaggio sulla Salerno-Reggio Calabria "La nascita della tragedia".

Nietzsche esce di melone, e poi muore

All'inizio del 1889 Friedrich Nietzsche cominciò a dare i primi segni di grave squilibrio mentale. D'accordo, direte voi, un uomo con dei baffi del genere non può essere "normale", eppure si può sempre peggiorare. Secondo la risibile opinione dei professori di filosofia, la pazzia di Nietzsche fu una conseguenza dell'eccessivo sforzo intellettuale degli anni precedenti.[citazione necessaria]
Noi, tuttavia, diffidiamo di queste credenze carnevalesche e crediamo che la follia del "filosofo" fosse causata dal Linketto, un folletto irlandese verde che si annida nel cervello delle persone che rispondo male alla mamma e al papà, e poi le fa impazzire. Friedrich doveva essere molto molto cattivo per meritarlo.

Filosofia

Il complesso pensiero nietzscheano è profondamente influenzato dalla sua formazione classica: trascorse infatti metà della sua vita a lanciare accuse e minacce a filosofi come Socrate, Parmenide, Platone e suo figlio Plotino, fino a quando non gli fecero notare che erano tutti morti da più di 2000 anni.

Per semplificare, diremo che Nietzsche considerava la metafisica e la teologia inutili vaneggiamenti: per questo la sua filosofia tratta principalmente di fatti e cose concrete, come la lista degli ingredienti del bagnoschiuma o le relazioni tra la composizione chimica dell'aglio e il numero di notti in cui un uomo va in bianco.

1870 - 1877

Fin dalla giovane età Nietzsche scrisse autobiografie megalomani in cui tentava di convincere se stesso e gli altri di essere un cacciatore di draghi con superpoteri, perennemente accompagnato dal sottofondo musicale wagneriano "La cavalcata delle Valkirie".

Dopo la laurea in Filologia, conseguita all'età di 25 anni, si prese un periodo di riflessione[1] che gli consentì di pubblicare la sua prima opera di una certa rilevanza: La nascita della tragedia, scritto di getto una mattina in cui non trovò il latte nel frigo. Il testo fu stampato a spese dell'autore stesso. Proprio per questo uscì in tiratura limitata: una sola copia, quasi intera ma senza la copertina, che Nietzsche vendette ad un passante in cambio di un cesto di mele. Il libro venne attaccato duramente dalla critica a causa della punteggiatura sbagliata e per la presenza di briciole di strudel a pagina 32.

Dopo questo fiasco seguirono altri anni di inutili riflessioni, che portarono alla stesura delle famose "Considerazioni inattuali": scritti in cui Nietzsche tentava di prevedere il futuro, fallendo miseramente.

1878 - 1883

Era il 1878, e Nietzsche era impegnato nella stesura di un nuovo libro dal titolo mostruoso: Umano troppo umano. Qui, con l'ausilio di una razionalità paraplegica, si interroga sui grandi quesiti della vita, come: l'uomo ha davvero bisogno di ossigeno? la zebra è nera con le strisce bianche o bianca con le strisce nere? È nata prima la pizza o prima il pizzaiolo?

Le questioni sollevate da Umano, troppo umano scossero le fondamenta dell'intera filosofia europea e portarono a conseguenze tangibili nella vita quotidiana, tra cui l'abolizione dell'ici sulla quinta casa e l'obbligo per i pizzaioli di indossare guanti.

Nel 1881 esce un nuovo libro, Aurora: una velata descrizione delle numerose notti in cui andava in bianco. Il testo è accattivante e poetico come i lamenti di un camoscio in agonia e presenta i tratti tipici delle opere nietzscheane: ovvero è scritto in una lingua non comprensibile da esseri umani.
Seguì un lungo silenzio in cui tutti speravano che il filosofo si fosse dato alla viticoltura. In realtà Nietzsche tornò alla carica, scrivendo il testo per l'etichetta di un famoso dentifricio, cosa che causò dure reazioni da parte della critica.

1884 - 1887

Nota: dopo il successo di "Così parlò Zoroastro" Nietzsche diventò così megalomane che quando camminava per strada si cantava da solo la colonna sonora di Mission impossible.

Il rapporto con Dio

Nietzsche : Dio è morto
Doretta82 : Oh, mi dispiace!

Il superuomo

« Poser!! »
(Friedrich Nietzsche a Superman)

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La trasformazione di un filosofo

L'eterno ritorno

img che ho pensato e poi ti dirò

Le critiche

Le opere

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Realizzazione della Superdonna. da mettere SOLO se ci fosse uno spazio bianco libero ASSOLUTISSIMAMENTE

Cose da mettere

  • Immagine: "cara cognata, come sei bella!" mentre bacia un cavallo
  • Immagine: in posa, mentre deride il bambino col pigiama a righe
  • La parte sulla vita
  • La parte sulla filosofia
  • La parte con i suoi rapporti con il nazismo
  • La sorella: analfabeta, si fa viva quando F. è in punto di morte
  • Rapporto N.-Dio: i blues brothers


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  1. ^ Durato tutta la vita.