Nonnotizie:Niente più gatto flitto per Bigazzi

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15 febbraio 2010



« Dovreste sentire che delizia, dopo che gli avete tenuto la testolina sotto l'acqua del fiume Solfenna finché non smette di respirare! Una carnina bianca e tenera, e poi con le patate è eccezionale! Altro che il cane, questo sì che è il miglior amico dell'uomo! »
(Beppe Bigazzi durante la puntata della Prova del Cuoco del 10 febbraio 2010)
Purtroppo, nonostante la celere sospensione, il messaggio di Bigazzi ha già suscitato i suoi terribili effetti.

Roma - Beppe Bigazzi, celebre esperto culinario, volto televisivo e sogno proibito di tutte le casalinghe toscane, è stato oggi sospeso da La prova del cuoco. La notizia è stata comunicata nella puntata odierna da un'imbarazzata Elisa Isoardi. Motivo della sospensione, un piccolo episodio risalente alla puntata di mercoledì grasso, nel quale il comico toscano diede al pubblico alcuni pratici consigli per ottenere il meglio quando si cucinano le bianche, tenere carnine dei gatti. Cosa che il buon Beppe sostiene d'aver fatto più d'una volta. A proposito, lo sapete che un pizzico di pepe appena triturato a cottura ultimata rende il gatto ancora più prelibato?

Come lo stesso Bigazzi aveva previsto dopo la sua affermazione, gli animalisti sono insorti; l'ENPA, la LAV, l'associazione per i Diritti dei Verdi e Capitan Planet hanno dichiarato guerra alla trasmissione culinaria, chiedendo la testa di Bigazzi infilzata su di un palo. La presidentessa della LAV ha dichiarato che i loro avvocati hanno già iniziato a spulciare i Codici Civile e Penale per scoprire se esiste qualche legge o un regio decreto non ancora abrogato che dia gli estremi per una denuncia nei confronti dello showman toscano e della trasmissione. "Durante la triste vicenda non solo quello schifoso individuo ha reso noto al pubblico italiano che i gatti sono commestibili, ma ha anche svelato la ricetta segreta di mia nonna!", ha affermato con rabbia il presidente dei Diritti dei Verdi.

Le istituzioni pubbliche non si sono fatte attendere. "Il fatto che in una trasmissione pubblica sia stato ricordato che, storicamente, in diverse città italiane si consumasse carne di gatto è a dir poco sconcertante. I cittadini italiani non pagano il canone per ricevere informazioni." ha affermato il sottosegretario alla Salute Francesca Martini.

Il pregiato sapore della carne di gatto era già noto alle celebrità.

"I gatti sono animali d'affezione, e per questo sono tutelati dalla legge 281 del 1991 e dal lasciapassare A38, esattamente come i conigli ed i cavalli, di cui però ce ne sbattiamo ampiamente i coglioni. Un messaggio violento come quello di Bigazzi, che come avete tutti potuto constatare è persino arrivato a consigliare a Giovanni Rana l'utilizzo della carne felina come innovativo ripieno nella sua prossima linea di tortellini, rappresenta di fatto un reato, considerando anche il fatto che per farlo si sia servito di una trasmissione di grande ascolto, sottraendo prezioso spazio alla pubblicità. Faremo il possibile per condannarlo tramite un processo breve."

La RAI, nel dubbio, ha deciso di dissociarsi dalle affermazioni del tombeur de femmes toshano, sospendendolo dalla trasmissione. La reazione di Bigazzi è stata identica a quella di quel birichino di Morgan, escluso dal Festival di Sanremo dopo aver dichiarato d'essersi fumato l'impossibile. Cosa peraltro arcinota a tutti coloro che lo conoscevano prima che venisse stipendiato da X Factor. Comunque, esattamente come il suo collega di sventura anche il buon Beppe ha tentato la strada del "Sono stato frainteso", con analoghi risultati. Purtroppo per lui lo stratagemma si rivela efficace soltanto se si è a capo di un partito e si possiedono numerosi media.

La notizia della sospensione di Bigazzi ha raggiunto la responsabile Diritti dei Verdi mentre era impegnata nella campagna di liberazione del Coccodrillo di Affari Tuoi, ingiustamente condannato a trasferirsi di scatola in scatola da ormai diversi anni. "Siamo felici che le nostre minacce richieste siano state ascoltate. Presto riusciremo a proibire lo sfruttamento ed il feroce consumo della carne animale. Anche le altre associazioni ambientaliste hanno manifestato la loro soddisfazione nei confronti del provvedimento preso dalla RAI: "Francesco Amadori, tu sei il prossimo!", ha dichiarato la presidentessa dell'ENPA, leccando la lama della sua spada.

Meno male che in Italia abbiamo delle associazioni pronte a lottare e delle istituzioni velocissime ad agire quando ci si ritrova di fronte a problemi di indubbia gravità come questo.

Fonti