Antica Grecia

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia in libertà vigilata.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

« Li attaccheremo da dietro! »
(Stratega ellenico ai suoi sottoposti.)
La vita nell'Antica Grecia è sempre stata molto interessante, in particolare quando c'era da prendere qualche decisione.

L'Antica Grecia (in latino Antica Graecia, in greco si scrive con le lettere greche quindi non lo metto, in muto ...), è un periodo storico, culturale e geografico che spazia dal 776 a.C., data scelta a caso, al 146 a.C., anno in cui i Romani decisero di conquistare il territorio perché fare la guerra era la cosa che riusciva loro meglio, evidentemente perché sapevano fare solo quello.

Generalmente questo periodo è ricordato per:

Considerato anche periodo di nascita della democrazia, della filosofia e della pederastia, è diventato famoso dopo la splendida partecipazione agli europei del 2004 e ai Mondiali di Persia nel V Secolo a.c., dove i Greci vinsero in finale la compagine capitanata da Pierluigi "Gigio" Serse.

Nonostante le concrete argomentazioni a favore dell'esistenza dell'antica Grecia, essa non è mai esistita. Tranne che al liceo classico.

Storia

:- Greco a sinistra: “Evviva! Ho vinto!”
- Greco a destra: “Ma dai, io neanche ho capito a che gioco stiamo giocando! E poi spiegami perché cazzo stiamo tenendo i giavellotti e gli elmi dentro casa!”

I primi abitanti della regione, esclusi gli Egei giacché è stato scientificamente provato che fossero cammelli, furono i Micenei. Questi, dopo aver acquistato 600.000 azioni dei titoli di stato minoici fallimentari, si adirarono e si diressero sulle coste dell'Ellenia, decisi a picchiare selvaggiamente i truffatori, i quali però già erano scappati da un bel pezzo alle Maldive. Oppure erano stati sterminati da un maremoto gigante, non mi ricordo. Compresa la situazione, decisero di mettere fine alla propria vita da nomadi e stanziarsi per sempre in quel luogo, commentando: "Ci è finita la benzina". Come prima cosa iniziarono a costruire città, villaggi, supermercati, palazzi, vicoli bui dove spacciare cicuta e chioschi dove bere il . Ma in quel periodo tuttavia non sapevano neanche cosa fosse il tè, così lasciarono quei chioschi abbandonati.

Il benessere economico testimoniato da trasmissioni televisive come Chi vuol esser un Miceneo milionario attirarono un'ondata di sporchi buzzurri chiamati immigrati. Per un tempo riuscirono a contenerli in gabbie e zoo, ma l'arrivo dei Dori, un popolo di vandali coi controcazzi, noti per saper rompere le noci con i denti, fece crollare la civiltà minoica, tramite saccheggi, battaglie e capocciate sulle gengive.

Il periodo successivo è chiamato Medioevo Ellenico per i seguenti motivi:

  • Un black out spense tutte le televisioni in un colpo solo, facendo impazzire metà della popolazione.
  • Vi fu un completo istupidimento generale delle persone: le capocciate dei Dori fecero il loro effetto e i Micenei si scordarono persino come si scrivesse.

Le poleis

Nel periodo successivo è rilevante la nascita delle poleis.

L'agglomerato urbano di una polis era costituito dalla città, solitamente circondata da mura. Queste però causavano innumerevoli problemi: non avevano un'uscita e inoltre i cessi pubblici si trovavano al di fuori. Il centro della città era l'Agorà, condotta da Gerardo Greco su Rai 3.

Le poleis non riuscirono mai a formare uno stato unitario, principalmente a causa della mancanza di aerei funzionanti, secondo gli storici. Secondo me non lo fecero perché proprio non gli andava, però vabbé, ognuno la pensa come vuole. Lo storico italiano Denzel Pipofreddo Mustacchietti ci fornisce, riguardo a questa unione mai avvenuta, le seguenti affermazioni:

« Ah ma voi dite Polis... No è che io avevo capito Police, il gruppo musicale. Comunque mi pare che avevo provato a chiedere su Yahoo Answers e alla domanda "Come mai non si è mai unita la Grecia nel periodo classico?" un tale ha risposto: "io non lo so, ma lo vuoi comprare un vinile dei Cugini di Campagna"? Guardate, cercatevelo un po' da soli, io adesso vado ad ascoltarmi Anima mia. »

Dai legislatori a Clistene

Dato che nel VII secolo a.C. le poleis vivevano nella totale anarchia, alcune persone sentirono il bisogno di auto-nominarsi legislatori e scrivere codici e papiri pieni di cazzate.

A sinistra un clistere. A destra Clistene.

Tra i più celebri ricordiamo Dracone di Atene, detto Er Drago dagli amici, Gelone detto il gran coglione di Siracusa e Policrate di Samo, detto semplicemente Policrate perché come lo sfotti un nome simile?

Questi personaggi semi-leggendari scrissero roba così assurda da far impallidire la legge del taglione e le raccolte di barzellette di Pippo Franco. Secondo questi codici la severità della pena era inversamente proporzionale alla gravità del reato commesso, come ci dimostra un estratto del Regolamento del condominio, di Dracone:

« Se un uomo uccide un numero di altri uomini superiore a 25, pagherà allo stato un ammontare di peli di mucca a sua discrezione. »
« Se un uomo calpesta l'alluce di un funzionario pubblico, porca troia lo massacriamo, gli ammazziamo la famiglia a questo infame plebeo del cazzo. »

Dopo i legislatori, pare che un fottuto vortice gigante abbia inghiottito tutte le fonti che testimoniano la vita nel VI secolo a.C. al di fuori di Atene, che però sappiamo fu governata da 3 importanti personalità (era schizofrenica), che si succedettero nel secolo:

Pisistrato e i suoi uomini mentre si impossessano di Atene con un colpo di stato.
  • Solone: chiamato così per il fatto che indossava sempre scarpe molto grandi, va ricordato per aver abolito la schiavitù per debiti ad Atene; difatti prima di Solone se uno scolaro veniva rimandato a fine anno con qualche debito, dopo aver superato gli esami veniva fatto schiavo. Inoltre è anche famoso per la sua riforma timocratica. La spiegazione di questa particolare riforma può benissimo essere racchiusa in una celebre frase del professor Kevin Vecchiarutti:
« Chi c'ha li sordi conta de più! »
  • Pisistrato: famoso per aver scambiato i propri testicoli con delle palle da biliardo, fu l'unico tiranno di Atene, in quanto si impossessò del potere servendosi di un T-Rex. Durante la sua tirannia furono trascritti l'Iliade e l'Odissea, dei romanzi a fumetti ispirati dal film Troy. Gli succedettero i figli Ippia e Ipparco, che furono subito spodestati perché non avevano i soldi per pagare il taxi che li aveva condotti all'Acropoli.
  • Clistene: Clistene riformò completamente il sistema democratico ateniese. Divise infatti il territorio dell'Attica in tre zone: la zona urbana, la fascia costiera e la fascia fascista. Inoltre istituì la Bulè, il consiglio dei 500, ossia un'assemblea di 500 rappresentanti delle tribù. Purtroppo i capi tribù erano dei trogloditi, e non essendo in grado di esprimersi a parole, trasformavano la Bulè in un'orgia cacofonica di schiamazzi e urla disumane.

Guerre persiane

Come è noto a tutti, le guerre persiane furono delle feroci battaglie rap tra Persiani e Greci.

« Yo! Eccomi son Dario, di Persia sono il re!
Arrenditi Ellenico perché sottometterò anche te!
Nelle truppe le mie unità son centinaia di migliaia,
vengo in Grecia e vi massacro come una volpe dentro all'aia! »
« Ma forza statti zitto, fammi il favore,
io, Milziade, ai tuoi uomini incuto timore!
Li sconfiggo a Maratona con la manovra a tenaglia,
poi mi faccio la tua mamma, che quando gode raglia! »
« A Maratona ci hai umiliati, Ateniese scelerato
Ma io sono il grande Serse e più di mio padre Dario son pompato.
Sono il miglior rapper d'Oriente, il più ganzo re del mondo
Faccio un ponte di barche e attraverso l'Ellesponto.
Ora parola a te Leonida, sudicio Spartano,
sottomettiti all'impero oppure ti sfondiamo l'ano! »
« È inutile che tenti, io mica mi sottometto
a un persiano di due metri, col pircing all'orecchietto.
Tu pensa ai tuoi leopardi e alle tue orge stratosferiche
io ti aspetto alle Termopili e ti faccio venir le crisi isteriche!
La gola è molto stretta e anche se Trecento soli siamo
non riuscirai mai a batterci, e le gonadi ti sfondiamo! »
« "Questa è Sparta questa è Sparta", ma cosa cazzo ti strilli?
Io ti spacco le gengive e ti riempio il culo di spilli!
Arriviamo da dietro, grazie a Efialte il traditore;
le frecce sono troppe: NON VEDRETE IL SOLE!
E dopo aver fatto a pezzi la tua ridicola armata,
mica ne mandiamo un'altra, di ambasciata!
Brutti Greci codardi, ora chiamate la mammina,
ho devastato Atene, ora vi devasto a Salamina!
Yo! »
« Ma dove pensi di andare, idiota d'un asiatico?
Ti do due calci in culo voli fino all'Adriatico.
L'ammiraglio Temistocle, è pronto qui per te,
per morir dalle risate quando invece piange il re.
Ci hai distrutto la città, a Salamina c'hai attaccato;
noi in tutta risposta, le tue chiappe abbiam spaccato.
Leonida ora è morto, tu sei ancora vivo,
ma il tuo rap è annientato, va a impiccarti su un olivo! »
« Proprio un bella faccia tosta, infido Ateniese;
io me ne torno in Asia e pago il viaggio a mie spese.
Ma ti voglio inculare quindi lascio un reggimento,
sotto il comando di Mardonio, che strilla tutto il tempo.
Poi non so che cazzo dice, non lo capisco neanche io.
Ma lui vi annienterà brutte merde: BELLA ZIO! »
« Yo! Sono Mardonio, e sono un bel Persiano!
Serse mi ha lasciato qui affinché io vi rompa l'ano.
Vi scaglio contro le mie truppe, io intanto resto qua
a prepararmi il falafel e una piadina col kebab!  »
« Mardonio, il kebab ti provocò diarrea?
Non lo so, perché sei morto, nella battaglia di Platea!
Serse ora si è sfanculato, il suo esercito sbaragliato.
Invece io e Leotichida ci prendiamo un bel gelato.
Può venire anche Temistocle, tanto non costa niente.
Paghi due talenti per un gelato fresco: e si sente!
Ragazzi ora devo andare, ma prima che io parta:
un bell'applauso per Pausania: IL RE DI SPARTA! »

Guerra del Peloponneso

   La stessa cosa ma di più: Guerra del Peloponneso.

Dopo le battaglie con Dario, Serse e l'alcolismo derivato dall'abuso di birra per festeggiare la vittoria, Atene si sentiva padrone di tutto e di tutti, suscitando dunque grande invidia negli Spartani. Questi ultimi li sfidarono in un torneo di calcetto e, dopo una partita palesemente falsata dall'arbitro Pericle, dichiararono guerra agli Ateniesi e ai giornalisti sportivi per non aver ammesso le colpe della terna arbitrale.

Come tutti ben sanno, Pericle fu un arconte molto conservatore e autoritario.

Nella prima fase gli Spartani iniziarono a vandalizzare i campi, i raccolti di banane rosso fluorescenti ateniesi (gli Ateniesi erano nuclearisti convinti) e le cassette della posta degli abitanti dell'Attica. I loro piani tuttavia fallirono, perché si accorsero di aver sbagliato indirizzo quando si trovarono a suonare il campanello del faraone.
Gli ateniesi risposero con incursioni nel Peloponneso e ingenti lanci di pomodori; nemmeno la morte di Pericle (pare che avesse tentato di infilarsi una spada su per il retto) li fermò, anzi, l'esercito guidato dall'arconte Cleone sulla sua Fiat 600 multipla riuscì persino a investire 290 Spartani, tra cui 120 Spartiati, i preziosissimi spartiti delle canzoni folk Spartane.
Questi ultimi risposero arrestando Cleone per guida in stato di ebbrezza e mandando un messaggero a manomettere i segnali stradali che conducevano alla città di Anfipoli, paesello della provincia ateniese, non facendola più trovare dai turisti.
Per questo tale Tucidide, detto Tuccio, storico che non trovava successo a causa del suo stupido nome, fu mandato in esilio a Casablanca, per seguire le orme di Humphrey Boggart. Nel 422 Cleone tentò di riconquistare la preziosa città, ma sia lui sia Brasida caddero in battaglia, per non aver visto un enorme tombino.
Stanche entrambe, Atene e Sparta stipularono la pace di Nicia, perché facevano loro male le vesciche ai piedi. Nel 418, gli Ateniesi ruppero gli accordi: dissero infatti che il cibo spartano faceva schifo e si misero a bruciare in piazza le bandiere degli ex alleati; Sparta rispose con un raid aereo (si sa che l'antizanzare in testa fa un male cane). Fu stabilito un governo filo spartano, debole e guidato da un certo Lektas, che in pochi mesi fu rovesciato, come il vasino dei bisogni fu rovesciato sulla testa di Lektas.

Alcibiade era uno sportivo convinto.

Nel 415 Alcibiade tentò di conquistare la Sicilia, tentativo fallito durante un'abbuffata di granite, arance e cannoli per i quali fu portato di corsa al pronto soccorso di Trapani. Poco tempo dopo Alcibiade fu richiamato in patria per una visita della finanza, che aveva trovato in casa del comandante un Rolex d'oro massiccio e le teste di alcune statue che erano state private del membro. Pur di non perdere i suoi averi, Alcibiade si alleò con gli Spartani tradendo la sua città, meritandosi in tal modo l'appellativo di Grande testa di cazzo potesse morire quel traditore bastardo porca puttana!. Baciò persino la maglia dello Spartak Donetsk in conferenza stampa. Nonostante tutto, Atene ricostruì la flotta e l'esercito, infliggendo a Sparta una sconfitta durissima, ma ancor più duro fu quel che fu messo nel culo di Alcibiade.
Nel 407 (ma ci avete fatto caso in quel periodo gli anni si calcolavano al contrario? LOL), Lisandro sconfisse la flotta di Antioco, un capitano noto per il fatto che bevesse così tanto da riuscire a far svenire un elefante con un rutto anche a centinaia di kilometri di distanza. Nel 406 i comandanti della flotta ateniese riuscirono a sconfiggere Sparta presso le isole Arginuse, ma nonostante questo furono giustiziati per aver dimenticato le casse di birra a terra.

Dopo questa brillante mossa, gli Ateniesi non esitarono certo a compiere altre genialate:

  • Fu bruciata la flotta perché di legno non ateniese
  • Uccisero gran parte dei soldati perché erano cessi orripilanti
  • Distrussero le mura di difesa dopo aver ascoltato The Wall
  • Vendettero le armi per costruire un night club sotto il fondo del mare.
La celeberrima falange oplitica.

Queste mosse così geniali inspiegabilmente causarono la sconfitta degli Ateniesi a Egospotami, dove gli ultimi due soldati rimasti, armati di pannolini sporchi, furono calpestati da due enormi ippopotami, che si chiamavano incredibilmente entrambi Egos. In seguito Atene fu conquistata e fu instaurata la cosiddetta tirannia dei trenta:

« Ventinove... trenta! Raga mi dispiace ma sarà per la prossima volta »
(Generale Spartano)

I durissimi provini, molto più terribili di qualsiasi Grande Fratello, misero in mostra alcuni talenti politici come Teramene, l'uomo che era diventato famoso per aver infilato nel naso settanta matite; purtroppo morì poco dopo per aver iniziato a mettersele anche in bocca. Con le Lunghe Mura distrutte tempo addietro da quei gran strateghi ateniesi, fu sciolta la Lega Grecia Nord e Atene fu costretta ad entrare negli MPA Sparta. Poco tempo dopo anche Samo si arrese, attratta da alcune dicerie che dicevano che chi si fosse alleato con gli spartani avrebbe ricevuto venti fighe da paura come regalo. L'anno seguente Trasibulo di Atene, un bambino di due anni, mise in fuga i trenta tiranni armato di una spada giocattolo.
Sparta tentò un nuovo attacco, ma i vari soldati che si erano pure un po' rotti le palle e volevano andare in vacanza ad Ischia, pur di non andare finsero le scuse più assurde: devo andare a trovare mia zia a Salerno/mi è morto il molosso/ho perso le chiavi della cassa dell'armatura. Così Sparta rinunciò alla battaglia e terminò la cosiddetta Guerra del Pelo proteso.

« Ma la vogliono smettere di rompere i coglioni co' ste guerre? »
(Soldati spartani all'unisono)

Fine dell'Antica Grecia

Alle solite: arriva prima Alessandro Magno e poi i Romani che conquistano tutto. Ma perché sono sempre così guastafeste?

Φοχι κωρρηλατε