Carlo Magno

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Una rara immagine d'epoca autografata.

Carlo Magno, per gli amici Carlone, figlio primogenito del re dei franchi Pipino il Breve, chiamato così per via delle dimensioni del suo scettro e per il fatto che soffriva di eiaculazione precoce. Fu il re dei Franchi, dei Longobardi, dei puffi e imperatore del Sacro Romano Impero.

Gli anni di gioventù

Giovane difficile e irrequieto, abbandonò presto gli studi e come molti rampolli reali ebbe le sue grane con la giustizia: fu arrestato più volte dalle forze dell’ordine per rissa, danneggiamento e possesso di droga. Fu anche un noto playboy, e salì alla ribalta delle cronache rosa per aver avuto delle storie sentimentali con nomi eccellenti come la fata Morgana e Rita Levi Montalcini, secondo alcuni giornali scandalistici dell’epoca ebbe pure una relazione gay con re Artù, altra importante testa coronata. La madre Bertrada, che le cronache del tempo dicono fosse dedita alla zoofilia per compensare alle mancanze del marito, si preoccupò molto per la salute del figlio, che non sarebbe vissuto a lungo continuando quella vita dissoluta, e che avrebbe voluto più virtuoso come il fratello Carlomanno (Pipino aveva gran fantasia nel dare i nomi). Ed infatti Carlomanno visse addirittura fino a 22 anni, mentre Carlo Magno visse solo fino a 72. Sotto le pressioni della consorte il re Pipino obbligò il figlio a tornare alla realtà e a occuparsi di ciò che solitamente facevano i principi: vale a dire sconfiggere i draghi e salvare principesse, e quindi lo obbligò a intraprendere un viaggio per farlo maturare.

Il ritorno e l’ascesa al trono

Mappa del Sacro Romano impero e delle terre a esso confinanti.

Durante il suo viaggio Carlo Magno maturò sotto tutti gli aspetti, al suo ritorno infatti era un paladino di livello 36 con 20 punti di forza, 20 di costituzione, 20 di destrezza, 20 di intelligenza, 20 di saggezza e 20 di carisma, più un sacco di abilità come: scassinare le serrature e individuare le trappole, necessarie a un ottimo re. Aveva inoltre Altachara, la spada leggendaria donatagli dalla regina degli elfi dopo averla sedotta. Il suo ritorno però fu segnato da un grave lutto, infatti il re Pipino morì strozzato da un osso di pollo durante il banchetto in onore del ritorno del figlio. Dopo un veloce funerale in stile celtico (cioè chiusero il cadavere in un sacco e lo buttarono nella prima discarica che trovarono), il notaio lesse il testamento che spartiva tra i due figli i possedimenti di Pipino: a Carlo Magno andarono l’Austrasia, la Neustria, Mordor, Atlantide e l’Isola che non c'è. A Carlomanno invece andò tutto il resto (praticamente la maggior parte del regno di Pipino). Sfortunatamente Carlomanno morì quasi subito in circostanze molto, ma mooolto misteriose e quindi Carlo Magno si prese pure la sua parte diventando così imperatore.

La scoperta della fede

Lasciati alle spalle i burrascosi anni giovanili, una volta diventato imperatore Carlo Magno scoprì la fede, si iscrisse all’azione cattolica e diventò un fervente papaboy. Grazie a questa mossa il papa lo proclamò difensore della cristianità, e ciò gli diede innumerevoli vantaggi come: attaccare gli stati stranieri perché erano degli sporchi infedeli; compiere delle carneficine e saccheggiare tanto si trattava di sporchi infedeli; entrare gratis al cinema uccidendo il cassiere, tanto era uno sporco infedele pure lui, e il tutto senza doversi preoccupare della salvezza della propria anima.

Le campagne militari

Carlo Magno con la sua mitica spada si prepara a far strage di infedeli. Come indica la croce sul suo petto, lui è il difensore della cristianità.

Nei primi anni da imperatore Carlo Magno ingrandì il suo impero, grazie a numerose campagne militari atte ad esportare la democrazia, ebbe così l’opportunità di usare le sue doti da stratega affinate in anni di partite ad Age of Empires. Tra le più importanti si ricordano:

  • Campagna contro i longobardi: una popolazione di bingo bongo che abitavano nella Pianura Padana e mangiavano polenta. Carlo Magno li odiava perché millantavano origini celtiche, ed entravano clandestinamente nel suo regno per rubare e delinquere, quindi li accoppò visto che erano pure infedeli.
  • Campagna contro gli Avari: essendo un sovrano generoso Carlo Magno odiava i tirchi e quindi decise di disintegrarli. La vittoria delle armate franche fu facile visto che, essendo avari, gli Avari avevano poche armi e pure scadenti. Naturalmente anche gli Avari erano una massa di infedeli.
  • Campagna contro gli arabi in Spagna: i franchi vinsero a Roncisvalle nei tempi supplementari per il gol del paladino Ronaldo, tale impresa è narrata nel racconto epico cavalleresco la Chanson de Ronald. È superfluo dire che anche loro erano infedeli.

La vecchiaia e la morte

Dopo aver messo su un impero della Madonna, aver sconfitto tutti gli infedeli, vinto per tre anni consecutivi il Festivalbar, Carlo Magno ormai vecchio decise di abdicare e ritirarsi a vita privata in una casa di riposo, come un normale vecchietto che fa il sudoku e dice no al colesterolo. Fino a che non fu il colesterolo a dire no a lui facendolo crepare di infarto fulminante. I figli e i parenti, nonché i suoi sudditi, infinitamente addolorati[citazione necessaria] gli dedicarono un sontuoso funerale celtico.

Progenie (i figli)

Carlo Magno ebbe molti figli, sul numero dei quali non fu mai certo e nemmeno oggi gli studiosi hanno dati precisi. Si pensa a un figlio a scopata, dato che come si sa Carlo era in una sola volta bigamo, trigamo, ottigono, dodecagono e sesquipedale. Ecco una lista di figli attestati:

  • Carlo il Calvo
  • Carlo il Frocio
  • Carlo il Grosso
  • Carlo il Pirla
  • Ludovico il Pio
  • Ludovico il Moro
  • Ludovico il Pino
  • Ludovico il Gay
  • Ludovico l'Ariosto
  • Alessandro Magno

Voci correlate

Roba dei Mangiarane

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