Utente:Charles Dexter Ward/Magazzino

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Il titolo di questa pagina non è il titolo di questa pagina perché siamo dei cretini. Il titolo corretto è Magazzino delle scope (e dei sex toys).

In questo luogo ameno Charles Dexter Ward custodisce ciò che rimane degli articoli che il suo deficit di attenzione gli ha impedito di ultimare. Per fare le cose in grande ha anche copiato il layout[1] della pagina da un altro utente, come se la cosa fosse penalmente rilevante. Perché non lo è, vero?

Riquadri troppo brutti per diventare dei veri template


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FERMO!!!

Non perdere tempo a leggere questo articolo! Limitati a linkarlo su Facebook o sul tuo blog e poi fatti bello coi tuoi amici. Questo ti renderà una persona migliore e un politico competente, proprio come Di Pietro.


Tutti i pianeti del sistema assolato

Pianeti scoperti da Galileo Galilei MercurioVenereTerra (e la Luna)MarteGioveSaturnoUranoNettuno
Pianeti nani scoperti da Margherita Hack

CererePlutonePlatoneErisOmino Silvio

Pianeti inventati di sana pianta da Roberto Giacobbo

Pianeta SovietPianeta XPianeta XXXNibiruGiampiero GaleazziUmberto Smaila

Questo articolo ha attirato la Maledizione del Drago

Pertanto il suo autore riceverà una improvvisa quanto inaspettata visita dei nostri agenti e morirà di morte naturale proprio come Bruce Lee. E anche voi che leggete, occhio, non vorrete mica offendere l'onore della Triade?


L'ARTICOLO CHE SEGUE ACCADE TRA LE 19:00 E LE 20:00

Gli eventi sono narrati in tempo reale.

Serie televisiva italiana

Serie televisiva italiana

   La stessa cosa ma di più: Fiction.
« Maresciallo, la vittima è stata ripetutamente stuprata, poi l'assassino le ha infilato un coltello nella vagina e l'ha squarciata fino al collo, infine le ha asportato i seni, le palpebre, le dita della mano destra e parte delle natiche, per poi stuprare nuovamente il cadavere. »
(Una frase che non sentiremo mai in una serie televisiva italiana)
La trama di ogni serie televisiva italiana dal 1954 a oggi.

Una serie televisiva italiana (detta anche ficsciòn dai vecchi bavosi che le producono) è, assieme al Partito Democratico, il MOIGE e il McItaly una delle più aberranti manifestazioni dell'ingegno italiano.

Si è scelto, in questa pagina, di usare il sostantivo "serie" nella sua forma singolare non per ragioni di indicizzazione alfabetica (anche perché nessuno su Nonciclopedia si ricorda cosa viene dopo la E), quanto piuttosto perché esiste una sola grande serie televisiva italiana, con gli stessi attori, le stesse trame, gli stessi dialoghi, soltanto il titolo e i nomi dei protagonisti sono leggermente diversi. In pratica credi che mandino in onda l'ultimo episodio di Distretto di polizia, in realtà stai guardando Le inchieste del commissario Maigret con Gino Cervi.

Nascita della ficsciòn italiana

Con l'avvento della televisione nel 1954, la vita di molte famiglie italiane cambiò radicalmente. Difatti non si poteva più litigare su quale stazione radio ascoltare, anche perché di canale televisivo ce n'era solo uno, al massimo qualche marito insoddisfatto inveiva contro la moglie per non aver aspettato l'invenzione di Sky.

La programmazione televisiva, all'epoca, era assai scarna e non copriva tutto l'arco della giornata, ma solo tre blocchi. Dalle 11:00 fino a mezzogorno andava in onda Beautiful, i programmi riprendevano poi nel pomeriggio con la tv dei ragazzi per terminare alle 16:00 e infine a partire dalle 18:30 vi era l'ultimo blocco che consisteva nel telegiornale e nel popolare show Carosello, che chiudeva la giornata con il celebre motto:

« E dopo Carosello, tutti affanculo »

Originariamente era stato proposto anche un blocco che, dalle 24:00 alle 3:00 avrebbe trasmesso solo porno zoofilo con trans e Criceti, ma poi il progetto fu misteriosamente annullato.

Il pubblico a casa, tuttava, non gradiva la scarna programmazione che la tv aveva da offrire, anche perché Carosello finiva alle 19:00 ed era un po' dura andare a nanna a quell'ora. Senza contare che le famiglie, spenta la tv, correvano seriamente il rischio di iniziare a parlare tra loro o, peggio ancora, di leggere un libro.

In seguito, la dirigenza della RAI, accogliendo le lamentele del pubblico, decise di inserire un programma televisivo di varietà dopo Carosello, lanciò quindi una serie dal titolo: I celeberrimi varietà tappabuchi dopo Carosello condotti da grandi personalità televisive del tempo. Gli otto episodi della serie furono i seguenti:

  • Live from Studio 5 di Cinecittà in Roma: Totò fa le boccacce per un'ora
  • Live from Casa Sua in Fanculo: Beppe Grillo inveisce contro Fanfani
  • Live from Hell (provincia di Campobasso): Amici di Nilla Pizzi
  • LIve from Vergate sul Membro: Raffaella Carrà canta canzoni con doppi sensi
  • Live from Studio 5 di Cinecittà in Roma: Raimondo Vianello fa le scoregge con la mano sotto le ascelle per un'ora
  • Live from Studio 5 di Cinecittà in Roma: Raimondo Vianello si infila uno spaghetto nella bocca e se lo fa uscire dal naso per un'ora
  • Live from Studio 5 di Cinecittà in Roma: Raimondo Vianello fa dondolare una matita davanti alla telecamera che alla fine sembra che sia molle ma è solo un'illusione ottica per un'ora
  • Live from Studio 5 di Cinecittà in Roma: Raimondo Vianello bestemmia per un'ora

Sfortunatamente la serie di spettacoli, che raccolse il record di telespettatori per un programma televisivo italiano, cioè sette (record che sarà battuto, per quanto riguarda la Rai, solo dopo l'invenzione dell'Isola dei famosi), si chiuse con uno strascico di polemiche quando Vianello, chiudendo i suo sessanta minuti di bestemmie contro tutte le divinità conosciute e sconosciute, disse "Acciderbolina". Il pubblico non gradì affatto la cosa e chiese una punizione esemplare per il presentatore. La Rai costrinse Vianello a scusarsi pubblicamente, fustigarsi con un gatto a nove code prestatogli da Paola Binetti e, infine, alla più terribile delle punizioni: sposare Sandra Mondaini. Inoltre, registi e sceneggiatori della serie vennero impiccati in piazzale Loreto a Milano e la Rai decise di non trasmettere più qualcosa di simile a uno spettacolo di intrattenimento per grandi e piccini - scelta che, peraltro, perdura ancora adesso.

Per farla breve, anche se probabilmente oramai è un po' tradi, per riempire il buco della programmazione che si era venuto a creare, si optò per un programma innovativo e che sapesse catturare l'attenzione degli italiani. All'inizio si scelse di mandare in onda per due ore la schermata di assenza del segnale. Nonostante i picchi di ascolto pazzeschi e uno share del 100% (ma sempre perché all'epoca c'era solo una rete) si procedette ben presto a sospendere anche questo programma, perché apparentemente offendeva la Chiesa Cattolica con i suoi colori troppo sgargianti che potevano essere un rimando a Satana e alla fornicazione non finalizzata alla procreazione. Fu così che vennero mandati in onda i primi sceneggiati televisivi.

Lo sceneggiato televisivo era un programma della durata di circa un'ora in cui attori molto conosciuti tra il grande pubblico recitavano all'interno di ruoli stereotipati, che risultavano graditi alle masse, trame non troppo complicate che generalmente riguardavano amori, passioni, misteri e conflitti, ed è molto diverso dalla moderna serie tv italiana, che è un programma della durata di circa un'ora in cui attori molto conosciuti tra il grande pubblico recitano all'interno di ruoli stereotipati, che risultano graditi alle masse, trame non troppo complicate che generalmente riguardavano amori, passioni, misteri e conflitti Sono due cose estremamente differenti.

Tematiche ricorrenti

Le serie televisive italiane parlano principalmente di tre cose: famigliole felici che nemmeno quelli di Settimo cielo, vite dei Santi e storie poliziesche che spesso hanno a che fare con famigliole felici o vite dei Santi.

Le serie televisive italiane sono sempre ambientate nel sud Italia. Quando una ficsciòn è ambientata al nord parla di gente del sud che emigra in settentrione per lavorare.

La lingua ufficiale delle serie televisive italiane è il romanesco di borgata, seguito dal napoletano e dal siciliano. Non si sono mai verificati casi di ficsciòn recitate in bergamasco, con sommo disappunto di Roberto Calderoli, tantoché perfino Massimo Boldi è stato costretto a fingersi di Napoli per lavorare dopo la rottura con Cristian De Sica, sotto lo pseudonimo di Nino D'Angelo.

Gli attori delle serie televisive italiane sono al massimo nove o dieci, si conoscono tutti tra loro e probabilmente sono stati tutti a letto con tutti in diverse combinazioni. E si sta parlando di sesso eterosessuale, omosessuale ma più specificatamente, viste le capacità artistiche e interpretative dei suddetti attori, cinofilo. Sono soliti, inoltre, lavorare sul set di una serie per una, al massimo due stagioni (che in Italia vengono inspiegabilmente chiamate serie: prima serie, seconda serie, e nemmeno Umberto Eco ha mai capito perché), per poi lasciare con la scusa standard: "Sì, la serie mi ha dato molto, ma ora è arrivato il momento di spiccare il volo; vorrei puntare in altro, magari fare cinema". Ironicamente, tempo un anno, verranno assunti in un'altra serie con lo stesso identico ruolo, solo col nome un po' diverso... cough... Claudia Pandolfi... cough...

Inoltre il background professionale dei più celebri attori di ficsciòn è assai variegato. Per la maggior parte provengono dal più grande laoratorio di formazione per attori e caratteristi del mondo. No, non l'Actors Studio, la vasca idromassaggio di Lele Mora. Molti, poi, hanno all'attivo esperienze qualificanti come il Grande Fratello, Amici di Maria De Filippi, Uomini e Donne o, più semplicemente, il nulla. Quando, infine, è un attore molto famoso ad interpretare un ruolo in una serie televisiva, in genere il motivo è semplice: nella sua vita manca qualcosa e il ruolo nella fiction gli permette di raggiungerla facilmente.

Ficsciòn che hanno fatto la storia

La piovra

Famosa serie fantasy italiana, esportata in tutto il mondo, specialmente in Russia, Colombia, Afghanistan e sulla Morte Nera, parla di un argomento di fantasia inventato dai brillanti sceneggiatori di Hollywood e Corleone, cioè la mafia. Che non esiste, proprio come i draghi e le ragazze fighe che ruttano dopo essersi scolate un litro di birra tutto d'un fiato.

Fantaghirò

Epica ficscìon nostrana in costume dal sapore fantasy, non ha nulla da invidiare ai capolavori del genere quali Il Signore degli Anelli, Le cronache di Narnia o il programma di governo del centrodestra. La protagonista dei cinque film tv è la principessa lesbica Fantaghirò che affronta mille peripezie per rallegrare telespettatori di tutte le età, spesso concludendo guerre che dilaniano i popoli da generazioni semplicemente grazie alla forza dell'ammmore. E con una grande scorpacciata di tarallucci e vino, nella miglior tradizione italica.

È comunque mille volte meglio di Eragon.

Casa Vianello

Sandra Mondaini : Ma Raimondo, che stai facendo?
Raimondo Vianello : Eh, che sto facendo, che sto facendo? Che sto facendo? Ma tu chi sei?
Pubblico : Ahahahahahahahaha!
Sandra Mondaini : Ma Raimondo! Che barba che noia che barba che noia, che noia che barba!
Pubblico : Ahahahahahahahaha!
Raimondo Vianello : Basta, hai rotto il cazzo, voglio il divorzio, troia arterioscelrotica.
Pubblico : Ahahahahahahahaha!

Divertentissima sit-com ambientata nel periodo Mesozoico che narra le buffe peripezie di due vecchi con l'Alzheimer, Sandra Mondaini e Raimondo Vianello. Da cosa si capisce che i due hanno l'Alzheimer? Ripetono sempre le stesse battute puntata dopo puntata.

Casa Vianello segue le regole generali della sit-com italiana, stabilite dalla Lega dei Commedianti italiani, presieduta da uno che di risate se ne intende, ovvero Piero Fassino: è ambientata sempre e solo su un set, protagonista è sempre una famiglia, c'è sempre un vicino di casa cagacazzi, la situazione comica sarà sempre un banale equivoco, le battute saranno solo giochi di parole che farebbero intristire un bambino dell'asilo, le battute a sfondo sessuale sono verboten, e soprattutto non deve azzardarsi a fare minimamente ridere.

Il commissario Montalbano

Un maresciallo senza macchia e senza paura (Luca Zingaretti) indaga per risolvere un intricato mistero: che fine hanno fatto gli sceneggiatori di talento italiani?

Don Matteo

   La stessa cosa ma di più: Don Matteo.

Un medico in famiglia

   La stessa cosa ma di più: Un medico in famiglia.

Una grande fiction RAI su una strampalata famiglia di trafficanti di organi interni colombiani che un giorno deve fare i conti con la propria coscienza quando il capofamiglia, nonno Libero di Vittorio Feltri, riceve una visione direttamente dal Padreterno.

No, in realtà la trama non è questa, ma se vi stessi a raccontare la storia della strampalata famigliola allargata con Lino Banfi e la Pina di Fantozzi probabilmente vi suicidereste per la noia.

Da questa serie è stato tratto il celebre spin-off Una famiglia in un medico, interamente ambientato nel duodeno di Lino Banfi.

Elisa di Rivombrosa

   La stessa cosa ma di più: Elisa di Rivombrosa.

Distretto di Polizia

Carabbigneri

Semplicemente lo stato dell'arte della commedia italiana, cioè una cosa tristissima. Ma era piena di tette, quindi è durata per circa seicento stagioni.

Si dice che sia stata questa serie televisiva, e non la mafia, a uccidere il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa.

RIS - Delitti imperfetti

Il CSI de noantri, RIS - Delitti imperfetti è la dimostrazione che non serve avere il pollice opponibile per scrivere una serie di successo, nè che serva avere dei muscoli facciali per interpretarne i personaggi.

Altre serie di forti impatto culturale, storico, politico e sociale

Differenze tra le serie tv americane e le ficsciòn made in Italy

Serie per adolsecenti

In Italia, in realtà, non esistono vere e proprie serie per adolescenti, spesso ci si limita a importare quelle americane, ovviamente censurandone i contenuti più scabrosi, come le volgarità, i riferimenti al sesso e il volto di Dawson di Dawson's Creek.

Soap opera

Nelle soap opera americane gli attori interpretano lo stesso personaggio anche per decenni, in Italia solo per pochi minuti. Ad esempio in Beautiful, Brooke Logan è interpretata dalla stessa attrice da ormai ventitré anni, in Italia, il cast di Centovetrine cambia improvvisamente per intero durante la pausa pubblicitaria.


Mucca e Pollo

La Torre Nera

« Ma dai, che sciocchezza, un cartone animato con degli animali parlanti. Dove andremo a finire di questo passo? »
(SpongeBob SquarePants su Mucca e Pollo)

Mucca e Pollo è una serie d'animazione statunitense che in quanto a realismo non ha nulla da eccepire ai film di Roberto Rossellini o Luchino Visconti. Il cartoon ci narra infatti le avventure di una mucca, chiamata Mucca, e di suo fratello, un pollo che gli autori, in uno slancio di creatività, hanno chiamato Pollo.

È inoltre pieno di doppi sensi a sfondo sessuale che, se rivelati, farebbero arrossire Rocco Siffredi.

Personaggi

Mucca

Mucca è un tipico esemplare di bovino affetto dal morbo della mucca pazza allo stadio terminale.

Pollo

Pollo è un tipico esemplare di suino... ovino... pollo affetto dal morbo del pollo pazzo allo stadio terminale.

Rosso Senzabraghe

Noto esibizionista e pervertito di chiara fama in ambienti omo etero bi e trisessuali, il Rosso, chiamato così perché è rosso, altri non è se non una manifestazione di Pedobear.

  • Ordinanza restrittiva
  • Rosso=Pedobear
  • Mucca: disturbo bipolare della personalità=Supermucca
  • Mamma e Papà=reduci della guerra in Vietnam, sono riusciti a non perdere le gambe su una mina antiuomo, sfortunatamente non è andata altrettanto bene al resto del loro corpo.

La Torre Nera

Da finire immantinente!

La Torre Nera

La Torre Nera.
« L'uomo in nero fuggì nel deserto e il pistolero lo seguì. »
(Stephen King descrivendo una partita a "Ce l'hai!")

La saga della Torre Nera scritta da Stephen King tra il 1982 e il 2004 è probabilmente l'opera di autoerotismo più colossale che l'uomo abbia mai realizzato.[2] L'epica trilogia in sette romanzi, due racconti e circa millemila spin-off[3] narra del viaggio del pistolero Roland McDonald e dei suoi compagni verso la Torre Nera, anche se nelle oltre 6000 pagine che compongono la serie non se ne capisce il motivo. All'interno della Torre Nera, Roland dovrà affrontare il suo più grande nemico, il terribile e diabolico Re Rosso, che lo sfiderà al duello per eccellenza tra i pistoleri: sasso-carta-forbici.

Personaggi

Roland McDonald di Gilette

Eddie Dean

Il club delle fuori di testa

Odetta Holmes/Detta Walker/Susannah Dean

Jake Chambers

Oy

L'uomo in nero

Note

  1. ^ Parola di cui per altro ignora il significato.
  2. ^ Ma, al momento in cui si scrive, il ponte sullo stretto di Messina non è ancora stato realizzato.
  3. ^ Stephen King non è mai stato molto ferrato in matematica: conosce i numeri sonlo fino a tre, perché il quattro lo ha sempre terrorizzato.

Danny Crane

Personaggio di Boston Legal. L'articolo non è mai stato ultimato perché l'autore si è eso conto di essere l'unica persona in Italia a conoscere Danny Crane. Peccato.

Danny Crane

« Danny Crane! »
(Danny Crane sulla difesa del suo assistito)
« Danny Crane! »
(Danny Crane sul sistema giudiziario satatunitense)
« Danny Crane! »
(Danny Crane sull'avere il morbo di Alzheimer)
Danny Crane è un celebre avvocato americano specializzato in reati di molestia sessuale sul lavoro, specialmente quelli che commette in prima persona.

Articolo che contiene tutti i tormentoni di Nonciclopedia

Articolo mai terminato perché, onestamente, è proprio una stronzata.

Articolo che contiene tutti i tormentoni di Nonciclopedia

{| style="text-align:center; width:70%; background-color:transparent; margin:0.5em auto; padding-top:2px;" | class="BG_nerotrasp_corto" style="text-align:center; background-color:white; border:3px solid black; color:black; margin:0.5em auto; border-radius: 1em 1em 1em 1em; padding-top:2px; "|
Attenzione! Questa pagina parla di Nonciclopedia
La seguente pagina contiene quantità abnormi di autoreferenzialità. Se la leggi senza aver prima consultato qualche voce di Nonciclopedia rischi addirittura di imparare qualcosa, e qua nessuno vuole che accada una cosa del genere.

|}

L'articolo che contiene tutti i tormentoni di Nonciclopedia in tutto il suo splendore.
« L'articolo che contiene tutti i tormentoni di Nonciclopedia è morto »
(Nietzsche su articolo che contiene tutti i tormentoni di Nonciclopedia)
« È bellissimo. »
(Nessuno su articolo che contiene tutti i tormentoni di Nonciclopedia)
« [Inserire frase arguta] »
(Pier Paolo Pasolini su articolo che contiene tutti i tormentoni di Nonciclopedia)


L'articolo che contiene tutti i tormentoni di Nonciclopedia nacque in Svervegia per immacolata concezione direttamente per volere di Chuck Norris, il quale desiderava fornire un esempio morale a tutti i bimbiminkia (che lui odiava) riguardo a cosa non inserire o meno su Nonciclopedia (perché il Sommo abbia deciso di non calciorotarli all'istante, tuttavia, rimane ancora oggi un mistero).

Coccodrillo (giornalismo)

Mai terminato per mancanza di idee. Che tristezza, nevvero?

Coccodrillo (giornalismo)

Disambiguazione – Vorresti essere altrove? C'è anche quell'animale che non si sa che verso fa, vedi Coccodrillo.
La classica reazione quando si scopre di essere oggetto di un coccodrillo.
« Era un campione nello sport e anche nella vita. »
(Maurizio Mosca su qualsiasi sportivo recentemente morto)
« La sua favola era come quella di Grace Kelly. »
(Studio Aperto su qualsiasi valletta recentemente morta)
« Ma vaffanculo! »
(Grace Kelly su citazione precedente)
« Sua Santità si è spento alle __:__ nella sua camera di Piazza San Pietro, accudito dalle amorevoli suorine. Le sue ultime parole sono state "________________________". »
(Coccodrillo su Giovanni Paolo II pubblicato dall'ANSA due ore prima della morte del Papa)


Con coccodrillo si intende una particolare forma di articolo giornalistico che consiste in un necrologio scritto per una persona ancora in vita, da sfoderare nel momento del trapasso di quest'ultima. Va da sè, dunque, che quella del coccodrillo è considerata una pratica estremamente opportuna e lusinghiera nello sfolgorante mondo del giornalismo italiano.

Storia minima del coccodrillo

==Coccodrilli celebri, direttamente dall'archivio segreto di Studio Aperto==

William Henry Harrison

Mai completato perché un gentilutente mi ha detto di smettere di scrivere articoli su presidenti degli Stati Uniti che conosco solo io.

William Henry Harrison

« Quante storie per quattro gocce di pioggia. »
(Consigliere di William Harrison il giorno dell'inaugrazione)
« Ah, è morto? E vabbè, di qualcosa bisognerà pur morire. »
(Lo stesso consigliere di prima dopo la morte per polmonite fulminante di William Harrison)


William Henry Harrsion è stato senza dubbio uno dei più grandi presidenti degli Stati Uniti d'America. Il suo carisma, la sua spontaneità e la sua rettitudine morale sono tutte caratteristiche che chiunque avrebbe potto apprezzare in lui, se non fosse morto trenta giorni dopo essere stato eletto, per la gioia di aver vinto le elezioni e le complicazioni drivanti da una broncopolmonite fulminante presa per fare lo sborone durante il giorno dell'inaugurazione.


Cyberpunk

« Prima o poi lo finirò! »
(Charles Dexter Ward su articolo sul Cyberpunk)
« Prima o poi la finirò! »
(Antoni Gaudì su Sagrada Familia)

Cyberpunk

« L'ho inventato io!! »
(Oscar Wilde su Cyberpunk)
« Se non ci sono pagliacci assassini, non è il genere che fa per me. »
(Stephen King su Cyberpunk.)
« Almeno qui non ci sono Chuck Norris e Svervegia ogni due pagine. »
(Amministratore di Nonciclopedia su un libro Cyberpunk)

Il Cyberpunk è una corrente letteraria e artistica che si sviluppa a partire dalla fantascienza. Il nome si fa derivare da cyber e punk, ma non centra nulla con nessuno di essi. In realtà, questo genere letterario, è più simile ad una sorta di collana Harmony, solo destinata a nerd intellettuali.

Il Cyberpunk, in effetti, ha molti punti di contatto con la cultura nerd: anche lui non esce mai di casa, è vergine e ha un'interesse malsano per i computer e i congegni elettronici in generale.

Nascita e sviluppo della letteratura Cyberpunk

La nascita del Cyberpunk viene fatta risalire, almeno secondo l'indagine dell'eminente semiologo, esperantista e glottoleta Chic Bipapo[buona questa!], al momento in cui Philip K. Dick (in italiano, Filippo Cappa Pisellino), guardando una puntata di Hannah Montana, la sua serie preferita, ebbe la geniale intuizione seguente:

« In un mondo ideale, Miley Cyrus sarebbe una bambola gonfiabile androide. »
(Filippo Cappa Pisellino)

Caratteri e tematiche della letteratura Cyberpunk

Un tipico eroe dei romanzi di fantascienza...
...e un hacker, antieroe per eccellenza protagonista dei romanzi Cyberpunk. Adesso capite perché il Cyberpunk non se lo caga nessuno?

Le caratteristiche salienti di qualsiasi opera narrativa Cyberpunk sono essenzialmente due. La prima e più importante è la predominanza di tematiche e terminologie informatiche quali "cyberspazio", "hacker", "cracker", "e-mail di spam del Viagra" e "Schermo Blu della Morte". Inoltre, le storie sono quasi sempre ambientate in un futuro prossimo popolato da criminali di ogni sorta e governato da un governo egemonico e dittatoriale. Terribile? Non vi ho detto la parte peggiore: in tv ci saranno ancora le repliche di Una mamma per amica.

I protagonisti delle storie, sono spesso smanettoni con approfondite conoscienze informatiche, che spaziano dal saper violare il sito di un ente governativo, allo scrivere un'articolo di Nonciclopedia senza dover riformattare tutto daccapo il testo PERCHÈ SI È LASCIATO INSERITO IL CAPS LOCK. La superiorità informatica di questi soggetti è pari soltanto al loro essere sfigati con le donne. Immancabilmente, tuttavia, il romanzo Cyberpunk vede sempre il protagonista affiancato da una strafiga epocale, con il quale finisce immancabilmente per consumare. Molti studiosi del fenomeno ritengono che, se la letteratura cyberpunk non fosse pensata per sollazzare il pubblico nerd, le cose sarebbero andate diversamente. Ciò spiega anche perché, con la nascita di internet e la maggiore fruibilità di pornografia online, le vendite di romanzi Cyberpunk sia drasticamente crollata.

==Autori Cyberpunk==


Note disciplinari