Cogne

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Cogne è un tranquillo paesino nella bambagia valdostana, gemellato con Garlasco.

Il suo nome in latino significa: "paese in cui a un certo punto gli abitanti decidono di uccidere e si mettono d'accordo per far ricadere tutte le colpe sulla povera madre psicotica della vittima, ma non riuscendo completamente a convincere la giuria, che per questo è costretta a riflettere sul caso finché morte non sopraggiunga".


Lei ha visto tutto!!!

Paese famoso per gli abbondanti pascoli per le mucche, il suo clima fresco impone una certa preparazione fisica e psicologica, altrimenti, se un vostro familiare dovesse per caso fracassarsi il cranio, potreste arrivare invece a credere che stia vomitando sangue, plagiati dal consiglio di una sedicente dottoressa vicina di casa. Ma anche no.

Secondo indiscrezioni trapelate durante una conferenza stampa, l'arma del delitto sarebbe un candelotto di ghiaccio discioltosi poi al sole senza lasciar tracce. Voci di corridoio ipotizzano che l'assassino sia una mucca, entrata dalla finestra dall'adiacente pascolo e che abbia provato a brucare la testa del piccolo che profumava di shampo alle erbe alpine. Sono invece senza fondamento le voci che parlano di suicidio (da parte del bambino, per la vergogna di avere quella madre). Inquietante è la minaccia rivolta da Wanna Marchi in diretta televisiva a una giovane cittadina di Cogne che s'era rivolta a lei per ottenere una polverina magica anti guai giudiziari: "Paga, o al tuo bambino scoppierà la testa!".

Il cittadino più illustre, la Matta di Cogne, è ultimamente scappata per raggiungere la madre in un ridente paesino di nome Erba, rinomato per gli ottimi rapporti fra buon vicinato.

Un agente della Stasi inviato in missione speciale a esaminare la casa del delitto ha ipotizzato che tutto quel sangue lì fossero semplici mestruazioni ma è stato congedato con disonore e trasferito a vendere biciclette a Garlasco quando si è appurato che la vittima aveva tre anni e non aveva mai sofferto di mestruazioni.