Massimo Bubola
- Intervistatore : Complimenti per il suo ultimo album Rimini, signor De André. Com'è stato collaborare con Massimo Bubola? Avete avuto discussioni durante la realizzazione di questo album?
- Fabrizio De André : (tira una boccata di fumo dalla sigaretta) E chi cazzo sarebbe 'sto Massimo Bubbola?
- Intervistatore : Ma... ma come, Massimo Bubola... il coautore di tutti i testi del suo ultimo album... Rimini, Andrea, Volta la carta... com'è possibile che non si ricordi di lui?
- Fabrizio De André : (cambiando improvvisamente espressione come se fosse colpito da un ricordo improvviso) AH! Certo, ora ricordo! Massimo Bubola! Sì, un caro ragazzo, gli auguro ogni bene! Ora però devo andare, i biddai mi stanno aspettando in Sardegna per rapirmi! (si alza e scappa via)
Massimo Bubola (Verona, ?) è un cantautore, produttore discografico e arrangiatore italiano, anche se in realtà non esiste.
Proprio come la pietra filosofale e il Molise, infatti, Bubola non è altro che una pura leggenda metropolitana, il frutto di una psicosi collettiva, un dissacrante paradosso, un proverbiale deus ex machina, una burla orchestrata con sagacia. Una bubbola, insomma.
Chi si nasconde dietro al nome di Massimo Bubola?
Secondo i bene informati Massimo Bubola non è altro che lo pseudonimo dietro cui si celava il più grande artista genovese di tutti i tempi: Paolo Villaggio Fabrizio De André.
Il buon Faber soleva camuffarsi nel suo alter ego bubolesco principalmente in due casi:
- quando voleva pubblicare album alternativi e canzonette scialbe senza rovinarsi la reputazione di cantautore impegnato.
- quando veniva colto da uno dei suoi sprazzi di compiaciuta umiltà (detta anche "la suprema arte del tirarsela con modestia") e si rendeva conto che sarebbe stato tremendamente autoreferenziale da parte sua accreditarsi come unico cantante, compositore e arrangiatore.
In effetti, ci sono un sacco di indizi ad avvalorare questa tesi: le canzoni di Bubola sono indiscutibilmente orrende e prive di spessore poetico, il cantautore veronese non è mai stato visto nella stessa stanza di Faber e l'unica foto che ritrae assieme i due artisti si è rivelata un evidente e grossolano fotomontaggio fatto con Photoshop.
Secondo altre correnti di pensiero De André ricorse a un attore in carne e ossa per dare più credibilità al personaggio di Bubola e ridere alle spalle dei borghesi boccaloni. Dopo una minuziosa selezione il prescelto per interpretare la parte del sockpuppet fu nientepopodimeno che lo stesso autista di De Andrè, un veronese dalla voce roca e i capelli ricci[1].
A questo punto però la domanda sorge spontanea: dopo la morte di De André, chi ha manovrato il pupazzo Bubola?
La vedova allegra Dori Ghezzi? L'influente lobby ebraica? Il cardinal Marcinkus?
Oppure Massimo Bubola è semplicemente un nome multiplo alla stregua di Luther Blissett, ovvero un marchio utilizzato da un numero imprecisato di artisti per denunciare la pochezza contenutistica della canzone leggera italiana nonché la esponenziale e per certi versi innaturale ricrescita del cuoio capelluto di Totò Schillaci?
Domande legittime, destinate purtroppo a non ottenere risposta.
Vita e opere
I grandi successi
In questi anni di sfrenata carriera musicale nelle balere di tutta Italia Bubola ha regalato all'umana stirpe delle vere e proprie perle di poesia, ma l'umana stirpe non ha gradito il gentile omaggio e ha consigliato all'autore di ficcarsi le suddette perle ""là dove non batte il sole".
Riportiamo comunque, per puro dovere di cronaca e per via della mazzetta che abbiamo ricevuto dal sito ufficiale di Massimo Bubola, le sue canzoni più note:
- Rimini (Bubola racconta di quella volta che fu picchiato da una comitiva di turisti tedeschi al mare)
- Andrea (Bubola narra le sue toccanti esperienze omosessuali)
- Canzone del guerrigliero muto, cieco e pure stronzo
- Quello che non ho (pezzo autobiografico, Bubola parla della ricchezza, della celebrità e dell'autostima)
- Se ti tagliassero a pezzetti (dedicata all'amico De André, che si prendeva tutto il merito del loro lavoro)
- Dall'altra parte del vento (sputare controvento può avere i suoi svantaggi, e Bubola lo scopre a sue spese)
Curiosità
L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.
Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci? |
- Massimo Bubola si è presentato in televisione solo una volta negli ultimi quarant'anni, e lo ha fatto solo per avere la soddisfazione di mandare a fare in culo in mondovisione Fabio Fazio e Jovanotti [1].
- Massimo Bubola è un uomo come tanti. Per questo motivo, secondo l'articolo 235/2 del 16/03/2005, è vietato urlare "Massimo Bubola!" nelle case dotate di un soffitto e a Sassari.
- Dal 15 Febbraio 2005, giorno della nascita di YouTube, Massimo Bubola passa le sue giornate a denunciare tutti coloro che pubblicano i video delle canzoni di De André senza segnalare che lui ne è coautore.
Note
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