Luca Carboni
Luca Carboni (Bologna, 1962) è cantautore malinconico, poeta disperato e musicista scazzato italiano, nonché noto ladro di mille lire. Esordendo nel 1984, nel panorama musicale nazionale si configura come esponente chiave di una intera generazione: i ragazzi con l’Invicta strappata e le toppe sui gomiti.
Biografia
Le origini
Luca Carboni, figlio illegittimo di Dustin Hoffman e di una suora del convento delle carmelitane di Ravenna, viene adottato da una famiglia di contadini bolognesi che volevano tanto un figlio che rallegrasse la loro vecchiaia. Gli è andata male.
Gli anni delle scuole medie furono tragici. Iniziò a provare rancore verso i suoi compagni di classe che non volevano giocasse con loro a calcio poiché si ostinava a tirare in porta il pallone con le mani. All’età di 14 anni, durante una visita parrocchiale a Firenze, conosce Marco Masini, giovane fiorentino quasi coetaneo, con il quale instaura una breve ma intensa amicizia basata sulla sfiga esistenziale. I due ragazzi sembrano avere molto in comune: una vita solitaria, il peso addosso di un mondo che non va, il rimpianto per ciò che avrebbe potuto essere ma non è stato, per quello che può essere ma che non è e per quello che potrà essere ma che sicuramente non sarà, e la convinzione che, in fondo, nel mercato discografico italiano c'è una lucrosa nicchia per le canzoni che fomentano la depressione.
Durante questi anni Carboni scopre nuovi sentimenti e si innamora di una ragazza della sua scuola, una certa Silvia. Purtroppo questo amore non è ricambiato, e lui attribuisce ciò al suo fisico poco prestante. Deluso da ciò, si iscrive in palestra, scrive una canzone, spiffera a Silvia che il suo fidanzato - un omonimo del cantautore - si bucasse ancora; quindi scrive un'altra canzone. Tuttavia, si riprende subito dalla triste vicenda grazie proprio alla musica, infatti in seguito commenterà:
Gli anni della maturità musicale
Passato il periodo adolescenziale, ma non le seghe mentali che da esso conseguono, inizia a comporre canzoni a raffica, tutte ispirate al suo vissuto, per lo più inventato. Finalmente scopre l’amore vero, portatore di fugaci gioie, effimere passioni e intense sofferenze: lei è Lina, detta Farfallina per il suo svolazzare da fiore a fiore, conosciuta in una serata in cui era ubriaca (come tutte le altre sere) promettendogli fin da subito amore eterno. Il giorno dopo Luca va a prenderla a casa, ma appena apre la porta la trova mentre stava morendo insieme a un certo Simone. L’episodio lo segna profondamente, tant’è che questa volta non gli basta una canzone per dimenticarla.
Il declino
Come una donna finge di non accorgersi degli anni che passano e non tollera che glielo si dica, così Carboni continua imperterrito a scrivere canzoni che non piacciono un granché (neanche a lui). I riferimenti autocritici al suo passato sono sempre presenti, ma non abbandona la speranza di un miglioramento, infatti continua a cantare in anfiteatri semivuoti durante le poche piovose serate estive.
Il carattere poetico dei suoi testi
A parte lo spessore dell'introspezione che c'è dietro le sue melodie orecchiabili[senza fonte], in esse è riscontrabile una prosa che lascia spazio, spesso e volentieri, al mettere insieme parole a caso. Infatti tante sono le figure retoriche presenti nei suoi testi. Alcuni esempi di ossimoro carbonesco:
Discografia
- 1984 - ...intanto Dustin Hoffman c'ha un naso più grosso del mio
- 1985 - For Eva
- 1987 - Luca Carboni
- 1989 - Persone affette da afasia
- 1992 - Aridaje Carboni
- 1995 - MONGOLO mongoloid mongo mongollienne
- 2001 - STO*CA
- 2006 - ...le band si sciolgono, ovvero come razionalizzo il fatto che nessuno m'abbia preso a fare il cantante in una band
- 2011 - Senza titolo e, a dirla tutta, senza neanche 'sta gran voglia
- 2015 - Poppe up
- 2018 - Sputi
Note
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