Pitagora: differenze tra le versioni

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{{Cit2|Il triangolo nooo!|Il discepolo [[Renato Zero]] in risposta a Pitagora}}
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'''Pitagora''', meglio conosciuto come '''colui che persuade la piazza''', era un [[filosofo]] [[greco]] del V sec. a. C., nato nelle Samoa Americane, creatore della [[matematica]], della [[musica]] e della ''Settimana Enigmistica''. Gli studiosi sono concordi nell'asserire che si divertisse a dare i numeri.
'''Pitagora''', meglio conosciuto come '''colui che persuade la piazza''', era un [[filosofo]] [[greco]] del V sec. a. C., nato nelle Samoa Americane, creatore della [[matematica]], della [[musica]] e della ''Settimana Enigmistica''. Gli studiosi sono concordi nell'asserire che si divertisse a dare i numeri.

Versione delle 20:59, 26 mar 2010

Un'incisione raffigurante Pitagora mentre scruta nella sua sfera magica alla ricerca di nuovi fantastici teoremi.
« Ma invece di arrabbattarti coi numeri non potevi andare dietro alle donne? »
(Studenti etero su Pitagora)
« 'Sto ragazzino di merda! 'Sto Pitagora del cazzo! »
(Ingegner Cane su Pitagora )
« Ehi, ehi! Vi dico quella del triangolo? »
(Pitagora ai suoi studenti ad una gara di barzellette)
« Ma sto tizio farsi una valanga di cazzi suoi no? »
(Altra citazione studentesca su Pitagora )
« Il triangolo nooo! »
(Il discepolo Renato Zero in risposta a Pitagora)
« Potrei calcolare l'ipotenusa di quella donna mettendola a 90... »
(Pitagora al bar con gli amici )
« Prendi una donna, costruiscile un quadrato sull'ipotenusa e vedrai che ti farà »
(Pitagora al ritiro del premio Nobel)


Pitagora, meglio conosciuto come colui che persuade la piazza, era un filosofo greco del V sec. a. C., nato nelle Samoa Americane, creatore della matematica, della musica e della Settimana Enigmistica. Gli studiosi sono concordi nell'asserire che si divertisse a dare i numeri.

Pitagora e la leggenda

L'albero di Pitagora: anche gli scienziati hanno il pollice verde.

Sugli attributi fisici di Pitagora esiste la cosiddetta "leggenda della coscia": si dice avesse una coscia d'oro, ma si dice anche che avesse una coscia in più. Se le parole della leggenda vengono interpretate metaforicamente, possiamo dire che Pitagora fosse bene attrezzato.

L'altra leggenda, che però ha trovato riscontri certi negli studi del Bondi, è quella delle "fave": egli vietava che se ne mangiassero, e la ragione, secondo il Pera (teorico dell'appuzzatura da costipazione), pare dipendesse dal potere di questi legumi di produrre loffe tremende, capaci di bruciare i peli del naso a chi le annusasse.

Gli studi

Pitagora, per istruirsi, si dice abbia contattato tutti i sapienti del tempo. Grazie a una raccomandazione, fu ammesso nel tempio di Phta, in Egitto, dove gli furono imposti 22 anni di silenzio assoluto (o meglio, appena apriva la bocca ci mettevano pene dentro, obbligandolo a succhiare).

Poi si dice che si recò presso la Sibilla Cumana e che questa, per vaticinio, gli disse che aveva mangiato fave, dato che aveva appuzzato tutto l'antro, coprendo persino l'odore di zolfo con le sue loffe.
Da allora Pitagora si dedicò alle matematiche.

Teorema di Pitagora

Il Teorema di Pitagora non è poi così difficile, no?

Questo teorema fu enunciato presso la scuola che Pitagora aveva fondato a Crotone: vi insegnava dietro un paravento, per occultare lo schiavo che continuamente sventagliava dietro di lui per disperdere l'odore pestifero delle sue loffe. Spesso lo schiavo sveniva, e allora Pitagora interrompeva le lezioni.

Il teorema non è ben chiaro: parla dell'uso del catetere di forma quadrata (che fa più male) e della cambusa (Pitagora aveva navigato molto); in seguito i trascrittori confusero i termini, ed è per questo che non si capisce mai quale sia il teorema.

La versione più recente dice: "il triancùlo che parte dal retto e trova due cateteri quadrati è irregolare". Altri ritengono invece che sia un teorema molto utile in edilizia, in quanto deve essere interpretato come: "Il quadrato costruito su un cateto che non ha l'autorizzazione del comune deve ritenersi abusivo."

Archimede Pitagorico, pronipote di Pitagora, ama costruire quadrati sulle ipotenuse.

Lo scienziato Pitagora

Pitagora studiò e insegnò l'arpa, ma, poiché i suoi allievi trovavano difficile suonare uno strumento munito di così tante corde, poco per volta le ridusse a una sola, creando così il monocordo; dopodiché rinunciò, perché su una sola corda non poteva suonare la Cucaracha come si suonava in Cilicia e in Cappadocia.

Si occupò di astronomia, scoprendo che sia il Sole che la Luna appaiono rotondi e che le stelle si vedono meglio lontano dalla puzza delle stalle, che fa lacrimare gli occhi.

Uno dei figli di Pitagora.

Purtroppo, i suoi allievi non sopravvivevano al corso di lezioni perché, quando lo schiavo sventagliatore si stancava, arrivavano le zaffate mortali delle sue loffe, e molti morivano asfissiati.

Pitagora era anche una persona particolarmente portata per rompere le balle e un nullafacente! secondo voi perché si metteva sul divano a creare formule magiche che facevano ottenere da 2 lati il terzo mancante che nemmeno gli studiosi della Nasa,CIA,FBI, e i militari non sarebbero riusciti lontanamente a fare anche essendo messi insieme e poi non gli andava di rimorchiare ? era pure privo di istinto sessuale

Le morti di Pitagora

Non si sa bene come morì Pitagora. Al mondo esistono due versioni che parlano della sua morte.

  • Si dice che morì attraversando un campo di fave, ma, in effetti, in questo campo incontrò il contadino che lo coltivava e che mangiava solo fave. Il duello a colpi di loffe fu epico, ma lo vide perdente, ed egli morì per le esalazioni fetogene provocate dalle fave.
  • Si dice che morì di calcoli durante una partita all'impiccato, come punizione per non aver indovinato la parola misteriosa.

Il moderno pitagorismo nelle enunciazioni del Mago Otelma

Il Mago Otelma chiede al suo assistente di attendere che si cali le braghe per l'esperimento sull'"incarnazione".

Il grande studioso di esoterismo Otelma ha fornito recentemente una nuova interpetrazione della metempsicosi pitagorica. Questa teoria, com'è noto, parla della reicarnazione delle anime in altri corpi.

Secondo Otelma, le erronee interpretazioni sono dovute all'equivoco di aver tradotto con il termine reincarnazione ciò che invece per Pitagora era incarnazione.
Incarnazione - osserva il Mago - vuol dire introdurre carne dentro. Ma qual è la carne da introdurre e dove va introdotta?

Secondo Otelma, seguendo la geometria pitagorica ciò che deve essere introdotto dovrebbe avere forma cilindrica. Viene così a determinarsi anche la destinazione dell'oggetto, cioè il luogo dove esso va introdotto, un foro cilindrico.

Per quanto Otelma mantenga oscuro il suo linguaggio, questa teoria preoccupa parecchio coloro che si sottopongono alle sue cure, soprattutto gli uomini etero.

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