Guus Hiddink: differenze tra le versioni

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[[File:Ancelotti1.jpg|right|thumb|350px|Hiddink ed Ancelotti si scrutano l'un l'altro.]]


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{{Cit2|Si mistel possiamo falcela|Giocatore coreano dopo le parole di Hiddink}}
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{{Cit2|No coglione... abbiamo comprato l'arbitro|Risposta di Hiddink al giocatore coreano}}
{{Cit|Si mistel possiamo falcela|Giocatore Koreano dopo le parole di Hiddink}}


{{Cit2|Vincere e vinceremo!!!|Guus Hiddink in crisi mistica}}
{{Cit|No coglione... abbiamo comprato l'arbitro|Risposta di Hiddink al giocatore Koreano}}


'''Guus Hiddink''' ([[Olanda]],[[1800]]) è il clone malvagio di [[Carlo Ancelotti]].


'''Guus Hiddink''' ([[Olanda]],[[1800]]) è il clone malvagio ed antagonista di [[Carlo Ancelotti]].




== Storia ==
[[File:Olandese2.jpg|right|thumb|200px|Un'immagine del ''Progetto: olandese volante''.]]


Sviluppato dalla [[Philips]] a immagine e somiglianza di Ancelotti, Hiddink era inizialmente un prototipo di super-allenatore denominato ''Progetto: olandese volante'', creato per allenare il [[PSV Eindhoven]].<br />
==Storia==
Il team di progettisti genetici della grande azienda [[Olanda|olandese]] decise di non rivelare al povero Guus la verità sulle sue origini e di sottoporlo a un severo addestramento che avrebbe portato al potenziamento delle sue qualità.<br />
Superati tutti gli esami, Hiddink cominciò ad allenare il PSV, e applicando tattiche a base di super schemi e [[eh?|metageometrie]], arrivò ben presto sul tetto d'Europa.


== L'ascesa e poi la follia ==
[[Immagine:Ancelotti1.jpg|right|thumb|250px|Hiddink ed Ancelotti si scrutano l'un l'altro]]


Visto il successo ottenuto, i vertici segreti olandesi decisero di trasferire il "Progetto: olandese volante" alla guida degli undici arancini della [[Nazionale di calcio dell'Olanda|nazionale]], dopo averlo sottoposto a un ulteriore addestramento che lo avrebbe reso perfetto.
Progettato e ideato dalla [[Philips]] su immagine e somiglianza di Ancelotti, Hiddink era inizialmente un prototipo di super-allenatore figurante sotto al nome di "Progetto olandese volante" creato per allenare il [[PSV Eindhoven]]. Il team di progettisti genetici della grande azienda olandese decise di tenere all'oscuro il povero Guus di tutte le verità riguardanti la sua nascita e di sottoporlo ad un severo addestramento che porterà al potenziamento delle sue qualità.
I primi test diedero risultati strabilianti, i poteri di Hiddink si stavano incrementando sensibilmente, finché un giorno non gli capitò di vedere una partita del [[Parma F.C.|Parma]] con Ancelotti in panchina.
Superati tutti gli esami, Hiddink cominciò ad allenare la super squadra del psv ed applicando super schemi e metageometrie alle varie tattichè "l'olandese volante" arrivò ben presto sul tetto d'europa.


Stravolto, il povero allenatore si lasciò prendere dalla follia ed emigrò clandestinamente in [[Corea del Sud]], dove per sbarcare il lunario cominciò ad allenare la ridicola nazionale locale.
==L'ascesa e poi la follia==
Provando rancore verso il proprio gemello e verso il suo paese, Hiddink cominciò ad addestrare i giocatori Coreani al solo scopo di annientare la [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionale italiana]] a qualunque costo, anche se poi la pippagine degli undici musi gialli lo avrebbe costretto a pagare il narcotrafficante-arbitro [[Byron Moreno]] per poter eliminare l'Italia dai mondiali nel 2002.


== Il nuovo tentativo ==
Dopo il grande successo i vertici segreti olandesi decisero di trasferire il "progetto: olandese volante" alla guida degli undici arancini della nazionale, progettando all'interno di quest'incarico un ulteriorie addestramento che lo avrebbe reso perfetto.
Gli inizi diedero enormi risultati, i poteri di Hiddink si ampliavano e rafforzavano finchè un giorno Guus non incappò per caso a vedere una partita del Parma guidato da Ancelotti. Stravolto, il povero allenatore si lasciò prendere dalla follia emigrando clandestinamente in [[Korea]] e cominciando a miliziare nella loro sporca e ladra nazionale calcistica.
Provando rancore verso il proprio riconosciuto gemello e verso il suo paese, l'olandese volante cominciò ad addestrare i giocatori Koreani al solo scopo di annientare la nazionale italiana a qualunque costo, anche se poi la pippagine degli undici musi gialli costringerà Hiddink a pagare il narcotrafficante-arbitro [[Byron Moreno]] per poter eliminare l'italia dai mondiali nel 2002.


Non ancora soddisfatto della sua vendetta, Hiddink decise di fuggire dalla Corea e rifugiarsi in [[Australia]]: lì il clone di Carletto cominciò a cospirare nuovamente contro la nazionale italiana, addestrando nove aborigeni e due [[canguro|canguri]] con lo scopo di spacciarli per la nazionale Australiana ai [[Mondiali di calcio Germania 2006|mondiali successivi]].
==Il nuovo tentativo==


Anche qui trovò l'Italia sulla sua strada ma, nonostante avesse consegnato una tangente all'arbitro in cambio dell'espulsione di [[Materazzi]], l'Italia questa volta riuscì ad averla vinta grazie a un rilancio dell'ultimo minuto sulla cospicuità della mazzetta.
[[Immagine:Olandese2.jpg|right|thumb|200px|L'olandese volante]]


Di quel giorno restò famosa la [[Sindrome dei Sentimenti Offesi|reazione rabbiosa]] di Hiddink, che emigrò in gran segreto nella fredda [[Russia|terra russa]], dove ovviamente continuò a seguire la sua vocazione di missionario al servizio delle nazionali meno talentuose del [[mondo|globo]].
Non contento del compimento della missione, Hiddink decise di fuggire dalla Korea andando a rifugiarsi in [[Australia]], con i super-poteri rafforzati dall'addestramento il clone di carletto cominciò a cospirare nuovamente contro la nazionale italiana addestrando undici mercenari indigeni sotto falso nome. Nonostante il pagamento all'arbitro per l'espulsione di Materazzi l'italia questa volta riuscì ad averla vinta e di quel giorno si narrano folli fughe rabbiose dell'allenatore olandese che emigrò in gran segreto nella fredda russa oramai militante, per vocazione, tra le nazionali poco evolute del mondo.


Guus non sapeva che proprio in quella landa coperta dal ghiaccio avrebbe trovato una nuova occasione di rivalsa.


== La missione della sua vita ==


Hiddink si è prefissato come scopo quello di [[omicidio|eliminare]] il proprio gemello Carlo Ancelotti, i vari tentativi di distruzione della nazionale italiana e la loro poca coerenza con il piano dell'allenatore sono giustificati dalla sua [[pazzia|follia]].


Ultimamente il malvagio Guus ha trovato un prezioso alleato, la [[mafia]] russa, comandata da [[Roman Abramovich]]. Il plurimiliardario lo ha preso in simpatia e gli ha offerto la panchina del [[Chelsea]]. Felipe Scolari, che in quel periodo allenava la squadra londinese, ha accettato con serenità l'esonero grazie alle doti dialettiche di Abramovich e alla promessa di un bel [[bara|cappotto di legno]] in caso di proteste.
==La missione della sua vita==


Così ora Hiddink allena il Chelsea come attività di copertura, e nel tempo libero progetta in gran segreto il suo prossimo piano per uccidere [[Ancelotti]] e sostituirsi a lui.
Hiddink si è prefissato come scopo quello di eliminare il proprio gemello Carlo Ancelotti, i vari tentativi di distruzione della nazionale italiana e la loro poca coerenza con la missione dell'allenatore sono giustificati dalla sua follia, ultimamente però il malvagio Guus ha fatto dei passi avanti alleandosi con la mafia russa comandata da [[Roman Abramovich]]. Adesso di copertura allena il Chelsea, confabulando in gran segreto un piano per uccidere Ancelotti e divenire così "L'unico".


=='''ULTIMORA'''==
{{Calcio}}
{{quote|Londra. Carlo Ancelotti è il nuovo allenatore del Chelsea, sostituisce Guus Hiddink che risulta scomparso.|''Fonte Ansa''}}


Sembrava non ce l'avrebbe mai fatta, invece eccolo lì, comodo sulla sua panchina del Chelsea fingendo di essere Ancelotti che invece giace in fondo al Mar Baltico con le scarpe piene di cemento.
[[categoria:allenatori]]

Ora, approdato nell'Impero Ottomano, mira a diventarne il Sultano.

{{Calciattori}}

[[Categoria:Allenatori]]
[[Categoria:Commissari tecnici delle Nazionali di calcio]]

Versione attuale delle 20:17, 12 mag 2024

Hiddink ed Ancelotti si scrutano l'un l'altro.
« Ne rimarrà soltanto uno »
(Carlo Ancelotti su Guus Hiddink)
« Stasera voi scenderete in campo e vincerete!!! »
(Guus Hiddink ai propri giocatori prima di Corea del Sud -Italia)
« Si mistel possiamo falcela »
(Giocatore coreano dopo le parole di Hiddink)
« No coglione... abbiamo comprato l'arbitro »
(Risposta di Hiddink al giocatore coreano)
« Vincere e vinceremo!!! »
(Guus Hiddink in crisi mistica)

Guus Hiddink (Olanda,1800) è il clone malvagio di Carlo Ancelotti.


Storia

Un'immagine del Progetto: olandese volante.

Sviluppato dalla Philips a immagine e somiglianza di Ancelotti, Hiddink era inizialmente un prototipo di super-allenatore denominato Progetto: olandese volante, creato per allenare il PSV Eindhoven.
Il team di progettisti genetici della grande azienda olandese decise di non rivelare al povero Guus la verità sulle sue origini e di sottoporlo a un severo addestramento che avrebbe portato al potenziamento delle sue qualità.
Superati tutti gli esami, Hiddink cominciò ad allenare il PSV, e applicando tattiche a base di super schemi e metageometrie, arrivò ben presto sul tetto d'Europa.

L'ascesa e poi la follia

Visto il successo ottenuto, i vertici segreti olandesi decisero di trasferire il "Progetto: olandese volante" alla guida degli undici arancini della nazionale, dopo averlo sottoposto a un ulteriore addestramento che lo avrebbe reso perfetto. I primi test diedero risultati strabilianti, i poteri di Hiddink si stavano incrementando sensibilmente, finché un giorno non gli capitò di vedere una partita del Parma con Ancelotti in panchina.

Stravolto, il povero allenatore si lasciò prendere dalla follia ed emigrò clandestinamente in Corea del Sud, dove per sbarcare il lunario cominciò ad allenare la ridicola nazionale locale. Provando rancore verso il proprio gemello e verso il suo paese, Hiddink cominciò ad addestrare i giocatori Coreani al solo scopo di annientare la nazionale italiana a qualunque costo, anche se poi la pippagine degli undici musi gialli lo avrebbe costretto a pagare il narcotrafficante-arbitro Byron Moreno per poter eliminare l'Italia dai mondiali nel 2002.

Il nuovo tentativo

Non ancora soddisfatto della sua vendetta, Hiddink decise di fuggire dalla Corea e rifugiarsi in Australia: lì il clone di Carletto cominciò a cospirare nuovamente contro la nazionale italiana, addestrando nove aborigeni e due canguri con lo scopo di spacciarli per la nazionale Australiana ai mondiali successivi.

Anche qui trovò l'Italia sulla sua strada ma, nonostante avesse consegnato una tangente all'arbitro in cambio dell'espulsione di Materazzi, l'Italia questa volta riuscì ad averla vinta grazie a un rilancio dell'ultimo minuto sulla cospicuità della mazzetta.

Di quel giorno restò famosa la reazione rabbiosa di Hiddink, che emigrò in gran segreto nella fredda terra russa, dove ovviamente continuò a seguire la sua vocazione di missionario al servizio delle nazionali meno talentuose del globo.

Guus non sapeva che proprio in quella landa coperta dal ghiaccio avrebbe trovato una nuova occasione di rivalsa.

La missione della sua vita

Hiddink si è prefissato come scopo quello di eliminare il proprio gemello Carlo Ancelotti, i vari tentativi di distruzione della nazionale italiana e la loro poca coerenza con il piano dell'allenatore sono giustificati dalla sua follia.

Ultimamente il malvagio Guus ha trovato un prezioso alleato, la mafia russa, comandata da Roman Abramovich. Il plurimiliardario lo ha preso in simpatia e gli ha offerto la panchina del Chelsea. Felipe Scolari, che in quel periodo allenava la squadra londinese, ha accettato con serenità l'esonero grazie alle doti dialettiche di Abramovich e alla promessa di un bel cappotto di legno in caso di proteste.

Così ora Hiddink allena il Chelsea come attività di copertura, e nel tempo libero progetta in gran segreto il suo prossimo piano per uccidere Ancelotti e sostituirsi a lui.

ULTIMORA

« Londra. Carlo Ancelotti è il nuovo allenatore del Chelsea, sostituisce Guus Hiddink che risulta scomparso. »
(Fonte Ansa)

Sembrava non ce l'avrebbe mai fatta, invece eccolo lì, comodo sulla sua panchina del Chelsea fingendo di essere Ancelotti che invece giace in fondo al Mar Baltico con le scarpe piene di cemento.

Ora, approdato nell'Impero Ottomano, mira a diventarne il Sultano.