Arturo Vidal: differenze tra le versioni

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Arturo Vidal è il giocatore più rappresentativo della [[nazionale di calcio del Cile|Nazionale cilena]] assieme a Mauricio Macello, il centravanti che una volta si è mangiato un tifoso che aveva fatto un'invasione di campo.<br />Nel [[2010]] ha partecipato come fuori quota al mondiale under-13, e ha trascinato la sua squadra fino alla trionfale finale contro i Pulcini del [[Sassuolo]]. In questa partita è però stato espulso per aver spinto da dietro un compagnuccio e per aver detto "cacca".
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Versione delle 17:37, 4 giu 2013

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« Estoy muy feliz de jugar en el Bayern Monaco. »
(Arturo Vidal presentandosi ai tifosi della Juventus)

Arturo Erasmo Pardo Gonzalo Joaquin Enrique Ildefonso Luis Patricio Alejandro Vitorino Vidal (Santiago del Cilento, 1987) è un centrocampista cileno in forza alla Juventus, anche se lui non lo sa.

Biografia

Arturo nasce a Macarena, un sobborgo di Santiago del Cilento: sua madre è Jacqueline, formosa spogliarellista baffuta, e suo padre è il grande scrittore Gore Vidal. Un giorno, quando Arturo ha cinque anni, Gore Vidal annuncia:

« Esco un attimo a comprare le sigarette. »

"Ma tu non fumi, papà," osserva il piccolo Arturo.
"Infatti le sigarette sono per il cane," si giustifica Gore.
"Ma noi non abbiamo un cane," osserva ancora Arturo.
"Ehi, ma quelli non sono i Power Rangers?" dice Gore e, approfittando della distrazione del figlio, sfonda la finestra e scappa via. Non si saprà più nulla di lui.

Come atto di disprezzo nei confronti del padre degenere, il piccolo Arturo sceglie di non imparare a leggere e scrivere, decisione che porta avanti con stoicismo ancora oggi.

Caratteristiche tecniche

Carriera

Club

Arturo inizia a giocare a calcio nella squadra parrocchiale, il Porompompero Peron, e a diciotto viene ingaggiato dal Colon-Colon, la rappresentativa del Reparto Gastroenterologia dell'Ospedale di Santiago. Con il Colon-Colon vince l'Apertura 2006, il Clausura 2007 e il Fregatura 2008, quando perde il campionato all'ultima giornata.

Stanco dei massacranti allenamenti a base di colonscopie, Vidal fa le valigie e passa al Bayer Leverkusen, dove gioca quattro anni senza riuscire a vincere una beata fava e diventando per questo l'idolo dei tifosi. Il Bayer è infatti un club votato per scelta alla sconfitta, tanto che il suo statuto recita:

  • Articolo 1: Il Bayer Leverkusen deve perdere, sempre e comunque.
  • Articolo 2: Il Bayer Leverkusen può talvolta anche pareggiare, ma il pareggio deve essere seguito da almeno tre sconfitte.
  • Articolo 3: Il Bayer Leverkusen può raggiungere la finale di DFB-Pokal o di Champions League, purchè la perda. Meglio se in maniera vergognosa.

Nel 2011 Arturo commette l'errore di dire a un giornalista:

« Con i giusti rinforzi potremo puntare al primo posto. »

I tifosi, inferociti, vogliono la sua testa.
Per questa palese infrazione dell'articolo 17 ("I tesserati del Bayer Leverkusen non possono rilasciare dichiarazioni che contrastano con gli obiettivi del club, o che contengono anche solo ottimismo, fiducia nei propri mezzi o gioia di vivere"), la dirigenza mette Vidal fuori rosa e lo costringe ad allenarsi con Müller-Thurgau, il bomber trentasettenne finito ai margini della squadra per i suoi problemi di alcolismo.

Su Vidal mettono gli occhi le principali squadre europee, compresa la Juventus di Giuseppe Marotta, il quale però per mettere gli occhi su Vidal è costretto a girarsi di tre quarti. L'ultimo giorno di calciomercato Vidal sta per firmare con il Bayern Monaco ma Marotta, con un colpo di genio, rinchiude il dirigente del Bayern Karl-Heinz Rummenigge in uno sgabuzzino e va all'incontro con Vidal spacciandosi per il tedesco.

« Io ezzere dirigente di Bayern Munchen. Tu firmare contratto. Schnell! »
(Marotta a Vidal)

Vidal diventa così a sua insaputa un giocatore della Juventus. Quando lo viene a sapere Rummenigge per la rabbia divora un intero panettone. Di cemento.
Per far sì che Vidal non si renda conto dell'inganno, la dirigenza juventina addobba il centro di Vinovo con svastiche naziste, e costringe giocatori e staff a girare in costumi bavaresi, a bere solo birra e a mangiare solo wurstel e crauti.
In bianconero Vidal vince tre scudetti in due anni (Moggi never dies!) e si afferma come miglior realizzatore della squadra, visto che il parco attaccanti della Juve è composto da:

Nazionale

Arturo Vidal è il giocatore più rappresentativo della Nazionale cilena assieme a Mauricio Macello, il centravanti che una volta si è mangiato un tifoso che aveva fatto un'invasione di campo.
Nel 2010 ha partecipato come fuori quota al mondiale under-13, e ha trascinato la sua squadra fino alla trionfale finale contro i Pulcini del Sassuolo. In questa partita è però stato espulso per aver spinto da dietro un compagnuccio e per aver detto "cacca".