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== Note ==



== Dracula 3: il sentiero del drago ==
'''Dracula 3: il sentiero del drago''' è un [[videogioco]] sviluppato dalla Microïds<ref>Si legge come si scrive, la dieresi è lì solo per decorazione</ref> pubblicato il settordici [[brumaio]] [[2008]]. Era una notte buia e tempestosa, i lupi ululavano alla pallida luna e il fascino immortale di [[Dracula]] e delle leggendarie steppe della [[Romania]] andavano a farsi benedire.

== Trama ==
=== Let's start ===
Anno [[1920]]<ref>Mese più, mese meno</ref>, un venditore porta a porta dell'importante azienda [[Vaticano|Vatikan S.P.A]], tale padre Arno Moriani, viene incaricato da un simpatico vescovo di attraversare mezza [[Europa]] per recarsi in un delizioso villaggio di nome Vladoviste, in [[Romania]]<ref>non cercatelo su [[Google]], non esiste.</ref>. Il motivo della visita è la canonizzazione di Martha Calugarul, dottoressa morta, sepolta e compianta rimasta cara alla popolazione locale per l'importante aiuto dato durante i bombardamenti durante la [[prima guerra mondiale]], quando aiutò i bisognosi con dosi massicce di clisteri e amor cristiano<ref>Altro che quelle pippe di [[Emergency]]</ref>.

Esticazzi? Perché un prete italiano che ha studiato con [[Cepu]] e che conosce a malapena la propria lingua, figurarsi poi il rumeno, dovrebbe farsi una sfacchinata e recarsi in un luogo dimenticato da [[Dio]] per canonizzare una [[Riccardino Fuffolo|Riccardina Fuffola]] qualunque, come se in Romania non ci fossero preti e diocesi? Interessi. Nei paesi orientali la religione ortodossa è forte<ref>MA NO?</ref> e l'operazione "santa subito" potrebbe far nascere il germe del [[Cristianesimo]] anche laggiù. [[Risata malvagia|AHAHAHAHAHA!]]

Va detto al giocatore che padre Arno viaggerà in lungo e in largo per il continente per recarsi nei luoghi più lontani e improbabili e che per arrivarci non ci metterà nemmeno un giorno. Dimenticate la meccanica arretrata dell'epoca, il treno su cui viaggia il protagonista farebbe gola all'Italo di [[Montezemolo]]. Naturalmente durante i viaggi vi godrete i dialoghi interiori e i paremi d'animo dell'uomo, che reduce dalla [[disfatta di Caporetto]], viene tormentato dal ricordo.<ref>A meno che voi non siate dei bastardi che non appena vedono partire un piccolo filmato introduttivo premono invio senza ritegno.</ref>

=== Vladoviste ===
{{ColonnaSonoraVoce
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|video= <youtube width="200" height="200" >knFvz65efqc&</youtube>
|testo= {{Dimensione|130%|'''''Mentre i lupi affamati ululano e i pipistrelli ti guardano incuriositi, un violoncellista invisibile, forse proprio un lupo un po' più raffinato degli altri, intona una serenata del tutto personale alla luna'''''}}
|testo-play= ... Premi ► e goditi l'ascolto.
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}}
Benvenuti nella {{citnec|ridente}} cittadina di Vladoviste! Arrivati alla stazione un gioioso branco di lupi intonerà per voi un'aria degna solo di [[Bocelli]] e dei giocosi pipistrelli vi trascineranno fino alla locanda tirandovi per il cuoio capelluto.

La [[locanda]] è l'orgoglio di Vladoviste, in quanto unico edificio ancora integro, oltre all'[[ambulatorio]]. Qui potrete godere delle attenzioni di Ozana Vulpescu, locandiera alta due mele o poco più ma pesante sei botti o poco meno, della compagnia del caro Ianos Pekmester, rumeno doc.<ref>Ma certo che è rumeno, tutti i rumeni sono biondi con gli occhi azzurri!</ref>, e del caro Stephan Luca, giornalista ciucatone e leggermente paranoico.

Se uscirete a fare due passi, vi accorgerete di una cosa: '''a Vladoviste non abita nessuno'''. Gli abitanti si possono contare sulla punta delle dita:
*'''Maria Florescu''': Bionda, bella, mai volgare, insomma, una [[pornodiva]] d'altri tempi. Gestisce il dispensario dalla morte della cara Martha e prosegue le ricerche iniziate dalla sua predecessora, sempre con la voglia di una commessa della [[Unes]]. Ha studiato [[medicina]] ad Alba Iula<ref>Neanche questa esiste</ref> ma non desidera possedere uno studio medico, perché è un anticonformista e quei bastardi del governo non la sottometteranno mai. Aiuterà Arno nel suo cammino sul Sentiero del Drago, senza che però l'altro se ne accorga<ref>{{-tsk}} Il [[sesso]] superiore, eh?</ref>.
*'''Ozana Vulpescu''': Rubiconda proprietaria della locanda, madre di famiglia e moglie di suo marito. Morto, trovato nello stato di un fico appassito nel suo letto d'ospedale. Ozana portò il velo nero tutto il pomeriggio fin dopo la [[messa]] funebre, per poi andarsene col becchino. A parlare e a confidarsi, maliziosi che non siete altro.
*'''Iordan Mitiu''': [[Becchino]] e [[sacrestano]] della parrocchia. Lo troverete sempre a scavare, senza mai smettere. Alcuni voci di corridoio mormorano che stia cercando le chiavi della [[Panda]] perdute anni prima, altre che soffra del morbo di [[Alzheimer]] e che stia continuando a seppellire e dissotterrare lo stesso [[cadavere]] da otto mesi. Praticamente inutile ai fini della storia, vi presterà la [[pala]] alla fine, ma per il resto non farà altro che mugugnare.
*'''Ionel Martinescu''': Forse il più cordiale e gentile di tutti, il soggetto in questione ha più o meno undici anni. Lo renderete il bambino più felice del mondo giocando con lui ai dischi, e in cambio di questo favore vi donerà un bastoncino. '''N.B: nonostante Vladoviste sia in Culandia e sia circondata da alberi e foreste, Arno non sarà in grado di fare quattro passi fino al boschetto più vicino e prendere un cazzo di bastoncino da [[terra]], quindi siate gentili col bambino e fatevi dare quel rametto, altrimenti non andrete più avanti!'''
*'''Padre Gregoriu''': Residente a [[Costanza]] per farsi curare, aiutò martha Calugarul nella sua battaglia contro i [[vampiri]], consegnandole le ostie da sbriciolare e l'acqua santa con cui farsi la [[doccia]]. Ops, niente più canonizzazione...
*'''Ianos Pekmester''': Studente del dipartimento di storia di Alba Iula, faccia da [[poker]] di lunga data, faccia da [[culo]] di professione. tenterà in '''tutti i modi''' di eliminarvi, passando da una rozza bomba fino ad un elegante marchingegno frulla interiora. Millanta di essere rumeno, ma nessuno ci crede.
*'''Stephan Luca''': Il giornalista petulante, vuole seguire il Sentiero del Drago, ma morirà prima di riuscire a dire "Perfavore non mordermi sul collo".

I residenti di Vladoviste sono ufficialmente finiti, se escludiamo la zingara '''Luana''' che passa ogni tanto a fregare gli abitanti a carte e dadi e che si esprime solo in poesia<ref>Più o meno come [http://it.youtube.com/watch?v=0utUdb1wugw lui].</ref>.

{{citnec|Notare che i creatori del gioco hanno variegato la tipologia dei nomi, per non creare un immagine stereotipata della [[Romania]].}}

=== Vampiri? Macchecazz... ===
Dopo la rivelazione telefonica di Padre Gregoriu, salterà fuori che la popolazione di Vladoviste (ricordiamo, quattro gatti) è da anni perseguitata da ciò che prima sembra una [[sindrome]], poi da un vampiro. Telefonerete a [[Roma]] per avvisare quel simpaticone che vi ha mandato là di ciò che avete scoperto: la polizia rumena è incapace quasi quanto quella italiana e che a Martha mancava una rotella. Pensate che vi mandino a casa? E invece no! Che credete, siete a Vladoviste solo da due giorni! Dovrete rimanere là per investigare sui vampiri, dovrete avere la testimonianza di un [[medico]] ed uno [[storico]] per affermare con assoluta sicurezza che i vampiri non esistono.
{{cit2|I vampiri non esistono!|[[Capitan Ovvio]] sui vampiri}}
Troppo comodo miei cari...

=== Avvenimenti agghiaccianti ed enigmi ancor più agghiaccianti ===
Stephan Luca vi tartasserà continuamente con le sue storie sui vampiri, ({{citnec|che ricordiamo essere pura fantasia}}), e vi chiederà almeno diciotto volte di seguirlo in [[Turchia]]. Il vostro personaggio assumera quindi un perenne atteggiamento di scazzo nei confronti del povero Luca, che vi mostrerà documenti e cartelle cliniche dategli dalla povera Martha<ref>Evviva il [[segreto professionale]]!</ref>

Comincerete ad aver però sogni a dir poco agghiaccianti, e la popolazione comincerà a guardarvi male, senza un motivo troppo preciso. Andrete alla ricerca di persone a cui chiedere dell'esistenza dei vampiri, scarpinerete dal cimitero fino al Castello del Crepuscolo alla ricerca di documenti che possano testimoniare l'inutilità delle credenze popolari. Verrete indirizzati a Budapest per parlare con Irina Bokzow, ferma credente dei
== Note ==
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Versione attuale delle 08:52, 9 giu 2021

Giaguaro

Sandbox
[[File:|220px]]
L'attore sul set di "Scandalo a Sherwood"
Classificazione scientifica
Regno Hollywood
Phylum Pluripremiato
Famiglia Aguar
Genere Attore

Juan Aguar, molto spesso italianizzato in Il Giaguaro, (Croce Blanca, 1963) è un pluripremiato attore messicano, chiamato così per il suo umore volubile e la sua aggressività dimostrata in vari eventi pubblici. É noto soprattutto per aver recitato in film campioni d'incassi al botteghino a fianco di colleghi del calibro di Simon Tapirus e Stefania Wolf.

Infanzia

Juan nasce a Croce Blanca, un villaggio piccino picciò a duecento chilometri da Acapulco, il 7 dicembre 1963. Figlio di Lucrecia Handrè e Alejandro Aguar, cresce in una famiglia di quindici componenti come ultimo di tredici fratelli tutti maschi. Il piccolo Juan non ha un infanzia semplice, il padre e i dodici fratelli maggiori sono estrattori d' oro in una miniera e lui, già dall'età di sette anni, deve lavorare per riuscire a portare a casa il pane sufficiente a sfamare la numerosa famiglia e Marijuana in abbondanza per far scordare a tutti che non ci fosse mai pane sufficiente. A nove anni, la sua infanzia è sconvolta dalla morte dei fratelli Francisco e Gerardo, inciampati in una lumaca e caduti in una buca troppo profonda della miniera. In risposta al lutto, il padre inizia a bere e la madre a prostituirsi per riuscire a pagare la scuola al piccolo Juan. I fratelli cominciano a vederlo come la causa del lavoro della madre, e non si risparmiano di picchiarlo costantemente, talvolta accompagnati dal padre.

Due anni dopo il padre rimane vittima di una sparatoria causata da alcuni ubriachi. La famiglia è sempre più divisa e cinque dei suoi fratelli emigrano verso l'Europa, dove faranno fortuna come modelli per la Puma. Il piccolo Juan inizia a sentire, durante le feste paesane e le fumate di bong mattutine lezioni alla scuola cristiana del villaggio, del Paese delle Opportunità e dei fast food, il luogo dove tutti possono diventare ciò che più desiderano essere senza avere troppo talento, e fa amicizia con Orlando, un ragazzo di tre anni più vecchio di lui, che (lo ammetterà poi in seguito) ha determinato molto nella sua carriera da attore.

L'emigrazione

A quattordici anni il richiamo della libertà investe Juan, che inizia a desiderare di cambiare vita e di poter vivere anche lui quel sogno di cui aveva tanto sentito parlare come "sogno americano". La volontà di emigrare è sempre più forte e riesce a convincere la madre e gli altri cinque fratelli a lasciare il Messico, oltrepassare il confine e iniziare una nuova vita negli Stati Uniti. Emigrare regolarmente è impossibile, nessuno di loro ha un documento d'identità e i soldi per un mezzo di trasporto mancano. Una sera però, parlando con il suo caro amico Orlando, riesce a venire a conoscienza di alcuni uomini che erano riusciti ad oltrepassare la dogana tra Messico e America stando aggrappati alla parte inferiore di alcuni camion. Le due famiglie, quelle di Juan e di Orlando, intraprendono così un viaggio ai limiti della sopportazione umana. I camion vengono fermati e controllati e le famiglie vengono però scoperte, i due amici riescono comunque a fuggire oltre il confine ritrovandosi in America.

Woody, contento per aver scovato un'attore talentuoso.

I due si imbarcano su numerosi treni facendo i lavori più umili, come i lucidascarpe o gli strilloni e sono costretti a dividersi, dopo numerose incomprensioni ad Omaha, Nebraska. Orlando si dirige verso est e Juan verso ovest, fino ad arrivare a Los Angeles dove nel 1980, all'età di diciassette anni riesce ad avere un lavoro fisso come attore nell' Atena Theatre, un piccolo teatro non troppo conosciuto ai confini della città. Juan recita i ruoli maschili da protagonista di tutti gli spettacoli dell'Atena Theatre, fino a quando una sera, forse in cerca di tranquillità, forse perchè in seguito a una sbronza colossale il regista nonchè attore Woody Allen entra nel teatro e vedendo Juan recitare nella parte di Demetrio in "Sogno di una notte di mezza estate" si commuove, iniziando ad urlare:

« Lui è mio! L'ho visto prima io! »
(Woody Allen dimenando le braccia)

L'ascesa

La leggenda racconta che quando Juan e il noto regista si incontrarono, Woody portò Juan in un noto night di Los Angeles, dove discussero entrambi di ciò che li accomunava e di cosa Juan era disposto a fare per avere un lavoro fisso. Prendendo Juan sotto la sua ala protrettrice, Woody propone Juan come comparsa in "La Lampadina Galleggiante", e subito fa colpo sul regista per la sua grande espressività. Dopo un momento di gioia iniziale però non vengono presentate richieste di collaborazione, fino a quando un giorno, in un bar di Long Beach, Juan fa la conoscienza di quella che diventerà poi la sua prima moglie: Mary Offetta. I due si conoscono e si innamorano reciprocamente, Mary riesce poi a far dare a Juan l'ambito ruolo di coprotagonista in "Natale a Crystal Lake", l'attesissimo seguito[citazione necessaria] di "Natale a Silent Hill", la brillante commedia che lo lanciò definitivamente nel mondo dello spettacolo.

J. Aguar ritira l'oscar ritira l'oscar per il "miglior attore protagonista" per il film

In seguito al successo della commedia, Juan viene contattato dai più grandi registi di Hollywood che cercano la sua collaborazione inizialmente in film "per tutta la famiglia", per poi salire di livello fino ad arrivare ai film in cui siamo ormai abituati a vederlo: gialli, thriller e talvolta sit-com.

I guai con la legge e il ricovero

Il 16 settembre del 1993, J. Aguar viene trovato privo di sensi in un locale di spogliarelliste. Viene portato d'urgenza in ospedale e svolge degli esami tossicologici che lo decretano positivo a un mix di stupefacenti (tra le quali l'eroina). Dopo una settimana viene rilasciato, credendo si tratti di un caso isolato, ma dopo tre mesi l'avvenimento si ripete



Rhode Island

« Allora siamo d'accordo: se esce testa lo chiamiamo Rhode Island, se esce croce Cacca Pupù Bleah, siete pronti? »
(I padri pellegrini sulla denominazione del Rhode Island)


Note


File:Capo indiano hipster.jpg
Pochi sanno che i primi hipster furono gli indiani.