Sebastian Giovinco

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Giovinco mentre si lamenta coi compagni che non gli passano la palla.
« Guarda che Seba è il nuovo Del Piero! Ce l'ho a PES, è un fenomeno! »
(Bimbominkia che non capisce niente di calcio)
« Rimpiango di essere italiano »
(Giovinco esprime il suo rammarico per non essere nato in Tagikistan, forse lì avrebbe giocato in nazionale)
« È più piccolo del mio pene! »
(Renato Brunetta su Giovinco)


Sebastian Giovinco è un parassita naniforme che, dopo aver stazionato per anni e anni sulla panchina della Juventus, ha giocato nel Parma F.C., e poi di nuovo panchinaro nella Rubentus. Questo solo per dar spazio a Fabietto Cagarella, che è persino più sopravvalutato di lui. Giovinco è noto per essere, all'età di 36 anni, una delle più giovani promesse del calcio italiano.

Giocatore oltremodo sopravvalutato, tenta disperatamente di far credere di essere l'erede di Del Piero, Maradona, Giulio Cesare e Che Guevara, aiutato dalla sua notevole arroganza, inversamente proporzionale alla sua altezza.

Carriera

La formica atomica Giovinco dopo aver scambiato lo Stadio Olimpico di Torino per un campo da golf.

Il nostro Sebastian si mise in luce, alla tenera età di 29 anni, nell'Empoli, squadra di una baraccopoli presso Firenze, per il semplice fatto di essere l'unico a capire che per fare goal il pallone andava sospinto con i piedi, non minacciato di morte se non fosse entrato in porta da solo.
In quella stagione, l'unica finora azzeccata dal nano, mise a segno 78 gol in 11 partite, contro squadre del calibro di Sampierdanese, Anagni e FC Zingari Sarajevo.

Nel 2008, per sua somma gioia, e un po' meno per quella degli juventini, tornò all'ovile bianconero, dove passò la stagione tra la panchina e il magazzino, in qualità di cono da allenamento.
Riuscì tuttavia a segnare 2 gol, di cui uno su una punizione calciata in realtà da Poulsen (Poulsen!) e un altro di rotula esterna, sul quale il pallone prese un effetto psichedelico che causò un attacco epilettico al povero Antonioli.

La stagione 2009/10 si apre nel peggiore dei modi per Giovincolo, visto l'arrivo del brasiliano Diego, che ruba a Seba il posto in squadra, il posto macchina, il posto a tavola e, già che c'era, la fidanzata dodicenne.
Giovinco però si rifarà, mettendo in giro la voce che fosse stato Diego ad uccidere la nonna di Felipe Melo. L'energumeno brasiliano ovviamente non la prese bene, e Diego dovette saltare due partite per mal di ano. Nell'estate 2010 viene ceduto al Parma, dove, non avendo l'incubo di trovarsi Melo nella doccia, segna millemila gol, di cui trentundici in una solo partita, tutti alla Juventus.

Dopo la partenza di Felipe Melo, Giovinco però non ha più problemi nella doccia, motivo per il quale la Rubentus lo riprende. Unico problema? Bisogna sottrarre una maglietta dalla sezione Pulcini per farlo giocare. In questo campionato Giovinco, attualmente, si sta mettendo molto in mostra per essere stato accantonato dopo appena tre partite, per far spazio a quegli altri due pirla.

Caratteristiche tecniche

Le principali "doti" di Giovinco sono essenzialmente due: correre e cadere.
A volte riesce addirittura a combinarle in un unica mossa devastante: la corsa cadente.

Durante questa performance il nanetto corre, viene raggiunto da un muratore bielorusso travestito da difensore avversario che, approfittando del rachitismo di Seba e dell'omertà dell'arbitro, scaraventa a terra il nostro pollicino pelato, che, rialzandosi, scoppierà in uno di quei pianti misti a proteste che lo hanno reso famoso in tutto il Corno d'Africa.