Roberto Mancini: differenze tra le versioni

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'''Roberto Mancini''' detto il '''monco''' è un allenatore di calcio, (già questo fa ridere) della seconda squadra di Milano, l'internazionale dato il suo altro numero di stranieri.
'''Roberto Mancini''' detto "'''colpo di spazzola'''" è un ballerino professionista, ex-calciatore ed ex-allenatore che attualmente si sta prendendo un [[fancazzismo|anno sabbatico]] con i soldi spillati all'[[Inter]]. Insomma, un po' come la pensione solo che non grava sulle casse dello stato.


Nonostante sia riuscito in grandi imprese come ottenere uno [[scudetto]] con i nerazzurri<ref>Senza mettere in rilievo '''[[Lupin|come]]''' sia riuscito a vincerlo. Quello che conta è il risultato, no?</ref>, sopportare [[Julio Cruz|Cruz]] e [[Ibrahimovic]] per tre anni senza dare segni di pazzia (o almeno senza segni evidenti) e rubare le caramelle a un bambino, ciò di cui va più fiero sono i suoi capelli e la nomina a sponsor ufficiale Crescina. Vabbe', anche [[Ronaldo]] lo era...
==Inizi==
Da bimbo fu un grande '''attaccante''', tanto da essere soprannominato '''Bostick'''.
Dopo alcuni anni da calciatore e dopo aver vinto numerosi premi e riconoscimenti per la sua capigliatura sempre alla moda, decise di portare anche nel mondo degli allenatori il metodo del capello sempre a posto diventando appunto allenatore.
All'inizio fece il vice del vice del vice allenatore, poi venne promosso direttamente a vice di Erikson col quale non litigò mai poiché Roberto non capiva l'eriksoniano
(lingua difficile per via delle tremende declinazioni di quella strana lingua fusione di popoli e culture che fondeva svedese, inglese, italiano, e romanesco della sponda laziale).
Il monco dopo interminabili giorni di gavetta decise di diventare allenatore tout court e con una congiura estromise erickson dalla squadra per allenarla lui stesso.


== La '''non''' memorabile carriera da calciatore ==
==L'approdo all'inter==
[[File:adriano_macini.jpg|left|thumb|250px|[[Adriano Leite Ribeiro|Adriano]] vede Mancini appena sveglio.]]
Dopo continue sconfitte e batoste memorabili il patron dell'Inter decise di non potersi far scappare questo talento della messa in piega così lo assunse esonerando Zac.
Da giovane fu un grande '''attaccante''', tanto da essere soprannominato '''Bostick''', ma quando smise di giocare contro i ragazzini nessuno seppe più nulla di lui.
La cavalcata dell'inter fu senza freni ne inibizioni tanto da ottenere il primato in ben 3 categorie di premi:
Di quegli anni si sa ben poco: è stato avvistato nella [[Sampdoria]], nella [[Lazio]], nella lontana [[Inghilterra|Anglia]] e nel fast food di via Vigentina a [[Roma]], il tutto senza lasciare tracce.
* la squadra meglio vestita
Ottenne numerosi trofei solo per via dei suoi capelli, come il titolo ''criniera più liscia dell'[[anno]]''<ref>Sì, era un concorso per cavalli, e allora?</ref>, che ora tiene sul suo caminetto accanto alla testa impagliata della zia Ermanna.
* la squadra peggio assortita
Ad un certo punto della sua vita però sentì la vocazione ad allenare e a portare il metodo del ''capello sempre a posto'' sulle panchine di qualche club, forse perché non aveva ben capito la differenza tra l'allenare una squadra e la messa in piega.
* la squadra col peggior gioco


== La carriera da allenatore e l'approdo all'Inter ==
==Curiosità==
[[File:Roberto Mancini indica qualcosa.jpg|right|thumb|250px|Dopo un'esultanza scomposta i [[Carabinieri|vigili]] lo sottopongono a una serie di test anti-alcol.]]
Mancini vive tra la beauty farm di via Rifatti e le spiagge della Sardegna, conducendo li anche gli allenamenti. Per questo promosse anche una modifica al regolamento della FIGC per disputare le partite sui campi di Beach Soccer, proposta poi respinta.
All'inizio fece il vice del vice del vice allenatore alla [[Lazio]], poi venne promosso direttamente a vice di [[Sven-Goran Eriksson]] col quale non litigò mai non perché andassero d'accordo bensì poiché Roberto non capiva l'erikssoniano (lingua difficile per via di quella strana fusione di [[svedese]], [[inglese]], [[italiano]], e romanesco della sponda laziale).


Ebbe anche un'esperienza alla Fiorentina che lo ha portato a essere stimato dai tifosi viola più o meno come una cimice appena schiacciata. Se ne andò quando la squadrà colò a picco in serie C, perché non ci teneva a fare la fine del capitano del [[Titanic]], e non fu compianto perché i tifosi della [[Fiorentina]] preferivano decisamente la C1 a lui.
==Altre attività svolte sono==
* consigliere estetico dei vip
* fare da beta tester per le nuove apparecchiature abbronzanti


Con un curriculum vitae di continue sconfitte e batoste memorabili il patron dell'Inter non poteva certo lasciarselo scappare, e Mancini non ci pensò due volte a parcheggiare le sue chiappe sulla panchina nerazzurra, salvo spostarsi perché si era seduto sopra uno schitto.
==Gli hobby sono==
La cavalcata dell'Inter fu senza freni inibizioni tanto da ottenere il primato in ben 3 categorie di premi:
* collezionare tinture per capelli
* La squadra meglio vestita
* mangiare sushi con le bacchette
* La squadra peggio assortita
* dipingersi il viso coi gessetti per giocare agli indiani
* La squadra col peggior gioco
* raccontare barzellette (hobby in comune col patron Moratti)
Tuttavia nonostante tutte le sue grandi incapacità e il suo notevole disimpegno il tecnico è riuscito a portare il club nerazzurro per ben 3 volte consecutive al tanto atteso scudetto, con estremo disappunto di chi si impegna senza ottenere risultati.


L'esperienza mistica di Roberto Mancini all'Inter è destinata a interrompersi bruscamente a maggio del 2008 quando il funambolico presidente dell'Inter (risvegliatosi temporaneamente da un coma durato per oltre 40 anni) non resiste alla genialata di allontanare il tecnico e il suo ridottissimo staff (1298 persone tra parrucchieri, ballerini, truccatori di fiducia) pur continuando a pagar loro l'ingaggio faraonico per i prossimi [[millemila]] anni.
==Barzellettiere==

Le barzellette di più successo che gli sono valse parecchi nomination al grande fratello sono:
Mancini se ne va sbattendo la porta, e pubblicando per ripicca la foto di [[Massimo Moratti]] nudo che balla la lambada.<ref>Io sarei curioso di sapere come l'ha scattata...</ref> Si conclude nel peggiore dei modi una triste vicenda destinata a farsi dimenticare in fretta. Di cosa stavamo parlando?
* io sono un allenatore

* l'inter esprime il miglior gioco che ho mai visto
== Mancini oggi ==
* vinceremo al ritorno quando giocheremo in casa
Dopo il suo licenziamento dall'Inter il [[Boh|lungimirante]] presidente nerazzurro gli ha dovuto dare dieci milioni di euro, con cui Roberto si è comprato un monolocale di 600 mq. in [[Costa Smeralda]]. Il resto dei soldi gli ha spesi in prodotti per capelli, e si è barricato in [[casa]] per poterli provare tutti; realisticamente rimetterà piede fuori verso il 2098. Per concentrarsi meglio ha anche staccato il [[telefono]], asserendo che non vuole essere disturbato dalle proposte di lavoro da parte di altre squadre, fatica inutile visto che non c'è certo pericolo che lo contattino. Dopo il licenziamento dall'Inter ha scelto di allenare la seconda squadra di Manchester, il [[Manchester City]] dove ritrova un giovane nero di nome [[Mario Balotelli]], con lui vincerà uno scudetto inglese della Premier League ma perderà ventordici coppe tra queste la Coppa del nonno e la Coppa [[Rocco Siffredi]]. Scaricato senza gravi conseguenze dal City, viene mandato a calci in culo finendo tra i kebab in Turchia, stavolta al Galatasaray, con questa squadra avrà molte fortune tra queste mandare a casa la [[Juventus]] dalla [[Champions League]], grazie al gol di [[Wesley Sneijder]].
* l'inter è uno squadrone fortissimo sulla carta (peccato che si gioca sempre sull'erba)

'''Grassetto'''
== Barzellettiere ==
[[File:Roberto Mancini.jpg|thumb|250px|Roberto indica a Materazzi come fermare l'avversario: "''Colpiscilo con un destro al mento!''"]]
Oltre al talento da parrucchiere ha anche un gran senso dell'umorismo, come ha dimostrato in svariate occasioni. Purtroppo il suo raffinato humour inglese è stato spesso disprezzato perché così sottile da sembrare che stesse parlando sul serio. Ecco alcune delle sue "chicche"
{{quote|Io sono un allenatore|}}
{{quote|L'inter esprime il miglior gioco che abbia mai visto|}}
{{quote|Vinceremo al ritorno quando giocheremo in casa|}}
{{quote|L'inter è uno squadrone fortissimo sulla carta<ref>Peccato che si giochi sull'erba.</ref>|}}
{{quote|Siamo una squadra onesta e per questo siamo stati premiati|}}

== Curiosità ==
* È fratello di 2° grado del cugino Amantino Mancini.
* Sono solo insinuazione quelle secondo cui si diede alla carriera da allenatore dopo essere stato rifiutato come calciatore dai pulcini dell'[[Albinoleffe]], ma si sa che in tutte le bugie c'è un fondo di verità...
* Il suo criterio per scegliere i giocatori da mandare in campo è tanto semplice quanto geniale: li estrae a sorte.
* Adora esibire il suo ciuffo davanti a [[Galliani]] per il solo piacere sadico di vederlo rodersi dall'invidia.
* Avrebbe desiderato aprire un centro estetico, ma purtroppo il destino ha voluto che le cose andassero diversamente.
* Insieme al patron [[Massimo Moratti|Moratti]] ha elevato l'hobby dell'inventare scuse [[Il cane mi ha mangiato il compito|improbabili]] per giustificare la sconfitta a sport nazionale.

== Note ==
<references/>

{{Calciattori}}

[[Categoria:Calciatori italiani]]
[[Categoria:Allenatori]]
[[Categoria:Commissari tecnici delle Nazionali di calcio]]
[[Categoria:Italiani]]
[[Categoria:Marche]]
[[Categoria:Ex-calciatori (per fortuna)]]

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Disambiguazione – Ritenta, sarai più fortunato. Se ti aspettavi i mancini, vedi Mancino.
Mancini pensa a qualcosa di intelligente da dire, ma invano.
« È uno che sa perdere »
(I suoi amici su Roberto Mancini)
« Infatti ce ne siamo accorti »
(Tifosi interisti in risposta all'affermazione precedente)
« Mai farti scompigliare i capelli da un colpo di vento »
(Filosofia di vita di Roberto Mancini)

Roberto Mancini detto "colpo di spazzola" è un ballerino professionista, ex-calciatore ed ex-allenatore che attualmente si sta prendendo un anno sabbatico con i soldi spillati all'Inter. Insomma, un po' come la pensione solo che non grava sulle casse dello stato.

Nonostante sia riuscito in grandi imprese come ottenere uno scudetto con i nerazzurri[1], sopportare Cruz e Ibrahimovic per tre anni senza dare segni di pazzia (o almeno senza segni evidenti) e rubare le caramelle a un bambino, ciò di cui va più fiero sono i suoi capelli e la nomina a sponsor ufficiale Crescina. Vabbe', anche Ronaldo lo era...

La non memorabile carriera da calciatore

Adriano vede Mancini appena sveglio.

Da giovane fu un grande attaccante, tanto da essere soprannominato Bostick, ma quando smise di giocare contro i ragazzini nessuno seppe più nulla di lui. Di quegli anni si sa ben poco: è stato avvistato nella Sampdoria, nella Lazio, nella lontana Anglia e nel fast food di via Vigentina a Roma, il tutto senza lasciare tracce. Ottenne numerosi trofei solo per via dei suoi capelli, come il titolo criniera più liscia dell'anno[2], che ora tiene sul suo caminetto accanto alla testa impagliata della zia Ermanna. Ad un certo punto della sua vita però sentì la vocazione ad allenare e a portare il metodo del capello sempre a posto sulle panchine di qualche club, forse perché non aveva ben capito la differenza tra l'allenare una squadra e la messa in piega.

La carriera da allenatore e l'approdo all'Inter

Dopo un'esultanza scomposta i vigili lo sottopongono a una serie di test anti-alcol.

All'inizio fece il vice del vice del vice allenatore alla Lazio, poi venne promosso direttamente a vice di Sven-Goran Eriksson col quale non litigò mai non perché andassero d'accordo bensì poiché Roberto non capiva l'erikssoniano (lingua difficile per via di quella strana fusione di svedese, inglese, italiano, e romanesco della sponda laziale).

Ebbe anche un'esperienza alla Fiorentina che lo ha portato a essere stimato dai tifosi viola più o meno come una cimice appena schiacciata. Se ne andò quando la squadrà colò a picco in serie C, perché non ci teneva a fare la fine del capitano del Titanic, e non fu compianto perché i tifosi della Fiorentina preferivano decisamente la C1 a lui.

Con un curriculum vitae di continue sconfitte e batoste memorabili il patron dell'Inter non poteva certo lasciarselo scappare, e Mancini non ci pensò due volte a parcheggiare le sue chiappe sulla panchina nerazzurra, salvo spostarsi perché si era seduto sopra uno schitto. La cavalcata dell'Inter fu senza freni né inibizioni tanto da ottenere il primato in ben 3 categorie di premi:

  • La squadra meglio vestita
  • La squadra peggio assortita
  • La squadra col peggior gioco

Tuttavia nonostante tutte le sue grandi incapacità e il suo notevole disimpegno il tecnico è riuscito a portare il club nerazzurro per ben 3 volte consecutive al tanto atteso scudetto, con estremo disappunto di chi si impegna senza ottenere risultati.

L'esperienza mistica di Roberto Mancini all'Inter è destinata a interrompersi bruscamente a maggio del 2008 quando il funambolico presidente dell'Inter (risvegliatosi temporaneamente da un coma durato per oltre 40 anni) non resiste alla genialata di allontanare il tecnico e il suo ridottissimo staff (1298 persone tra parrucchieri, ballerini, truccatori di fiducia) pur continuando a pagar loro l'ingaggio faraonico per i prossimi millemila anni.

Mancini se ne va sbattendo la porta, e pubblicando per ripicca la foto di Massimo Moratti nudo che balla la lambada.[3] Si conclude nel peggiore dei modi una triste vicenda destinata a farsi dimenticare in fretta. Di cosa stavamo parlando?

Mancini oggi

Dopo il suo licenziamento dall'Inter il lungimirante presidente nerazzurro gli ha dovuto dare dieci milioni di euro, con cui Roberto si è comprato un monolocale di 600 mq. in Costa Smeralda. Il resto dei soldi gli ha spesi in prodotti per capelli, e si è barricato in casa per poterli provare tutti; realisticamente rimetterà piede fuori verso il 2098. Per concentrarsi meglio ha anche staccato il telefono, asserendo che non vuole essere disturbato dalle proposte di lavoro da parte di altre squadre, fatica inutile visto che non c'è certo pericolo che lo contattino. Dopo il licenziamento dall'Inter ha scelto di allenare la seconda squadra di Manchester, il Manchester City dove ritrova un giovane nero di nome Mario Balotelli, con lui vincerà uno scudetto inglese della Premier League ma perderà ventordici coppe tra queste la Coppa del nonno e la Coppa Rocco Siffredi. Scaricato senza gravi conseguenze dal City, viene mandato a calci in culo finendo tra i kebab in Turchia, stavolta al Galatasaray, con questa squadra avrà molte fortune tra queste mandare a casa la Juventus dalla Champions League, grazie al gol di Wesley Sneijder.

Barzellettiere

Roberto indica a Materazzi come fermare l'avversario: "Colpiscilo con un destro al mento!"

Oltre al talento da parrucchiere ha anche un gran senso dell'umorismo, come ha dimostrato in svariate occasioni. Purtroppo il suo raffinato humour inglese è stato spesso disprezzato perché così sottile da sembrare che stesse parlando sul serio. Ecco alcune delle sue "chicche"

« Io sono un allenatore »
« L'inter esprime il miglior gioco che abbia mai visto »
« Vinceremo al ritorno quando giocheremo in casa »
« L'inter è uno squadrone fortissimo sulla carta[4] »
« Siamo una squadra onesta e per questo siamo stati premiati »

Curiosità

  • È fratello di 2° grado del cugino Amantino Mancini.
  • Sono solo insinuazione quelle secondo cui si diede alla carriera da allenatore dopo essere stato rifiutato come calciatore dai pulcini dell'Albinoleffe, ma si sa che in tutte le bugie c'è un fondo di verità...
  • Il suo criterio per scegliere i giocatori da mandare in campo è tanto semplice quanto geniale: li estrae a sorte.
  • Adora esibire il suo ciuffo davanti a Galliani per il solo piacere sadico di vederlo rodersi dall'invidia.
  • Avrebbe desiderato aprire un centro estetico, ma purtroppo il destino ha voluto che le cose andassero diversamente.
  • Insieme al patron Moratti ha elevato l'hobby dell'inventare scuse improbabili per giustificare la sconfitta a sport nazionale.

Note

  1. ^ Senza mettere in rilievo come sia riuscito a vincerlo. Quello che conta è il risultato, no?
  2. ^ Sì, era un concorso per cavalli, e allora?
  3. ^ Io sarei curioso di sapere come l'ha scattata...
  4. ^ Peccato che si giochi sull'erba.