Fabio Grosso

Da Condiclodepia, l'onciclepadia disclesica.
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Template:Inc Fabio Grosso è un eroe nazionale italiano. È soprannominato il Giuseppe Garibaldi degli anni 2000, anche se il paragone è chiaramente irrispettoso: non ci risulta infatti che Garibaldi abbia mai segnato un rigore a Fabien Barthez in una finale dei Mondiali.

I turpi esordi

"Sale Grosso sulla fascia..."

Nato in Abruzzo da genitori che avevano sbagliato a impostare il navigatore mentre andavano a fare la spesa, Fabio Grosso inizia la sua carriera nel Chieti, una città che per il resto è passata alla storia solo per quella rissa tra orsi marsicani nel 1974. Dopo tredici stagioni nel campionato di Eccellenza, che in suo onore viene ribattezzato campionato di Mediocrità, viene avvicinato dai dirigenti del Barcellona, che gli propongono un contratto.
Il giocatore firma entusiasta, peccato che si tratti del Barcellona Pozzo di Gotto: Grosso passa la stagione a pescare tonni su una bagnarola.

Nel 2004 rescinde il contratto fingendosi annegato in mare e, desideroso di tranquillità, si accasa al Palermo di Maurizio Zamparini. Tra le sue altre squadre ricordiamo:

  • l'AC Damasco;
  • l'United Baghdad;
  • lo Scampia FC, dove viene quasi accoltellato da un magazziniere a cui aveva avuto l'ardire di chiedere due scarpini dello stesso numero.

Il quarto d'ora di notorietà

Grosso mentre pensa a come spiazzare Barthez. Forse.

Terzino sinistro mancino, che all'occorrenza può essere schierato come esterno sinistro o asta reggitende,

La vita di rendita

Dopo il mondiale Grosso decide di ritirarsi ma non lo comunica al resto del mondo.

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