Invasioni barbariche: differenze tra le versioni

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Con '''invasioni barbariche''' si definisce l'arrivo di un'immensa mole di immigrati clandestini all'interno dell'[[Impero romano]]. Tali ingressi non regolamentati sono stati la causa principale della caduta dell'impero. Secondo alcuni storici le invasioni sarebbe cominciate già nel III e nel IV secolo d.C., secondo altri invece le invasioni vere e proprie sono avvenute solo nel V secolo. Secondo la [[Lega Nord]] le invasioni barbariche non sono ancora terminate.
Con '''invasioni barbariche''' si definisce l'arrivo di un'immensa mole di immigrati clandestini all'interno dell'[[Impero romano]]. Tali ingressi non regolamentati sono stati la causa principale della caduta dell'impero. Secondo alcuni storici le invasioni sarebbe cominciate già nel III e nel IV secolo d.C., secondo altri invece le invasioni vere e proprie sono avvenute solo nel V secolo. Secondo la [[Lega Nord]] le invasioni barbariche non sono ancora terminate.

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Una scena della battaglia tra Unni e Romani. Vinceranno i barbari per 3-1 grazie a una tripletta di Attila.
« Bunga dunga bunga du! »
(I barbari assediano Roma.)

Con invasioni barbariche si definisce l'arrivo di un'immensa mole di immigrati clandestini all'interno dell'Impero romano. Tali ingressi non regolamentati sono stati la causa principale della caduta dell'impero. Secondo alcuni storici le invasioni sarebbe cominciate già nel III e nel IV secolo d.C., secondo altri invece le invasioni vere e proprie sono avvenute solo nel V secolo. Secondo la Lega Nord le invasioni barbariche non sono ancora terminate.

Contesto storico

La confusionaria situazione dell'impero romano durante le invasioni barbariche (clicca sulla cartina per ingrandirla).

Dopo il regno di Settimio Severo, momento di massima espansione per Roma, l'impero ha fatto solo figure di merda fino al V secolo, quando l'impero crolla definitivamente. Causa di ciò furono la corruzione, i giochi di potere, la crisi economica, le guerre intestine e l'11 settembre.

Cronologia

  • 211 d.C. – Morte di Settimio Severo; suo figlio Caracalla diventa imperatore.
  • 217 – Caracalla viene assassinato; Macrino diventa imperatore.
  • 218 – Macrino cade da uno sgabello; Eliogabalo diventa imperatore.
  • 219 – Macrino si incazza e viene proclamato imperatore da suo cugino Vincenzogabalo. Moriranno entrambi crocifissi.
  • 222 – Eliogabalo viene assassinato; il suo vicino di casa Alessandro Severo diventa imperatore.
  • 235 – Alessandro Severo viene ucciso; Massimino Trace diventa imperatore.
  • 236 – Massimino Trace viene ucciso da Ridge di Beautiful, che scoprirà poi essere il padre di Eliogabalo.
  • 238Gordiano II si autoproclama imperatore.
  • 244Filippo l'Arabo, che non c'aveva niente da fare, si autoproclama pure lui imperatore.
  • 248Claudio Attilio, un panettiere di Ravenna, si sveglia una mattina e decide che ora è lui l'imperatore.
  • 249Decio, con il supporto delle legioni danubiane, vince un torneo di scopa e dichiara di essere l'imperatore.
  • 250Gordiano III muore soffocato da un cracker; il cracker viene proclamato imperatore.
  • 251Trebonio Gallo mangia il cracker e si dichiara imperatore. Decio fa ricorso al TAR.
  • 251 e mezzo – Colpo di scena! Trebonio Gallo è il padre di Decio. Ciò non risparmierà la vita di quest'ultimo.
  • 254Claudio Attilio il panettiere si proclama imperatore con le truppe della Libia e l'appoggio di Gheddafi.
  • 256 – L'imperatore persiano Sapone I passa di lì per caso e si dichiara imperatore.
  • 260 – L'imperatore della Cina Liu Xie manda un dispaccio dichiarandosi anch'egli imperatore con le seguenti parole: Mò ce provo pure io.

Si susseguono un centinaio di imperatori a caso, mentre i barbari cominciano a cazzeggiare nelle varie regioni dell'impero.

I romani sono sempre stati accoglienti con gli immigrati.
  • 284 – Arriva Diocleziano e fa una riforma a cazzo di cane: due imperatori dellà e due Cesari deqqua. Gli imperatori si chiameranno Augusto e i Cesari Cesare. Gli Augusti stanno sopra ai Cesari, ma solo nelle regioni di loro competenza, altrimenti stanno sotto. La riforma viene dichiarata non valida dalla coorte di cassazione. Per combattere l'inflazione Diocleziano attua una riforma economica: introduce l'euro e controlla il paniere dei prezzi con l'aiuto dell'ISTAT. Ciò non fermerà la crisi.
  • 293 – Arriva Costanzo Cloroformio e addormenta tutti. Lui e Galerio sono nominati Cesari ma fanno un golpe e si autoproclamano imperatori.
  • 305Massimino Daia è nominato Cesare dal suo barbiere; Flavio Severo uccide Cloroformio e si autoesilia; Diocleziano si incazza e parte per l'America.
  • 310Massenzio uccide Massimino Daia sostenendo che possedeva armi di distruzione di massa.
  • 311 – Flavio Severo vola al Polo Sud e uccide tutti i pinguini imperatore.
  • 312 – Massenzio, Flavio Severo, Galerio e Costanzo Cloro litigano per un pacchetto di patatine.
  • 313 – Arriva Costantino e fa quello che cazzo gli pare manco fosse Rambo: ammazza tutti, si proclama imperatore, sposta la capitale da una parte all'altra dell'impero e cambia religione. Massenzio fa ricorso al TAR dell'Epiro ma viene sconfitto e dovrà pagare le spese processuali a Costantino.
  • 337 in poi – Seguono i figli di Costantino: Costante, Costanzo, Costipato e Costicazzo di Imperatori.

Arriva il V secolo e con esso i barbari. Nessuno li aspettava e nessuno li voleva. E mo sò cazzi!

Chi sono i barbari

« È colpa dell'imperatore precedente che non aveva stabilito le quote di ingresso per gli extracomunitari. »

I barbari erano popoli provenienti dall'Est che facevano incursioni nell'impero per saccheggiare e depredare, un po' come i Rom oggi. Secondo la maggior parte degli studiosi di pietre laviche, le invasioni barbariche non sono avvenute gradualmente, come conseguenza del progressivo inserimento dei barbari nell'impero, ma improvvisamente da un giorno all'altro: sembra infatti che gli Unni, provenienti dalle steppe dell'Asia Centrale, si spostarono in massa per andare a Las Vegas; ciò costrinse altri popoli barbari a migrare verso Occidente creando così un effetto dominech.

Analizziamo ora i vari popoli e come essi hanno influito sulla caduta dell'impero.

I Goti

I Goti erano un popolo di parcheggiatori abusivi un po' emo (da cui lo stile gotico). Essi erano diviso in Ostrogoti (Goti dell'Est), Visigoti (Goti dell'Ovest) e Oscillogoti (Goti un po' di qua e un po' di là).

I Visigoti

Il sacco di Roma.

Divisi a loro volta in Voltigoti e Facciagoti, approfittarono della confusione che vigeva nell'impero romano per girare indisturbati senza che nessuno gli chiedesse il permesso di soggiorno. Arrivati in Italia, trovarono la strada spianata quando l'imperatore romano d'Occidente, Onorio il furbo, uccise l'unica persona in grado di cacciarli, il generale Stiticone, così chiamato per la sua difficoltà a evacuare. Nel 410 arrivano indisturbati a Roma e, nonostante i romani avessero messo a difesa delle porte un cartello con scritto chiuso per ferie, entrarono nella città e la saccheggiarono per la prima volta in assoluto nella storia del cinema. Tra i beni saccheggiati vi furono gli ori, gli argenti e tutte le mascotte dei mondiali di Italia 90 d.C., chiamati Ave.

Gli Ostrogoti

Gli Ostrogoti furono sospinti ad Occidente dagli Unni. Lo spostamento di questa grande mole di gente provocò un enorme ingorgo al casello Pannonia Sud che durò diversi giorni: i barbari infatti, essendo barbari, non avevano il Telepass. Successivamente la protezione civile decise di stanziarli momentaneamente nei centri di accoglienza permanente della Serbia. Allora l'imperatore d'Oriente Zenone, filosofo della scuola di Elea famoso per i suoi paradossi del cazzo, mandò gli Ostrogoti, guidati da Teodorico, a scontrarsi contro gli Eruli, che intanto avevano invaso l'Italia. Zenone in cambio promise a Teodorico che lo avrebbe riconosciuto quando si incontravano per strada e lo avrebbe riconosciuto anche come Re d'Italia. Gli Ostrogoti invasero così l'Italia instaurando una dinastia di Re che si occupò principalmente di mettere i loro amici e parenti nei punti chiave dell'amministrazione pubblica: per fortuna da allora i tempi sono cambiati.

Gli Oscillogoti

Gli Oscillogoti erano dei Goti un po' paraculi, non si esponevano mai, facevano assediare sempre prima gli altri e poi dicevano di aver partecipato anche loro. A volte si schieravano con gli Ostrogoti, a volte con i Visigoti, a seconda della convenienza. Sparirono dallo scenario geopolitico con le elezioni indoeuropee del 410 d.C., in cui non raggiunsero la soglia di sbarramento del 4%.

Gli Unni

Gli Unni avevano una caratteristica tecnica di combattimento durante le battaglie: tre o più guerrieri su una sola cavalcatura.

Gli Unni erano un popolo di ricottari che amavano mangiare e strafogarsi a spese degli altri: si imbucavano alle feste, saccheggiavano i buffet e non offrivano mai da bere. Un giorno ricevettero un volantino di una serata con ingresso gratuito alla discoteca il Partenone di Atene. Decisero così di partire in massa e migrare verso Occidente con buoi, carri, mogli e figli per approfittare di questa incredibile situazione. Arrivati in Europa Orientale trovarono a fermarli i buttafuori bizantini, che li ritenevano troppo tamarri. Allora Attila, il loro capo, decise di assediare la città. Si ritirò solo dopo aver ricevuto un centinaio di pass per l'imminente derby Bisanzio-Atene. Successivamente si spostarono in Gallia per veder giocare Ronaldinho nel Paris Saint Germain. Ivi trovarono il generale romano dei vigili urbani Ezio, che multò gran parte degli Unni per schiamazzi, parcheggio in sosta vietata dei carri e abbigliamento di dubbio gusto. Successivamente Attila decise di portare gli Unni a Roma per una gita a Montecitorio e per vedere la finale di Champions League che quell'anno si sarebbe tenuta nel Colosseo; ma furono dissuasi dal farlo da Papa Leone I, il quale, spaventato all'idea che potessero sporcare e gozzovigliare nella città, li convinse che quell'anno la finale si sarebbe giocata tra due squadrette provinciali, Augusta Julia Taurinorum e Londinium, e che quindi non ne valeva la pena.

Dopo questa delusione, gli Unni si spostarono in Pannonia, in provincia di Danubio. Alla morte del loro Re Attila, si aprì il congresso del Partito Socialista Unno per decretare il nuovo leader: il congresso di risolse in una rissa in cui perì la maggior parte della popolazione unna. Fu così che tale popolo svanì dallo scenario geopolitico mondiale.

Gli Alani

Un alano.
« Bau! Bau! »
(Gli Alani invadono la Dacia.)

Popolo di cani da guardia e da caccia. In questo caso non si può parlare quindi di una vera e propria invasione ma piuttosto di una migrazione. A differenza degli altri popoli invasori essi si cibavano di Ciappi o croccantini. Arrivati in Dalmazia nel II secolo, si uniscono alla stirpe dalmata per invadere i Balcani nella famosa Carica del 101 d.C..

I Vandali

Popolo di Black Block di origine germanica noto principalmente per aver devastato Genova durante il G8 e aver saccheggiato Roma. Dopo aver visto che in quei tempi chiunque poteva andare a Roma e saccheggiarla, si dissero: Ehi, perché non lo facciamo anche noi?[1]

Così i Vandali decisero di seguire la moda del tempo e andarono a saccheggiare l'Urbe Mundi Caput Orbi, cioè Fregene, e poi di passare anche per Roma per farsi due foto nella Fontana di Trevi come Anita Ekberg.

Vandali partono dal nord Africa per raggiungere la penisola italiana. Passeranno prima per Lampedusa.

Ma per essere ancora più originali degli altri barbari pensarono di arrivare a Roma da sotto! Ossia dall'Africa. Essi arrivarono prima nella penisola iberica, dove fondarono un regno, per essere trandy come gli altri barbari che fondavano regni a piacimento. Poi si spostarono in Africa settentrionale per vedere i leoni e le giraffe. Infine, quando a Roma fu deposto l'imperatore Rutello III, decisero di arrivare nella capitale approfittando dei saldi e dei prezzi da bassa stagione. Partirono così con dei gommoni dalla Tunisia aiutati dagli scafisti, si fermarono per un po' a Lampedusa e poi puntarono direttamente verso Roma.

Arrivati alle insuperabili mura della città, armati e pronti a saccheggiare, i Vandali si prepararono all'assedio e riuscirono a espugnare la città con una ingegnosa e audace strategia: bussarono alla porta.

Toc Toc
Chi è? - rispose un soldato romano.
Sono il papa, ho dimenticato le chiavi di casa.

Il soldato aprì e i Vandali entrarono indisturbati a saccheggiare, razziare, rapinare, saccheggiare, rapinare e razziare (due volte perché esagerarono). I danni furono tali che l'allora sindaco alemanno (nel senso che era di origine alemanna) fece un'ordinanza comunale di sgombero contro gli abusivi che sostavano nei pressi della città.

Una volta che avevano creato un regno e avevano saccheggiato Roma in modo originale, i Vandali non avevano più stimoli: avevano già fatto tutto ciò che era di moda. Privi ormai di uno scopo si sciolsero e si dileguarono.

Gli Eruli

Nessuno ha mai capito chi cazzo fossero gli Eruli. Si sa solo che cominciarono a entrare nell'impero facendo il lavoro di badanti o come operai e idraulici, togliendo il posto ai romani, cosa che li rese alquanto malvisti. Poi un giorno il loro re Odoacre, diminutivo di Odore Acre per la sua notevole sudorazione, a capo di un'accozzaglia di tribù barbare come Sciri, Rugi, Egizi e Turingi manco fosse l'Inter, occupò l'Italia, modificò la costituzione e sciolse le camere facendosi proclamare Re d'Italia. Successivamente fu fregato da Teodorico e fece una fine di merda.

I ROM

I Rom erano un popolo nomade proveniente dall'allora Dacia, che entrarono nell'impero approfittando del fatto che gli imperatori precedenti non avessero posto delle quote d'ingresso agli immigrati. Non avevano un grande esercito ma contribuirono alla decadenza dell'impero con l'accattonaggio, i furti e lo sfruttamento della prostituzione, che, chissà perché, quando lo facevano i romani nessuno diceva niente.

Gli Albanesi

Popolo di origine balcanica che, approfittando della confusione politica nell'impero, cominciarono a trasferirsi sulle coste dell'Apulia per poi inserirsi lentamente nel tessuto sociale romano. Essi non fecero mai una vera e propria invasione, ma i romani se li trovavano sempre tra le palle, al semaforo a vendere i fazzoletti o a pulire i vetri dei carri.

Conseguenze delle invasioni borboniche

I vandali devastano Roma ladrona, olio su tela, di Jacques-Louis David (1784).

Microcriminalità, furti in villa, sostanze stupefacenti come l'oppio, abbassamento del costo del lavoro, inflazione, effetto serra. Questo è ciò che hanno portato i popoli extracomunitari. Ricordiamo inoltre anche le gravi malattie che portarono, come la puzza di piedi e la forfora. Probabilmente gran parte della colpa è anche da attribuire agli imperatori romani, che hanno puntato troppo a una politica di accoglienza e di inserimento dei barbari nella società: ricordiamo infatti che negli ultimi decenni prima della caduta, sempre più spesso si usava arruolarli nell'esercito e fargli fare lavori che i bamboccioni romani non erano più interessati a fare, come raccogliere i pomodori nella Campania Felix o fare gli operai nella Gallia Cisalpina. Conseguenza di ciò è stato un forte imbarbarimento dei costumi, bunga dunga.

Conclusioni

Numerose altre invasioni barbariche si sono succedute nella storia, dove popoli rozzi e arretrati, come i Mongoli, i Turchi o gli Arabi hanno conquistato civiltà evolute come quelle europee. Il comune denominatore è sempre stato la lotta tra la barbarie e la civiltà. Quando invece i popoli "civili" hanno fatto le crociate o hanno sterminato i popoli amerindi o hanno schiavizzato le tribù dell'Africa... beh quello si chiama esportare la democrazia.

Note

  1. ^ Esatto. Dissero proprio così.

Voci correlate