Tito Flavio Domiziano

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Tito Flavio Domiziano cerca di vedere se qualcuno lo sta guardando storto.
« D'ora in avanti mi chiamerete Signore e Dio »
(Domiziano appena insediatosi a Palazzo.)
« Non bastava merda? »
(Un senatore qualunque.)

Tito Flavio Domiziano è il fratello di Tito, il figlio di Vespasiano e il cugino di Tito Flavio Ano.

L'origine

Tito gioca con il piccolo Domiziano.

Domiziano, detto Domitilla dagli amichetti, viene cagato in un gabinetto dopo un'indigestione di cozze di Vespasiano, cioè viene cagato da sua madre dopo che Vespasiano aveva mangiato delle cozze. Da allora, salvo sporadiche uscite, passerà l'intera infanzia e adolescenza chiuso nel bagno, anche perché suo fratello Tito è solito usarlo come scopino del cesso, di qui la colorazione rossastra dei suoi capelli e della sua pelle. Nerone invece, l'allora presidente del consiglio, essendo ancora giovinetto era solito usarlo come compagno di giochi sessuali e come sparring-partner nelle gare di poesia, musica e getto del bambino nel Tevere.

Spannung

Messaggio di un legionario per Domiziano. Iscrizione su sabbia

Da ragazzo Domiziano inizia a frequentare i legionari, per via di suo padre che è emigrato in Germania per una campagna pubblicitaria indirizzata appunto ai germani. Purtroppo i legionari iniziano a frequentare lui, cosa che traumatizzeràil giovane al punto di portarlo a odiare qualunque essere vivente peloso. Difatti inizia a passare il tempo con i gatti di casa, lottando con loro per almeno venticinque minuti e staccandogli poi la testa, cosa che allieta le serate in famiglia e soprattutto Tito, che lo prende sempre per il culo ma gli vuole un bene della Madonna, dalla cui cosa nascerà l'avversione intestinale di Domiziano per i cristiani.

Il principato

A un certo punto, stanco di questa vita, Domiziano decide che vuole fare le cose in grande e, visto che il fratello ha solo quarant'anni e rischia di regnare per almeno altri venti, lasciandolo languire nel cesso di casa, pensa bene di farlo avvelenare e levarselo dai coglioni, anche se poi diranno tutti che è morto di cancro al cervello. Così Domiziano esce dal gabinetto e diventa l'uomo più potente del mondo.

Per mettere subito in chiaro le cose e far capire a tutti come la pensa, Domiziano, davanti al senato, nomina console a vita un gatto morto, superando in questo lo stesso Caligola, si veste di rosa per fare pendant con la pelle e i capelli e fa mettere per iscritto che lui è la persona più intelligente dell'impero.

« Questo è più coglione di Nerone »
(commenta un senatore)
« Con uno così siamo a cavallo »
(dice un altro)
« Ma dove cazzo l'hanno preso 'sto scemo? »
(chiede un terzo senatore)
« Questo è proprio un imbec »
(sta per dire un quarto prima che gli si stacchi inspiegabilmente la testa)

La vita domestica

Mosca accecata da Domiziano con uno stuzzicadenti.

Domiziano è un tipo strano, più strano di Claudio e anche di Beppe, ama passare il tempo schiacciandosi i brufoli, facendosi cercare le doppie punte da una scimmia e sputando di continuo per terra. Ama stare da solo, fare colazione, pranzare e cenare da solo perché odia gli esseri umani ma, non potendo ucciderli tutti come mosche, si limita a sterminare le mosche, che insegue a palazzo armato di gladio e giavellotto, distruggendo ogni due giorni tutte le pareti e le statue su cui si posano, ragione per cui il suo palazzo sarà ricostruito più volte. Queste sono in effetti le sue uniche doti militari, perché, nonostante si faccia chiamare supercomandante dell'esercito romano e Signore e Dio è al massimo il Signore delle mosche e Dio can.

La Battaglia d'Inghilterra

Stanchi di passare il tempo guardando Domiziano che nell'arena decolla oritteropi, cavalca maiali e fa brutalizzare dagli asini le vergini cristiane, i soldati gli chiedono a gran voce una nuova campagna militare. Non sapendo dove cazzo farla, perché i nemici con le palle glieli hanno già finiti suo padre e suo fratello, decide di invadere la Scozia, di tenere cioè la guerra più lontano possibile dal suo gabinetto. Così Cooperativa Agricola, il suo miglior generale e suocero di Tacito, che per questo ricoprirà Domiziano di merda, prende a pugni le tribù britanne dei Siluri, dei Briganti, dei Birboni e dei Maiali e arriva fino alle distillerie di Johnny Walker Black Label delle Highlands, ubriacandosi e incominciando a diventare tirchio. Tacito, tra le righe del suo Agricola - per non fare un torto a Colombo - dice che qualche legionario avrebbe raggiunto anche l'America, a nuoto, istituendo così la lontana provincia di Nova Roma, scomparsa poi nel nulla circa dieci minuti dopo.

I legionari di Domiziano, sbarcati in America, non sanno che cazzo fare.

Per Domiziano è un grande successo, per cui da ora in poi si farà chiamare Signore, Dio e Presidente degli Stati Uniti.

La paranoia

Domiziano e sua nipote Ana giocano nel suo bagno.

Ma purtroppo la sua mente instabile e il suo culto della personalità, di cui è l'unico seguace, gli fanno vedere nemici ovunque: dai senatori ai pretoriani, da sua nipote e amante Tita Flavia Ana a sua moglie Domizia, dai gatti di casa sopravvissuti alle mosche, tutti realmente decisi a farlo fuori per i motivi più diversi (gli unici a volergli bene sono i legionari, perché gli ha aumentato la busta paga, gli ha versato i contributi arretrati e ha istituito i lupanari mobili, e il popolo per avergli ucciso un po' di cristiani fastidiosi). Per cui Domiziano si può considerare un paranoico razionale: ha tutte le ragioni per credere di essere perseguitato. Conseguenza di tutto ciò sono la spietata persecuzione degli ebrei e il sacrificio nell'arena di qualche milione di cristiani, ragione per la quale sua moglie diventerà cristiana e cambierà il nome in Novizia, scegliendo come missione umanitaria quella di ammazzarlo.

La brutta fine di Domiziano

Un giorno, circa all'ora di pranzo, dopo aver già subito una trentina tra attentati, congiure, cospirazioni, sgambetti, minacce, al posto del solito gatto morto da decapitare gli viene quindi servito un killer vivo. Domiziano lotterà fino alla morte come un vero cesare, diventando più rosso del solito e incominciando a sfogare brufoli da far schifo, ma nulla potrà contro il sicario.

« Non riesco a spiegarmi come la sua schiena sia finita sette volte contro il mio coltello »
(La giustificazione del killer alle domande degli inquirenti.)

Collusioni

Preceduto da:
Tito

Imperatore Romano

81 - 96
Succeduto da:
Nerva