Gaio Mario

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«Vedete bambini cosa succede a mettersi sempre le dita nel naso??»

Gaio Mario è uno dei personaggi meno lungimiranti della storia romana, a cui, senza troppi complimenti, è possibile attribuire gran parte delle nostre disgrazie. Pochi altri possono vantarsene.

Biografia

Giovinezza

Nato a Monapoli, vicino Napoli, il piccolo Caius manifesta subito quelle che saranno le sue future passioni. Lo storico Anneianio racconta che era solito crocifiggere di galli e galline nella casa in campagna di suo zio e narra perfino di un tentativo di impalamento di suo cugino.
Di questi simpatici giochi sono state ritrovate alcune tracce in epoca medievale, per la precisione dei frammenti di croci usate per le galline di cui sopra; gli scopritori, pensando a un segno di Dio, edificarono sul sito dell'ex-casa vacanze della famiglia di Mario l'abbazia di San Giorgio Piede.

Le invettive del ministro Castrum a Roma Ladrona, nell'iconografia medievale.

Pur di liberarsi del piccino il padre lo mandò a studiare in un college di Roma, dove si guadagnò il nome di Gaio per la sua predilezione sessuale. Questo povero ragazzo, infatti, rimase traumatizzato dal modo di fare dei cittadini romani, troppo focosi per lui che aveva passato l'infanzia in campagna.
Il suo spiccato cameratismo e l'amore per i possenti cavalli lo portano a diventare "equitator", titolo che si guadagnò con il sudore della fronte e una lunga gavetta durata due settimane, conclusa poi ingravidando la figlia di un patrizio, tale Iulio Vitus Corleus, che decretò stè nozze sann'a fari[citazione necessaria] con uno spiccato accento da sermo siculis.

La strada del Gaio era ormai spianata verso il successo ed ebbe modo di farsi venire tutta una serie di brillanti idee, che non mancò di rendere note solo a coloro ai quali non fregava assolutamente niente.

Metello

Come non dedicare un breve paragrafo a questo straordinario uomo! In tutti i libri, enciclopedie e affini, troverete che Gaio e Metello del Porcile furono commilitoni... in realtà, e so che sapete dove sto arrivando, quando il più autorevole tra gli scrittori latini, Plutone, scrive che il buon Gaio militò sotto Metello del porcile intende una definizione piuttosto letterale... e fu così che Gaio ebbe a che fare con i Metello, gente straordinaria, delle cui gesta parlano ancora oggi film epici come "Metello sotto i nani", o "La gente di Metello ha in mente solo quello".

Classica raffigurazione di Giugurta, nell'atto di trombare.

La conquista del potere

Raggiunta una certa posizione sociale all'interno dell'elitaria e raffianta società romana, il buon Gaio decise che era l'ora di rimoboccarsi le maniche ed entrare in politica!
Nel 107, acclamato da una folla esultante[citazione necessaria] e gente che passava di lì per caso, Gaio Mario venne eletto console di Roma per ben 123 volte come profetizzatogli in Numidia da Matha, vecchissimo tranvione pieno di rughe ritenuto però una donna molto bella.

Piuttosto, molto più tosto, che esprimere la propria gioia con onorificenze e gloria per il novello console, il Senato romano decise di manifestare i suoi reali sentimenti sbattendolo a combattere in Numidia, terra dimenticata da Dio, popolata da gente abbronzata e al sapor di cioccolato. Lungi dall'essere umili vu-cumprà, i watussi erano governati da un terribile signore: Giugurta. Novello Gheddafi, minacciava Roma di immigrazione clandestina, se questa non avesse pagato i notevoli danari che chiedeva. Venuto a sapere della smisurata abilità del suo avversario, Mario si fiondò in Numidia carico di coraggio e di tutto quello che poteva servire nel caso di un incontro corpo a corpo col bestione africano.

La guerra in Numidia


Voci correlate


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Qualcuno
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Console Romano

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