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Terminato il corso di uncinetto, Ibrahim un giorno decide di voler giocare in un campo vero, di segnare tanti gol e vincere tante coppe, di guadagnare [[soldi]] veri; riuscirà però a realizzare soltanto l'ultima di queste ambizioni. Sempre meglio di niente, d'altra parte. |
Terminato il corso di uncinetto, Ibrahim un giorno decide di voler giocare in un campo vero, di segnare tanti gol e vincere tante coppe, di guadagnare [[soldi]] veri; riuscirà però a realizzare soltanto l'ultima di queste ambizioni. Sempre meglio di niente, d'altra parte. |
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La prima squadra che lo prende è una nota squadra [[Francia|francese]], il [[Bordeaux]]. L'allenatore rimane colpito dalle eccezionali capacità balistiche e tecniche con cui perde palla e decide di tenerlo per un anno, per poi darlo via in un posto migliore dove avrebbe sicuramente fatto carriera: una [[discarica]] di rifiuti dello [[sport]] e della [[società]]. Quale meglio del [[Milan]]? |
La prima squadra che lo prende è una nota squadra [[Francia|francese]], il [[Bordeaux]]. L'allenatore rimane colpito dalle eccezionali capacità balistiche e tecniche con cui perde palla e decide di tenerlo per un anno, per poi darlo via in un posto migliore dove avrebbe sicuramente fatto carriera: una [[discarica]] di rifiuti dello [[sport]] e della [[società]]. Quale meglio del [[Milan]]? |
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Viene così effettuato il trasferimento al Milan. Il Presidente [[Silvio Berlusconi]], che è esperto di calcio quasi quanto di politica, lo acquista su consiglio dell'allenatore [[Carlo Ancelotti]], che l'ha visto giocare in Francia ed è rimasto molto sorpreso. Ma i tifosi milanisti qualche giorno più tardi |
Viene così effettuato il trasferimento al Milan. Il Presidente [[Silvio Berlusconi]], che è esperto di calcio quasi quanto di politica, lo acquista su consiglio dell'allenatore [[Carlo Ancelotti]], che l'ha visto giocare in Francia ed è rimasto molto sorpreso. Ma i tifosi milanisti qualche giorno più tardi esprimono la loro allegria per l'arrivo del tanto sognato giocatore in un modo del tutto originale: esponendo striscioni contro di lui (molti classificano questo comportamento come intolleranza [[Razzismo|razzista]]). Non prima però di aver mandato dall'oculista l'[[Carlo Ancelotti|allenatore]] e al [[manicomio]] il Presidente. |
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Versione delle 08:47, 9 dic 2010
Ibrahim Ba (Chissà dove, 11 dicembre 1956) è una specie non identificata di calciatore africano, di ruolo panchinaro destro.
La vita e la carriera
Gli inizi
Come detto, Ibrahim nasce in un luogo sperduto dell'Africa dall'unione di una tartaruga con un bradipo. Questi decidono (sotto l'effetto di stupefacenti, come riveleranno in seguito) di iscriverlo, all'età di 5 anni, a una scuola di calcio; in realtà, sempre a causa della droga, sbagliano indirizzo e lo segnano a un corso accelerato di uncinetto. Troppo tardi se ne accorgeranno: Ibrahim, infatti, avrà già conosciuto i campi professionistici, anzi per meglio dire le panchine professionistiche.
I club
Terminato il corso di uncinetto, Ibrahim un giorno decide di voler giocare in un campo vero, di segnare tanti gol e vincere tante coppe, di guadagnare soldi veri; riuscirà però a realizzare soltanto l'ultima di queste ambizioni. Sempre meglio di niente, d'altra parte.
La prima squadra che lo prende è una nota squadra francese, il Bordeaux. L'allenatore rimane colpito dalle eccezionali capacità balistiche e tecniche con cui perde palla e decide di tenerlo per un anno, per poi darlo via in un posto migliore dove avrebbe sicuramente fatto carriera: una discarica di rifiuti dello sport e della società. Quale meglio del Milan?
Viene così effettuato il trasferimento al Milan. Il Presidente Silvio Berlusconi, che è esperto di calcio quasi quanto di politica, lo acquista su consiglio dell'allenatore Carlo Ancelotti, che l'ha visto giocare in Francia ed è rimasto molto sorpreso. Ma i tifosi milanisti qualche giorno più tardi esprimono la loro allegria per l'arrivo del tanto sognato giocatore in un modo del tutto originale: esponendo striscioni contro di lui (molti classificano questo comportamento come intolleranza razzista). Non prima però di aver mandato dall'oculista l'allenatore e al manicomio il Presidente. In un'intervista esclusiva di Studio Aperto, ecco le dichiarazioni degli psichiatri: "Il malato non corre nessun pericolo, è solo affetto da una banale disfunzione del cervello. Tuttavia, fate attenzione perché la fase di delirio potrebbe culminare nell'emanazione di leggi". Stando bene attenti a reprimere questo istinto nefasto, gli assistenti di Berlusconi lo riportano a Milanello, dove prende una decisione irrevocabile sulla sorte di Ba: l'eterna panchina. Così facendo è infatti convinto di toglierselo di mezzo presto, ma in realtà Ba acconsente a collezionare 116 panchine con la maglia rossonera prendendo comunque un sacco di soldi. "Nella vita l'occasioni vanno presse al volo" dichiarerà in seguito.
Solo all'età di 31 anni a Ibrahim viene proposto il trasferimento in Francia per concludere la sua illustre carriera. Secondo stime ISTAT le giocate di Ba hanno provocato un diminuzione della depressione di oltre il 55%.
Ibrahim si ritira dal calcio giocato (si fa per dire) a 35 anni, preso dalla vocazione di contadino che l'ha illuminato. La domanda che si pone sempre Berlusconi è: "Ma non poteva illuminarsi prima?".
La nazionale
Nazionale? Ah, sì, una volta ha fatto parte di Alleanza Nazionale, ma è stata un'esperienza isolata.
Palmarés
Questi i numeri del giocatore:
- Il primo, unico e storico gol: segnato alla PlayStation contro un amico;
- Un gol nelle partitelle d'allenamento, annullato però per fuorigioco;
- 116 panchine al Milan e 124 in altre squadre, neanche un allenatore è mai arrivato a tanto!;
- il premio Scarpa d'Oro Panchinari vinto nel 2007;
- e infine la cosa più importante che ha ottenuto dalla sua carriera: una bella esperienza.
Voci correlate
