Gianluca Zambrotta: differenze tra le versioni

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Versione delle 09:08, 25 ago 2009

Template:Milan

« Secondo me è il miglior terzino che abbia mai allenato.
E poi sua moglie è una gran gnocca. »
(Marcello Lippi sui veri motivi per cui ha convocato Gianluca Zambrotta ai Mondiali 2006)
« Se sono diventato il giocatore che sono oggi lo devo solo alla Juventus. Per questo non la abbandonerò neppure se finiremo in serie B! »
(Gianluca Zambrotta poco prima di tradire la Juventus con il Barcellona)
« Se mi sono ripreso fisicamente lo devo solo al Barcellona. Per questo non lo mai! »
(Gianluca Zambrotta poco prima di andarsene dal Barcellona per finire al Milan)
Gianluca Zambrotta

Gianluca Zambrotta mentre cerca di indovinare di che colore sono le mutande del suo diretto marcatore.

Luogo di nascita Casa di Don Abbondio.
Anno di nascita Stagione 1999-2000.
Sesso Piccolo, a dar retta ai suoi compagni di spogliatoio.
Occupazione Sorveglia svogliatamente la fascia destra del Milan.
Dimensioni del naso 90-60-90
Segni particolari Gambe storte con scappellamento a destra.
Reti segnate in carriera Sette e mezzo.
Espulsioni subite in carriera Solo una, ma lunga 421 giornate.
Partite giocate in Serie A Un sacco, una volta ne ha anche vinto una in modalità campione.

Gianluca Zambrotta è un raro esemplare di lama affetto da osteoporosi. Nato in quel ramo del lago di Como 32 nel 36 D.C., molto probabilmente ivi morirà nel 79 D.C. per un'abbuffata di gelato al pistacchio. Le sue gambe arcuate formano un angolo di 692°, ciononostante Zambrotta è considerato uno dei più forti terzini attualmente in circolazione, anche in virtù del fatto che il solo vedere il suo passo claudicante genera solitamente negli avversari un attacco di risate miste a convulsioni isteriche che impediscono a chiunque di marcarlo.

Un recente studio ha scoperto che le gambe di Zambrotta sono costituite al 45% da zinco, al 32% da grana padano e dal restante 70% da antigelo.

Carriera

Dopo la gavetta come saltimbanco e venditore di enciclopedie porta a porta in quel di Bari, Zambrotta ha militato per anni nell'interegerrima e onestissima Juventus, nella quale si è distinto per i numerosi assist e per l'elevato livello di infiammabilità dei suoi capelli. In seguito a un non precisato scandalo legato ai passaporti (il giocatore, di chiare origini bosniaco-serbo-indù-treviso-sahariane, avrebbe secondo la Procura di Disneyland Paris millantato antiche ascendenze borboniche al solo scopo di riuscire a comprare casa fra la monnezza di Napoli), Zambrotta lascia la Juventus e negli anni seguenti viene ingaggiato da società calcistiche altrettanto illustri come Barcellona, Milan, San Vendemmiano, L'Antica Pasticceria del Nonno e Catanzaro.

File:Stratovarius 2.jpg
Foto di gruppo di alcuni giocatori juventini nel 2005: da sinistra Trezeguet, Camoranesi, Zambrotta, Zebina e Le Grottaglie.

Il suo palmares è ricco di numerosi trofei e riconoscimenti, tra i quali spiccano tre scudetti etiopi, una Coppa del Dopo-Lavoro Fiat e la prestigiosa vittoria della Coppa dei Campioni di Risiko del 2002, alla quale Zambrotta contribuì segnando sedici reti nella finale disputata contro il Lokomotiv Mosca. Il terzino ha inoltre raggiunto per tredici volte consecutive la finale di Coppa Padania, perdendola però in tutte le occasioni.

Anche la carriera in nazionale è stata altrettanto ricca di soddisfazioni: ha infatti preso parte ai vittoriosi Mondiali del 2006 in Germania, durante i quali ha siglato persino un gol (seppur involontariamente, in quanto Zambrotta voleva soltanto spedire lontano il pallone, che da sempre lo intimorisce, ma la conformazione irregolare delle sue gambe impresse alla sfera una traiettoria imprendibile per il portiere avversario) contro le Filippine e ha spezzato le caviglie a tutti i membri della nazionale turca compresi giocatori,allenatore, massaggiatori e rappresentanti federali.

Caratteristiche tecniche e curiosità

Come abbiamo avuto modo di dire Zambrotta è un terzino, e ciò implica che egli svolga la professione di calciatore. Sicuramente uno dei punti di forza di Zambrotta, come atleta e come fenomeno da baraccone, sono i suoi arti inferiori a banana che gli permettono di tirare a rete da qualsiasi posizione (e spesso anche senza rendersene conto) e di dribblare gli avversari mediante un gioco di gambe che innesca un curioso effetto ottico capace di oscurare il cielo, far germogliare delle begonie sulla testa di Adriano Galliani e far rivivere all'incauto giocatore che tenti di marcare Zambrotta il suo più oscuro e doloroso incubo (che nella maggior parte dei casi si rivela essere Galliani stesso).

Non tutti sanno che Gianluca è altresì un valente astrofisico e nel tempo libero coltiva l'hobby dell'autoflagellazione e della reciproca sodomizzazione con il suo vecchio amico Rachid Neqrouz. Ha inoltre pubblicamente dichiarato di fumare tre pacchetti di sigarette al giorno e che il suo programma televisivo preferito sono gli spassosi sketch di "Mr. Lui".