Frank Miller

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Numero di cose e/o persone che stanno sulle palle a Frank Miller.:


Frank Miller mentre rivolge un caloroso sorriso ai suoi fans.
« Finocchi... »
(Frank Miller, osservando un gruppo di ragazzini bere una Coca mentre lui si fa fuori uno scotch.)
« Finocchi... »
(Frank Miller esprime un pacato concetto sui supereroi e su come si vestono, ridefinendo il concetto di "sputare nel proprio piatto".)
« Finocchi... Un paio, grazie. »
(Frank Miller dal fruttivendolo.)

Frank Miller è un talentuoso scrittore di fumetti e sceneggiature, a volte accusato di esprimere, nei suoi lavori, posizioni leggermente sopra le righe in ambito politico e sociale.

Breve biografia

Caratterizzato da un'immensa forza di volontà e determinato a fare tutto da solo, Miller scrive le sue origini nel 1957.

« Sapevo chi ero. Cosa volevo. La Città e la sua gente erano le mie amanti, le mie Valchirie. Avrei dato loro la mia anima e il mio sangue. Stringendosi a me in cerca di aiuto, loro mi avrebbero fatto sentire il calore dei loro corpi. E sarebbe stato... splendido. »

Dimostrando di avere una spiccata predisposizione per l'Epos in chiave contemporanea e per le costruzioni di tipo paratattico, si dedica al mondo dei fumetti iniziando a farsi le ossa su Devil nell'unico modo possibile per uno scrittore emergente: ne ricrea le origini, rendendolo un personaggio ancora più sfigato e mentalmente instabile di quanto già non fosse negli anni Sessanta. Preda del proprio genio creativo[citazione necessaria], decide di ideare ex novo il personaggio di Elektra, affascinante ninja/assassina, summa delle caratteristiche che, secondo Miller, ogni donna dovrebbe avere: capacità di sterminare a mani nude chiunque le si pari davanti e un fisico mozzafiato.

Grazie a questo suo primo exploit, Frank viene coccolato dalle maggiori case editrici, fino a quando un paffuto bambino con le mani ancora sporche di marmellata entra nella sua vita rubandogli la scena e il suo - fino ad allora! - carattere gioviale: Mark Millar. Tutto iniziò ad una ComiCon.

Un nerd vestito da Wolverine, dal fondo sala : Scusiscusiscusi...!!! Signor Millar...! C'ho 'na domanda!!!
Frank Miller, sorridendo indulgente : Miller, figliolo. Dimmi pure!
Il nerd : Beh, sa, ho apprezzato moltissimo i suoi lavori, ma vorrei sapere se riprenderà in mano il ciclo narrativo di Swamp Thing! Perché lì è stato veramente...MEGAGIGA!
Frank Miller, un pelo confuso : Eh?! Ma cosa ca...?!
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Solo l'intervento del moderatore impedì che la cosa degenerasse in pubblico, anche se poi al telefono con l'editore Frank si sfogò liberamente.

« Ma chi cazzo è 'sto Millar?!?... Cosa...?! Cioè, io mi sono fatto un culo così su Devil, ho reso Batman il personaggio che doveva essere, eliminando i tratti da checca isterica dell'era camp... E mi vieni a dire che un bamboccio, con ancora la cazzo di puzza di latte addosso, mi surclassa scrivendo le grandi avventure di un fottuto uomo-pianta?!? VAFFANCULO!! »

Fu l'inizio del costante ingrugnamento di Miller. Da quel momento ad oggi, le sue opere assunsero toni sempre più cupi e pulp e la violenza dei suoi personaggi divenne il mezzo catartico con cui l'Autore esorcizzava gli effetti dei suoi ormai costanti travasi di bile alle varie fiere del Fumetto.

Frank Miller, occhio allucinato : ...e ringrazio voi fan per aver accolto Il Cavaliere Oscuro colpisce ancora con tanto...
Un raro esemplare di nerd femmina gnocca : Mi scusi! Una domanda!
Frank Miller : Spara.
La nerd gnocca : Beh, mi chiedevo se può svelarmi il suo segreto! Ha scritto una storia molto profonda come Superman: Red Son e poi ne ha realizzata un'altra, come questo suo ultimo Batman, molto violenta... Come ci riesce?!
Frink Miller, occhio spalancato e grossa vena pulsante sulla fronte : Semplice... Penso a Millar...e metto su tavola tutto quello che vorrei infliggergli ogni volta che...UNO DI VOI STRONZISSIMI ADOLESCENTI DEL CAZZO MI SCAMBIA PER LUI!!! Io! Mi! Chiamo! MILLER!!! Con la "", Cristo di un Dio!

Alcune opere

Sebbene il suo nome, qualora venga pronunciato con la vocale giusta, sia associato spesso al suo ciclo batmaniano, Miller ha prodotto anche autentici capolavori indipendenti.