Asterix e la galera di Obelix

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"Asterix e la guêpière di Obelix".
Copertina della prima edizione francese.
Il titolo di questa pagina non è il titolo di questa pagina perché così ci tirava il culo. Il titolo corretto è Asterix e la guêpière di Obelix.
« Non… non sono più grosso! Sono... grosse! Grandissime! IMMENSE! *sballonz*  »
(Obelix, in "Asterix e la guêpière di Obelix", controllandosi il petto subito dopo la trasformazione.)

"Asterix e la guêpière di Obelix" di Uderzò e Uderzò (lui da solo insomma) è il 30-esimo volume della serie a fumetti di Asterix.

Soggetto

Obelix rompe il tabù e beve la pozione magica. Cosa succederà?

Questa è la storia.

(Il titolo dovrebbe darvi un'idea, comunque)

Ma prima di raccontarvela, facciamo un passo indietro per capire il contesto socioeconomico-culturale in cui è stata realizzata, perché, voialtri, simpatici lettori italiani, siete stati ingannati! Non è mai stata pubblicata in Italia! Onde per cui realizzerete ben presto – come già comprensibile dal titolo che questo splendido sito vi offre – che il vostro fiacco volumetto, intitolato furbescamente "Asterix e la galera di Obelix"[1] non è altro che una pia impostura, mentre l'originale presenta una storia vieppiù appassionante, romantica e problematica.

Motivo per cui cominciamo con la...

Genesi della storia

Il 12 settembre 1995 alle ore 8,35, il simpatico disegnatore Uderzò si appresta a realizzare la prima tavola della nuova storia di Asterix – storia di cui ancora ignora il nome.

Dopo 3 ore, alle 11,35, dopo aver sventrato completamente l'archivio delle idee di Goscinnì, aprendo con un taglierino persino i fianchi dei libri e delle cartelle, il simpatico disegnatore si rende conto di avere finito tutte le sceneggiature ereditate dal simpatico sceneggiatore! Completamente privo di idee, il simpatico disegnatore sposta il simpatico tavolo da disegno, rivelando una misteriosa botola che apre con una misteriosa chiave! Appare una misteriosa scala... che conduce in una cantina... molto misteriosa.

Aria mefitica tracima dalle profondità della terra. Sbuffi di muffa, ratti e strane creature sotterranee si affacciano dal pertugio per tornare immediatamente nell'abisso. Brandendo una torcia elettrica di modello antiquato, Uderzò si avventura nervosamente nelle viscere della terra.

Questo è l'archivio di tutte le idee scartate da Goscinnì e da lui nascoste nel sottosuolo della Dargaud & Co., a infamia e delizia dei posteri! [2]

Alcuni dei titoli sporgono dagli scaffali, consunti e polverosi: "Asterix e i polli armati", "Asterix e i giochi elettronici", "Asterix e gli spaghetti", “Asterix e gli stregoni”, "Asterix contro i marziani" e altre infami storie mai realizzate perché troppo cretine.

In quel preciso momento, si sentono dei passi rimbombare sul pavimento! TOMP! TOMP! TOMP!

Nessuno deve scoprire il vergognoso segreto! Uderzò afferra al volo una consunta pergamena, e torna al suo laboratorio facendo i gradini due a due, riposiziona il suo tavolo da disegno, onesto e desolatamente vuoto, e si getta a capofitto sulla sceneggiatura. I passi intanto si allontanano... era un falso allarme! Ma ormai Uderzò non ha più il coraggio di riaprire l'antro terribile. E comunque ha quel che cercava... una storia mai realizzata di Asterix...

La riconosce.

È lei! La prima storia ad essere mai stata scartata! Ricorda le pazze risate che lui e G. si fecero allora, prima di scagliarla, con indifferenza, nel baratro dei lavori impubblicabili! Una lacrimuccia gli solca le guance... Quante memorie!
"Ti vendicherò! ", decide, gonfiando il petto, il prode (e simpatico) disegnatore!
E tosto si mette all'opra.

Trama

« No, Obelix, non puoi bere la pozione! Ci sei cascato dentro da piccolo! »
(Panoramix, in tutte le storie precedenti.)

Nell'anno tale e talaltro tutta la Gallia è conquistata dai Romani. Tutta tutta? No. Un piccolo e prode villaggio gallico resiste sempre e comunque all'invasore...

E tutto grazie alla pozione magica!

La pozione magica del druido del villaggio, come voi sapete, conferisce una forza pazzesca e invincibile a chiunque la beve.

E così, un giorno come tanti altri, i Galli passano il tempo ad attaccare ripetutamente i poveri invasori – tanto sono invincibili! Ma questa volta il druido Panoramix prepara non una ma ben due paiolate di pozione!

Così Obelix lo scopre, e, malgrado sia proibitissimo, si scola tutta la pozione magica del secondo calderone senza lasciarne neanche una goccia.

È la catastrofe!

La rivelazione

L’astuto lettore si aspetta, a questo punto, due possibili corsi narrativi.

A) Obelix perde tutti i poteri e diventa un comunissimo essere umano, magari piccolo, magro e debole come Asterix o anche come Matusalemix.[3]
B) L'overdose di pozione travolge Obelix trasformandolo in ferocissimo ed inarrestabile berserker che distrugge e divora chiunque nel villaggio e negli accampamenti romani, senza più distinguere amici e nemici, devastando tutta la Gallia e ponendo fine a ogni forma di civiltà e di vita in Europa.
  • Scelta la Busta A)? Obelix bebè...
    Scelta la Busta A)?
    Obelix bebè...
  • Hai scelto la Busta B)... Berseeeeerk! Aaaaaaaaaah!
    Hai scelto la Busta B)...
    Berseeeeerk! Aaaaaaaaaah!

  • Non è così.

    Uderzò sceglie un’altra opzione; e già che c’è si prende un attimo di respiro per altre tre tavole di storia, mostrando Obelix bellamente trasformato in statua di granito, lasciando i lettori perplessi e impazienti.

    Ma la statua non è altro che l'involucro di una crisalide al cui interno si svolge un'imprevedibile, inusitata metamorfosi che porterà Obelix a trasformarsi in qualcosa di completamente diverso.

    A questo punto, comincia la vera storia – quella che voi non avete letto in italiano, per i motivi che vi saranno chiari tra poco. Il fumetto che è stato pubblicato in italiano, da questo punto in poi, è un falso.

    Intanto, gli abitanti del villaggio continuano nei modi più diversi a scuotere Obelix da quello che sembra loro un sonno di pietra: Panoramix con altre pozioni magiche, Asterix facendo baciare lo statuizzato Obelix dalla bella Falbalà, ma neanche questo tentativo scuote la statua (e più avanti si capirà perché).

    La rinascita

    Dopo sette tavole di completa immobilità di Obelix, la statua comincia a sgretolarsi. Lentamente. Abbastanza perché gli abitanti del piccolo villaggio gallico se ne accorgano e accorrano, in primis Panoramix e Asterix.

    E, finalmente….

    CRRRICCCCC * crashhhhhhhhhhhhhhhhh*

    La statua si schiude, il granito si disintegra in una nube di finissima polvere, e dalla polvere esce…

    … una bellissima fanciulla dalla lunghissima chioma rosso fiammante, nuda, a parte i capelli, nuda, vita snella e seni tondi, completamente nuda, che nuda così com’è si fionda su Asterix e l’abbraccia stretto al seno!

    Asterix! Ho avuto tanta, tanta paura!

    Asterix sviene.

    Idefix si mette ad ululare.

    Un boato terrificante scuote il piccolo villaggio gallico, seguono urla e svenimenti, scene di terrore e panico, scocca un lampo a ciel sereno e, infine, dalle bocche maschili prorompe in un’unica, identica frase: “Che bella fi... gura!

    I galli galleschi vengono tutti colpiti in testa dalle rispettive mogli e ricondotti forzatamente nelle rispettive case. Intanto, cala la notte.

    L’avventura

    Il decorso della storia è frenetico: la fanciulla, ribattezzata Obelixa,[4] conserva in sé tutti i ricordi del vecchio Obelix e di conseguenza si ritiene il migliore amico di Asterix, ma è molto più espansiva – per la gioia di Idefix, che coccola e sbaciucchia in continuazione, e sommo imbarazzo di Asterix, che cerca di coccolare e sbaciucchiare in continuazione. Anche nuda. Infatti Obelixa rivela un’imprevista allergia agli abiti che le hanno dato le donne del villaggio. Ma il druido ha appena trovato un antidoto per questo fastidioso disturbo, che subito arriva una nave carica di gladiatori in fuga! Un gruppo di giovani maschi seminudi e dalla muscolatura superba chiedono asilo contro gli schiavisti Romani, per la gioia delle gentili signore!
    E il villaggio viene totalmente destabilizzato sessualmente.

    A questo punto Panoramix imbarca tutti, Obelixa, gladiatori, e anche Asterix, per la lontana Atlantide, dove la sconfinata saggezza dell’antica civiltà riporterà Obelixa alla normalità e i gladiatori troveranno una società a misura d’uomo. Le avventure diventano vieppiù frenetiche: il serpente di mare, la battaglia coi pirati, [5] l’isola dei puffi, l’isola dei giganti, il vascello fantasma, la balena, l’isola volante, la caccia allo Cthulhu, l’incontro con il capitano Nemo, il mistero del menhir azzurro! Tutto alla folle velocità di un’intera avventura per ogni tavola!

    L’odissea porta a galla la nuova personalità di Belixa,[6] che durante un uragano si propone esplicitamente ad Asterix come nuova persona, come moglie e come madre dei loro figli,[7] fino all’arrivo (udite, udite!) ad Atlantide!

    Conclusione

    Dopo nove mesi di vita hippie ad Atlantide, Asterix acconsente finalmente a sposare Belixa e gli Atlantidei preparano un matrimonio immane, sfarzosissimo, e, proprio all’ultimo istante, l’effetto della pozione magica finisce con un * puf * e Obelix torna ad essere l’allegro panzone di sempre.

    I due Galli vengono rapidissimamente imbarcati e rispediti a casa.

    Segue l’allegro, rituale banchetto al piccolo villaggio gallico.

    Le scene memorabili

    • Il mercante Grandimais arriva nel villaggio per vendere un vasto assortimento di abiti: non solo tuniche e toghe, ma anche abiti moderni. Obelixa li prova tutti quanti con strepitoso successo. In queste pagine ha luogo una vera e propria sfilata di moda dove Obelixa è vestita ora come Jessica Rabbit, ora come un’antica romana, poi da fata, da segretaria occhialuta, da guerriera fantasy e persino da coniglietta di Playboy. Tutto questo mentre Asterix, che continua a ripetersi che quella bellissima donna è il suo amico Obelix trasformato per magia,[8] agonizza miseramente tra l’incomprensione generale, e Idefix gode immensamente.[9]
    • La sfilata si conclude grandiosamente con un doppio paginone centrale completamente occupato dall’immagine di Obelixa che posa indossando un corsetto nero con reggiseno e guêpière. La storia prende il nome da questo anacronistico completo, che anche ha l’effetto di dare il colpo di grazia erotico ad Asterix.
    • Come spesso, Uderzò si rivela attento all’arte classica francese: le immagini di Obelixa in compagnia dei gladiatori sono ispirati al quadro "La Morte di Sardanapalo" del grande pittore ottocentesco Eugéne Delacroix.
    • La scena ove Obelixa entra in contatto telepatico con un mehnir azzurro e lo solleva per aria con i suoi poteri paranormali (e contemporaneamente è avvolta da un’aureola) è ispirata palesemente al ben noto fumetto "Il segreto di Aurelisa[10] - Il cristallo maggiore" di Mœbius e Bati, ed è analogamente realizzato con la tecnica dell'aerografo doppio carpiato.

    Edizioni

    Oltre alla copertina della prima edizione (vedi sopra), esiste anche una copertina francese alternativa, con Asterix incoronato... non da un serto d'alloro bensì da un reggicalze di pizzo nero circolare.

    Critiche della stampa francese

    La storia non è stata accolta particolarmente bene dalla stampa specializzata.

    • «Per tutti questi anni, Obelix non ha mai toccato la pozione magica! Ora possiamo che, in quanto a idee, Uderxò ha raschiato il fondo… del paiolo! Hihihi!» (Le canard enchaîné)
    • «Uderzo copia la "Paulette" di Wolinski e Pichard!» (Bandé Dessinée & Comix)
    • «Ud3r70 c0p1a Ranma ½ !» (Mond Otakù)
    • «Obelix beve la pozione magica e si trasforma in una prosperosa fanciulla esageratamente affettuosa con Asterix. Alla fine, torna tutto come prima. Non si può dire che sia una grande storia». (Aladan sanfanté, il cui critico ha letto solo le prime dieci pagine della storia)
    • «Si nota una forte cesura di tono tra la prima e la seconda parte della storia; dall'emergenza del caos sessuale nel piccolo villaggio gallico si passa in modo brusco alle vorticose avventure per mare. Ma soprattutto non si capisce chi o che cosa debba essere Belixa, che all'inizio è un incrocio tra Cixi[11] e Big Bazoom[12] mentre sulla nave diventa una Lara Croft[13] o Velissa.[14]». (Le chesquedous du fois-dondon, il cui critico ha letto tutta la storia)
    • "Ma, alla fine, Asterix e Belixa ******** ?" (lettera di un lettore francese, prontamente censurato)
    • "Ma cos'è 'sta roba?" (recensione lapidaria apparsa sul quotidiano cattolico "La Croix")

    L’edizione italiana

    La versione italiana di questo fumetto è, a sorpresa, un’opera completamente differente e d’inferiore valore artistico, il che dice tutto. Pubblicata inizialmente a puntate sul settimanale cattolico Il Giornalino, la sua trama è naturalmente quella riportata su Wikipedia, dove la pozione non trasforma Obelix in prosperosa fanciulla bensì in marmocchio rompiscatole, che viene per questo rapito (?) dai Romani, rimanendo totalmente inutile e irritante fino alla penultima tavola, dove ritorna normale solo per prendere a sberle i Romani.

    Sondaggio: trasformazione preferita

    Solo qui, per voi acuti lettori di Nonciclopedia, il sondaggio!

    Nell'ipotetica evenienza di una nuova edizione in italiano, votate per la vostra trasformazione preferita. <poll> In cosa preferite che si trasformi Obelix dopo aver bevuto la pozione? Marmocchio piagnone.[15] Berserker feroce.[16] Bella Obelixa.[17] </poll> Votate! Votate! Votate!

    Curiosità

    • Obelixa non va assolutamente confusa con Obelixia (vedi qua!), che, insieme ad Asterixia, appartiene alla versione alternativa dell'universo asterixiano N° 8742, che apparirà nel prossimo megacrossover,[18] previsto per il 2017.[19]

    Collegamenti esterni

    Note Obelixiane

    1. ^ Pubblicato per la prima volta in Italia nel 1996 dal Giornalino, organo giovanile delle Edizione Paoline. Orate pro nobis!
    2. ^ Altro che Dan Brown!
    3. ^ O Idefix, perché no?
    4. ^ E, più avanti, Belixa e Bellexa. E anche Belliccia (francese: Belisse).
    5. ^ Ma quella c’è sempre.
    6. ^ Che sarebbe sempre Obelixa. Ma un po’ diversa.
    7. ^ La scena forse più impressionante dell'albo.
      Belixa incombe dall'alto su Asterix come un’ombra nera sotto il cielo scuro. Un lampo la illumina rivelando un viso serio e terribile mentre in quell'istante il vento le strappa via improvvisamente l'abito, lasciandola – sì, l’avete capito - nuda: "Asterix! Devi pensare ad Obelix come mio padre! Io non sono Obelix! E ti amo". Come ulula il vento! Wooooooh!
    8. ^ Come preteso giustamente dal suo ruolo di eroe del fumetto.
    9. ^ Idefix è la mascotte, e a lui è concesso godere dove per gli altri è peccato.
    10. ^ Ovviamente, la protagonista della storia è una bella ragazza: è un fumetto francese!
    11. ^ Personaggio del fumetto fantasy francese "Lanfeust de Troy". La giovane e ardente Cixi è una fan dell’eroe della storia che lei abbraccia, sbaciucchia e arremba alla più piccola occasione, indipendentemente dalle circostanze e dal tempo atmosferico, nonché dalla decenza. Per altre immagini del personaggio, vedi anche qui.
    12. ^ Personaggio a fumetti di Giorgio Cavazzano
    13. ^ Eroina dei videogiochi.
    14. ^ Popputa piccola guerriera – no, è solo bassa, ma non piccola – che compare nel Fumetto Fantasy Francese "La cerca dell'augello del tempo" di Le Tendre e Loisel.
    15. ^ Se preferite questa, accattatevi la versione delle Edizioni Paoline, che c'è già tutto.
    16. ^ Che è la versione del mercato americano, stampata dalla Vertigo.
    17. ^ L'unica vera e originale.
    18. ^ Dopo i marziani, anche i mutanti, i supereroi, gli universi paralleli, ecc. ecc.
    19. ^ Messo in sospensione dopo la (sospirata) assunzione di un soggettista, il valente Jean-Yves Ferri.