Sarcasmo

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State per leggere una pagina interessantissima...
« Quella cravatta ti dona proprio, hai fatto bene a metterla... »
(Forma pungente di sarcasmo femminile)
« Hai palesemente ragione »
(State pur certi che quando una persona vi dice così durante una discussione, è sarcasmo allo stato puro)

Il sarcasmo è una delle tante figure retoriche della lingua che rendono il discorso piacevole, vario, interessante. Essendo un mezzo di comunicazione di generale interesse, data la gioia e la curiosità con cui l'italiano medio si avvicina alla cultura, tratteremo ora dell'argomento nella maniera più esauriente possibile.

Nasce...

Nato dal sapere degli agopunturisti cinesi dalle stesse sorgenti dove il té Lipton sgorga naturalmente, il sarcasmo consiste nel dare con l'intonazione o con evidenti gesti contraddittorii significato opposto a quello letterale di una frase. Hai presente quando ti dicevano che il marrone ti dona? Ecco, quello ovviamente non è sarcasmo. Ci mancherebbe, a una persona come te! Il punto è, perché mai dobbiamo essere così contorti da dire una frase opposta a quella che vogliamo dire per far capire il significato di ciò che pensiamo[1]? Il merito è dei Greci, che, contraddistinguendosi ancora una volta per una forza intellettuale unica, hanno creduto bene di rendere anche noi felici mettendoci a conoscenza di tale meravigliosa funzione retorica, per la qual cosa siamo loro ovviamente grati.

...cresce...

Col passare dei secoli, quando il mondo si andava arricchendo di grandi personaggi come Attila, Gengis Khan e Pietro Taricone, il sarcasmo subì un pesante crollo. Nel luminoso periodo medievale, quello dove nascere con i capelli rossi ti elevava di status sociale, con l'affermarsi di una nota società di beneficenza, era infatti così apprezzato dalla chiesa che i contadini -ai quali è universalmente riconosciuto il talento per la filosofia- riunendosi prima nel nome di Dio, poi nel nome del papa e infine nel nome della naturale regolarità, stabilirono che i tempi non erano ancora maturi per la diffusione del sarcasmo e tornarono ad arare i campi. Il tempo passò. L'illuminismo, i cui esimi esponenti si riunivano tuttavia ancora nel nome del bifidus acti regularis, riabilitò la vecchia pratica consigliandone assunzioni giornaliere dopo i pasti, a stomaco vuoto. Piano piano il sarcasmo riebbe la sua diffusione, e nel Fantabosco fu festa per giorni e giorni.

...si nutre...

A partire dal secolo dei Lumi il sarcasmo dilagò. Prima nelle classi sociali più elevate culturalmente, come nella classe politica (che dà sempre prova della sua elevazione culturale) e in quella borghese, poi col tempo toccò anche le classi meno abbienti come La Santa Sede. Vedere il sarcasmo oggi è facile, basta accendere la televisione. Se poi volete addirittura cercare il sarcasmo nelle gente o siete degli psicologi ben pagati oppure potete tranquillamente desistere dall'impresa. È risaputo infatti che il popolo ha interessi e meccanismi troppo vari per poterli generalizzare...

...si riproduce...

Questo è a grandi linee il percorso storico del sarcasmo. Ma ora vediamolo in azione!

- Uomo: “Tesoro, perché non sei venuta da me, ieri?”
- Donna: “Perché il prete mi ha detto che bastavano cinque Ave Maria...”
- Uomo: “Ma almeno hai notato che ho fatto la lampada?”
- Donna: “Già, trenta secondi molto efficaci...”
- Uomo: “Perché, non si vede?”
- Donna: “Scherzi? A momenti credevo volessi vendermi dei braccialetti...”
- Uomo: “Andiamo adesso, ti porto in quel ristorante che ti piaceva tanto!”
- Donna: “Quello dove ho vomitato solo due volte?”
- Uomo: “Ma era perché stavi male!”
- Donna: “Dopo aver mangiato le cozze sì...”
- Uomo: “E magari poi noi... dopo... a casa mia... hai capito, no?”
- Donna: “Ti preferisco quando guardi la partita.”
- Uomo: “Ma... quando guardo la partita tu non sei con me!”
- Donna: “Appunto...”


Fra i molti esempi che la routine quotidiana ci offre, possiamo citare anche questo:


« Stiamo lavorando per voi! »
(Società autostrade)
Grazie alla forza della volontà, un giorno qui apriremo una coltivazione di lattuga!

...muore

Per concludere questo entusiasmante tour lungo le inesplorate e selvagge coste del sarcasmo vogliamo raccomandarvi estrema cautela. Nuoce gravemente alla salute e può provocare diarrea, infiammazione del duodeno e gastrite acuta. Un utilizzo non corretto di tale strumento linguistico porta alla caduta dei capelli[2] e all'odio razziale. Alcuni esperti dicono che potrebbe addirittura indurre a tifare Roma... Speriamo che abbiate capito al meglio la vera essenza dell'essere sarcastici, e per eventuali dubbi o approfondimenti potete ricorrere a:

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

  • Essere sarcastici in genere vuol dire anche avere un'indole da stronzi.
  • Ma ovviamente non tu, chi può avere qualcosa da criticarti?!
  • Quando un uomo di mondo qualsiasi comincia a sclerare stai tranquillo... sta solo mostrando una notevole dose di sarcasmo.

Note

  1. ^ Tranquillo, nemmeno io so cosa ho scritto.
  2. ^ Pensate che fine ha fatto Bisio...

Voci correlate