Lupo Alberto

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Lupo Alberto in tutta la sua bellezza.
« Mhhh... questo non sembra il monte Sinai. »
(Mosè sulla collina accanto alla fattoria McKenzie.)
« Datti all'ippica! »
(Il cavallo Lodovico dopo aver assistito all'ennesimo fallimento di Lupo Alberto.)
« Ecco spiegata l'origine dei chupacabras. »
(Roberto Giacobbo sull'accoppiamento tra Alberto e Marta.)

Lupo Alberto è un lupo[citazione necessaria] sfigato caratterizzato dalla particolare pigmentazione del manto dal color turchino.

Solo come un cane dalla nascita, anzi come un cane lupo, non ha mai incontrato nessun individuo appartenente alla sua specie; per questa ragione, per soddisfare un'esigenza fondamentale, si trova a dover rischiare ogni giorno la vita cercando di rapire una gallina di nome Marta dal pollaio della fattoria McKenzie, che è più sorvegliato del carcere di San Vittore.

È il protagonista dell'omonima saga a fumetti ideata dall'orafo Silver, nome d'arte di Gatto Silvestro.

Il personaggio

Sulla nascita di Lupo Alberto si sono formulate varie ipotesi, ma nessuna è mai stata dimostrata; tuttavia una cosa è certa: un lupo azzurro col naso rosso non è opera di Madre Natura.

Il videogioco preferito da Silver.

Una di queste afferma che Alberto è nato da un rapporto sessuale tra Puffetta e un cane randagio, dai quali avrebbe ereditato le sembianze canine e il colore azzurro della pelliccia.

Altri scienziati ipotizzano che si tratti di un tizio di nome Alberto che per via di una maledizione lanciata dalla Fata Turchina si sia trasformato in un licantropo blu.

Un altra teoria, appoggiata anche da Voyager, afferma che per il suo naso paonazzo Alberto doveva essere l'assistente di Babbo Natale, ma per la sua incapacità di volare fu rimpiazzato dalla renna Rudolf.

Donne, diffidate da idraulici dall'aspetto losco come costui.

Il filosofo Aristotele, incapace di trovare una spiegazione logica sulla nascita di Alberto, lo scelse come motore immobile, cioè non causato da altri agenti. In pratica secondo Aristotele Alberto non è stato generato da nessuno ed è eterno, come la sua pazienza e la sua tenacia: in questo modo è anche possibile spiegare come Lupo Alberto non sia ancora morto nonostante il cane Mosè, la guardia giurata al servizio della fattoria, abbia tentato in ogni modo di accopparlo.

È proprio la pazienza la dote che più lo caratterizza, che è paragonabile solo a quella degli interisti: chiunque al posto suo avrebbe gettato la spugna, o peggio si sarebbe suicidato, dopo una decina di fallimenti; mentre Alberto è ancora lì, a tentar in tutti i modi di portarsi a letto la gallina Marta.

Pur di riuscire nel suo obbiettivo nel corso degli anni ha escogitato ogni tipo di stratagemma: una volta si è finto un testimone di Geova, una volta un venditore di aspirapolveri Folletto, una volta un frate venuto a dare la benedizione natalizia (a Ferragosto), una volta un carabiniere venuto a perquisire il pollaio con il biglietto da visita del suo barbiere come mandato di perquisizione...

Gli abitanti della fattoria

Lupo Alberto recita in un film di Dario Argento.
  • Marta: è proprio una bella pollastrella, basti pensare che è stata contattata per fare da modella... Per un calendario di Max? No per un ricettario. È convinta che Lupo Alberto sia il suo principe azzurro, ma a parte il colore Alberto con i principi azzurri ha ben poco in comune.
  • Mosè: è il guardiano della fattoria e un grandissimo rompiballe. Nella mente di Silver doveva essere un cane, in verità assomiglia più ad un incrocio tra un orso polare e un bue muschiato. Si porta sempre con sé la sua inseparabile mazza da baseball che oltre ad essere utilizzata come arma contro Alberto è anche uno stuzzicadenti, un mattarello, un cotton fioc e, strano a dirsi, può essere anche utilizzata per giocare a baseball. Con la sua mazza è in grado di dividere le acque dei laghi, gli basta conficcarla nel terreno (pare addirittura che sia lui la causa della divisione in due rami del Lago di Como); gli scrittori biblici si sono ispirati a questo personaggio per scrivere la favola di Mosè e dell'esodo dall'Egitto. Il tenero cagnolone ha inoltre la fobia del gentil sesso: per questo si isola da tutti e da tutte. Ma questo non gli basta: la convivenza coi simpatici e pacati animaletti della fattoria gli ha dato uno scopo nella vita, ovvero impedire ogni relazione amorosa. Per questo fa lavorare come negri i suoi amici, e impedisce ad Alberto di vedere Marta. Intanto, lui solo seghe (sulla sua mazza da baseball).
  • Enrico la talpa: è il boss della fattoria. Ha raggiunto la notorietà grazie alla vittoria del reality show "La talpa". Vive in una lussuosa buca insieme alla moglie Cesira, che tratta come una serva. Ha ricevuto varie denunce per le violenze subite da Cesira dentro le mura domestiche. Sempre arrapato, è il casanova della fattoria ed è follemente innamorato della passera amica di Marta, anzi della passera della passera. A parte questo è un ottimo marito. Ha svolto tantissime professioni diverse, tra le quali spicca il ruolo di stuntman nel film di Batman, e da qualche anno dirige anche la rubrica "Salute" del Corriere della Sera.
Lupo Alberto di ritorno dalla fattoria McKenzie.
  • Alcide: è un maiale, nel senso di suino, che possiede un centro di estetica nella fattoria; sono molto richieste le cure con i fanghi termali che Alcide estrae direttamente dal porcile in cui vive. Ha inoltre interpretato il ruolo di "Babe il maialino coraggioso" nell'omonimo film ambientato proprio nella fattoria McKenzie.
  • Lodovico: è un cavallo Pedigree, e come tutti i cavalli si occupa di coltivare gli orti della fattoria. È un maniaco del gioco d'azzardo e un gran scommettitore. È risultato positivo ai test antidoping effettuati dopo una corsa con alcuni suoi simili.
  • Glicerina: il glicerolo, noto anche col nome di glicerina è un triolo, ovvero un composto organico nella cui struttura sono presenti tre gruppi -OH. A temperatura ambiente è un liquido incolore piuttosto denso, viscoso e dolciastro; la presenza di tre gruppi -OH lo rende miscibile con l'acqua in ogni proporzione.... Nel fumetto di Lupo Alberto Glicerina è invece un papero fifone e dotato di un'intelligenza pari a quella di una spugna marina. Un giorno è arrivato alla fattoria, venuto da chissàddove. Il papero infatti era un ex-Brigatista, rifugiatosi in campagna dopo aver rapito Aldo Moro. Il suo più noto compagno, paperino, fece di meglio: si trasferì addirittura in uno stato americano inesistente. Ma questa è un'altra storia.
  • Alfreddo: è un tacchino molto freddoloso, per questa ragione è difficile trovarlo per strada nei mesi invernali, specialmente sotto Natale.
  • Krug: è un toro, un gran cornuto nonché un tifoso granata. È sempre incazzato nero, quindi è consigliabile stare alla larga da lui, specialmente ora che il Torino è retrocesso. Come tutti i tori non sopporta il rosso: una volta andò su tutte le furie quando Mosè immerse la sua mazza da baseball in un torrente facendolo diventare rosso sangue.
  • Alice: detta anche calibro 90, è l'inseparabile amica di Marta, nonchè predatrice sessuale a livelli estremi. Ci ha provato con tutti, persino con Enrico e con lo steccato di casa sua. Femminista decisa, è sempre pronta a spaccare la balle ai maschi (soprattutto a quel "porco" di Alcide) e a far valere le sue idee anche con la forza. Anzi, prevalentemente con la forza. Anzi, solo...
    Non ha mai avuto una singola relazione, è obesa, manesca, depressa, disinibita, obesa, lunatica, gialla, obesa e nonostante tutto pare abbia sempre l'argento vivo dentro di sé. Anche se, a vederla da fuori, più che l'argento vivo dentro di sé pare abbia un bue vivo.
  • La mamma di Marta: clone della cicciona sopra citata ma leggermente più posata. Può sembrare strano, ma non è affatto la mamma di Marta. In realtà è la sorella gemella di Alice e si chiama, appunto, "Lamammadimarta". Non ha un ruolo preciso nella fattoria, ma finché i banchetti e i cenoni natalizi li prepara lei nessuno le dice niente.
All'erta, uomo! Odoardo Willer non fa prigionieri...
Notare gli occhiali poggianti nel vuoto.
  • Il papone di Marta: questo tizio non si sa bene cosa sia di preciso: è comparso in totale quattro o cinque volte e in ognuna di queste è stato disegnato con un tratto diverso. Probabilmente nemmeno il Silver si è mai preso la briga di evolvere un personaggio tanto inutile e per questo neanche io mi degnerò di proseguirne la descrizione.
  • Odoardo: già il nome ispira le caratteristiche del personaggio: pollo, deforme, secchione, odioso. Al suo arrivo alla fattoria guardò tutti dall'alto in basso con aria snob, si indicò il cranio e disse: la mia forza è qui!. Da allora lavora alla fattoria in qualità di accetta.
    È imparentato con Marta, ma ciò non è sufficiente a scoraggiarlo dal provarci insistentemente con lei; nel corso della sua storia imparerà presto a conoscere il significato profondo di "sbatterci insistentemente la testa".
  • Silvietta: è un gran pezzo di passera scopaiola, anzi no, è un pezzettino. Perenne studentessa e mantenuta a vita, si muove sempre a balzelloni per evitare di finire calpestata, in quanto veramente piccina. È il sogno proibito di Enrico, il quale si è da tempo fuso il cervello per avere passato troppo tempo a immaginarla spennata.
  • Omar il gallo: questo personaggio è nato per un equivoco: non era previsto nessunissimo personaggio capace di farsela sotto per gridare un fottutissimo "chicchirichi" al sorgere del sole. L'idea originale era per Omar il callo e doveva essere la spalla (o il piede?) di Lupo alberto. Un errore di scrittura trasformò il "callo" in "gallo" e così rimarrà finché l'autore non si renderà conto dell'errore.
  • Gideon e Gasper: Due coglioni, uno tondo e l'altro più affusolato. Lavorano all'ufficio imposte e per questo sempre scambiati per ladri e linciati.

Curiosità

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  • Dopo tanti anni finalmente Alberto riuscirà a sposarsi con Marta, per festeggiare le nozze si organizzerà un gran banchetto con il tacchino arrosto come piatto principe.
  • George Orwell scrisse "La Fattoria degli Animali" ispirandosi alla fattoria McKenzie e ai suoi abitanti.
  • Non si sa chi sia il proprietario della fattoria McKenzie, si ipotizza che possa essere Francesco Amadori.
  • Alberto possiede un cugino italo-americano di nome Al Berto.

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