Mister No

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L'allegra filosofia di vita del pilota.
« Puxa vida! »
(Girolamo Anatroccolo si sveglia accanto a Natalie e ha una grossa sorpresa)
« Sangue del demonio! Ma questa è "Body And Soul"! »
(Girolamo Anatroccolo su Marco Carta)
« Per l'animaccia mia! Tutto questo correre mi ha messo una gran sete! »
(Girolamo Anatroccolo su alcolismo)

Mister No, all'anagrafe Girolamo Anatroccolo, è un ex-soldato americano reduce del secondo conflitto bellico mondiale ed emigrato in Brasile per ammirare la fauna locale. Il copyright sulla sua storia apparteneva alla Sergio Bonelli Editore, che ha chiuso preventivamente la serie prima di dover impegnare anche i fazzolettini usati per pagare l'immenso debito creato in anni di ritiri d'albi invenduti. Attualmente un altro coraggioso sta rischiando la propria integrità, puntando sulla protezione della Madonna. Tale temerario dirige le Edizioni If, ovvero pubblicazioni che dureranno se qualcuno le acquista.

Caratteristiche caratteriali

La modestia in persona

Girolamo è un perdigiorno, stacanovista, dongiovanni, sfigato, violento, pacifico, pacifista o nazista a seconda delle esigenze narrative.

Ha un'età indefinita compresa tra i 25-35 anni ed è di media statura, visto che alle medie si va dai 150 cm, ma anche meno, ai 180 cm. Misure a naso, poiché l'unico dato certo è dato dal peso nell'albo Un piano diabolico, come da immagine. Caratteristiche fisiche che permettono al nostro eroe, anzi, antieroe, di darle di santa ragione, ma soprattutto di prenderle, per poi rimettersi in tempi record nella storia successiva.


Ordito

Il padre di Mister No si mette in posa per la foto del secolo.

Infanzia

Nella serie a fumetti la madre di Mister No non appare, da ciò se ne deduce che egli sia stato generato direttamente dal padre per mitosi. L'infanzia felice del piccolo Girolamo nella New York dei primi anni Trenta trascorre fra rapine e pestaggi fino a quando non scopre che il padre è un coglione assoldato dall'Unione Sovietica per andare in Spagna a fare il venditore di tacos fra i miliziani che combattevano contro Francisco Franco per difendere la libertà e la democrazia[citazione necessaria].

Il piccolo Girolamo si trova così solo con la zia alcolista che gli dà il permesso di andare a zonzo per gli Stati Uniti d'America a farsi coinvolgere in pestaggi e rapine fino a quando sarà abbastanza grande per recarsi in Europa con un bersaglio dipinto sul sedere per compiacere i nazisti.

Tutti con l'elmetto, tranne uno...

La Guerra rende uomini

Negli episodi ambientati durante la Seconda guerra mondiale Mister No si rivela come un fumetto assai pessimista e disilluso. Infatti, i tedeschi perdono la guerra.

Sotto il profilo fisico, psicologico, onirico e onanistico Mister No sembra essere uscito indenne dal conflitto al quale ha pertecipato, combattendo sia giapponesi che germani, dalla Cambogia all'Italia, iniziando come pilota di caccia graduato per ritrovarsi fante semplice. Tutto nella stessa guerra, certo.

Purtroppo, come accade a tutte le cose belle, anche la divergenza violenta di opinioni finì, lasciando gli indomiti aviogetti a terra e il povero Girolamo in preda al precariato. Come mettere a frutto le abitudini e le capacità acquisite? Dopo una serie di tentativi falliti di carriera come hippie, portaborse, tagliaborse, buttafuori e uomo del chiosco delle patatine, la soluzione appare una sola: trasferirsi nell'Inferno verde meglio noto come Amazzonia.

Amazzonia!

Una volta giunto in Amazzonia, Girolamo capisce che, come qualsiasi essere pseudo-umano, deve avere una fonte di sostamento[1], trattasi per l'appunto del suo amato Piper. Tutto sembra procedere per il meglio: chiunque cerca Mister No per proporgli dorati contratti di lavoro a tempo determinato, e puntualmente paga[citazione necessaria], permettendogli di dedicarsi a chilometriche sbronze con gli altri perdigiorno della città, compreso il tedesco Otto Kruger, in arte SS.

Il Piper di Mister No scappa lasciandolo alle prese con la terribile Onça.

A tal punto, però, qualcosa va storto: una terribile maledizione del Mago Otelma, invidioso dei suoi addominali, condanna Mister No a vivere sempre la stessa storia per trecentosessanta e rotti numeri consecutivi. Viene così contattato da un miliardario che si rivelerà uno scienziato o da uno scienziato che si rivelerà un miliardario, in ogni caso disposti a pagare diciassedicimila dollari per fare un volo sulla giungla, a patto di essere accompagnati da una bella gnocca che Girolamo sedurrà per poi abbandonarla alla fine della storia. Prima di girare il remake di Sedotta e abbandonata, però, il Piper viene dirottato dallo stesso cliente o cade nella foresta, ove il cliente si rivela per ciò che è realmente e Mister No deve salvare la gnocca di turno da una banda di ex-soldati nazisti emigrati in Sud America o da un gruppo di spietati capitalisti intenzionati ad attentare alla virtù della vergine Amazzonia. Poi salta fuori qualche tribù di indios incazzati che non c’entrano nulla con la storia, ma sono pur sempre un buon pretesto per allungare la storia di una decina di pagine quando non si hanno idee migliori.

Anche Girolamo è un seguace dell'Omino sentenzioso.

Inutile dire che, al di là di tutti gli arzigogoli della trama, il nostro eroe fallirà sempre nei propri intenti, quando non si scoprirà che i nazisti o i capitalisti sono soltanto una comitiva di turisti sperdutisi nella giungla fra i mille fiumi dal nome impronunciabile che lo sceneggiatore ha elencato dall’inizio della storia, e che tutto il complotto per radere al suolo i preziosi alberelli o rifondare il Terzo Reich in Brasile è frutto della fantasia di Girolamo. Come nel caso di quella scarmigliata che girava mezza nuda per la foresta e venne scambiata dal nostro genio per la Principessa Anastasia in fuga dagli sgherri di Lenin, con tutti i casini conseguenti.

L’unica storia che rifugge da questo efficacissimo[citazione necessaria] schema è La foresta dei misteri, nella quale il protagonista viene contattato da uno scienziato che è davvero uno scienziato, accompagnato da una gnocca che sedurrà Mister No per poi abbandonarlo alla fine della vicenda.

Una volta tornati a Manaus, alla fine di ogni episodio, tutto riprende come prima. Infatti, nonostante il nostro prode ami farsi sequestrare il Piper millemila volte, riesce sempre a riscattarlo per niente alla casa d’aste[2] o, in caso estremo, a comprarne uno identico, con lo stesso problema d'avviamento risolvibile con un bel calcione.

Comprimari ricorrenti

Naturalmente, nel corso delle proprie scorribande Mister No è affiancato da un folto numero di comprimari col compito di aiutarlo a fare tutto ciò che lui non potrebbe fare da solo, come tornare a casa in carriola dopo una sbronza, evadere di prigione, conquistare il mondo o infilarsi nude nel suo letto mentre lui ronfa per smaltire la sbornia, con grande godimento del padre della ragazza al mattino successivo e conseguente matrimonio riparatore. Così la prossima volta Girolamo imparerà a salvare da uno stupro la figlia di un siciliano emigrato in Brasile.

  • Il già noto Otto Kruger, detto simpaticamente SS o alemão dagli amici brasiliani, è in realtà austriaco e dice di non aver mai avuto a che fare con le famigerate SS. Anche Hitler era austriaco, però. La personalità di SS muta notevolmente nel corso della serie: il pirla beone dei primi numeri negli ultimi si trasforma in una belva assassina che agisce sempre per nobili motivi[citazione necessaria]. Le ragioni di tale cambiamento risiedono nel fatto che il nuovo sceneggiatore aveva sì comprato i primi albi, ma se li era dimenticati dietro il frigorifero, ove si trovano tutt'ora.
  • Il barista di fiducia, Paulo Adolfo, sarebbe colui il quale concede al nostro eroe ampie dilazioni sul pagamento dei debiti d'alcool. Ha anche la funzione di perdere scommesse col protagonista. Inutile dire che, anche quando Mister No, ubriaco fradicio, sostiene di essere andato sulla luna cavalcando un frigo a pedali, Paulo Adolfo riuscirà sempre a farsi fregare e sarà costretto a offrirgli un anno di sbronze gratis. Vale a dire, la condanna al fallimento;
  • Ex-commilitoni che spuntano improvvisamente nel cuore della giungla;
Ora lei chiamerà il Telefono Rosa accusando lui di averle fatto male alla mano. Così è la vita.
  • Patricia Rowland, archeologa nonché figa pazzesca di origini statunitensi. Torna ogni quindici numeri circa per aggirarsi nella giungla con jeans e maglietta aderenti che la fanno sembrare nuda, ficcarsi nei casini ed essere salvata da Mister No. Ah, dimenticavo: come mostra l'immagine qui a fianco, è ammalata di stalking;
  • La singorina Alison, ovvero la copia di Patricia Rowland. Le uniche differenze risiedono nel fatto che invece di sembrare nuda lo è, e appare solo per una botta e via prima di accasarsi con un nerd;
  • Florita, che crede di essere Marilyn Monroe. Purtroppo per Girolamo, non lo è;
  • Delia Norris, agente della CIA che ha la funzione di farla annusare a Mister No per spingerlo a cacciarsi nei guai. Stratagemma inutile, perché il nostro eroe è solito buttarsi nei casini per molto meno;
  • Un caboclo, meticcio tra indio e bianco;
  • Nàdia, Naiara, Olívia, Ondina, Oneida, Patrícia, Prudência, Raquel, Rosângela, Sônia, Taís, Talita, Tâmara, Tarcísio, Terezinha, Thais Helena, ecc., le amiche delle notti brave.


Esempio di dialogo ricorrente

- Mister No: Puxa Vida! Mi sono trasferito a Manaus credendo di trovare pace e serenità!”
- Otto Kruger: “Ach, anch'io ho lasciato Krante Cermania per dimenticare tutti gli orrori che ho visto.”
- Mister No: “La guerra è una brutta bestia... Ehi! Dove le acque chiare del Rio Solimões e quelle scure del Rio Negro scorrono parallele per chilometri senza mescolarsi[citazione necessaria] sono stati rinvenuti i resti di un MESSERSCHMITT KR175!”
- Otto Kruger: Verdammt! Ci sono sopravvissuti?”
- Mister no: “Può darsi...”
- Otto Kruger: “Vado a prendere la mia Luger. ”

Carriera musicale

Un classico esempio di agguerriti metallari brasileiros. Si noti l'aggressività trasmessa.

Mister No amava alla follia il jazz e in special modo Billie Holiday. Una volta divenuto troppo vecchio per volare appese il Piper al chiodo[3] e per avvicinarsi al suo mito imparò a strimpellare la chitarra jazz. Il nostro si mostrò da subito poco dotato, con risultati ben lungi dall'essere soddisfacenti, o perlomeno gratificanti. Solo dal punto di vista jazzistico, però, perché Girolamo si rivelò un eccellente compositore nonché musicista metal. È ben noto che nella seconda metà del '900 questa bestiale corrente musicale prese piede, non senza destare stupore, contestazioni o autocombustioni in stile Jan Palach nei casi più estremi. L'esperienza bellica, i traumi riportati durante le battaglie e amenità simili portarono il pilota al bisogno di esternare tutto il malumore e le sofferenze patite.[4] Peccato esternasse più di vent'anni prima di quando effettivamente il genere spopolò. Ne risultò quindi un proto-genere alquanto grezzo, incomprensibile tutt'oggi a molte persone, figurarsi nell'immediato secondo dopoguerra. Tutto questo spinse Moster No a estremizzare sempre più il genere suonato, senza tralasciare qualche sperimentazione con la musica tribale autoctona che l'ha visto fare un'apparizione nella comunità undergroung di Berlino Nord nel ruolo di membro fondatore dei Sepultura. Fu il pioniere di quello che, anni dopo, venne definito "Metal Carioca", non intendendo per forza i pennarelli, come tratto d'unione fra gruppi quali Angra, Ananga, Iced Tears, Antonio Carlos Jobim e molti altri ancora.


Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

  • Mister No è come un trattore John Deere: costruito in America, robusto, verde[citazione necessaria], quasi indistruttibile, ma anziché avere una calamita per figa® possiede una calamita per sfiga™. Molto efficiente, a giudicare dalle storie.
  • Mister No la sera si ubriaca pesantemente, fuma come un turco e all'alba è in ottima forma per portare ovunque il cliente con il suo aereo, il voador e/o a piedi dentro l'inferno verde. E come se non bastasse, corre più veloce della onça, il terribile giaguaro brasileiro. Insomma, Mister No è Übermensch.
  • Pilota dal piccolo Piper al B52 come tu guidi la bici o il triciclo. Inoltre sa guidare benissimo anche l'auto, la moto e il carro armato e sa usare ogni tipo d'arma, dalla cerbottana al lanciarazzi. No, quello era Tex Willer.
  • Mister No si tinge le basette di bianco per avere un aspetto più affascinante. [5]
  • Nonostante i personaggi provengano spesso da locazioni opposte fra loro del mondo, tutti parlano in italiano, con qualche esclamazione portoghese come intercalare. Tutti, a parte qualche Yanomama, Jivaro, Zuruahã, Sardo o comunque indios. Gli Zulu, invece, parlano dialetto vercellese.

Note

  1. ^ Gli esseri umani no, perché hanno i negri che lavorano per loro.
  2. ^ In Brasile i funzionari statali sono un po’ sonnolenti.
  3. ^ In Brasile i chiodi sono molto, molto resistenti.
  4. ^ Appena sopra l'autore di questo articolo ha sostenuto il contrario. Ignoratelo.
  5. ^ Ora scommetto che vuoi farlo anche tu, genio.

Collegamenti esterni