Wolverine

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Il secondo lavoro di Logan: venditore di lame per televisione. Cosa non si fa per arrotondare!
Avere uno scheletro come il suo ha i suoi lati negativi.
« Sono il migliore in quello che faccio, ma quello che faccio non è bello »
(Operaio della Spurgo S.P.A..)
« SNIKT!!! »
(Wolverine su tutto.)
« Mi spiace, io ci ho provato! »
(Il chirurgo di Wolvie dopo l'ultimo tentativo di tagliare un'ernia (che puntualmente ricresceva.))
« Togliti di mezzo, tappo! »
(Aspirante suicida a Wolverine.)
« Che costumino ridicolo! »
(L'aspirante suicida ci ritenta.)

Wolverine (pron. Uòlverin) è il nome d'arte di Logan, alias James Howlett (trad. Giacomo Comelettone).

Viene chiamato anche Wolly, Wallo, Walle, Willy il Coyote o semplicemente "Quello che gli escono i coltelli dalle nocche col tutù giallo". È un abitante dell'Universo Marvel, una dimensione parallela alla nostra dove di solito escono lame dalle nocche, ci si arrampica sui muri, esistono gorilla rosa alti quattro metri, bere del plutonio liquido fa acquistare poteri speciali e soprattutto le ragazze sono tutte piuttosto ben messe e la danno via come il pane. Nonostante sia basso, peloso, incline alla violenza, semianalfabeta e costantemente incazzato per motivi che nemmeno lui capisce non è sardo.

Origini

Ecco un buon motivo per non rubargli mai la merenda.

La vera storia di Logan

C'era una volta... - Un re! - diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato...

Ops, ho sbagliato anch'io, queste erano le origini di qualcun altro.

La vera storia delle origini di Uòlvi è stata raccontata di recente in una serie a fumetti di facile comprensione[citazione necessaria] firmata dallo sceneggiatore di Shining e dallo stilista dei Muppets che ne ha curato i disegni. In questa piccola storia, all'apparenza del tutto simile a Piccole Donne, si scopre che il personaggio si chiama Giacomo Comelettone. Ma il nome è talmente buffo che lo cambia. In Logan, che in italiano sta per "Entri uno". Non è che abbia fatto un grande acquisto...

Continuando con le sue origini scopriamo che suo padre non era il suo vero padre, che sua madre non era normale ma era da manicomio, che suo nonno era suo zio e che Babbo Natale non esiste.

In un'altra miniserie, Weapon X (Uèpon Ics, trad. "abbiamo inventato l'ennesima parola a caso che termina per X, perché non abbiamo fantasia"), scopriamo che per passatempo gli hanno sostituito tutte le ossa con degli oggetti metallici, rendendolo più resistente. Immaginate che goduria quando deve prendere un aereo e superare il controllo elettronico.

Ah, quasi dimenticavamo! Quando si arrabbia tira fuori degli artigli di metallo dalle nocche. Per questo vi consigliamo sempre di sfoderare il miglior sorriso possibile se dovesse mai capitarvi di incontrarlo.

Il fumetto

Uòlverin nei lunghi viaggi porta con sé solo lo stretto necessario

La sua prima apparizione, che ne denota così il ruolo di primo piano che da sempre ha assunto, la fece in qualità di spalla al famosissimo personaggio Wendigo, sul numero 181 de L'Incredibile Hulk. In questo numero il nostro è un eroe del Canada, dove l'omaccione verde si trovava in vacanza.

La scelta dell'ambientazione in Canada, del nome del personaggio (il Uòlverin o Gulo Gulo è un tipo di nonsocosa tipicamente canadese che assomiglia vagamente ad un tasso gigante) e le sue origini canadesi, la presenza massiccia di foglie di acero rosso, simbolo del Canada, e soprattutto l'abuso di tende canadesi negli sfondi del fumetto è stata una mossa puramente economica atta alla conquista di simpatie di un settore ben specifico di lettori: gli ambientalisti.

Nella raggiosa[citazione necessaria] Italia degli anni '70, qualora non foste riusciti ancora a capire di chi stiamo trattando, venne reso noto al pubblico col nome de "il Ghiottone", con evidente riferimento alla voracità di Uòlvi durante i pasti. Il nome gli venne dato dalla casa editrice che ne curò le prime edizioni italiane, l'editoriale Corno, la stessa di Alan Ford e del Gruppo T.N.T. per intenderci, quasi a sottolineare la serietà del personaggio. Per la cronaca: al prof. Xavier venne aggiunta una lunga barba e venne ribattezzato Numero Uno.

Non contenti di un incontro con il caccolone più grande al mondo, i geniazzi Marvel decidono di piazzare Uòlvi nella serie che ha rilanciato gli X-Men: "Esplorando il corpo umano", in cui creature meravigliose vagamente assomiglianti ad esseri umani, ma dotati di poteri paranormali, cercano di tirare avanti e di sopravvivere nonostante l'attacco dei terrificanti nemici.

In questa serie il nostro è relegato al ruolo di fotocopiatrice, a lui viene affidato il delicato compito di fare tredici copie autenticate per ogni modulo redatto dal tizio pelato in carrozzina (noto anche col nome di Jean-Luc Picard) a cui aggiungere una intestazione di 26 px in duplice formato e allegare il plico relativo in cui inserire la lista delle copie precedenti, dei destinatari e il numero di fax degli stessi. Questo spiega due cose fondamentali: la prima perché Uòlvi sia sempre inc***ato nero con chiunque; la seconda per quale motivo la fondazione Xavier abbia sempre problemi di tipo burocratico.

La svolta avviene nel 1982, quando Franco Müller (inventore tra l'altro della crema di yogurt con cui poter fare l'ammore) decide di realizzare una serie di storie indipendenti ambientate in Giappone con Uòlvi protagonista, per vedere se vale la pena di fargli avere una capocciata testata autonoma. L'esperimento funziona talmente bene che bisogna aspettare 10 anni prima del primo albetto autonomo su di lui.

Il personaggio

Wolvie durante il suo annuale bagnetto nella jacuzzi. Da notare quanto gli piaccia l'acqua

Carattere

Vi chiederete: "perché prima il carattere e poi l'aspetto fisico? Di solito si fa il contrario!" In realtà è una scelta mirata per far capire che il carattere di Uòlvi non influenza affatto la nostra opinione sul suo aspetto fisico.

Dalla miniserie di cui parlavamo nella sezione precedente si può dedurre che Uòlvi ebbe un'infanzia decisamente travagliata. Vide uccidere il padre sotto i suoi occhi. Questo lo fece, per così dire, "alterare un po'", urlare come un disperato e scappare a lavorare in una miniera sperduta nella Columbia Britannica, dove gli unici abitanti sono energumeni di tre metri per sei pronti a rivoltarti come un guanto se solo li guardi storti. Anche le donne. Chiunque stia pensando che sia una cosa da folli scappare in un posto del genere si ricordi le lame che escono dalle nocche.

Lì uccise la sua compagna di viaggio, Rose, l'unica donna decente nel raggio di 120–125 km. Questo lo fece girovagare per molto tempo, forse per secoli, nudo nell'Alaska. Se ancora pensate che sia un mentecatto totale ripetiamo: ricordate le lame che escono dalle nocche.

Nel suo peregrinare incontrò un gruppo paramilitare che gli innestò al posto delle ossa degli oggetti metallici in una lega sconosciuta e indistruttibile, ovviamente senza anestesia. Tutto ciò sotto la sua stessa volontà.

Tutte queste divertenti esperienze lo hanno reso come lo conosciamo oggi: un simpaticone gioviale, molto socievole e sereno, col pieno controllo del proprio senno. Lame che escono dalle nocche, lame che escono dalle nocche, lame che escono dalle nocche...

Aspetto fisico

Logan mentre prova il nuovo elettrostimolatore Manikosport, che tonifica i muscoli e rende morbida la pelle (l'effetto si direbbe piacevole...)

Fisicamente, nonostante il nome, ha l'aspetto del camionista palestrato. Villoso, perennemente col sigaro in bocca, non perde occasione di mostrare i propri bicipiti. Sarà per questo che le donne gli sbavano dietro?

Nonostante sia muscoloso, e il tipo che lo interpreti sia uno spilungone, Wolvie è un vero tappetto di 1.60 m, ma che sa perfettamente rifarsi con il suo carattere...

Porta una buffa acconciatura che ricorda vagamente una sorta di gufo impagliato, richiamato anche dai basettoni alla Cavour, che ci fa immaginare il tipo di rapporto con il suo barbiere. Conflittuale.

Per il resto sembra vagamente un mezzo uomo, mezzo animale e mezzo caterpillar. In mezzo ad una strada. Su un mezzo pubblico. Spesso lo si può confondere con un uomo-lupo idrofobo, ma il suo commento a riguardo è piuttosto illuminante: "SNIKT!!!"

Costume

La sorella gnocca di Uòlverin. Ecco, ancora pensate sia un costumino ridicolo?

Per la serie "l'abito non fa il monaco" il nostro buon Uòlverin ama indossare sgargianti tutù giallo limone con tigrature bluette, disegnatogli apposta da Falce&Babbiana. Il massimo dell'alt(r)a moda.

Ovviamente non potevano mancare i caratteristici pantaloncini rigorosamente a vita alta tenuti su da una cinta rossa con una deliziosa X inscritta in un cerchio come fibbia e degli stivali a V che fanno tanto anni '70. Da far impallidire Tony Manero.

Superpoteri

Come ogni personaggio Marvel che si rispetti - no, dico: a dire che ce ne sia uno che non lo sia - è iperaccessoriato. Nello specifico Uòlvi ci ha spiegato che può

  • rigenerarsi da qualsiasi ferita; una volta ha persino provato il seppuku, ma è guarito
  • tirar fuori gli artigli dalle nocche a suo piacimento, tranne la domenica mattina per riposo settimanale
  • subire qualsiasi tipo di incidente senza rompersi le ossa ché ce le ha di adamianto, ma non può nulla contro la carie
  • sentire qualsiasi odore ché ha il fiuto molto sviluppato, per questo non lo vedrete mai in una discarica
  • aprire una noce di cocco solo con un pugno
  • trovare un idraulico a ferragosto
  • spararle davvero grosse

niente male, vero?

I films

Ecco spiegate le incongruenze del film...
Un cammeo di Wolverine nel film Nightmare.

Come ogni supereroe che si rispetti anche Uòlvi ha subito l'umiliazione del grande schermo. La prima apparizione è nel film sugli X-Men, un popolo di individui che nascono in una situazione di diversità rispetto agli altri - sicuramente migliori - ma proprio per questo discriminati soprattutto da parte di chi governa: in pratica la storia vera dei terroni. Ad indossare le - poche - vesti di Logan è Hugh Jackman che per l'occasione si è fatto crescere le palle. In seguito ottiene un film tutto suo, per la regia del fratello di Robin Hood, Gavin.

Quest'ultimo film è noto per non avere coerenza di trama con i tre film della saga degli X-Men, con i fumetti nati intorno al personaggio di Uòlverin e con le recensioni di Ciack. Per il resto è tutto pieno di effetti speciali, attori famosi e gadget in quantità. Quindi è un gran film degno di interesse.

Trame

X-mens

Nella trilogia degli X-Men Uòlvi è un tizio sbandato che ruba motocicletta e fidanzata a Ciclope (il solito culattone raccomandato), taglia un pezzo della corona della Statua della Libertà dopo averne distrutto il Museo, fa saltare in aria una diga e infine ingaggia una sorta di guerra civile in cui uccide proprio la fidanzata che aveva rubato a Ciclope. Insomma, quel che si dice un bravo ragazzo.

Le Originis

Nel film Le Origini: Uòlverin si vede la sua infanzia da Giacomo Comelettone turbata dall'assassinio del padre da parte del giardiniere ubriaco che rivela di essere l'amante della madre e per questo il vero padre di Giacomo (Beautiful a confronto è Topolino...). Giacomo impazzisce, rivela di essere in mutand... un mutante e uccide il giardiniere con degli artigli ossei che gli sono sbucati dalle mani. La madre è disgustata dalla rivelazione e lo caccia via negandogli i cartoni animati e la pleistesciòn. Il figlio del giardiniere, che a questo punto è il fratello, lo raggiunge a consolarlo. E ancora siamo ai titoli di testa!

Poi il resto del film è il solito pout-pourri all'americana: inseguimenti, sparatorie, spade giapponesi, effetti speciali, il tempo che si ferma come in Matrix... Ordinaria amministrazione. Si sa solo che ad un certo punto gli mettono un meteorite al posto delle ossa per vedere se gli fosse riuscito di parlare agli alieni, finisce su un'isola dove fanno strani esperimenti - si vocifera che da qui provengano prodotti geneticamente modificati quali He-Man, Speedy pollo, nonché Roberto Calderoli - e dove ritrova il fratello scomparso (quand'è che si erano lasciati? Ah, forse quando mi sono addormentato...). Qui i due si danno battaglia, poi fanno la pace. Infine il tizio che li aveva messi contro spara in testa a Uòlvi che però non muore, ma si dimentica tutto. Così va in giro senza memoria e, soprattutto, senza un accidenti da fare.

Wolverins - L'immortales (tit. originale "The Wolverine", cioé "Il ghiottone")

Durante la seconda guerra mondiale, Wolverine salvò dalla bomba atomica un onorevole tenente giapponese; del che ebbe poi a pentirsi amaramente.

Logans

Uòlvi scopre di essere padre. E poi muore.

Le trame sono state gentilmente offerte da Baz



Prima versione della locandina italiana.

Curiosità

Gemelli siamesi separati alla nascita
  • Wolverine non ha bisogno di andare dal salumiere per avere dell'affettato
  • Wolverine ha difficoltà a stare a galla a causa del peso delle ossa in metallo, almeno è ciò che vorrebbe far credere
  • Wolverine è l'unico uomo al mondo a fare pipì seduto sul water, per evitare che gli possano improvvisamente uscire le lame
  • Wolverine in Svizzera si dice "coltellino"
  • Wolverine ha terrore di pulirsi il culo dopo averla fatta. Ma è risaputo che l'uomo che sia davvero uomo deve puzzare!
  • Wolverine non ha difficoltà ad aprirsi un barattolo di pomodoro in lattina senza anello
  • Wolverine non riesce a scaccolarsi
  • Wolverine è stato denunciato per plagio da parte di Freddy Krueger...
  • ...Ma anche da parte di Vega di Street Fighter.
  • Wolverine ha difficoltà a tenere il volante, per questo cammina quasi sempre a piedi
  • Wolverine ha il costume giallo Simpson e non piange mai... credo
  • Wolverine è fan di Riccardo Cocciante

Voci disparate