Roberto Recchioni

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« Lorenzo, hai finito di scrivere il soggetto? »
(Roberto Recchioni a Lorenzo Bartoli)
« Lorenzo, hai finito di scrivere i dialoghi? »
(Sempre Roberto Recchioni a Lorenzo Bartoli)
« Lorenzo, hai fatto la lavatrice ricordandoti di separare i capi scuri da quelli chiari? »
(Ancora Roberto Recchioni a Lorenzo Bartoli)

Roberto Recchioni (in arte RRobe Rubacuori) è la massima autorità vivente in fatto di fumetti, o almeno così racconta sua madre alle amiche. Personaggio accattivante e simpatico quanto un rumeno ubriaco, è attivo nell'ambito fumettistico fin dal 1993, quando a bordo del suo Malaguti si stuprò Andrea Pazienza, trascinandoselo dietro per una quindicina di metri prima di riuscire a fargli mollare le tavole del nuovo fumetto a cui stava lavorando: John Doe.
Si considera con grande modestia il Quentin Tarantino italiano, ma nel 2011 è stato definito dalla critica il Claudio Chiaverotti di Tor Pignattara.

Curriculum

Recchioni si bulla ritirando il premio per il miglior sceneggiatore italiano. Assegnato a Bartoli.

La sua è la carriera di un predestinato: a diciott'anni, trovandosi per pura curiosità in un sexy shop a contrattare sul prezzo di un dildo a doppia punta, conosce Milo Manara, allora il fumettista più in voga a causa delle sue provocanti vignette su Corto Maltese e alla sua burrascosa relazione con Paris Hilton. Recchioni non perde l'occasione di ingraziarselo con una frase ad effetto:

« Signor Manara, ho visto tutti i suoi film! »

In seguito collabora con Disney, Astorina, Bonelli, Eura Editoriale, segnalandosi per la sua conoscenza a dir poco enciclopedica di hentai e dojinshi e per un temerario crossover tra Diabolik e Paperino Paperotto. L'opera ottiene recensione contrastanti, e la critica specializzata si divide tra chi grida al capolavoro underground e chi vedrebbe volentieri l'autore impiccato a testa in giù.
Recchioni torna a sollevare un polverone mediatico con Mater Morbi, storia che secondo il sottosegretario alle gaffe Eugenia Roccella inneggia all'eutanasia, alla sodomia, al falso in bilancio e al surriscaldamento del globo. In Mater Morbi troviamo un Dylan Dog provato da una congiuntivite a lungo trascurata e costretto a farsi ricoverare in un ospedale di Caserta. Tra comici scambi di cartelle cliniche, medici senza laurea e fantasmi di pazienti deceduti, l'Old Boy riesce a salvare la pelle solo al termine di una delicata operazione alle cornee eseguita per via rettale dal fido Groucho.
Su una chat per cuori solitari conosce Lorenzo Bartoli, suo futuro collega e colf, di cui al momento occupa abusivamente il divano.

I suoi fumetti

Il RRobe è anche un ottimo copertinista.

John Doe

John Doe, essere immortale e virtualmente invincibile (salvo calci nelle palle), è alle dirette dipendenze dei quattro Cavalieri dell'Apocalisse, per i quali si occupa dei casi più difficili: eliminare terroristi, dittatori e fenomeni di YouTube. Il protagonista però si ribella quando viene a conoscenza del piano architettato dai suoi superiori in combutta con un quinto misterioso Cavaliere, già costruttore di Paradiso 2 e proprietario di tutte le reti televisive del Regno dei Cieli: condannare ai supplizi dell'Inferno i magistrati di sinistra.
Come sempre Lorenzo Bartoli ha curato la parte tecnica (testi, lettering, disegni, chine e spese di produzione), mentre Roberto Recchioni si è occupato di pubblicizzare il fumetto sul suo blog e di fare le pose ganze davanti ai fotografi.

Detective Dante

Henry Dante è un detective della squadra omicidi di Scampia, il classico sbirro tutto d'un pezzo che prima spara e poi semmai chiede di favorire patente e libretto. Tormentato dal fantasma della moglie Maria, che gli rimprovera di non aver mai vendicato la sua morte e di non averle mai comprato quei tupperware così carini, Dante cerca rifugio nell'alcol, nelle polluzioni notturne e nel metodico pestaggio ai danni di papponi, spacciatori e inermi passanti che si schiariscono la gola troppo rumorosamente. Nell'ultimo numero il colpo di scena: Dante non è un detective, bensì un disturbato venditore di eleganti paraspifferi in silicone, e Maria non è altro che la sua paperella da bagno preferita.
Il fumetto è ricco di rimandi e citazioni alle opere di scrittori quali Dante Alighieri, Raymond Chandler, Elmore Leonard, Fabio Volo e Gino e Michele.

David Murphy - 911

Traendo spunto dalla celebre Legge di Murphy, il fumetto narra le vicende di un pompiere chiamato a sventare disastri aerei, abbattere porte d'acciaio a capocciate, ammaestrare squali, sconfiggere gorilla inferociti a braccio di ferro, sedare risse tra i figuranti di Forum e disinnescare bombe con gli occhi bendati e col solo ausilio di un arricciacapelli. E il tutto prima di fare colazione!
Fedele all'assioma secondo cui "Se qualcosa può andar male, lo farà", il fumetto ha chiuso i battenti dopo quattro numeri.

La malattia

Pochi sanno che Roberto Recchioni è affetto da una rarissima malattia genetica che gli provoca tachicardia, epilessia, licantropia, tigna, svenimenti e dilatazione incontrollata dello sfintere non appena qualcuno pronuncia davanti a lui la parola graphic novel.

- Tizio: “Ciao RRobe, proprio ieri ho letto un graphic novel fighis....”
- Recchioni: “NOOOOUUAAARGHSBAVGRRARFARF! (rumore di un corpo che cade di schiena e si contorce sul marciapiede)”

La giornata tipo del RRobe

  • Ore 10,30: Sveglia;
  • Ore 10,45: Toeletta mattutina con oli essenziali e petali di rosa;
  • Ore 11,00: Colazione con champagne e foie gras;
  • Ore 12:00: Accede al suo blog e pubblica un post polemico su un argomento a caso;
  • Ore 12,30: Scende in cantina, per assicurarsi che la ciotola dell'acqua di Lorenzo Bartoli sia piena e che abbia finito le sceneggiature che gli aveva commissionato. Già che c'è gli affida altri due o tre lavoretti che avrebbe dovuto presentare in redazione il giorno prima;
  • Ore 13,00: Pranzo da mammina;
  • Ore 14,00: Post polemico sulla pessima cucina di mammina;
    Recchioni in una convincente imitazione di Alan Moore.
  • Ore 15,00: Digerisce giocando a Halo;
  • Ore 15,30: Inizia a lavorare seriamente a una nuova storia di John Doe;
  • Ore 15,35: Pausa sigaretta;
  • Ore 16,00: Di nuovo al lavoro;
  • Ore 16,05: Pausa ricreativa su Youporn;
  • Ore 16,35: Recensione spietata su un film che non ha ancora visto;
  • Ore 17:00: Capatina alla fumetteria sotto casa, per assicurarsi che i suoi fumetti abbiano lo spazio che meritano;
  • Ore 17,15: Importuna un bambino che voleva comprare Topolino e lo costringe a comprare cinque numeri di John Doe. Rovina con l'indelebile i fumetti della concorrenza e sfiora la rissa con l'edicolante;
  • Ore 17,45: Risata malefica dopo aver cancellato (senza leggerle) le decine di mail spedite dai suoi ammiratori;
  • Ore 18,00: Cerca notizie di gossip che lo riguardano su Internet. Non le trova, e le inserisce lui;
  • Ore 19,00: Pubblica un post sul problema del calo di vendite dei fumetti periodici in Italia, approfittandone per puntare il dito su quelle case editrici che non hanno voluto pubblicare le sue storie;
  • Ore 19,40: Ora di cena, ordina una pizza;
  • Ore 20,00: Arrivo del fattorino con la pizza. Si rifiuta di pagare il conto dicendo: "Ehi, io sono il RRobe!"
  • Ore 20,30: Scende in cantina a ritirare le sceneggiature di Bartoli. Si assicura che sia ben incatenato al muro e gli cambia la paglia del giaciglio;
  • Ore 21,00: Post rancoroso verso qualche collega;
  • Ore 22,00: Si imbuca a una festa presentandosi a tutte le ragazze presenti come "lo sceneggiatore di John Doe";
  • Ore 23,30: Abbandona la festa dopo essere riuscito a rimorchiare solo una groupie panzona;
  • Ore 00,30: Giretto per la tangenziale alla ricerca di ispirazione, possibilmente nigeriana;
  • Ore 1,00: Torna a casa. Post di sberleffo nei confronti della groupie panzona;
  • Ore 2,00: Bacia la propria immagine allo specchio e va a dormire.

Facebook

Il Vate è molto attivo su facebook, piattaforma social che utilizza principalmente per bloccare tutti quelli che, ovviamente sbagliando, si permettono di dirgli che scrive cazzate. Essi non si rendono conto che il Nostro non può scrivere altro che verità assolute in quanto essere superiore. Si vocifera che sia uno e trino ma i pareri fra i teologi sono discordi.

Colui che veniva violentato nelle tenebre

Ogni volta che si trova a parlare con qualcuno, Roberto Recchioni viene stuprato attraverso le orecchie. Questo purtroppo accade perché egli è inferiore a tutti e ad ogni cosa. Persino una bestia vale più del Recchioni, detto anche la (o)Recchia. Roberto da parte sua insiste nel negare di aver subito abusi. Restio ad accettare la realtà, vuole continuare a credere che un giorno sarà ricordato come il grande fumettista che non è. Ma verrà stuprato ancora e ancora, e tutti defecheranno sulle sue opere indegne, e vi sbratteranno sopra e le odieranno nei secoli dei secoli AMEN.

Il rapporto con Michele Masiero

Nel 2018, in occasione di Lucca Comics, Roberto Recchioni si è offerto come vittima sacrificale a Michele Masiero, direttore editoriale della Sergio Bonelli Editore. Michele ha divorato la carne del suo autore, e poi ha gettato gli avanzi alla folla. Da allora, di Roberto Recchioni è rimasta solo una tibia, oggi conservata a Torino al fianco della sacra sindone.

Collegamenti