Emanuele Giaccherini

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Giaccherini riceve i complimenti di Gilardino dopo essere riuscito a infilarsi correttamente entrambi gli scarpini.
«  Due cose sono infinite: l'universo e il culo di Giaccherini, ma riguardo all'universo ho ancora dei dubbi. »
(Albert Einstein su Emanuele Giaccherini)
« Odio quel dannato spilungone! »
(Sebastian Giovinco su Emanuele Giaccherini)
« Che sci fa quel bambino in campo? I jenitori dovrebbero fare più attenscione quando portano i figli allo stadio! »
(José Altafini su Emanuele Giaccherini)

Emanuele Giaccherini è il Messi della Romagna, ma forse è più corretto dire che Messi è il Giaccherini d'Argentina.
Giaccherini è un esterno di centrocampo versatile, eclettico ed epilettico, abile nel dribbling e nello stalking ai propri allenatori. Giocatore dal rendimento costante (fa schifo in ogni angolo del campo), può essere impiegato come ala, petto, coscia, libero, portiere, trequartista, elettricista, magazziniere, stewart e ciambella antiemorroidi.
Alla Juventus Antonio Conte lo usa come grattaschiena.

Carriera

File:Giaccherini 2.jpg
Giaccherini mentre tenta di sintonizzarsi su Radio 102.5 durante un elettrocardiogramma.

Di Giaccherini non si sa nulla fino a quel freddo pomeriggio d'agosto del 2009 in cui, già trentottenne, fa la sua comparsa sul campo d'allenamento del Cesena. Scambiato inizialmente per un nano da giardino, Giaccherini dimostra di avere una corsa e una resistenza notevoli, doti che lo rendono fondamentale quando c'è da correre in spogliatoio a riempire le borracce.
Con il Cesena debutta in Serie A e segna un goal ad un Milan così alla frutta da schierare in difesa tre generazioni di Maldini (Cesare, 76 anni, Paolo, 43, e Daniel, 8). Dopo questo goal i tifosi prendono a chiamarlo La Pulce, Il Messi di Romagna e Giaccherinho, ma è lui stesso a rifiutare questi soprannomi per paura che il buon gusto gli faccia causa.

Beppe Marotta, alla ricerca di qualcosa da mettere sotto alla gamba traballante della sua scrivania, nota Giaccherini e lo porta alla Juventus. Nonostante lo scetticismo dei tifosi e di sua madre, il Maradona della Via Emilia si dimostra molto utile alla squadra bianconera, segnando la rete decisiva in Juventus - Puteolana 1 - 0 e il 16°, il 17° e il 18° goal in Juventus - Real Amputati 22 - 0.

Alla Juve Giaccherini trova Sebastian Giovinco, giovane talento della Nazionale pigmea, col quale inizia un'aspra contesa per il titolo di giocatore più nano del campionato. Nonostante l'odio reciproco, i due dormono nella stessa stanza (una scatola da scarpe).

Cosa Giaccherini sa fare

  • Palleggiare fino a uno.
  • Contare fino a 20.
  • Dire l'alfabeto.
  • Segnare al Brasile (lui è Giaccherinho!).
  • Ingoiare abnormi dosi di piadina e poi vomitarla in campo.
  • Buttarsi a terra in area e non ottenere un rigore per la Juve.
  • Buttarsi a terra fuori area e non ottenere un rigore per la Juve.
  • Buttarsi a terra mentre fa riscaldamento a bordo campo e non ottenere un rigore per la Juve.

Cosa Giaccherini non sa fare

  • Palleggiare fino a due.
  • Crossare.
  • Allacciarsi le scarpe.
  • Saltare l'uomo.
  • Saltare la donna.
  • Saltare qualsivoglia oggetto inanimato.
  • Fare un coppino a Luca Toni.

La Sindrome di Giaccherini

Prandelli nel momento in cui si rende conto di aver schierato Giaccherini titolare contro la Spagna.

Dal Pelè dell'Adriatico prende il nome la Sindrome di Giaccherini, una malattia che colpisce quei giocatori che sono panchinari nel proprio club e titolari inamovibili in Nazionale. I tedeschi, a cui ci lega una rivalità storica, sostengono che la denominazione corretta sia Sindrome di Klose, dal nome di Miroslav Klose, recordman di goal nella Nazionale di calcio della Germania e lavapiatti nel Bayern Monaco.
I più insigni pensatori si sono scervellati per scoprire il motivo per cui Giaccherini è sempre convocato in azzurro, anche quando ha la febbre o è reduce da un intervento di ricostruzione del ginocchio. Le ipotesi più accreditate sono tre:

  • Giaccherini si scopa la figlia di Prandelli;
  • Giaccherini si scopa Prandelli;
  • Giaccherini si scopa Claudio Silvestri, l'influentissimo cuoco della Nazionale.

La spiegazione in realtà è molto meno enigmatica: Giaccherini è un giocatore della Juventus e, in quanto tale, deve per forza essere convocato nella Nazionale italiana. Lo stabilisce un articolo del regolamento della FIGC.

L'11 giugno 2013 Giaccherini diventa il marcatore più veloce della storia della Nazionale segnando dopo 19 secondi un gol alla temibilissima Haiti. Salvatore Bagni, detentore del precedente record (25 minuti), commenta così:

« Aaaah! eee guaaa... uee ma proooo... Aaaah...Uuuuh! »

Questa prodezza, sempre in base al regolamento della FIGC, vale a Giaccherini la convocazione in Nazionale per i prossimi quarant'anni.