Ciro Ferrara: differenze tra le versioni

Da Nonciclopedia, premiata non-enciclopedia dal 2005.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto aggiunto Contenuto cancellato
Nessun oggetto della modifica
Riga 36: Riga 36:


== Curiosità ==
== Curiosità ==
[[File:CiroFerrara.jpg|right|thumb|210px||Ciro mentre emette un peto.]]
[[File:Ciro Ferrara.jpg|right|thumb|210px||Ciro mentre emette un peto.]]
*[[Tutti]] i suoi ex tifosi lo odiavano a morte
*[[Tutti]] i suoi ex tifosi lo odiavano a morte
*Ciro Ferrara è diventato gay alla veneranda età di 1 anno, quando scopò con il barbone che lo trovò.
*Ciro Ferrara è diventato gay alla veneranda età di 1 anno, quando scopò con il barbone che lo trovò.

Versione delle 22:22, 3 mag 2010

File:Ciro ferrara con una suora.jpg
Ciro Ferrara in un centro di riabilitazione.
« Bè sì, io e Fabio avere creato società molto buona e dare tanti soldi a bambini. »
(Ferrara cercando di intraprendere un discorso sensato)
« Ciro Ferrara? Ah sì, quel barbone a cui diamo un posto di lavoro per carità? È simpatico. »
(Marcello Lippi che risponde a una domanda sulle mansioni di Ciro Ferrara nella nazionale)
« Troooppo bùona! »
(Ciro Ferrara su formazione della Nazionale al Mondiale 2002)
« Nonostante la sconfitta, sono ancora io l'allenatore della Juventus »
(Ciro Ferrara qualche ora prima di essere esonerato)

Ciro Ferrara (Scampia, 11 febbraio 1967 - Juventus, 29 gennaio 2010) è un noto attore comico napoletano, che prima di intraprendere questo mestiere si ostinava a giocare a carte calcio, prima nel Napoli (se esisteva già), e poi nella Juventus (se la si poteva chiamare squadra).

Nascita

Ciro Ferrara nacque (fino a qua ci siamo). Egli nacque grazie ad un rito propriziatorio, filmato da Tinto Brass, tra la madre e un barbone trovato lì per caso, mentre lo torturavano. Dopo questo rito la madre, di nome non identificato, rimase incinta magicamente (si magicamente, qualcosa contro?) e dopo 10 mesi (beh, Ciruzzo è speciale) nacque lui, un bambino bruttissimo bellissimo e non dotato superdotato. Ciruzzo era un bambino precoce infatti appena nato, quando il dottore gli diede lo schiaffo dietro la schiena lui rispose con un calcio nelle palle. La madre appena vide che suo figlio era bruttissimo lo abbandonò in un cassonetto della spazzatura in un paese della provincia di Napoli. Mentre un certo Totonn buttava la spazzatura trovò il neonato . A Totonn venne un 'infarto quando vide quel neonato così brutto in un cassonetto della spazzatura e pensò: Potevano almeno chiudere la busta. Visto che aveva procurato un'infarto a Totonn, Ciruzzo fu levato dal cassonetto dell'umido e fu messo in un cartone al ciglio della strada. Di tutto ciò se ne accorse un barbone e portò a vivere con sè Ciruzzo. Così iniziò la vita di Ciruzzo, una vita di merda. Insieme al barbone che lui chiamava Barbapapà iniziò a vagare per Napoli, sotto i ponti, nelle stazioni, nella ferrovia dove già da piccolo iniziò a ubriacarsi e a frequentare gente non molto consigliabile.

Infanzia

Il nuovo logo della Danette.

Ciruzzo nostro trascorse un'infanzia molto dura con il padre borbone. Ogni giorno dall'età di un'anno trascorre tutte le sere a ubriacarsi. La mattina deve andare in giro a cercare cibo da far mangiare per la maggior parte al padre e la parte più piccola a lui. Appena porta dal padre il cibo va a nascondere la propria parte da qualche parte. Se qualche cane o gatto randagio vorrebbe leccare un po' del cibo lui attacca gli animali con il proprio coltellino e li scuoia e li squarta. Così trova un po' di carne e anche una buona coperta. Quando le bottiglie di whisky, vodka,gin tonic non si rompevano lui giocava insieme ai fratelli Cannavaro a pallone con quelle bottiglie. Dopo le partite di pallone tornavano a casa pieni di taglie pieni di malattie diverse che scoprivano loro. Tornato a casa pieno di tagli e senza cibo Giruzzo veniva pichiatto dal padre con tutto quello che trovava intorno a lui (una volta fu costretto a fare ambarabaciciccoco per tutto ciò che c'era attorno a lui, siringhe, pantofole, martelli, bottiglie rotte e preservativi). Quando Ciro raggiunse i 13 anni capì di essere innamorato di un Cannavaro (ma di chi?). Non potendosi spiegare chi fosse quel Cannavaro baciò tutti i Cannavaro (compresi mia nonna e tutti i Cannavaro già morti e sepolti). Dopo ciò ancora non capì chi fosse quel Cannavaro e così violentò tutti i Cannavaro e capì che era uno dei due fratelli (ma chi dei due?). Dopo un anno capì che il suo uomo era niente popò di meno che Fabio Cannavaro. Il padre per non farlo rimanere per la strada dalla mattina alla sera, chiese a una squadra di calcetto di prenderselo e fece un patto, lui si concedeva sessualmente a tutto lo staff (fin qundo il figlio non compirà 10, e si concederà lui) e prendevano con loro Ciro.

Carriera

Appena iniziato a fare calcetto, gli allenatori gli insenarono un po' delle cose base del calcio, ma lui già dava dimostrazione dei suoi inaggiustabili piedi storti. Gli spiegarono le regole del calcio, ma lui non le riusciva a capire (tutt'ora non le capisce), soprattutto il fuorigioco, infatti al posto di mettere in atto la regole del fuorigioco faceva il contrario e gli avversari andavano a segnare. Anche se i suoi allenatori passavano ore intere a spiegargli qualcosa lui o non capiva o era impossibilitato nel farlo. Quando si facevano le partite d'allenamnto veniva preso sempre per ultimo data la sua dote nel far perdere le partite della propria squadra. Era un problema per la propria squadra e per il proprio allenatora, che più volte tentò il suicidio e le dimissioni ma non ci riuscì. Con un gioco di parole tipo: Con noi sei sprecato, dovresti cambiare squadra lo convinsero a cambiare squadra. Girando per tutta Napoli e provincia non riesce a trovare un squadra che lo prenda. Un giorno non si sa nè come e nè quando approdò al Napoli. Arrivato al Napoli subito diede dimostrazione di avere piedi storti e minima conoscenza del calcio, proprio per questo veniva tenuto a debita distanza. Negli allenamenti veniva usato per di più come racchettapalle (perché era un pericolo pubblico), e proprio racchettando le palle conobbe l'amico di tante avventure, Fabio Cannavaro.

Intanto quelle poche volte che gli facevano fare l'allenamento, si perdevano 25 palloni, si infortunava mezza squadra, l'allenatore veniva ricoverato d'urgenza al Policlinico e il presidente del Napoli tentava il suicidio non riuscendoci. Uno di pochi estimatori nel Napoli di Ciruzzo, oltre l'amico Cannavaro, era Merdadona. Si suppone che quest'ammirazione era dovuta alla cocaina, di cui Diego non ne faceva per niente abuso.

Di solito le poche volte che Ciro giocava coincidevano con il giorno dopo un suo allenamento oppure in un periodo di virus. Quando iniziava la partita l'allenatore e il resto della squadra pregavano più che potevano per far giocare bene Ciro. Il suo esordio fu grandioso: il Napoli perse 13-0 contro la Tuscolaviterfiaconesenese. Tutti furono entusiasti della prestazione di Ciro. La sua seconda partita la giocò il campionato successivo a campionato già vinto, e fu capace di far perdere la partita ben 23-0 contro il Bari. Dopo di che non giocò più per due anni, fin quando un grave virus intestinale si espanse ad alcuni difensori del Napoli e l'allenatore dovette schierarlo in campo. Era il giorno di Napoli-Juventus, partita che la Juventus vinse a tavolino, perché Ciro fece in modo che nei primi cinque minuti di partita si infortunasse tutta la propria squadra con un suo rinvio.

Approdato alla Juventus per lui si aspirava una lunga e ottima carriera, però lui buttò (letteralmente) tutto per l'aria a causa della sua ignoranza nel gioco del calcio. Ad ogni partita che lui giocava la Juve perdeva, ma non si sa perché gli allentatori si ostinavano a farlo giocare. La società non sapeva che fare con questo giocatore, così Moggi iniziò a comprare le partite dell Juventus solo a causa di Ferrara. Ferrara intanto continuava a giocare e a combinare guai. Passò a Torino pochi anni (20 anni) della sua carriera, ma quegli anni furono importantissimi per lui e per le altre squadre. Poi finalmente un giorno se ne andò e tutti furono più contenti, ma Moggi non riuscì a levarsi il vizio della gioco compravendità delle partite. Dopo andò a giocare nell' A.C. Casalese, e lì al suo primo errore, si mise la maglia all'incontrario, lo cacciarono. Così fu costretto a vagare da campo a campo in cerca di una squadra, ma niente ormai era fallito. Ma non tutto era finito infatti approdò alla Pro Scarsese, dove fece retrocedere la propria squadra nella serie E. Così decise di ritirarsi. Quel giorno milioni di italiani furono contenti. Poi in seguito Lippi vedendolo sfiduciato e triste lo prese nel proprio staff e se lo portò con sé come un cane.

Albo di bronzo

Qui sono riportati tutti i trofei probabilmente non vinti da Ciro Ferrara:

  • 5 coppe del nonno
  • 1 Ciempions lige
  • 20 cornetti
  • 50 coppe gelato
  • 12 Sculetti
  • 13 Coppa Padana
  • 16 Coppa Terronia

Curiosità

Ciro mentre emette un peto.
  • Tutti i suoi ex tifosi lo odiavano a morte
  • Ciro Ferrara è diventato gay alla veneranda età di 1 anno, quando scopò con il barbone che lo trovò.
  • Ciro, dopo aver chiuso la carriera nella Juventus, cadde in depressione insieme a Gianluca Pessotto, con cui ebbe una relazione. Vabbè, poi Pessotto cadde anche letteralmente...
  • Pessotto tentò il suicidio e lui iniziò a ubriacarsi e si andò a chiudere in un convento centro dove iniziò a cura con modi adatti (cilicio).
  • Ferrara si è sposato solo per non far capire che è gay, ma poi tutti l'hanno scoperto.
  • Ferrara non è mai stato buono a niente, infatti ogni volta che tentava il suicidio, non moriva mai.
  • Infettò di questo fatto Pessotto, che non riuscì a suicidarsi
  • Con Pessotto non ebbe mai rapporti sessuali, ma Gianluca andò a Casablanca, e poi fece l'inseminazione artificiale, da cui nacquero 5 gemelli.
  • La cosa migliore che Ferrara fece nella sua "carriera" di allenatore della Juventus fu smettere di allenarla.

Voci non interessate