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Ace Combat (serie)

« Perché l'ho comprato? Beh, almeno qui questo aereo vola per davvero. »
(Pilota di F-35 su Ace Combat.)
« ... »
(Tutti i piloti protagonisti fino ad Assault Horizon.)
« È il preferito di tutti i ragazzi, fa sembrare tutto così semplice! »
(Terrorista di Al-Qaeda su Ace Combat.)

Ace Combat è un fedele simulatore di voli Alitalia creato dalla Namco che da anni domina incontrastato il mercato della simulazione aerea. Su tutti e 10 i fan. Nato originariamente su console Playstation, nel corso degli anni è riuscito a sopravvivere e a proliferare su qualsiasi dispositivo elettronico, come Playstation 2, Playstation 3, Xbox 360, IPhone, Game Boy, PSP e radiosveglie. Poi, come ogni serie il cui nome era sinonimo di qualità e garanzia, il brand è stato fatto sprofondare nel luogo più tenebroso e senza via d'uscita dei videogiochi: il limbo della mediocrità.

I capitoli vari

Air Combat

Il capostipite della serie, che per l'occasione si chiamava pure in modo totalmente diverso. Animato da una grafica rivaleggiante in bruttezza con perle del calibro di Big Rigs, è ambientato in una delle tante versioni alternative dell'universo Marvel dall'improbabile nome di Strangereal. Tutto ha inizio nella nazione di

Usea, sconvolta da una guerra civile random causata da un esercito di terroristi terroni che grazie alla trama riesce a resistere contro tutte le forze governative. In aiuto al governo viene inviata (previo bonifico bancario) la squadriglia Scarface, guidata dal pilota protagonista Phoenix. Dopo aver decimato da solo tutti i contingenti nemici e dopo aver distrutto una fortezza volante[1] la pace e la democrazia vengono ripristinate.

Ace Combat 2

Visto che far scoppiare una guerra di proporzioni mondiali un giorno sì e l'altro pure non doveva essere sufficiente, la Namco decise di mischiare la trama di Armageddon - Giudizio Finale con quella del pacifico mondo di Strangereal. Ecco che per l'occasione su questa Terra persino più sfigata dell'originale è in rotta di collisione l'asteroide Ulisse. Approfittando del casino, un altro

esercito di ribelli fa ri-scoppiare una guerra per il controllo di Usea, che ancora una volta chiede l'aiuto del team Scarface, questa volta guidato da "Scarface One". Dopo un'altra carneficina metallica i ribelli vengono sconfitti, e ancora una volta la temporanea pace viene restaurata.

Novità del caso
  • Assi nemici: nel corso del gioco si incontreranno dei piloti nemici con particolari abilità rispetto alle normali versioni, ovvero saranno dotati di un nome in codice e non faranno schifo a combattere[2].
  • Fortezze volanti e sottomarini naviganti: per la gioia di quei giocatori che morivano dalla voglia di appagare il proprio ego distruggendo bersagli di dimensioni ciclopiche, ecco fare capolino un bestione volante e un sottomarino grande come la Liguria. Belli, grossi e incazzati, i progettisti di codesti scherzi della meccanica ritennero che già la mole e la figaggine dovessero essere sufficienti a vincere le guerre perciò lesinarono sulla corazza, rendendoli ridicolmente facili da distruggere.
  • Gregari: come nel primo capitolo, anche in questo si possono impostare ad inizio missione gli schemi di battaglia per i propri gregari, in modo da paracularsi in casi di necessità o facendo fare tutto a loro. Come? Le condizioni di battaglia mutano? Peccato.

Ace Combat 3: Electrosphere

« Trama? Mi state dicendo che questo gioco ha addirittura una trama?! »
(Giocatore sulla versione europea una volta venuto a conoscenza della versione giapponese.)

Ace Combat 3: Elettrosfera[?] è un perfetto esempio di come sia possibile ottenere una fredda accoglienza in patria con una versione originale, e di come ottenere un insuccesso ancora peggiore con una versione da esportazione mutilata nei contenuti.

Il concept originale vede come protagonista una IA di nome Nemo, impegnata/o a salvare il Strangereal del futuro[3] da una guerra tra corporazioni rivali, a cui è possibile unirsi o distaccarsi a seconda di come tira il vento. Nel corso del gioco il nostro codice ASCII senziente conoscerà altre persone in carne ed ossa, tutte accomunate da 2 fattori ben precisi: l'essere piloti ed essere psicopatici da rinchiudere alla prima occasione. Perché non solo una di queste, tale Rena, impazzisce e distrugge un intera città a bordo del suo Uber aereo, ma un altro tizio di nome Abyssal Dision ruba un altro Uber aereo e si unisce a dei terroristi transumanisti[Eh?]. Obiettivo dei terroristi trans è quello di spingere tutta l'umanità verso un mondo dove la grafica è quella di un equalizzatore e dove tutti sono riuniti in uno senza più i corpi fisici, l'Elettrosfera appunto. Ma dove abbiamo già sentito questa cosa? Nonostante 4 differenti finali, sembra che quello canonico preveda la sconfitta di Rena, di Dision e dei terroristi, solo per scoprire che tutto quello che si è visto finora era solo una simulazione di quello che sarebbe potuto succedere nel caso di una guerra tra fazioni, con conseguente cancellazione di Nemo per evitare che cadesse in mani sbagliate.

Nonostante la trama incasinata a livelli siderali, il gioco ottenne più bestemmie e harakiri che successo in patria, quindi la Namco pensò bene prima di esportare il prodotto di renderlo il classico arcade. Per ottenere ciò tagliarono senza pietà molte missioni, eliminarono i filmati in stile anime, la trama, i finali multipli e assieme a questi qualsiasi senso potesse avere in origine il gioco. Come risultato finale anche nel resto del mondo si sollevò all'unanimità un coro di imprecazioni, quindi la Namco decise di ritornare sui suoi passi.

Novità del caso
  • Torcicollo: ora è possibile ruotare la telecamera attorno all'aereo. Il genere di modifica che tutti chiedevano a gran voce[l'ha detto mio cugino].
  • E oggi che arma mi metto?: Si possono montare sull'aereo delle armi diverse oltre ai classici missili, quali missili con poca più portata e missili con ancora meno portata.

Ace Combat 04: Shattered Skies

« Mobius One! Devi annientare tutte le forze nemiche, distruggere tutti i depositi, proteggere gli alleati e fare il tutto nel minor tempo possibile e mentre schivi la contraerea. E quando torni portami un caffè. »
(L'AWACS Sky Eye mentre impartisce le direttive a Mobius One.)
« Minchia, deteniamo ancora il record di regione con più invasioni, ma questi ci stanno raggiungendo. »
(Siciliano su Usea.)

Cieli Sciattoni, anche conosciuto in Italia come "Distant Thunder" perché fa più figo, catapulta il giocatore

a Usea. Devastata dalla pioggia di meteoriti il continente ha in seguito subito una visita da parte dell'esercito del vicino Erusea, intenzionato oltre che a portare pace e stabilità con i carri armati a qualcosa di gran lunga meglio del petrolio: una super arma di distruzione di massa. Protagonista della vicenda è Mobius One, unico pilota di tutta l'aviazione dell'ISAF a non aver saltato la lezione in cui veniva insegnato come abbattere i nemici, che avrà il semplice compito di sovvertire con le sue sole forze l'esito di una guerra ormai persa.

Oltre alla trama principale ve ne è una secondaria avente come protagonista un marmocchio affetto da Sindrome di Stoccolma: tale fanciullo diventa il musicista e barista personale del pilota responsabile della morte di tutta la sua famiglia, il capitano della squadriglia di assi più temibile, l'asso Yellow 13. Un asso talmente forte e pericoloso da diventare concime per piante prima della missione finale.

Alla fine, dopo aver reso vedove migliaia di mogli, dopo aver distrutto la super arma del nemico, dopo aver allargato il buco nell'ozono a furia di dare fuoco ai depositi di carburante e dopo aver riconquistato la capitale, Mobius One affronta la missione finale che prevede la distruzione di una nuova super arma del nemico. Distrutta anche questa, gli Eruseani vengono scacciati e gli abitanti di Usea tornano alla vita normale. Dopo aver azzerato il contatore "Giorni senza invasioni" ovviamente.

Novità del caso
  • Torno subito: in ogni missione, a fondo mappa sarà presente una comoda linea di rientro che, una volta varcata, consentirà a Mobius One di atterrare al sicuro lontano dalla battaglia, rifornirsi di munizioni, andare a pisciare e anche cambiare le armi in uso.
  • Super-armi: una serie di installazioni degne, per dimensioni e scopo, a quelle partorite dalla mente di zio Adolf. In questo caso ci sono Stonehenge, una serie di cannoni a rotaia ridicolmente facili da distruggere decisamente più utili come contraerea che come arma anti-asteroidi, e Megalith, con la stessa funzione ma impiegante laser e missili balistici e con l'aspetto di una fortezza del male.
  • Non la semplice carne da cannone: oltre ai consueti assi solitari, fa la sua comparsa la squadriglia di assi d'elite, onnipresente in ogni gioco a seguire. In questo caso, ad affrontare Mobius One ci sono gli Yellow, assi così temuti da non dover perdere tempo a cercare un nome che susciti paura e non riso nel nemico.

Ace Combat 5: The Unsung War

« Chopper, vuoi chiudere quella cazzo di bocca?! »
(Blaze se potesse parlare.)
« Sì. No. »
(Ecco invece il suo elenco completo di risposte.)

Dato che nessuno nel nostro paese conosceva il significato della parola "Unsung", si optò come titolo per un per nulla figo "Squadron Leader" anche per rimarcare il ruolo "chiave" dei gregari. Visto che ormai il numero dei morti superava di gran lunga quello dei vivi, i produttori decisero di lasciar stare la martoriata Usea per ambientare il tutto nelle nazioni di Osea[4] e Yuktobania, copie rispettivamente dell'America e della Russia. Stavolta i protagonisti della vicenda non sono mercenari assetati di sangue o gli assi migliori della nazione, ma una manica di pivellini che a stento sanno come si impugna una cloche: Blaze, il muto protagonista di turno; Edge la giappocinese; Archer, un niubbo reclutato sul campo che nemmeno sapeva pilotare ; Chopper, uno a cui i concetti di silenzio e discrezione sono totalmente estranei e il suo sostituto post mortem Swordsman, un negro. Di norma ad un gruppo del genere non verrebbe nemmeno consentito di avvicinarsi all'hangar, ma dato che in una nazione di milioni di abitanti loro erano gli ultimi 4 piloti rimasti, all'esercito non rimase altra scelta che affidargli il destino del paese.

La trama vede i 4 assi di picche impegnati prima a difendere Osea dall'assalto degli Yuktobaniani (entrati in guerra senza un motivo preciso), poi occupati a bombardarli direttamente a casa loro, annientando nel frattempo la copia

Yuktobaniana del sottomarino del secondo capitolo, ma 5 volte più incazzata. Nel frattempo però il caro Chopper viene abbattuto sopra uno stadio dove si stava svolgendo la finale Oured-Osea, ricevendo così una promozione postuma di due gradi e una settimana di stop. A seguito del lutto, le squadriglia viene prima attaccata da un intero battaglione di un nemico sconosciuto, e poi dichiarata traditrice e costretta alla fuga. In fin dei conti avevano soltanto portato da soli il proprio paese alle porte della capitale nemica, come avrebbero potuto discolparsi?

Unitisi ad un gruppo di ribelli di Osea intenzionati a scoprire chi davvero fosse la causa di tutti quei casini, scoprono che il vero nemico è un manipolo di nostalgici filo nazisti dello stato di Belka, decisi a vendicarsi per la batosta subita in guerra 15 anni prima da parte di Osea e Yuktobania. Dopo aver salvato i presidenti delle due nazioni, abbattuto la fortezza volante di turno ed essersi dati all'attivismo anti nucleare, ai 4 spetta il gravoso compito di abbattere un gargantuesco satellite Mediaset carico di testate nucleari diretto verso la capitale di Osea, il tutto mentre le 2 squadriglie di assi di Belka "Ofnir" e "Grabacr" li impegnano in un onestissimo 2 contro 1. Una volta distrutto, i 4 eroi possono finalmente riposare e tornare nel dimenticatoio dal quale erano fuoriusciti.

Novità del caso
  • Qui comando io: per la prima volta è possibile comandare a bacchetta e in ogni istante i propri subordinati, che mai si azzarderanno a contraddire un ordine di Blaze, nemmeno se ne andasse della propria incolumità. Un po' come le tre leggi della robotica di Asimov.

E nient'altro, anzi, per l'occasione sono stati fatti più passi indietro che avanti vista la totale scomparsa della linea di rientro e della scelta armamenti.

Ace Combat Zero: The Belkan War

« Questa bomba porterà la pace! »
(L'ispettore Santo Maroponda, alias Magic, mentre arringa i seguaci.)

La Guerra di Belka è un perfetto esempio di come si possano creare enormi aspettative e montagne di hype solo con il nome sulla copertina, per poi ritrovarsi tra le mani un'emerita cagata che di premessa iniziale non ne azzecca mezza. Ambientato 15 anni prima del 5, la trama vede una grande coalizione di Stati e mercenari impegnati a dar guerra a Belka, rea di aver aggredito una sua repubblica separatista stracolma di petrolio senza averli prima invitati. Protagonista di turno è il mercenario Galm 1, soprannominato da amici e nemici "Demon Lord", che assieme al suo compagno Pixy dovrà respingere la minaccia della strabiliante macchina da guerra Belkana.

Questo almeno in teoria, perché in pratica Galm 1 si ritroverà a girare il coltello nella piaga bombardando gli indifesi obbiettivi di una nazione sconfitta già prima che la guerra iniziasse, e che si arrenderà a metà gioco lanciandosi pure addosso 7 bombe atomiche. Per tappare l'enorme buco di trama creatosi, la Namco pensò bene di riesumare l'oramai abusato concept dei terroristi: ecco quindi che entra in scena un gruppo di idioti capitanati da un certo Magic intenzionati a ripristinare la pace tra le nazioni eliminando i confini tra gli Stati. Con l'ausilio di bombe nucleari di inaudita potenza in grado di sterminare milioni di persone. Senza badare alla grande coerenza del piano, Galm 1 viene richiamato all'azione e sabota i piani dell'organizzazione, abbattendo un traviato Pixy a bordo del suo Uber aereo. Il gioco termina con la proclamazione della pace, con l'incarcerazione di Magic e con la scoperta che la voce narrante del gioco è Pixy sopravvissuto .

Novità del caso
  • "Assi a profusione": a difendere Belka entreranno in azione mano a mano decine e decine di squadriglie di assi nemici, ognuna con il suo stemma e con una entrata così figa che lascerebbero di stucco la squadra Ginew.
  • "Dipende da come mi girano": dato che per l'ennemillesima volta il protagonista è un mercenario, alla Namco pensarono bene di introdurre una sorta di sistema karma. Se il giocatore avesse abbattuto soltanto i bersagli, sarebbe stato un "Cavaliere" e avrebbe avuto in seguito vita facile contro gli altri assi ma con una paga più bassa; se invece il giocatore fosse stato un bastardo furioso sarebbe stato un "Mercenario", meglio pagato, ma con il fiato sul collo di molti più assi desiderosi di banchettare con il suo culo per vendicarsi. Per coloro che non erano né l'uno né l'altro c'era lo sfigatissimo titolo di "Soldato".

Nient'altro, il gameplay e la gestione dell'hangar sono uguali a quelle del 4. E come se non bastasse, se nel 5 si parlava di una nazione sconfitta solo in apparenza che per anni ha radunato uomini e mezzi per il suo piano finale, in questo capitolo che parla proprio di quella guerra di accenno a questo piano non ce n'è manco mezzo, con buona pace dei fan.

Ace Combat 6: Fires of Liberation

« Balla con gli angeli! »
(La frase di incitamento/sfida degli aviatori Emmeriani. Il problema è che si rivela fin troppo predittiva per i nemici.)

Constatando che ora persino Osea e paesi limitrofi avevano una densità demografica tendente ai 200 cadaveri per kilometro quadrato, il teatro del prossimo conflitto fu spostato un po' più a nord nel continente di Anea. La nazione invasa di turno è Gracemeria, il ruolo di cattivo usurpatore è affidato all'ennesima libera interpretazione dei Sovietici, gli Estovakiani e il motivo di tale aggressività è la povertà. Sempre a causa della pioggia di meteoriti, quella che per Gracemeria era una romantica e duratura notte di San Lorenzo, per il vicino era un infernale apocalisse di fuoco che distrusse tutta l'economia. Il signor nessuno eroe di turno che avrà il compito di salvare la nazione è Garuda 1, aka Talisman, primo pilota in assoluto ad avere la fortuna di non dover vincere la guerra da solo. Talisman infatti potrà contare sul supporto di tutte le varie unità schierate al momento in campo oltre che a quello del suo gregario Shamrock.

La trama principale è la solita storia di faticosa riconquista, mentre quella secondaria vede ben 3 vicende intrecciarsi tra loro: una madre che cerca la figlia, l'alto ufficiale Estovakiano Viktor Voycheck che gira per la città senza combinare un cazzo e che per sbaglio trova la bambina prima citata, e 3 carristi che incuranti della guerra in corso pensano bene di usare il loro carro armato per svaligiare un caveau. Riconquistata la capitale Garuda 1 dovrà annientare l'ultima risorsa del nemico: un mega-iper cannone lanciamissili situato a casa di Babbo Natale e dal ridicolo nome di "Chandelier". Obliterato il cannone, tutti tornano a casa felici e contenti... Tranne Voycheck e tutti gli altri personaggi secondari Estovakiani sopravvissuti che si ritrovano incarcerati a vita.

Novità del caso
  • "La guerra più totale!": tramite la sola pressione di un tasto, è possibile mettersi comodi sul sedile e godersi lo spettacolo di tutti i nemici disintegrati da un massivo attacco congiunto di tutti gli alleati.
  • "Multiplayer": la funzione che consentirà ad ogni giocatore del globo terraqueo di imprecare come posseduti ogni volta che si viene abbattuti. La funzione che mancava e che tutti chiedevano[l'ha detto mio cugino]!

Ace Combat Zero: Skies of Deception

Fu il primo titolo a uscire per PSP, e una delle 2 cause di lussazione dei pollici per i giocatori della console portatile[5]. Ambientato nel sud del mondo nell'equivalente delle 2 coree in chiave spagnola (brrr...), il gioco ha come protagonista l'asso dell'aviazione di Osea Gryphus 1 (Nemesis per i nemici in confidenza, Croce del Sud un po' per tutti), ingaggiato da Aurelia per difendersi dalle forze di Leasath.

Dopo aver respinto centimetro per centimetro le forze nemiche e dopo aver abbattuto il colosso dei cieli della situazione, gli aureliani riprendono la capitale, e come al solito la guerra non finisce. Ciò che rimane dell'esercito nemico si barrica in uno sputo di isola e schiera un caccia avanzato guidato dagli assi Alect. Annientata anche quest'ultima resistenza la guerra si conclude di botto, il leader di Leasath viene cacciato a pedate e Gryphus 1 se ne torna in tutta fretta al nord.

Novità del caso
  • Pimp mah plane: grazie al tuning, è possibile applicare statistiche a casaccio a certi aerei, col solo risultato di renderli più inguidabili di prima.

Ace Combat: Joint Assault

« Nel corso del mio vecchio lavoro la gente moriva talmente spesso, che ho realizzato che il lavoro più redditizio è l'assicuratore finanziario. Quindi eccomi qui »
(L'Agente 47, sotto le mentite spoglie di Olivieri, mentre spiega le ragioni del suo cambio di lavoro.)
« Voi folete fermare me? Io spaco botilia e lancio atomica. »
(Dumitrescu prima di lanciare un missile contro l'America.)

Joint Assault fu il secondo ed ultimo capitolo della saga per PSP, ma il primo ad avere un'ambientazione nel mondo reale. L'idea del "realismo" piacque talmente tanto alla Namco che i suoi programmatori si scordarono totalmente che fortezze volanti, super armi e terroristi armati meglio dell'Esercito Italiano nel nostro mondo non ci azzeccano proprio un cazzo.

Il protagonista di turno è il leader della squadriglia Antares, fortunato pilota messo a capo dell'omonima squadriglia già dal primo giorno di lavoro, e costretto a fronteggiare una minaccia mondiale già 10 secondi dopo la nomina. Ad accompagnarlo nella battaglia c'è la squadriglia Rigel capitanata da Sulejmani, un uomo che venderebbe anche i genitori per soldi, se solo loro stessi non l'avessero battuto sul tempo.

Nemico della situazione è il residuato di un esercito rumeno o di altra roba dell'Est Europa chiamato Valahia e capitanata da Dumitrescu, a sua volta comandato dall'Agente 47 messosi a fare l'assicuratore finanziario Scopo della Valahia è quello di assaltare posizioni random nel globo

Ace Combat: Assault Horizon

« Bishop! »
(Markov ogni 2 minuti quando incontra il capo Warwolf.)
« Markov! »
(Bishop ogni 2 minuti quando incontra il rivale Akula.)

Assault Horizon è l'esempio perfetto di come sia possibile prendere un brand storico e discretamente famoso e distruggerlo facendolo cadere nel profondo baratro della mediocrità[6]. Ambientato nel mondo reale, la trama vede il colonnello Bishop (primo di tutta la serie ad avere una faccia e una voce italiana) e i suoi amici impegnati in un conflitto random contro degli straccioni africani insolitamente ben armati. Ma il ruolo di cattivone non poteva essere ricoperto per tutto il gioco da dei magrebini, quindi in barba all'originalità la scure di cattivo principale ricadde su dei russi ribelli[7], capitanati da un asso dell'aviazione russa, Markov detto "Akula".

Bishop e la sua squadriglia Warwolf (ovvero solo lui) devono quindi aiutare le poche forze lealiste a restaurare la precedente dittatura presidenziale, devastando nel processo mari, monti e pianure della Russia. Ma a battaglia finita, Markov decide che non è ancora giunto il momento dei titoli di coda, così decide di lanciare un mega attacco suicida contro l'America, e tutto solo per vendicare la sua fidanzata morta sotto un bombardamento Nato. Abbattuto Markov dopo circa una mezz'ora di combattimento e una quarantina di missili, Bishop salva la Casa Bianca da una bomba termobarica[8] e atterra felice e trionfante, mentre i fan della saga celebrano la fine con il suicidio o impostando la rotta del Tom Tom verso il più vicino Gamestop.

Smembramenti al gameplay canonico del caso
  • Eliminata la possibilità di andare in volo capovolto, così al pilota non va il sangue alla testa.
  • Eliminata la gestione dell'hangar: qualsiasi aereo è gratis e subito disponibile, così tutti sono più felici.
  • Fisica smichiata, schiantarsi contro il terreno di punta non provocherà la distruzione del velivolo: semplicemente rimbalzerà via un po' ammaccato.
  • La formula di gioco era già arcade di suo? Questa lo è pure di più! Mitragliatrice infinita, rigenerazione aereo, centinaia di missili messi Dio sa dove e aerei dalla manovrabilità inesistente che driftano a mezz'aria.
  • Mappa più piccole e un po' più dettagliate e con meno missioni, così non si perde troppo tempo e ci si butta subito in multiplayer.
  • Per la prima volta si guidano anche altri velivoli oltre agli aerei:
    • Elicottero d'attacco (per 2 missioni)
    • Bombardiere (una sola)
    • Mitragliere del Blackhawk[?], solo per una e a nessuno gliene fregava niente, però aggiunge quel tocco di Call of Duty in più.
  • I duelli aerei classici erano noiosi, ora con la pressione di 2 tasti è possibile entrare in una speciale modalità che consentirà all'inseguitore di restare attaccato al culo del malcapitato nemico seguendone in automatico la traiettoria.

Annunciato in pompa magna come l'Ace Combat più adrenalinico di sempre, il titolo riscosse immani quantità di bestemmie da parte dei fan, e il plauso di quei giocatori che avevano scambiato il gioco per un DLC aereo di Battlefield.

Note

Template:Legginote

  1. ^ La prima di una lunga serie di insulti all'aerodinamica che si presenteranno negli anni a venire.
  2. ^ Forse.
  3. ^ Che come ogni futuro distopico che si rispetti è in mano a delle multinazionali.
  4. ^ Ma che fantasia...
  5. ^ La prima era costituita da Peace Walker.
  6. ^ In buona compagnia assieme a Final Fantasy XIII e DmC: Devil May Cry.
  7. ^ Alcune testimonianze di dipendenti Namco asserivano che durante lo sviluppo del gioco videro dei dipendenti Activision aggirarsi per gli uffici.
  8. ^ Perché il nucleare è passato di moda.

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Assassin's Creed II

File:Homercreed.png
Altaïr Ibn La'Ahad e Ezio Auditore approvano questo articolo.
Quindi l'autore non verrà brutalmente trucidato da un assassino armato di spada. Comunque, essendo QUASI sicuramente un templare, verrà ucciso in un vicolo buio da un loro agente con una lama nascosta.
« Requiescat in pace. »
 
 
La nuova cover di Assassin's Creed 2! Fantasiosissima vero? Completamente diversa da quella del primo episodio.
« Requiescat in pace. »
(Ezio Auditore su tutto)
« Requiescat in pace, bastardo! »
(Ezio Auditore su Rodrigo Borgia, decidendo dopo più di 20 anni di variare il suo motto giusto per l'occasione)
« Desmond? E chi cazzo è Desmond?! »
(Ezio Auditore in crisi di identità)
« Eccolo il nostro signore, del popolo il salv...AAARGHHH!!! »
(Ultime parole di un menestrello rompiballe poco prima di venire sventrato da Ezio (ormai portato all'esasperazione))
« Ma che cazzo? »
(Chiunque sul finale di Assassin's Creed 2)

Ebbene sì, nessuno ci avrebbe mai creduto, ma è successo: Assassin's Creed ha avuto un seguito chiamato rullo di tamburi Assassin's Creed 2!

In questo nuovo capitolo giocheremo nella nostra bellissima Italia[citazione necessaria], riprodotta in modo talmente fedele dalla Ubisoft che si sono completamente dimenticati del resto della penisola, pensando che l'Italia fosse composta da due città, tre paeselli e gli Appennini. Ovviamente, questo gioco è pieno dei più ovvi cliché sull'Italia, tranne Napoli, la pizza e la mafia, visto che la prima non è presente[1], la seconda non esisteva e la terza non esiste nemmeno al giorno d'oggi[Citazione più che necessaria].

Storia

La storia inizia giusto due minuti dopo i titoli di coda del primo episodio, con Desmond che ha un flashback di tutta la storia del primo capitolo, alla fine del quale arriva Lucy (che grazie ai miracoli della chirurgia estetica ha completamente cambiato aspetto in due minuti) che lo costringe con forza a sdraiarsi sull'Animus per fargli rivivere la nascita di un altro antenato, Ezio Auditore da Firenze. Fatto ciò, Lucy convince Desmond a scappare con lei per andare in "un luogo sicuro". Una volta riuscito a fuggire dal covo dei templari rinchiuso in un bagagliaio, arriverà nel sopra citato luogo sicuro dove si sono nascosti alcune delle più grandi menti della setta degli assassini: uno storico simpatico quanto l'inquisizione spagnola alla porta di casa e una hacker gnocca.

 
A Ezio piace violento!

Dopo i convenevoli e le presentazioni fulminee, Desmond capirà subito di aver barattato un coma indotto con un altro, visto che verrà reinserito a forza nel nuovo e bellissimo Animus 2.0. Questa volta invece di interpretare un freddo e calcolatore assassino seguace di una setta, si ritroverà a rivivere le memorie di un caldo e passionale uomo italiano che va in giro con il codino a spendere soldi in vino e cortigiane e scazzotta qua e là. Ad un certo punto il tutto viene sconvolto dall'incarceramento del padre, del fratello maggiore e minore da parte di un vescovo sessualmente represso che li farà impiccare in pubblica piazza per non meglio precisati motivi. Questa cosa è talmente tanto triste e sconvolgente che getterà la madre in stato di shock inginocchiata davanti ad un letto per ben 23 anni. Dopo questo avvenimento, Ezio troverà in un baule la veste da assassino del padre, la indosserà e non si sa bene come, anche se il padre è almeno 5 centimetri più basso e con molti meno muscoli, gli calzerà come un guanto. Prima di tutto farà un salto dal suo fedele amico Leonardo da Vinci per farsi costruire una lama celata grazie ad un progetto di più di 200 anni scritto da nientemeno che Altair. Dopodiché, visto che il suo costume bianco è troppo appariscente tra le colorate vie di Firenze, Ezio deve imparare a mimetizzarsi tra folla, quindi si fa insegnare dalla proprietaria e impiegata del bordello cittadino come farlo.

Dopo aver imparato come buttare i soldi per terra e creare il caos cittadino, Ezio con sua madre e sua sorella scappa da Firenze per andare a Monteriggioni. Lì incontra suo zio, Mario Auditore, che gli insegna ad usare una spada (perché fino ad allora Ezio ha usato la spada con la forza del pensiero, il braccio che la reggeva era un'illusione). Il giro turistico di Monteriggioni dura circa mezzo minuto, più che sufficiente per ammirare estasiati che la loro nuova casa è un fetido e fatiscente borghetto di 10 case in tutto, e si conclude nella "Cripta degli Assassini", che contiene l'armatura di Altair[2]. Subito dopo il giro turistico Ezio, suo zio e un esercito di 10 uomini attacca San Gimignano, cittadina dove si trova il piccolo e (quasi) indifeso Vieri De Pazzi, bischero di prima categoria e vecchio rivale di Ezio nella risse di strada, implicato nella morte del padre. Dopo una sanguinosa scaramuccia, il piccolo De Pazzi verrà costretto ad una prolungata sessione di sodomia portata avanti da Ezio. Non contento di aver ucciso il suo rivale, ritorna a Firenze per finire il lavoro con il resto della famiglia, ma incontra invece La Volpe[3], un abile ladro che per qualche motivo lo aiuta. Addentratosi in una chiesa, scopre i piani e l'identità dei cattivoni responsabili dei casini passati e futuri: i cari e vecchi Templari, che per l'occasione progettano di assassinare la famiglia de Medici. Visto che fortunatamente la vendetta coincideva con l'eliminazione sistematica dei Templari, il giovane assassino unisce l'utile al dilettevole e dopo aver salvato Lorenzo de Medici e dopo aver estinto la linea genealogica dei Pazzi, si trasferisce a Venezia per cercare i restanti membri del complotto.

 
Ezio balla con Leonida di Sparta su uno dei tetti della città.

Dopo aver fatto la conoscenza dei delinquenti e delle puttane locali, l'assassino viene ingiustamente accusato della morte del Doge, avvelenato in realtà da un congiurato che aspirava alla carica. Dopo essersi riscattato uccidendo con una pistolettata il nuovo Doge, Ezio affronta l'ultimo congiurato rimasto nonché mente dietro a tutte le vicissitudini: Rodrigo Borgia detto Lo Spagnolo. Durante un confronto contro di lui, si viene a sapere che tutto il casino piantato serviva solo per accedere ad una cripta per trovare il potere assoluto o qualcosa di simile. Mentre cerca di ringraziarlo per avergli fatto girare mezza Italia, Ezio scopre che tutti gli amici che ha incontrato nella sua avventura, da zio Mario alla matrona del bordello di Venezia, sono in realtà Assassini.

A questi si aggiunge anche Niccolò Machiavelli che con la sua faccia da saputello spiega tutto quello che non si era capito nello svolgersi del gioco, e nel frattempo il caro Rodrigo approfitta del colpo di scena per dileguarsi. Tutti vanno a casa di Mario e tutte le pagine del diario segreto di Altair sparse per la penisola che Ezio aveva dovuto cercare e recuperare vengono ricomposte a formare una mappa disegnata con un non ben definito fluido che si illumina ai raggi ultra-violetti. Questa mappa lo porta a Roma, dove dovrà assassinare lo Spagnolo, nel frattempo divenuto papa. Dopo averlo riempito di legnate, entra nella cripta situata al di sotto della Cappella Sistina, e vi trova una proiezione olografica di una donna che annuncia direttamente a Desmond la fine del mondo, tra lo sconcerto del povero italiano. Desmond esce quindi dall'Animus, visto che nel frattempo i templari hanno trovato il nascondiglio degli assassini. Dopo la vicendevole promessa di rivedersi per ricordare i bei tempi andati, sia Vidic (il capo scienziato dell'1) sia gli Assassini sono costretti a scappare.

 
Il testo che precede questo messaggio conteneva la trama dell'opera.
Guarda il lato positivo della faccenda: ora non devi passare venti ore su eMule o μTorrent a scaricartela.
 

Gameplay

 
Ecco come gira l'economia nell'Italia di Assassin's Creed 2.

Lo scopo del gioco è, indovinate un po', uccidere. In Assassin's Creed 2 però, grazie a secoli di evoluzione tecnologica sarà possibile farlo in molti pratici e comodi nuovi modi. Prima di tutto, si avranno a disposizione le seguenti armi, oltre alla classica lama celata, alla spada, la spada corta e i pugnali da lancio: una seconda lama in omaggio per le prime 50 telefonate, con cui poter avvelenare la vittima, una pratica pistola da polso e delle bombe fumogene.

Finalmente è stato inoltre abolito il ridicolo concetto di "sincronizzazione" del primo gioco, sostituito da una ben più tradizionale "barra della salute". Ebbene sì, per quanto strano possa sembrare, dopo un durissimo scontro con duecento guardie la salute non ricrescerà da sola, e si dovrà o sniffarsi dei misteriosi sali e unguenti oppure si dovrà andare a farsi curare da un "dottore" che, in un periodo in cui tra medicina e magia non c'era nessuna differenza, curerà tutte le ferite, anche le più mortali per una modica cifra. Fico!

Altra nuova aggiunta è quella della notorietà. Ogni volta che Ezio farà qualcosa di eclatante, verranno affissi sui muri (ma non muri bassi, muri alti) degli avvisi di garanzia che Ezio potrà strappare per rendersi irriconoscibile, approfittando dell'Alzheimer galoppante della popolazione. Dei cloni di Emilio Fede in tonaca e pastrano verranno inoltre sguinzagliati per la città a fare bei discorsi contro l'Assassino, definendolo «Strumento del demonio», «Volgare assassino», «Esecrabile servo di Satana», «Comunista ateo» e promettendo una sostanziosa quanto inesistente ricompensa tratta direttamente dai tagli all'Istruzione. Naturalmente, Ezio può ungere la lingua del banditore e convincerlo a parlare d'altro, come ad esempi delle tette di Caterina Sforza. Parimenti, Ezio può uccidere dei funzionari portaborse (in dialetto fiorentino picciotti) che avevano la sola colpa di dover sbrogliare la pratica penale dell'assassino. Tutto ciò a benefico sulla burocrazia.

Il vostro caro amico[citazione necessaria] Leonardo da Vinci porta un'altra ventata di freschezza al gameplay: ogni tanto, infatti, il buon Leo vi farà giocare con le sue storiche invenzioni, come la macchina volante (un pipistrellone di carta velina), la pistola celata (il cui sparo è tutt'altro che celato) e la lama-avvelenata che inietta forti dosi di eroina nei nemici. Oltre a ciò, si sobbarca il compito di tradurre tutte le antiche pagine della Profezia dall'aramaico siriano al dialetto veneziano.

Sono state inoltre drasticamente ridotte le opportunità di montare un cavallo, con gran dispiacere di Cicciolina, mentre è stato inserito un livello in cui si potrà pilotare una carrozza trainata da quattro purosangue. Ezio si calerà quindi nella scarlatta tuta dello Schumacher rinascimentale e farà sfrecciare la suddetta carrozza a 290 km/h per gli Appennini. Per fortuna che non esisteva la Polizia Stradale.

Le piume

Non essendo riusciti a far rimbambire a sufficienza il giocatore medio di AC 2 solo con gli enigmatici glifi, quei furboni della Ubisoft hanno pensato bene di inserire nel gioco una nuova sfida strizzapalle: trovare cento fottutissime piume di colomba sparse in giro per i tetti. E perché? È presto detto: il fratellino di Ezio, Petruccio, aveva la soave passione di collezionare delle piume di "uccello" per un non ben identificato scopo. Petruccio viene impiccato e la madre Maria cade in una depressione spaventosa: per ventitré anni non apre bocca e non si schioda di un millimetro dalla posizione i cui ci è stata lasciata la prima volta. L'unico modo per farle passare la tristezza è di consegnarle cento piume che si trovano sparse per i tetti di tutta Italia. Dopo avergliele portate tutte, finalmente la povera donna si alzerà e vi consegnerà un mantello maledetto: se lo portate addosso tutte le guardie vi attaccheranno. Fine della storia.

Ora, qualche riflessione su questa faccenda delle piume:

  • Le piume sono di un materiale indistruttibile: resteranno nella loro posizione per 23 anni senza deteriorarsi.
  • Le piume sono cementate negli edifici: anche un tornado non le farà minimamente oscillare.
  • E infine, perché mai Ezio non uccide una qualsiasi colomba X e non la spiuma? Perché cazzo deve andarsene saltellando di tetto in tetto come un minorato mentale?

Le armi e il sistema monetario

 
Ecco come gira l'economia nell'Italia di Assassin's Creed 2.
« Le migliori cure per il gregge di Dio »
(Medico fiorentino su infusi di urina di pecora.)

Altra grande genialata! Questa grande innovazione consiste nella possibilità di poter acquistare nuove armi e vestiti per il mitico Ezio! Inutile dire che l'armatura e l'arma più potente del gioco la potete avere senza sganciare neanche un quattrino. Le armi si dividono in spade, martelli, pugnali e pistole. L'arma più utile del gioco, la lama nascosta, la otterete all'inizio, gratuitamente e con la possibilità di potenziarla con lo sputo! In questo capitolo un'altra rivoluzione è la moneta. Infatti nel primo si pagava tutto in natura, visto che non esisteva il denaro. La disponibilità di denaro è praticamente illimitata, in quanto le tasse saranno così alte che ogni 40 minuti potrete recarvi comodamente nella vostra villa e prendere 60.000 fiorini pagati dai poveri contribuenti, che, al contrario di voi, vivono in catapecchie di fango e paglia.

« La qualità non si esprime in monete... anzi sì, ma in molte monete »
(Mercante qualsiasi che si crede divertente sulle sue cianfrusaglie.)

Praticamente l'economia la fanno girare solo sarti, artisti, fabbri, medici e prostitute, non ci sono mercati, non ci sono teatri, non c'è un benemerito cavolo da comprare oltre a questo.

Curiosità

 
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L'anteprima assoluta del sesto capitolo, Assassin's Christmas in uscita per Natale 2024.
  • A Venezia, un certo Medardo Di San Polo viene giustiziato ogni due giorni per decine di anni. Che sia detentore del potere del Respawn?
  • A Firenze, nel corso di 23 anni, la visita del Cardinale sarà sempre "la settimana prossima". Eminenza, se non volete venire basta dirlo.
  • Inoltre, al crocevia per Bologna vengono avvistati dei banditi ogni giorno per 23 anni. Ma mandare qualcuno?
  • A Venezia il Carnevale si festeggia solo nel sestiere di Dorsoduro e dura tutto l'anno.
  • Ezio è capace di sgozzare una persona anche con mazze ferrate, martelli, zappe e scope (provare per credere).
  • Nonostante Ezio abbia passato i suoi primi 17 anni a fare un beneamato cazzo e a divertirsi con donne e vino (come ammette lui stesso all'inizio del gioco), non appena metterà il costume da assassino del padre acquisirà dal nulla tutte le abilità di Altair.
  • Lucy Stillman in realtà è Veronica Mars.
  • Dopo aver fatto degli acquisti dai medici essi si girano, si chinano e si strofinano le mani come a dire "Bravo idiota, ti ho fregato".
  • I medici di sopra sono diventati ricchi a furia di vendere urina di pecora, sanguisughe per curare i calli, elisir a base di piombo e melograno e mignatte fresche di palude.
  • I manifesti sono almeno a 10 metri di altezza, dove può vederli.
    • I cadaveri ogni tanto saltano e fanno un voletto di qualche metro, tanto per tenersi in forma.
    • Una delle poche cose che non è cambiata dal primo capitolo è l'intelligenza della cittadinanza.
     
    Regola 63 di Internet.
    • La presenza del DNA di Altair nella famiglia Auditore si fa riconoscere per il materiale delle dita: ancora una volta, i membri di questa famiglia sono in grado di aggrapparsi a sporgenze quasi inesistenti.
    • L'armatura di Altair in realtà non è mai stata di Altair. A meno che la moda rinascimentale non fosse già in voga a Masyaf prima che in Italia.
    • Tutte le donne che aiutano Ezio nel corso della storia sono prostitute. La madre di Ezio e la sorella lo diventeranno.
    • Finalmente ci si può buttare in acqua.
    • Ezio è l'unica persona in Italia a saper nuotare o andare a cavallo.
    • A Forlì c'è il mare e ci sono le navi che partono per Venezia. Cesena e tutte le altre città dell'entroterra in realtà sono Atlantide.
    • Nel Rinascimento non esistevano i bambini.
    • L'unico bambino è Petruccio, il fratello di Ezio, ma appena le guardie lo scoprono decidono di impiccarlo, per ristabilire l'ordine naturale.
    • Dopo Petruccio gli ultimi bambini rimasti sono quelli di Caterina Sforza. Se ne deduce che solo i nobili possono riprodursi normalmente, la plebe invece deve farlo per gemmazione.
    • In realtà eliminare i bambini dai videogiochi è un'usanza delle case di videogiochi, in quanto secondo i giudizi dei qualificatissimi[citazione necessaria] addetti al rating dei videogiochi la presenza di un bambino può creare gravi disturbi nei giocatori. Interpretare un personaggio che, dopo aver visto giustiziati i propri familiari ruba, se la fa con le prostitute, si arrampica sui campanili e passa la sua vita a sgozzare le persone nei modi più fantasiosi è invece estremamente edificante e fa guadagnare al gioco l'agognato permesso per la pubblicazione.
    • In un'epoca in cui la donna in famiglia contava meno del cane da guardia, mogli cornute si permettono di assoldare Ezio per riempire di botte i mariti traditori i quali, dopo essere stati battuti come tamburi, promettono che torneranno a casa "da quella puttan... quella meravigliosa donna" con la coda fra le gambe.
    • Come è ovvio che sia, i cavalli sono immortali e se Ezio cerca di ucciderli a spadate, proverà immediatamente un impulso animalista e rinfodererà la spada. Saggia scelta della Ubisoft: non volevano noie con 100% Animalisti.
    • I mucchi di fieno possono contenere infiniti cadaveri, ma se una guardia prova a guardarci dentro non ci troverà niente.
    • Anche dopo aver massacrato un trentilione di soldati ed essere diventati famigerati, basterà strappare 4 manifesti per fare in modo che le guardie si scordino completamente di Ezio.
    • I mercanti vi venderanno cartine del tesoro, ignari del fatto che se si mettessero loro a cercare questi tesori potrebbero già andare in pensione. Inoltre chi diavolo ha creato queste cartine?
    • Questo gioco mette in risalto tutta l'incompetenza dei soldati italiani, pronti a lasciare il loro posto di guardia non appena vedono un paio di cortigiane sculettare.
    • Tutte le guardie di tutte le città erano presenti "quella notte ad Alba" e hanno combattuto tutte contro "quell'elvetico".
    • Le guardie sono tutte leghiste: quando vedono Ezio borbottano sempre: "Vedi questi qua del Sud!" oppure "Maledetti meridionali" o anche "Sarà napoletano".
    • Nonostante alla fine del '400 in Italia ci fossero svariate monete diverse, il Fiorino era la moneta più importante: infatti persino a Venezia non si calcolavano i prezzi in Zecchini.
    • L'Abstergo ha abbastanza soldi per costruire millanta Animus, ma non per dotare le proprie guardie di armi da fuoco di qualsivoglia tipo, con le quali potrebbero uccidere senza fatica Desmond e compagnia bella.
       
      Un altro dei suoi obiettivi, ma in quel caso l'assassinio è fallito a causa di un imprevisto.
    • Le persone diventano invertebrate una volta morte.
    • Solo Ezio invecchia, gli altri personaggi rimarranno sempre uguali nonostante dall'inizio alla fine del gioco passino 23 anni.
    • Le tasche di Ezio sono come la borsa di Mary Poppins, infatti possono contenere infinite monete, spade, coltelli, droga e munizioni.
    • Nell'italiano corrente del '400 per dire "Vivo o morto" si scriveva solitamente "Morti di vivo".
    • A Piazza del Duomo a Firenze manca il Battistero, non c'è l'ombra della Chiesa di Orsanmichele; il Duomo, Santa Croce e Santa Maria Novella sono più piccoli del reale e hanno le facciate del XIX secolo. In compenso c'è la statua del Perseo del Cellini che è di un secolo successiva: una grande prova dell'accurato lavoro di documentazione e ricostruzione storica fatto da Ubisoft.
    • Che ci sia Voyager dietro l'affidabilità storiografica del gioco è dimostrato sin dall'inizio. Nel 1476 Ezio deve recapitare delle lettere di Raffaello Sanzio alle amanti del pittore. Raffello è nato nel 1483.
    • La lama nascosta di Ezio è in realtà è la spada di Goemon, visto che riesce a infilzare senza il minimo sforzo soldati in armatura pesante.
    • Rodrigo Borgia è un papa ottantenne, ma nonostante questo combatte meglio di Ezio.
    • Desmond è capace di fare le stesse acrobazie di Ezio pur indossando un paio di jeans.

    Collegamenti esterni

    Che ci crediate o no, la Ubisoft ha buttato soldi per fare un cortometraggio relativo alle avventure di Giovanni Auditore. Ovviamente, disinteressatamente[citazione necessaria] e non per attirare altri compratori. Il cortometraggio, di per sé non malvagio,[4] chiamato Assassin's Creed: Lineage, è disponibile qui. O al massimo lo si può scaricare illegalmente, ma non ditelo a nessuno.


    Altri progetti

    Note

    Template:Legginote

    1. ^ O perlomeno non era così pulita come oggi.
    2. ^ Armatura che tra l'altro Altair non ha mai avuto
    3. ^ No, niente Gatto al seguito.
    4. ^ Chi l'ha detto che un buon film deve per forza venire da Hollywood?